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CECCO ANGIOLIERI
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Informazioni generali
Autore: Cecco Angiolieri. Cecco Angiolieri è nato nel 1260 e morto verso il Esso è il poeta più importante fra i poeti comici. Caratteristiche della poesia comica di Cecco: Amore come piacere carnale; La maliziosa Becchina; Esalta i piaceri terreni(il gioco, il vino, il sesso, la tavola); Il tono è popolare e giocoso; Il pubblico è ampio. Data: compone questa poesia “S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo” tra la fine del XIII e l’inizio del XIV. Genere: poesia comica. Temi:-parodia della lirica illustre; -attacco al mondo,alle istituzioni, alla famiglia; -esaltazione del piacere.
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S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo
1-8 Se io fossi il fuoco, brucerei il mondo; se io fossi il vento, lo colpirei tempestosamente; se io fossi l’acqua, lo annegherei; se io fossi Dio, lo farei(mandereil’)andare a fondo; se io fossi il papa, allora sarei allegro(giocondo),perché metterei nei guai(imbrigherei)tutti i cristiani; se io fossi imperatore, sa che [cosa] farei? Taglierei(mozzerei) a tutti la testa interamente (a tondo). 9-14 Se io fossi la morte, andrei da mio padre; se io fossi la vita, fuggirei da lui: egualmente(similmente)farei nei confronti di(farìa da)mia madre. Se io fossi Cecco, come io sono e fui, prenderei [per me] (torrei)le donne giovani e belle(leggidre): e lascerei agli altri(altrui)le [donne] vecchie e brutte(laide=schifose). S’i fosse foco, arderei ‘l mondo; s’i’ fosse vento, lo tempesterei; s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei; s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo; s’i’ fosse papa, sare’ allor giocondo, ché tutti cristïani imbrigherei; s’i’ fosse ‘mperator, sa’ che farei? A tutti mozzerei lo capo a tondo. S’i’ fosse morte, andarei da mio padre; s’i’ fosse vita, fuggirei da lui: similmente farìa da mi’ madre. S’i fosse Cecco, cm’i’ sono e fui, torrei le donne giovani e leggiadre: e vecchie e laide lasserei altrui.
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Forma metrica A B Rime alternate C D Rima incatenata
S’i’ fosse foco, arderei ‘l mONDO; s’i’ fosse vento, lo tempesteREI; s’i’ fosse acqua, i’ l’annegheREI; s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profONDO; s’i’ fosse papa, sare’ allor giocONDO, chè tutti cristϊani imbrigheREI; s’i’ fosse ‘mperator, sa’ che faREI? A tutti mozzerei lo capo a tONDO. S’i fosse morte, andarei da mio paDRE; s’i’ fosse vita, fuggierei da lUI: similmente farìa da mi’ maDRE. S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono fUI, torrei le donne giovani e leggiadre: e vecchie e laide lasserei altrUI
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FIGURE RETORICHE Nel testo sono presenti diverse figure retoriche:
S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo; s’i’ fosse vento, lo tempesterei; s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei; s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo; s’i’ fosse papa, sare’ allor giocondo, chè tutti cristϊani imbrigherei; s’i’ fosse ‘mperator, sa’ che fafrei? A tutti mozzerei lo capo a tondo. S’i fosse morte, andarei da mio padre; s’i’ fosse vita, fuggierei da lui: similmente farìa da mi’ madre. S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono fui, torrei le donne giovani e leggiadre: e vecchie e laide lasserei altrui S’i’ fosse è una Anafora, che consiste nella ripetizione di una stessa parola o più parole, all’inizio di frasi o versi successivi, rafforzando un’immagine o un concetto. Fuco, vento, acqua e Dio sono i 4 elementi. Il ritmo della poesia nel testo si verifica un rallentamento e una dilatazione della sintassi. Nella prima quartina a ogni verso corrisponde un’ipotesi assurda; nella seconda quartina, due ipotesi in quattro versi; nella prima terzina viene ripreso il ritmo dell’inizio; nella seconda terzina al v.12 vengono riproposte sia l’ipotesi iniziale sia la sospensione; essere Cecco non è un’ipotesi ma una realtà:passa dall’assurdità delle precedenti ipotesi a un’assurdità opposta. Il testo è sul genere provenzale, componimento in cui si elencano le cose della vita o i fatti o le persone. Si tratta di una parodia che fa esaltare ed elencare dolori per tutti anziché piaceri.
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