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Di Matteo Bertilone, Stefano Marchelli

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Presentazione sul tema: "Di Matteo Bertilone, Stefano Marchelli"— Transcript della presentazione:

1 Di Matteo Bertilone, Stefano Marchelli
Storia della Chimica Di Matteo Bertilone, Stefano Marchelli

2 «La chimica è l’arte di trasformare la materia»

3 I musei di chimica: i problemi
Nei musei scientifici la chimica è piuttosto limitata, o assente Esistono pochissimi musei dedicati solo ed esclusivamente alla chimica La visibilità è molto limitata, pochi visitatori, spazi ristretti, mancanza di fondi, assenza di personale stipendiato In Italia i musei di chimica sono circa una ventina, e vanno avanti solo grazie al volontariato La chimica è importante!! L’importanza dei musei è indiscutibile: Elevato valore storico Importante strumento didattico Fondamentali per stimolare la curiosità e l’approfondimento della chimica

4 Il museo di chimica di Genova è uno dei più importanti e antichi d’Italia!!
Numerose e rare strumentazioni in originali laboratori dell’inizio del secolo scorso Strumenti, apparati, libri e documenti originali che testimoniano l’evoluzione della chimica dalla fine del ‘700 alla metà del secolo scorso

5 La chimica nasce nell’antichità
Uso di acidi forti per creare le colorazioni dei tessuti Enorme sviluppo durante il medioevo in Medio Oriente Monasteri (processi di distillazione, siderurgia, metallurgia)

6 La porpora di Tiro Il pigmento veniva estratto dal murice comune
Da ogni mollusco veniva estratta una sola goccia del colore e il resto dell’animale veniva abbandonato Per la lavorazione veniva utilizzata urina fermentata Proprio per questo motivo la città di Tiro era diventata invivibile, a causa del forte odore che veniva immesso nell’aria a seguito della operazione

7 Malva di Perkin Fino al 1856 i coloranti venivano ottenuti esclusivamente da fonti naturali (vegetali, animali e minerali) e gli esperti nell’applicazione dei coloranti erano i tintori tessili Il primo colorante organico prodotto industrialmente fu appunto la malva Venne scoperto casualmente nel 1856 da Perkin mentre cercava di sintetizzare il chinino

8 Stanislao Cannizzaro Nasce a Palermo nel 1826
A causa della restaurazione borbonica in Sicilia, grazie alla lettera di Piria, riesce ad entrare nel laboratorio di chimica di Chevreul, a Parigi, evitando così la pena capitale Nel 1855 entra nel laboratorio di chimica presso l’università di Genova Formula nel per la prima precisa teoria atomica e molecolare: basandosi sul principio di Avogadro, enuncia la regola, ora nota come regola di Cannizzaro, che permette la determinazione del peso atomico di un elemento chimico. Cannizzaro espone in seguito queste sue idee sull'atomo e sulla costituzione dei corpi al Congresso di Karlsruhe (1860), dove era presente anche Mendeleev.

9 Gli strumenti del laboratorio
Apparecchio di Dumas Apparecchio composto da un recipiente in ghisa aperto e da una struttura metallica reggente un palloncino in vetro dal collo molto sottile Permette di determinare la densità dei gas e dei vapori non saturi Con questo strumento misurò con estrema precisione la densità di alcuni gas e vapori Utilizzando questi valori e la legge di Avogadro pensò di risalire ai pesi molecolari di una trentina di composti chimici

10 Il congresso di Karlsruhe
I congresso mondiale di chimica Incontro internazionale tenuto, tra chimici, a Karlsruhe , e fu la prima conferenza mondiale di chimica (140 chimici) Gli argomenti trattati furono: la nomenclatura chimica, i pesi atomici e le notazioni impiegate Furono utilizzate 19 formule chimiche per descrivere l’acido acetico Stanislao Cannizzaro pubblicò la sua tabella coi pesi atomici (1858) Mendeleev pubblicò il sistema periodico degli elementi in forma completa (1871) Senza i pesi atomici di Cannizzaro il sistema periodico non sarebbe stato nemmeno pensabile

11 Gli strumenti del laboratorio
Eudiometro di Volta Nel 1774 Cavendish, servendosi di un eudiometro, riuscì a determinare accuratamente la composizione dell’aria Lo strumento venne costruito da Alessandro Volta Veniva riempito con aria e aria infiammabile; fatta scoccare la scintilla, il livello dell’acqua nella parte inferiore del tubo aumentava leggermente: ciò mostrava che una parte dell’aria svaniva, lasciando solo l’aria priva di ossigeno Venne utilizzata da Cavendish per determinare la composizione dell’aria

12 Gli strumenti del laboratorio
Apparecchio di Kipp Bagno idropneumatico Pompa di Sprengel

13 Nasce l’elettrochimica!
Scoperta dei metalli alcalini e alcalino-terrosi Dal 1861 vengono scoperti tantissimi elementi L'elettrochimica è quella branca della chimica che si occupa dei processi che coinvolgono il trasferimento di elettroni, cioè le reazioni di ossidoriduzione (dette comunemente redox)

14 Le «Terre Rare» Secondo la definizione della IUPAC, le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica, precisamente scandio, ittrio e i lantanoidi. Scandio e ittrio sono considerate "terre rare" poiché generalmente si trovano negli stessi depositi minerari dei lantanoidi e possiedono proprietà chimiche simili. In questo periodo inizia «la corsa» alla ricerca dell’elemento 61

15 Elemento 61 1927: contesa Italia-Usa
Molti gruppi dichiararono di aver prodotto questo elemento, ad esempio nel 1926 gruppi di ricerca di Firenze e dell'Illinois annunciarono la sua scoperta proponendo come nome «florentium» e «illinium» rispettivamente, ma nessuno poté confermare la scoperta per la grande difficoltà di separare questo elemento dalle altre terre rare.


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