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Una lettura di: The conflict between Aristotelian and Galilean modes of thought in contemporay psychology (1931) [Il conflitto fra concezione aristotelica.

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1 una lettura di: The conflict between Aristotelian and Galilean modes of thought in contemporay psychology (1931) [Il conflitto fra concezione aristotelica e concezione galileiana nella psicologia contemporanea]

2 Un passo indietro: Alcuni temi della ricerca Il metodo in psicologia  L’opera di Lewin è in sostanza un discorso sul metodo (Ossicini 1972)  Il conflitto tra una concezione aristotelica ed una concezione galileiana ▼ Complementarietà di metodo quantitativo e qualitativo Ruolo della statistica e della matematica Importanza delle eccezioni Importanza dei fattori ecologici Action research ▼

3 L’obiettivo di Lewin: in generale  Dare alla psicologia la dignità di scienza autonoma: serve un quadro complessivo e organico di analisi Sviluppo della psicologia in chiave psicosociale (Amerio, p.71).  Non separare l’Homo psycologicus dall’Homo socialis: mettere a punto un’ottica teorico metodologica capace di non dividere l’esperienza umana e consentire l’indagine empirica nel suo insieme (Amerio, p 73).  Spiegare la realtà umana e provare a migliorarla, e non limitarsi a descriverla: occorre la teoria (Amerio, p 73).

4 L’obiettivo di Lewin: nell’articolo  Dare conto della realtà umana, delle persone concrete nell’interezza della loro esperienza (interiore ed esteriore; situate storicamente e geograficamente, qui e ora) mantenendo validità scientifica (empirica e non speculativa). Cambiamento nel modo di concepire il soggetto e il metodo (Amerio, p 73-74).

5 ARISTOTELE (384-322 a.C) GALILEO GALILEI (1564-1642)

6 Struttura dell’articolo  Paragone fra: - fisica aristotelica - fisica galileiana - moderna psicologia  importanti differenze che hanno condizionato la concreta attività di ricerca  Esempio storico della fisica per comprendere la questione e non per fare la stessa evoluzione diacronica  Retaggi aristotelici nella psicologia moderna e necessità di passaggio alla concezione galileiana

7 Carattere generale delle due concezioni  In fisica  In psicologia  Effetti sulla ricerca Guadagni conosciti di un passaggio alla concezione galileiana profonda e non di superficie

8 In fisica la differenza nel senso comune AristoteleGalilei - antropomorfo - impreciso - quantitativamente esatta - eventi legati in relazioni matematiche e funzionali - il vanto dell'astrattezza Questo senso comune ha condizionato l’evoluzione della psicologia Se si guarda non lo stile ma la funzione dei concetti adottati emerge una profonda differenza nel modo di concepire il rapporto tra mondo fisico e ricerca scientifica

9 modello aristotelico: i concetti carattere valutativo e normativo In fisica nella psicologia moderna - movimento perfetto è circolare o rettilineo (astri); - forze buone (che conducono al fine) e forze negative (devianti)  Effetto sulla ricerca: avvicinamento di fenomeni distanti - normale e patologico, errori infantili, oblio (classificazione in base al loro risultato e non in base alla relazione degli eventi)  avvio con la Gestalt dello studio delle relazioni strutturali (superamento del concetto di illusione ottica)

10 modello aristotelico: i concetti classificazione astratta In fisica Nella psicologia moderna  la classe definisce l'essenza e quindi il comportamento dell'oggetto  accoppiamento di opposti: es. caldo freddo  separazione tra intelligenza, memoria e affettività (come fenomeni psichici essenzialmente diversi)  classificazione dicotomiche nei sentimenti: piacevolezza o spiacevolezza

11 modello aristotelico concetto di legge In Aristotele le classi degli oggetti sono definite sulla base dei caratteri comuni degli stessi. Ne deriva:  conformità a legge: (concettualmente intelligibili, hanno luogo sempre, o con molta frequenza, allo stesso modo)  casualità (concettualmente inintelligibili, si verificano una volta sola) Per la fisica di Aristotele non tutti i fenomeni fisici sono riconducibili ad una legge, l'universo è una mescolanza di eventi caotici e eventi conformi a legge. Ne deriva la necessità classificatoria per distinguere quelli riconducibili da quelli non riconducibili (eventi transitori della terra vs eventi permanenti degli astri)  Carattere statistico della conformità a legge (una forma particolare di applicazione matematica). La regolarità è in termini storico-geografici (gli oggetti pesanti cadono a terra) Per la fisica galileiana tutto è riconducibile a legge

12 La fisica galileiana  esattezza e uso della matematica non è la differenza fondamentale (la fisica di Aristotele può essere descritta in termini matematici e alcuni filosofi tentarono questa operazione [Bacone(1561-1626): tabulae praesentie]  il cambiamento è di contenuto non di forma - Omogeneizzazione (unità del mondo fisico- uscita dalle dicotomie, transizioni fluide, dalla classe alla serie -Cassirer 1910) - Passaggio dai concetti descrittivi ai concetti genetico-condizionali (dal fenotipo al genotipo) - Maggiore possibilità di studio del caso particolare (caratterizzazione del grado proprio dei casi individuali)

13 omogeinizzazione “Non staccare l’occhio dal telescopio, Sagredo. Quello che stai vedendo è che non esiste differenza fra il cielo e la terra. Oggi, 10 gennaio 1610, l’umanità scrive nel suo diario: abolito il cielo!” (B. Brecht, Vita di Galileo, Scena terza, 1955) http://www.youtube.com/watch?v=_R1vN4Gco5M&feature=relatedhttp://www.youtube.com/watch?v=_R1vN4Gco5M&feature=related min. 2.20- 2.45 Nota: Il presente riferimento non è presente nell’articolo di Lewin. E’ da cosiderarsi un collegamento a scopo didattico

14 concetti descrittivi vs concetti genetico-condizionali  Passaggio dai concetti descrittivi ai concetti genetico-condizionali (dal fenotipo al genotipo) e conseguente caduta di molte divisione in classi (il movimento dei pianeti e lo scivolamento di un grave sul piano inclinato sarebbero classi fenotipiche molto lontane e genotipiche identiche- stessa legge)  Dai concetti sostanziali ai concetti funzionali (Cassirer 1910)

15 studio del caso particolare  Maggiore possibilità di studio del caso particolare (caratterizzazione del grado proprio dei casi individuali)  Fiducia nella progressione delle risorse matematiche per coglie le più piccole sfumature e peculiarità

16 Paradosso:  La fisica galileiana segue un processo opposto a quello aristotelico (antispeculativo vs speculativo) ma produce un effetto finale di astrattismo  I concetti aristotelici sono legati alla realtà storica determinata, mentre il riferimento a ciò che è realmente dato manca alla fisica galileiana  Per Aristotele era fondamentale conoscere se un evento si era ripetuto o era stato unico, per la fisica moderna è irrilevante (che un evento accada spesso o una sola volta non ha nulla a che vedere con la legge che lo regola).Ma il fenomeno e la legge sono il prodotto di esperimenti controllati (condizioni artificiali)

17 Paradosso:  “ le proposizioni della fisica moderna, che sono spesso considerate antispeculative ed empiristiche, hanno senza dubbio, in confronto con l'empirismo di Aristotele, un carattere assai meno empirico, e molto più inferenziale di quello dei concetti aristotelici fondati, in modo diretto, sulla realtà storica” Lewin, p. 104

18 Aspetti aristotelici della psicologia moderna  Carattere aleatorio dell'evento individuale  Lo psicologo è interessato alla regolarità del fenomeno (il comportamento osservato di un bambino è proprio di tutti i bambini?)  l'evento eccezionale o non è rilevante o è inaccessibile  Ogni psicologia che non parta dal presupposto della riconducibilità a legge di ogni fenomeno psichico deve darsi un criterio per classificare ciò che è conoscibile e ciò che non lo è (la frequenza)  Frequenza come fondamento della conformità ad una legge

19 Aspetti aristotelici della psicologia moderna: La frequenza come spiegazione  Anche per Wund la ripetizione è collegata al concetto di esperimento  ad esempio tutto quanto è comune ai bambini di una data età viene considerato come carattere fondamentale di quella età (il concetto di un'età diventa quindi la spiegazione della comparsa di un fenomeno)  l'istinto è la selezione delle caratteristiche comuni ad un certo tipo di atti che si verificano con una certa frequenza, questa astrazione è considerata come la realtà essenziale del comportamento e ne diviene quindi la spiegazione (per esempio prendersi cura della prole)  lo stesso per attitudine, talento...(es. nei test di intelligenza. Spiegazione circolare o psicologia delle facoltà)

20 L’illusione di modernità  L'applicazione statistica ha lo stesso impianto conoscitivo dell'aristotelismo ma si avvale di conoscenze matematiche più avanzate: errata convinzione che l'accrescimento scientifico della disciplina passi per l'uso della matematica, senza cambiare i concetti  Per la fisica galileiana è stato più facile non cadere in questo errore perché non c'era ancora un così forte trinceramento dietro la matematica

21 La frequenza: regolarità vs legge  La regolarità (biologia e psicologia) vs  La conformità a legge (fisica)  conseguenze: limitazione della ricerca (senza speranza la comprensione del caso singolo, concreto e non ripetibile di un'emozione o della personalità di un individuo); ci si accontenta che la psicologia raggiunga un livello di regolarità (le eccezioni alla regola in psicologia non sono considerate negative fino a quando no siano troppo numerose).

22 Avvio di concetti galileiani in psicologia  Assenza di concetti valutativi. Assenza di dicotomie. Unificazione di campi  Abolizione della differenza fra normale e patologico (specialmente in Freud): omogeneizzazione simile a quella della fisica tra fenomeni celesti e terrestri  tendenza a collegare fenomeni con caratteri seriali e non dicotomici (progressi nella psicologia della percezione ma anche nei sentimenti).  leggi dei fenomeni psichici applicabili a tutti

23 Omogeneizzazione in psicologia: conseguenze  le leggi che riguardano l'ottica sono estensibili anche ad altri aspetti percettivi e anche intellettivi  guadagno nell'impegno conoscitivo: non si possono trascurare le eccezioni, esse non confermano la regola.

24 Significato della situazione complessiva nella dinamica aristotelica e in quella galileiana. L’ambiente e la dinamica “la differenza tra il modo di pensare moderno e quello aristotelico sta proprio nel fatto che il tipo e la direzione dei vettori fisici nella dinamica aristotelica sono completamente determinati in anticipo dalla natura dell'oggetto considerato. Nella fisica moderna, per contro, l'esistenza di un vettore fisico, dipende sempre dalle mutue relazioni fra diversi fatti fisici, e in particolare dalle relazioni fra l'oggetto e l'ambiente in cui esso si trova”. (K. Lewin, p 114.)

25 L’ambiente e la dinamica  Galilei: il piano inclinato è l'esempio tipico di uno studio non per essenze ma per relazione dell'oggetto con l'ambiente, in situazione  la natura dell'oggetto rimane importante ma non basta  “i vettori che determinano la dinamica di un evento non possono essere definiti che in funzione della totalità concreta che comprende, nel contempo, l'oggetto e la situazione”.  Se l'ambiente è solo elemento di disturbo (Aristotele) allora è normale escluderlo per capire la natura dell'oggetto e il suo fine, ma nell'ottica galileiana lo studio si occupa del fenomeno nel suo complesso, nelle relazioni che lo producono

26 L’ambiente galileiano e la psicologia  La dinamica degli eventi deve essere ricavata non dai singoli elementi ma dalla struttura complessiva dell’ambiente  questa impostazione, affermatasi negli studi della percezione, si sta estendendo anche ad altri studi della psicologia, come quelli di funzioni superiori. Un esempio è il superamento del concetto di spiegazioni di determinati fenomeni psichici attraverso la dicotomia tra ereditarietà e ambiente, con l'introduzione di predisposizione che li include entrambi  “La dinamica dei processi deve essere sempre derivata dalla relazione fra l'individuo concreto e la situazione concreta” (K. Lewin, p.117)

27 Frontiera della ricerca: una tecnica per rappresentare la situazione psicologica concreta “occorre cioè avere presente alla mente che la validità generale della legge e la concretezza del caso individuale non costituiscono delle antitesi, e che il riferimento alla situazione concreta considerata nel suo insieme deve prendere il posto del riferimento alla raccolta più vasta possibile di eventi che storicamente si sono ripetuti con frequenza” (K. Lewin, p.118)

28 Conseguenze:  l'importanza di un evento e il suo valore di prova non derivano dalla frequenza  passaggio per la psicologia da un metodo astrattamente classificatorio a un metodo costruttivo essenzialmente concreto

29 Punto di arrivo :  Field theory  Ricerca qualitativa

30 Riferimenti bibliografici  K. Lewin, The conflict between Aristotelian and Galilean modes of thought in contemporay psychology, in «Journal of Genetic Psychology», 5, pp. 141-177; la prima traduzione in italiano è del 1965, ripubblicata in K. Lewin, La teoria, la ricerca, l’intervento, Il Mulino, Bologna 2005, pp.93-119;  K. Lewin, Antologia degli scritti, a cura di G. Galli, Il Mulino, Bologna 1977, pp. 35-50;  G. Galli, Kurt Lewin: il metodo galileiano in psicologia, introduzione in K.Lewin, Antologia degli scritti, il Mulino,Bologna 1977, pp. 7-25;  P. Amerio, Fondamenti di psicologia sociale, Il Mulino, Bologna 2007, pp.71-80;  B. Brecht, Vita di Galileo, Einaudi, Torino 1963.


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