Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoMarcella Casini Modificato 9 anni fa
1
Corso di Organizzazione Politica Europea anno accademico 2012-13 Corso di Organizzazione Politica Europea anno accademico 2012-13 Lezione XI Parlamento Europeo : i gruppi politici e l’organizzazione interna
2
GLI ESITI DELLE ELEZIONI EUROPEE I membri del PE sono eletti in numero elevato di liste partitiche nazionali. La numerosità delle liste partitiche che esprimono rappresentanti al PE dipende : -dal sistema elettorale (proporzionale) che permette anche ai partiti piccoli di ottenere rappresentanza - dalla logica del voto delle elezioni al PE (“elezioni di serie B”) che premiano partiti minori, formazioni di protesta o estremiste, o liste che comunque non hanno rilevanti responsabilità politiche nazionali.
3
I gruppi politici nazionali Queste liste fanno per la maggioranza comunque riferimento alle “famiglie politiche” esistenti nei diversi stati membri, cioè a quei filoni politico – ideologici presenti nei sistemi politici europei dalla fase di formazione dello stato liberal-democratico (conservatore, socialista, liberale, cristiano sociale) o emersi nella seconda metà del XX secolo (ambientalismo, populisti xenofobi). Esse vanno a costituire il “sistema partitico del PE”.
4
Il SISTEMA PARTITICO DEL PE. (1) I sistemi partitici possono essere comparati sulla base di: le fratture politiche (cleavages) o linee di divisione, su cui si strutturano, costituite dalle discriminanti principali tra i partiti, che sono emerse nel corso dei processi di modernizzazione socio-economica e di costruzione dello stato (destra-sinistra, centro periferia, città campagna, religione – secolarizzazione, materialismo-post-materialismo) il grado di polarizzazione o di distanza ideologica dei partiti su queste linee di divisione la frammentazione del sistema partitico, cioè il numero di partiti rilevanti
5
Lo spazio politico al PE Pro-Europa Anti -Europa SINDES TRA Socialisti Verdi Estr ema sinis tra Regionalisti Ex-destra xenofoba Lib era li Regionalisti Cristiano- Democratici Conser vatori Form.anti-Europa
6
gli “europartiti” I GRUPPI PARTITICI AL PARLAMENTO EUROPEO (partito parlamentare) LE FEDERAZIONI PARTITICHE TRANSNAZIONALI (partito esterno)
7
GRUPPI PARTITICI AL PE Nascono dall’aggregazione degli eurodeputati sulla base dell’affinità ideologica ma anche dagli incentivi offerti dai regolamenti del PE alla formazione di gruppi ampi.
8
Incentivi regolamentari -Le risorse finanziarie e di personale amministrativo concesse a un gruppo sono proporzionali alla sua dimensione. -I lavori parlamentari sono organizzati intorno ai gruppi partitici : es. i lavori parlamentari sono organizzati dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi partitici, cui può sedere anche un membro degli indipendenti, ma non ha potere di voto ; le cariche parlamentari di maggior potere e prestigio sono assegnate ai gruppi più grandi (cfr.infra). Questi incentivi: -incoraggiano i singoli MPE ad aderire ad un gruppo partitico -incoraggiano i gruppi partitici a inserire nuovi membri (rappresentanze di partiti nazionali ) anche a danno dell’omogeneità interna e della coesione partitica.
9
Le regole per la formazione di un gruppo politico al PE I deputati possono organizzarsi in gruppi secondo le affinità politiche. Non è necessario di norma che il Parlamento valuti l'affinità politica dei membri di un gruppo. Un gruppo politico è composto da deputati eletti in almeno sette degli Stati membri. Per costituire un gruppo politico occorre un numero minimo di 25 deputati. Un deputato può appartenere a un solo gruppo politico. La costituzione di un gruppo politico deve essere dichiarata al Presidente. Tale dichiarazione deve indicare la denominazione del gruppo, il nome dei suoi membri e la composizione del suo ufficio di presidenza. La dichiarazione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
10
http://www.europarl.europa.eu/parliament/ar chive/elections2009/en/new_parliament_e n.html
12
PPE PPE – E’ il gruppo più ampio con 265 MP. Esso è composto dai partiti Cristiano Democratici e di centro-destra (PdL Italia).. Generalmente europeisti Fino al 2009 ne ha fatto parte anche il partito conservatore inglese, che dal 2004 avevano costituito un sottogruppo con chiare connotazioni euroscettiche.Il Partito Conservatore inglese, con 29 deputati, è uscito dal PPE per costituire un gruppo autonomo http://www.eppgroup.eu/
13
Presieduto da Joseph Daul (Fr)
14
Conservatori e Riformisti Europei (ECR) Nuovo gruppo, di 54 membri, che riunisce 25 conservatori britannici e tra gli altri 15 polacchi di Legge e Giustizia e MP del Partito civico democratico Céco Euroscettico (“Eurorealista”) http://ecrgroup.eu/
15
ECR con David Cameron
16
Presidente Martin Callan (UK)
17
PSE http://www.socialistsanddemocrats.eu/gpes/inde x.jsp?request_locale=IT Fino al 1999 il primo partito, declinato a 215 MP nel 2004 e ulteriormente (185) nel 2009 Anche se relativamente eterogeneo in passato è oggi sostanzialmente europeista in quanto favorevole al coordinamento delle politiche sociali a livello europeo per salvaguardare gli obiettivi tradizionali delle socialdemocrazie
18
Presidente Swoboda (Aus)
19
ALDE Liberaldemocratici Liberal-Democratici e Radicali Europei- partiti liberali e democratici di centro (FPD tedesco, centristi nodeuropei, liberali olandesi etc.). Tradizionalmente pro-integrazione. Cresciuto nel 2004 a 103 MP per i buoni risultati di Liberali inglesi e tedeschi è sceso a 85 MP nel 2009-2014 da 21 paesi http://www.alde.eu/
20
Presidente Guy Verhofstadt (Be)
21
VERDI/Libera Alleanza per l’Europa Cresciuti da 42 a 55 membri nel 2009. Oggi 58 Creato nel 1999 da partiti ecologisti e rappresentanti di minoranze La componente più ampia sono i verdi tedeschi. Gender balance: 30 donne e co- presidenza Europeisti
22
CO-Presidenza (parità di genere): Daniel Cohn-Bendit (Fr) e Rebecca Harms (Ger)
23
Gruppo confederato delle sinistre unite- Sinistra verde nordica (GUE/NGL ) 34 Mps, vari partiti comunisti e verdi nordici. Ha perso 9 MP dal 2004 Eurocritici “Another Europe is possible” http://www.guengl.eu/
24
La Presidenza Gaby Zimmel (ger-Die Linke)
25
Europa Libertà e Democrazia Ha 32 mp ed è formato da formazioni di populismo euroscettico (talvolta di estrema destra). Ha sostituito un gruppo analogo che si chiamava Indipendenza e Democrazia e aveva 24 mp. Le delegazioni nazionali più ampie sono quelle dell’UKIP (10) e della Lega Nord (9+ Magdi- Allam); include anche il Partito Popolare Danese (populista) e i Veri Finlandesi. “groups that take a strong and principled stance against open borders “ http://www.efdgroup.eu/
26
Co-Presidenti Nigel Farage (UKIP) e Mario Speroni (Lega Nord)
27
LE FEDERAZIONI TRANSNAZIONALI ( livello esterno: partiti fuori dal PE) Partito Socialista Europeo Partito Popolare Europeo Federazione dei Partiti Liberali Create nei tardi anni 70, in prospettiva delle prime elezioni per il PE, includono partiti nazionali che afferiscono alle stesse famiglie politiche, anche di paesi europei non-UE e dei paesi candidati. Sono associazioni di secondo livello, cui aderiscono partiti, non direttamente i cittadini o gli uomini politici. Funzioni di coordinamento Elaborano piattaforme comuni per le elezioni al PE
28
Europartiti e diritto europeo Trattato di Maastricht Articolo 191 stabilisce che : I partiti politici a livello europeo sono importanti fattori di intergrazione nella UE. Contribuiscono alla formazione di una consapevolezza europea e all’espressione della volontà politica dei cittadini dell’Unione
29
Regolazione Europea dei partiti REGOLAZIONE- ha riguardato soli i finanziamenti Regolamento 2003/4 Federazioni transnazionali tradizionalmnete trevano i loro finanziamenti e il loro staff da quello dei gruppi politici al PE. Nel 2000 una sentenza della Corte dei Conti ha decretato che ciò era illecito Nel 2000 a Nizza si concordò che le decisioni relative all’art 191 (europartiti) passassero dalla regola dell’unanimità al VMQ Nel 2003 la Commissione è riuscita a far passare un regolamento (2003/4) che riformava il sistema di finanziamento
30
Eleggibilità ai finanziamenti REGOLAMENTO 2003/4 Per essere eleggibile ai finanziamenti un partito europeo deve: Avere personalità giuridica nel paese in cui ne è collocata la sede. Deve avere dei membri eletti al PE, nei parl. Nazionali o regionali in almeno ¼ degli stati membri (7 paesi) o aver avuto almeno il 3% dei voti in un quarto degli s.m.. nelle ultime elezioni al PE Il suo programma e attività devono rispettare I principi democratici e di rispetto per i diritti umani e legalità Deve partecipare alle elezioni al PE o esprimere le intenzioni di farlo
31
I criteri per assegnare i finanziamenti agli europartiti –Ogni partito deve finanziar almeno ¼ del suo bilancio annuale da risorse proprie per evitare l’eccessiva dipendenza dal finanziamento pubblico –Il 15 per cento dell’ammontare annuale del finanziamento ai partiti viene distribuito in parti uguali tra I partiti che soddisfano le condizioni di eleggibilità (155-160.000euro per uno circa) –Il restante 85 per cento deve essere distribuito in proporzione al numero degli eletti al PE (12.000 circa per membro) – I partiti membri possono ancora contribuire al finanziamento ma in misura non superiore al 40% del bilancio del partito.
32
Rafforza l’autonomia del livello transnazionale dai partiti membri e dai gruppi parlamentari.
33
EUROPARTITI? Gruppi politici al PE e le Federazioni Transnazionali costituiscono rispettivamente il livello parlamentare e il livello extra- parlamentare dei cosiddetti Europartiti. Ma si può parlare di veri e propri “partiti europei” emergenti in grado di svolgere a livello europeo quelle funzioni di selezione della leadership politica, di aggregazione della domanda politica, di integrazione “verticale” dei cittadini nella polity europea che i partiti politici hanno svolto e svolgono nei sistemi politici nazionali?
34
EUROPARTITI? Per rispondere a questa domanda occorre verificare: il LIVELLO DI ISTITUZIONALIZZAZIONE DEI PARTITI EUROPEI I RAPPORTI TRA PARTITI EUROPEI E PARTITI NAZIONALI Ci sono indicazioni di un certo rafforzamento, ma gli europartiti restano entità politiche notevolmente più deboli dei partiti nazionali.
35
modello delle dimensioni dell’istituzionalizzazione dei partiti All’INTERNOAll’ESTERNO A livello strutturaleSistematicitàAutonomia decisionale A livello degli atteggiamenti Infusione di valoriReificazione Randall and Svasand (2002)
36
SISTEMATICITA’ ’ è la crescita dell’ambito, della densità e della regolarità delle interazioni che costituiscono il partito Le federazioni transnazionali, tradizionalmente deboli, hanno visto negli anni Novanta un certo rafforzamento organizzativo. ORGANISMI- Congresso Comitato Esecutivo Presidente -prima delle riunioni del Consiglio Europeo si tengono summit dei leader nazionali dei partiti della Federazione, per elaborare posizioni comuni sulle questioni in agenda e fare raccomandazioni ai Primi Ministri che afferiscono ai partiti membri. -negli organismi federali si è diffuso l’uso del voto a maggioranza (sovranazionalità) -Per le elezioni europee vengono elaborati di programmi comuni (nel PSE divieto di opt- outs) anche se sono abbastanza generali. -sono stati istituiti gruppi di lavoro su questioni europee
37
AUTONOMIA è il grado di differenziazione da altri raggruppamenti : per gli europartiti sono i gruppi parlamentari al PE e i partiti nazionali. Regolamento 2003/4 accentua autonomia finanziaria e permette uno staff proprio. -La selezione dei candidati al PE è tuttora controllata dai partiti nazionali, in conformità col fatto che le elezioni europee sono in realtà tante elezioni nazionali simultanee per il PE, su liste nazionali
38
INFUSIONE di VALORE il grado in cui le identità e le lealtà sono dirette al partito europeo. In genere membership indiretta (iscrizione ai partiti nazionali): però ELDR (liberal- radicali) ammette anche membership diretta.
39
REIFICAZIONE Il grado in cui il pubblico percepisce partiti europei come una realtà, una cosa che c’è. Il PES e i Verdi hanno cercato di rafforzare questa percezione attraverso la preparazione di manifesti (programmi) comuni per le elezioni europee. Ma la natura delle campagne elettorali europee non rafforza la percezione degli europartiti come una realtà.
40
LA COESIONE DEI GRUPPI POLITICI AL PE (1) Coesione- ostacoli alla coesione: -il contesto istituzionale- l’”esecutivo europeo” non dipende dall’esito delle elezioni al PE anche se insediamento (e rimozione, come si è visto di fatto nel 1999) richiedono la maggioranza parlamentare sono i partiti nazionali a controllare elezione (e rielezione) dei MPE e quindi tendono a influenzarne il comportamento più del gruppo parlamentare al PE. Eterogeneità ideologica dei gruppi (anche come esito degli incentivi a formazione di gruppi ampi).
41
LA COESIONE DEI GRUPPI POLITICI AL PE (2) Indicatori della coesione- comportamento di voto. Coesione crescente negli anni Novanta specie nel PES; diminuita nel PPE a causa della sua crescente eterogeneità ideologica. Meno coesione che nei partiti parlamentari dei parlamenti degli stati unitari. Più coesione che nei partiti del Congresso US e del Parlamento Svizzero. Ragioni della coesione nel comportamento di voto: natura della legislazione (mercato interno), scarso intervento dei partiti nazionali nell’influenzare posizioni di propri eletti.
42
ORGANIZZAZIONE DEI LAVORI DEL PE Il lavoro del PE si svolge in 3 sedi: -le sedute plenarie si svolgono per una settimana al mese (la quarta) a Strasburgo, che è la sede del PE. -le commissioni parlamentari per avere contatti più facili con la Commissione e il Consiglio, si riuniscono a Bruxelles per 2 settimane al mese, mentre la terza è in genere dedicata alle riunioni dei gruppi politici. Il PE tiene anche sessioni aggiuntive a Bruxelles. -il Segretariato del Parlamento Europeo ha sede a Lussemburgo.
43
Strasbourg
44
Plenaria (Strasbourg)
45
Sede PE Bruxelles
47
LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DEL PE:il Bureau del PE PRESIDENTE-Eletto all’inizio della legislatura a maggioranza assoluta e rinnovato a metà legislatura (normalmente i due gruppi politici maggiori, PPE e PSE, si alternano alla Presidenza, tranne nel 1999-2004 in cui alternanza fu tra PPE e LD). Attualmente (dal gennaio 2012) è Schulz del PSE Dirige le attività del PE e rappresenta il PE nelle relazioni esterne (per es. alla seduta di apertura del Consiglio Europeo);firma il bilancio e le leggi approvate con la procedura di codecisione. E’ una carica che ha visto crescere notevolmente la sua visibilità politica. 14 VICEPRESIDENTI-dai principali gruppi parlamentari; tra loro sono scelti i membri permanenti dei Comitati di Conciliazione nella procedura di codecisione (ordinaria)
48
Il Presidente Martin Schulz (SPD)
49
COLLEGIO DEI QUESTORI-con funzioni amministrative. LA CONFERENZA DEI PRESIDENTI formata dai capigruppo dei gruppi politici del PE e dal Presidente del PE : prepara l’agenda dei lavori del PE e propone la composizione dei gruppi parlamentari LA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI-si riunisce 2 volte al mese per verificare l’andamento dei lavori parlamentari
50
LE COMMISSIONI PARLAMENTARI DEL PARLAMENTO EUROPEO Come per molte assemblee parlamentari ampie e con un agenda complessa (es. Italia, USA ) gran parte del lavoro del PE viene svolto nelle commissioni parlamentari. Le COMMISSIONI PERMANENTI del PE sono 20; le più importanti sono affari esteri, bilancio, mercato interno,agricoltura, ambiente.Contano da 20 a 76 memebri Le Commissioni parlamentari più importanti sono anche le più ampie. Ogni MPE fa parte di almeno 1 commissione permanente Vi sono poi COMMISSIONI TEMPORANEE, ad hoc. Il numero di Commissioni, le loro responsabilità e il numero dei membri sono determinati nella prima sessione del neoeletto PE. La composizione partitica delle commissioni parlamentari riflette quella del PE.I MPE tendono ad afferire a una commissione in virtù del suo prestigio o delle loro esperienze specifiche come parlamentari. C’è un ricambio abbastanza elevato nelle Commissioni del PE, a differenza di quanto accade in altri parlamenti (es.US). Le presidenze e le vice-presidenze delle commissioni parlamentari sono assegnate secondo un ferreo accordo di spartizione tra i gruppi politici al PE, che scelgono quali commissioni presiedere in un ordine determinato dall’ampiezza del gruppo politico. Si riuniscono a Bruxelles almeno 2v al mese. I loro dibattiti sono pubblici
51
Le Commissioni permanenti e le loro Presidenze(apr.2013) Affari esteri (Brock-Germ-PPE-) Diritti umani (Lochbieler-Germ-Verdi) Sicurezza e Difesa (Danjean-Fr-PPE) Sviluppo (Joly, Fr, Verdi) Commercio internazionale (Moreira-Por-PSE) Bilancio (Lamassoure-Fr-PPE) Controllo bilancio (Theurer-Ger-ALDE) Affari Economici e Monetari (Bowles-UK-ALDE) Occupazione e Affari Sociali (Beres-Fr-PSE) Ambiente (Groote-Ger-PSE) Industria (Sartori, It, PPE) Mercato interno (Harbour,UK, Cons) Trasporti (Simpson-UK-PSE) Sviluppo regionale (Hubner-Pol-PPE) Agricoltura (De Castro-It-PSE) Pesaca(Mato-Adrover-Sp-PPE) Cultura Istruzione (Pack, Ger,PPE) Affari Legali (Lehne-Ger-PPE) Libertà civili, giustizia, affari interni (Lopez-Aguilar-Sp-PSE) Affari Costituzionali (Casini C., It, PPE) Diritti delle donne (Gustavsson-Sve- GEUL-NGL) Petizioni (Mazzoni- It-PPE)
52
Commissioni ad hoc Attualmente Commissione sul crimine organizzato, corruzione e riciclaggio del danaro (CRIM)- Creata nel marzo 2012 per 1 anno prorogabile di 6 mesi con compiti di analisi e proposta sul contrasto alla criminalità organizzata Presieduta da Sonia Alfano (It, ALDE)
53
La FUNZIONI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI esaminare e adottare bozze di opinioni e di rapporti nell’ambito delle funzioni legislative, di bilancio e di iniziativa del PE. Producono rapporti e opinioni quando sono consultati su proposte legislative della Commissione, per risoluzioni presentei da singoli membri del PE e di propria iniziativa.
54
Rapporteurs Quando il PE riceve una proposta di parere formale questa è passata alla Commissione competente ; questa designa un relatore (“rapporteur”) che prepara il dibattito in Commissione e una bozza di rapporto; questo, una volta adottato, è presentato in aula dal rapporteur che illustra le posizioni emerse nella Commissione parlamentare.
55
In sede deliberante Oltre che in sede referente le Commissioni possono agire anche in sede deliberante, in circostanze molto restrittive (su proposta della conferenza dei presidenti e voto favorevole del PE dei 9/10 dei votanti)
56
Comitato di conciliazione- Sono tratti dalla Commissione parlamentare competente i membri temporanei parlamentari del comitato di conciliazione nelle procedure di codecisione (procedura ordinaria) : sono sempre presenti il presidente della commissione parlamentare e il rapporteur
57
Commissioni parlamentari e lobbying Per l’importanza che rivestono nel processo legislativo europeo le commissioni parlamentari sono divenute uno dei principali obiettivi dell’attività dei gruppi di pressione che vogliono influenzare il contenuto della legislazione europea.
58
ALTRE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DEL PE Le DELEGAZIONI DEL PE, gruppi di parlamentari creati ad hoc, formati per esempio per situazioni di crisi ( http://www.europarl.europa.eu/delegations/ en/home.html?zone=AFMO) Le DELEGAZIONI INTER-PARLAMENTARI tra membri del PE e di parlamenti di paesi terzi, con lo scopo di esaminare la situazione di un paese terzo (per es. in vista di un accordo di associazione) o prendere iniziative comuni. I COMITATI INTERPARLAMENTARI CONGIUNTI tra membri del PE e dei parlamenti dei paesi associati o candidati all’ingresso nella UE, coi compiti di monitorare l’accordo di associazione o il processo di adesione alla UE. Gli INTERGRUPPI, gruppi trasversali ai gruppi partitico del PE, che si formano su questioni o piattaforme condivisa http://www.europarl.europa.eu/aboutparliament/en/00c9d93c87/Intergroups.html
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.