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PubblicatoMilana Papa Modificato 9 anni fa
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L’evoluzionismo
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Fate clic per modificare il formato del testo della struttura Secondo livello struttura Terzo livello struttura Quarto livello struttura Quinto livello struttura Sesto livello struttura Settimo livello struttura Ottavo livello struttura Nono livello strutturaFare clic per modificare stili del testo dello schema Secondo livello Terzo livello Quarto livello Quinto livello Prima dell’800, valenti studiosi come Linneo e Couvier avevano negato la possibilità del cambiamento delle specie viventi. Essi sostenevano le teorie del fissismo e del creazionismo per le quali “le specie viventi oggi sono tali come erano all’inizio” e che l’estinzione di specie animali e vegetali sarebbe provocata da catastrofi naturali.
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Fate clic per modificare il formato del testo della struttura Secondo livello struttura Terzo livello struttura Quarto livello struttura Quinto livello struttura Sesto livello struttura Settimo livello struttura Ottavo livello struttura Nono livello strutturaFare clic per modificare stili del testo dello schema Secondo livello Terzo livello Quarto livello Quinto livello Il primo a sostenere con convinzione idee evoluzionistiche fu il naturalista francese J.B. de Lamarck (1744- 1829), che fondò la sua teoria su tre idee guida.Fornì la prova che gli organismi avevano subito, col passare del tempo, delle modificazioni e nel 1809, affermò che gli organismi si erano evoluti in risposta al loro ambiente: Evolvere significa passare da una forma ad un'altra. Tutti gli esseri viventi, osservava Lamarck, presentano dei sorprendenti adattamenti all'ambiente.
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Fate clic per modificare il formato del testo della struttura Secondo livello struttura Terzo livello struttura Quarto livello struttura Quinto livello struttura Sesto livello struttura Settimo livello struttura Ottavo livello struttura Nono livello strutturaFare clic per modificare stili del testo dello schema Secondo livello Terzo livello Quarto livello Quinto livello Secondo la teoria di Lamarck, l'evoluzione delle specie sarebbe il prodotto della seguente sequenza di fatti: I cambiamenti ambientali generano nuove necessità; Queste ultime determinano l'uso o il disuso di uno o più organi; Questi organi si sviluppano o si atrofizzano; I caratteri così acquisiti sono ereditari. Questa teoria è una teoria sull’origine dell’uomo. La teoria di Lamarck viene riassunta con la frase: la funzione crea l'organo e l'ereditarietà fissa il cambiamento nella discendenza. L'esempio tipico utilizzato per spiegare la teoria di Lamarck è l'evoluzione del collo della giraffa, risultato degli sforzi per mangiare foglie d'alberi.
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Fate clic per modificare il formato del testo della struttura Secondo livello struttura Terzo livello struttura Quarto livello struttura Quinto livello struttura Sesto livello struttura Settimo livello struttura Ottavo livello struttura Nono livello strutturaFare clic per modificare stili del testo dello schema Secondo livello Terzo livello Quarto livello Quinto livello Nel novembre del 1859 Charles Darwin pubblico’ “L’origine delle specie per selezione naturale”,un libro che divenne presto un bestseller e che lego’ indissolubilment e il nome del suo autore al concetto di evoluzione.Darwi n presento’ diverse prove che sostenevano l’idea di evoluzione,riten endo che le specie attualmente viventi discendono da specie ancestrali.Darwi n chiamo’ la sua teoria evolutiva “discendenza con modificazioni”. In un secondo tempo Darwin propose un meccanismo evolutivo chiamato selezione naturale.Il ragionamento di Darwin partiva da due aspetti facilmente osservabili della vita,dai quali potevano essere dedotte due conseguenze: l’osservazione e la conseguenza.
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Fate clic per modificare il formato del testo della struttura Secondo livello struttura Terzo livello struttura Quarto livello struttura Quinto livello struttu ra Sesto livello struttu ra Settim o livello struttu ra Ottavo livello struttu ra Nono livello strutturaFare clic per modificare stili del testo dello schema Secondo livello Terzo livello Quarto livello Quinto livello Osservazione 1: variabilita’ individuale.Gli individui di una popolazione variano in molti dei loro tratti ereditari. Osservazione 2: prole in eccesso. In tutte le specie,gli individui hanno la potenzialita’ di generare una prole molto piu’ numerosa di quella che poi sopravvivera’ raggiungendo a sua volta l’era produttiva. Conseguenza 1: diverso successo riproduttivo.Da queste due osservazioni,Darwin dedusse che individui diversi di una popolazione hanno diverse probabilita’ di sopravvivere e riprodursi.Gli individui con tratti ereditari piu’ adatti all’ambiente genereranno un maggior numero di figli fertili e in buona salute. Conseguenza 2: progressivo accumulo di tratti vantaggiosi.Con il susseguirsi di molte generazioni,un numero sempre maggiore di individui nella popolazione presentera’ tratti vantaggiosi.
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Fate clic per modificare il formato del testo della struttura Secondo livello struttura Terzo livello struttura Quarto livello struttura Quinto livello struttura Sesto livello struttura Settimo livello struttura Ottavo livello struttura Nono livello strutturaFare clic per modificare stili del testo dello schema Secondo livello Terzo livello Quarto livello Quinto livello Il successo riproduttivo ineguale tra gli individui di una popolazione e’ la manifestazione immediata del meccanismo di selezione naturale: l’ambiente naturale “seleziona” gli individui con determinati tratti garandendo loro una maggiore probabilita’ di sopravvivere fino all’eta’ riproduttiva rispetto agli altri membri della popolazione.Sul lungo periodo,il prodotto della selezione naturale, e’ l’adattamento evolutivo,ovvero l’accumulo di tratti vantaggiosi in una popolazione nel corso del tempo.
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