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PubblicatoCleto Puglisi Modificato 9 anni fa
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Il Vangelo apre alla vita dimensioni insospettate, supera oscuramenti, è una finestra di luce e offerta di un’alleanza in cui tutti siamo fratelli e tutta la famiglia umana è la nostra famiglia. Perciò non posso chiedere al Vangelo consigli banali su come si dirige una famiglia, ma idee forza per la crescita di una vita autentica. Ermes Ronchi Testo: Luca 2, La Sacra Famiglia–B Commenti e Presentazzione: M.Asun Gutiérrez. Musica: Jesús Guridi. Dieci melodie Basche. Amorosa .
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Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi.. Secondo la Legge di Mosé (Lv 12,2-8), parto e mestruazioni rendevano impura la donna. Le leggi religiose non sempre accettano la natura com’é e affermano che deve essere purificata, consacrata, perfezionata. A volte le norme reigiose vogliono imporsi alla natura, pretendendo di correggere l’opera di Dio. Il valore ddell’offerta manifesta la condizione sociale. “Se non hai mezzi per comperare un agnello, prendi due colombe o piccioni” (Lv 12,8). Così fa Maria; è quella che il Vaticano chiama “offerta dei poveri” (LG 57). L’Evangelista mostra che questa è la condizione della famiglia di Gesù. Giuseppe, Maria e Gesù sono dei poveri. Come poveri li considera la gente e così saranno ricevuti e accolti nel tempio.
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Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest'uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d'Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui; 26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. 27 Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, Jerusalén Quanti sono aperti allo Spirito lo ascoltano e si lasciano guidare da Lui, possono capire, scoprire e sperimentare le vie di Dio e la sua liberazione. Sono i semplici quelli che meglio ricevono e comprendiono la presenza e il messaggio di Dio.
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Simeone lo prese in braccio, e benedisse Dio, dicendo: «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai preparata dinanzi a tutti i popoli per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Simeone prendendo in braccio il bambinio si sente felice, intona quindi un cantico pieno di poesia e di tenerezza. Non teme più la morte. Trovare Gesù è la sua grande gioia. Gesù ci insegna l’incanto e la gioia del sereno abbandono, la semplicità, la piena fiducia nella Mano che accoglie e sostiene. Gesù-Bambino ci guida a scoprire le nostre possibilità di crescita e quelle degli altri, a non amareggiarci delle nostre debolezze né di quelle degli altri, a manifestare i nostri sentimenti e a dimostrare tenerezza... Come Lui.
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Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione (e a te stessa una spada trafiggerà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati». Giuseppe e Maria non compresero con chiarezza fin dall’inizio. Ma continuarono a credere in Gesù. La fede è un progredire, e può essere doloroso. Come noi, troveranno Gesù a forza di ricerca, di gioie, di sorprese, di inquietudini, di ammirazione, di paura, di dubbio... Quando i piani di Dio non sono come me li attendo, quando rompono i miei schemi e progetti, quando presentano difficoltà ... contnuo a fidarmi, lodando e ringraziando Dio?
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Si sentono beneficati perché hanno visto Gesù.
Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. 37 Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Simeone e Anna sanno scoprire in una normale famiglia, in un bambino, nel quotidiano, in quanto capita ogni giorno, la presenza e la novità di Dio. Si sentono beneficati perché hanno visto Gesù. Io so vedere Gesù? Dove? In chi? Lo cerco e attendo come loro? Come? Chi scopre Gesù benedice e loda Dio e sente il bisogno di annunciare agli altri quanto ha visto e contemplato . Luca diffonde in tutta la sua opera l’universalità del messaggio e della liberazione portata da Gesù.
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Com'ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazaret, loro città. Nazaret Giuseppe e Maria sono i testimoni della vita nascosta, i più affidabili testimoni dell’umanità di Gesù. Essi lo aiutano a crescere dandogli protezione, sicurezza affettiva, dignità, fiducia, amore.... Tutte le parabole di Gesù vengono dalla contemplazione della vita normale. Maria e Giuseppe furono le migliori immagini per descrivere Dio. La più bella delle sue parabole, mostrar a Dios comostrare Dio come “Abbá”, è il risultato di ciò che vede, ascolta, impara da suo padre e sua adre.
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E il bambino cresceva e si fortificava; era pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui.
La vita cresce, avanza con il miracolo dell’amore che non si arrende e lotta per rendere la terra più abitabile e gioiosa. L’arte di vivere sta nel saper accogliere con ammirazione il quotidiano, nel fare le cose di sempre come fosse il primo giorno, nel rendere straordinario l’ordinario. La nostra vita andrà crescendo e trasformandosi se riempiremo di luce, di generosità e di gentilezza le realtà che ci vengono incontro ogni giorno Come Gesù ha fatto.
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PER NON PERDERSI NELLA VITA
Figlio, sei equipaggiato da me per la tua vita, però solo per la tua vita. Hai tutto il necessario per vivere la tua propria avventura personale, per essere te stesso e realizzare così il mio sogno su di te. Ma ricorda e ascolta i tuoi cari: «Noi siamo noi, e tu sei tu. Noi non possiamo importi la nostra vita né impedirti di vivere la tua. Puoi fare ciò che scegli. In ogni caso, non ti possiamo proteggere dalle conseguenze della tua scelta e ci riserviamo il diritto di proteggerci dagli effetti della tua scelta». Figlio mio, cara figlia, non dimenticarti di dire a tutti - vicino, lontano, sapiente, bisognoso, ricco, povero – questa dura e dolce verità: Io sono io e tu sei tu. Io non sono nella vita per coprire i tuoi bisogni né tu vivi per rispondere ai miei. Se per caso ci incontriamo, sará bello; se no, non possiamo farci nulla. Caro figlio, figlia mia, scegli e percorri la tua strada con libertà, con gioia, con responsabilità, con saggezza, con pace Ulibarri Fl.
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