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PubblicatoClemente Falcone Modificato 9 anni fa
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MORTE CELLULARE apoptosi necrosi senescenza autofagia
catastrofe mitotica
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NECROSI è una morte passiva, non fisiologica
il danno primario è a livello della membrana plasmatica aumento del volume cellulare a causa della perdita di controllo del flusso ionico (richiamo di H2O) formazione di microvescicole lesioni a carico degli organelli intracellulari alterazioni a livello cromatinico lisi cellulare per dissoluzione della membrana riversamento dei componenti intracellulari nello spazio extracellulare reazione antiinfiammatoria
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CELLULA NECROTICA
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APOPTOSI Processo fisiologico di eliminazione delle cellule danneggiate, invecchiate, potenzialmente dannose per l’architettura dell’intero tessuto-organo o cellule non piùutili all’organismo
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termine adottato negli anni ‘70
struttura e integrità della membrana vengono mantenute gli organelli mantengono la loro funzione alterazioni a carico del mitocondrio modificazioni nucleari caratteristiche modificazioni a livello della membrana plasmatica frammentazione della cellula in “corpi apoptotici”
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CELLULA APOPTOTICA
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QUANDO SI ATTIVA IL PROCESSO APOPTOTICO?
quando l’organismo vuole eliminare cellule non desiderate attraverso l’attivazione di una sequenza di eventi coordinati e programmati parte integrante dello sviluppo embrionale e fetale dell’organismo e dell’omeostasi tissutale dell’adulto (evidente nella metamorfosi del girino e nel feto) in cellule infettate da virus può interrompere la replicazione virale usata anche nel sistema immunitario per rimuovere i linfociti che non formano un recettore dell’antigene funzionale viene indotta in cellule soggette a un esteso danno al DNA
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APOPTOSI distruzione di cellule durante l’embriogenesi
controllo del numero di cellule modellamento di strutture involuzione ormono-dipendente nell’adulto morte cellulare durante neoplasie morte delle cellule immunitarie autoreattive morte delle cellule danneggiate da diversi stimoli
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STIMOLI APOPTOTICI farmaci radiazioni ionizzanti
mancanza di stimolazione ormonale death receptors
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DIFETTO DI APOPTOSI ECCESSO DI APOPTOSI cellule tumorali
malattie a base autoimmune infezioni virali ECCESSO DI APOPTOSI sindrome dell’immunodeficienza acquisita malattie neurodegenerative sindromi mielodisplasiche ischemia
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VIA ESTRINSECA VIA INTRINSECA
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VIA ESTRINSECA I recettori di morte sono proteine transmembrana in grado di legare citochine pro-apoptotiche, quali FasL, TNFa, TRAIL, e trasmettere il segnale di morte cellulare mediante l’attivazione di pathways specifici Si assemblano sotto forma di trimeri per favorire il riconoscimento del ligando
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CASPASI Il termine deriva dal fatto che tali enzimi hanno una cisteina © nel loro sito attivo e tagliano le proteine dopo residui di acido aspartico. procaspasi Iniziatrici 8 e 10 estrinseco, 9 intrinseco caspasi Effettrici 3, 6 e 7 Sono responsabili del taglio: della matrice nucleare delle proteine del citoscheletro Questi tagli producono le classiche alterazioni strutturali, sia del nucleo, sia del citoplasma, che si osservano nelle cellule apoptotiche
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VALUTAZIONE DELL’APOPTOSI
TEST PIU’ UTILIZZATI: valutazione mediante microscopia elettronica
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VALUTAZIONE DELL’APOPTOSI MEDIANTE MICROSCOPIA ELETTRONICA
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VALUTAZIONE DELL’APOPTOSI
TEST PIU’ UTILIZZATI: valutazione mediante microscopia elettronica tunel assay
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TUNEL ASSAY IN PRATICA:
La rottura del DNA durante l’apoptosi dà luogo a frammenti di DNA con rotture del doppio filamento a basso o alto PM; questi frammenti possono essere identificati marcando l’estremità 3’-OH libera per mezzo di un enzima, la TdT che catalizza la polimerizzazione di nucleotidi alle estremità 3’; se si utilizzano dei nucleotidi marcati con fluorescenza questi frammenti di DNA possono essere identificati in microscopia e/o citofluorimetria. IN PRATICA: si fissano le cellule in parafolmaldeide si permeabilizzano con una soluzione contenente Triton si marcano i frammenti di DNA con TdT e nucleotidi fluorescenti si analizzano le cellule in microscopia a fluorescenza o in citofluorimetria
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VALUTAZIONE DELL’APOPTOSI MEDIANTE TUNEL ASSAY
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VALUTAZIONE DELL’APOPTOSI
TEST PIU’ UTILIZZATI: valutazione mediante microscopia elettronica tunel assay comet assay
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COMET ASSAY le cellule trattate vengono risospese in agarosio, depositate su un vetrino e lisate i vetrini vengono posti in una cella elettroforetica orizzontale e fatti correre per 20’ a 25 V i vetrini vengono poi incubati con bromuro di etidio e osservati
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VALUTAZIONE DELL’APOPTOSI
TEST PIU’ UTILIZZATI: valutazione mediante microscopia elettronica tunel assay comet assay DAPI/ colorazione con ioduro di propidio
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DAPI IN PRATICA: si fissano le cellule su vetrino con etOH 96%
lavaggio in acqua 30 minuti di incubazione in una soluzione di DAPI lavaggio in PBS Microscopia-eccitazione UV
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VALUTAZIONE DELL’APOPTOSI
TEST PIU’ UTILIZZATI: valutazione mediante microscopia elettronica tunel assay comet assay DAPI colorazione con ioduro di propidio frammentazione del DNA
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FRAMMENTAZIONE DEL DNA
trattamento delle cellule con il composto in esame estrazione del DNA separazione dei frammenti su gel di agarosio visualizzazione dopo colorazione con bromuro di etidio
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OSSERVAZIONE dei NUCLEI APOPTOTICI
staccare le cellule contare le cellule centrifugare a 1300 rpm per 10’ risospendere le cellule in Hoechst (5 mg/ml in PBS) alla concentrazione di 100 ml/ 106 cells incubare 15’ a 37°C centrifugare a 1900 rpm per 10’ risospendere il pellet in PI (50 mg/ml in PBS) alla concentrazione di 50 ml/ 106 cells deporre su vetrino e osservare al microscopio a fluorescenza
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AUTOFAGIA Il termine deriva dal greco e significa “mangiare sé stessi”
E’ un processo di auto-degradazione lisosoma-mediato Esistono tre tipi di autofagia: macro-, micro-autofagia e autofagia chaperone-mediata Nella microautofagia porzioni di citosol vengono sequestrate e degradate direttamente dai lisosomi L’autofagia chaperone-mediata richiede il riconoscimento di proteine lisosomiali da parte di (heat shock protein) Hsp70 e Hsp73 E’ il principale meccanismo di regolazione del turnover di elementi citosolici e Organelli, ma è anche indotta rapidamente da stimoli quali la starvation e la deprivazione di fattori di crescita
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Metodi per evidenziare l’autofagia
osservazione mediante microscopia elettronica
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colorazione con Arancio di Acridina e visualizzazione mediante
microscopio a fluorescenza e/o citofluorimetro - seminare le cellule - trattare - incubare 15’ con AO (1 mg/ml) - visualizzare
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