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PubblicatoSandra Russo Modificato 9 anni fa
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I-LOG Industrial Logistics Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia FACOLTA’ DI INGEGNERIA Sede di Modena Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica – NOD Corso di Sistemi Informativi della Produzione Anno Accademico 2004 - 2005 Ing. Nicola Sponghi email: n.sponghi@satanet.itn.sponghi@satanet.it
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2 Materiale http://digilander.iol.it/sponghi/i-log.htm
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3 L’ambito dell’attività Logistica Fornitura di beni e servizi da un punto di approvvigionamento ad un punto dove si ha una richiesta. Il passo più oneroso del processo di produzione è costituito dai costi di distribuzione: 16% del prezzo di vendita di un bene Lo studio del problema della distribuzione non coinvolge solo le aziende private, ma i trasporti in generale Di conseguenza si avranno diversi obiettivi: aziende private minimizzazione dei costi settore pubblico sicurezza e convenienza (ambientale, etc.)
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4 L’ambito dell’attività Logistica Obiettivi: Fattore di crescita economica Strumento strategico per garantire sviluppo in tutti i distretti industriali Quale logistica? 1. Logistica tradizionale (Trucks and Warehouses) 2. Finanza applicata alla logistica (banche, fiduciarie e consulenti) 3. Nuova Logistica (Megabytes al posto di Megapallets) Fornitura di beni e servizi da un punto di approvvigionamento ad un punto dove si ha una richiesta.
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5 L’ambito dell’attività
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6 Logistica Obiettivi: Fattore di crescita economica Strumento strategico per garantire sviluppo in tutti i distretti industriali Quale logistica? 1. Logistica tradizionale (Trucks and Warehouses) 2. Finanza applicata alla logistica (banche, fiduciarie e consulenti) 3. Nuova Logistica (Megabytes al posto di Megapallets) Attività dello studio per valutare lo stato delle aziende coinvolte Raccolta dati Sintesi risultati su definiti indicatori analitici comuni Progetti pilota Fornitura di beni e servizi da un punto di approvvigionamento ad un punto dove si ha una richiesta.
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Analisi delle aziende
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8 Analisi dei dati Casi di studio: Brevini Comer Industries Landini Lombardini
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9 Brevini Riduttori S.p.A. I Dati forniti Flotta di Automezzi e relative Tariffe Nodi della Rete I Flussi ed i Trasporti ricorrenti Completi Trasporti in giornata materiale necessario caricato al mattino presso fornitori e terzisti e trasportato in sede durante la giornata Eccezioni caricare il materiale alla sera per trasportarlo in nottata o il giorno seguente (rare) Politica dal 1998 non si lavora più franco fabbrica Flotta 2 fornitori (padroncini) Magazzino 1 sede (Villaggio Crostolo) Metodologia di lavoro www.brevini.it
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10 Brevini Riduttori S.p.A. Le Regole: le tariffe Es.
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11 Brevini Riduttori S.p.A. Trasporto a oreTrasporto a forfait Le Regole: le tariffe
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12 Brevini Riduttori S.p.A. I Trasporti si riferiscono a carichi e scarichi di materiale (colli) Politica degli Automezzi (5+1) A1) Allocato esclusivamente per viaggi nei pressi dello Stabilimento viaggi non oltre i 45 min dalla sede madre A2 A5) Allocati in base alle necessità ed i vincoli a coprire la rete dei Siti A6) Bilico impiegato (eventualmente) in funzione della necessità Le Regole I camionisti lavorano di norma più di 8h/die Assegnamento in base alla zona limitrofa per il veicolo A1 Assegnamento in base a vincoli capacitivi e limiti di consegna temporale per gli altri automezzi tempo di consegna teorico per le 17 Da una analisi geografica svolta sui flussi si è dedotto un assegnamento in base a “zone” CLUSTERIZZAZIONE
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13 Brevini Riduttori S.p.A. I Cluster: Piemonte Lombardia Veneto e Trentino Emilia- Romagna A14 Sud Stabilimento
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14 Comer Industries I Dati forniti Trasporti in giornata svolto uno al giorno per ogni veicolo (di norma) Stima dei tempi di handling (in base ai tempi di realizzazione bolle, attesa in coda e tempo di servizio) Analizzato il numero medio di tappe per ogni “zona di lavoro” Non vi sono vincoli particolarmente stringenti sugli orari dei fornitori Flotta fornitori (padroncini) + 1 interno Magazzino 5 sedi ( Cavriago, Gaggio in Piano, Moglia, Pegognaga, Reggiolo ) Metodologia di lavoro Elenco fornitori con trasporto a carico di Comer Flussi 4 trimestri del 2004 Entrate contenitori 2004 Sistemi di movimentazione interna ricavabili quantità peso/vol Programma giornaliero dei trasporti (trasporti ricorrenti) www.comerindustries.com
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15 Comer Industries Le Regole determinate I Trasporti si riferiscono a carichi e scarichi di materiale (contenitori) Politica degli Automezzi (Flotta esterna (5) + Flotta Interna (1)) In base ai vincoli ed essendo distanze non eccessive gli assegnamenti si basano principalmente sulle distanze (percorso più breve) I pochi siti distanti hanno visite sporadiche Nel caso si generino eccezioni non servite un automezzo specifico (furgone) è assegnato per adempierle I viaggi in generale sono brevi e la frequenza varia con il periodo dell’anno la politica aziendale deve tenere conto dei 6 mesi di maggiore carico lavorativo (dovuta alle esigenze di mercato) Da una prima analisi geografica dei flussi si è dedotto assegnamento in base a “zone” CLUSTERIZZAZIONE
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16 Comer Industries I Cluster: Bologna Modena Reggio- Emilia Mantova Guastalla Presso i magaz. Stabilimenti
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17 Landini I Dati forniti Flotta di Automezzi assenti le Tariffe Nodi della Rete I Flussi Dubbi: mancano i dati di quali veicoli sono assegnati ai relativi flussi ed i flussi ricorrenti I trasporti avvengono durante tutte le 24 ore giornaliere Distinzione materiale trasportato necessita analisi di compatibilità Flotta 1 veicolo proprio (35 q.li) + Flotta esterna (15 automezzi) Magazzino 1 sede (Fabbrico) Metodologia di lavoro Porto assegnato Porto franco www.landini.it
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18 Landini Le Regole Se il materiale da ritirare < 30 q.li viene impiegato l’automezzo proprio da 35 q.li Se l’automezzo è già impegnato utilizzo veicolo 50 q.li con abbinamenti a ritiri per ottimizzare il riempimento del veicolo Ottimizzazione analoga per veicoli di capacità superiore Caso di grandi distanze fra Siti utilizzo di più Automezzi Dall’insieme dei flussi a disposizione ipotesi sugli assegnamenti secondo la precedente politica determinazione zone CLUSTERIZZAZIONE Dubbi Turnistica camionisti (di notte, più autisti sullo stesso mezzo, ecc.) Modalità di Assegnamento veicoli calcolo dei trasporti
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19 Landini I Cluster: Piemonte Lombardia Veneto- Trentino- Friuli Emilia- Romagna Sud Stabilimento
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20 Lombardini S.r.l. I Dati forniti Flotta di Automezzi e relative Tariffe Nodi della Rete I Flussi ed i Trasporti ricorrenti Completi Trasporti in giornata materiale caricato al mattino presso fornitori e terzisti e trasporti durante la giornata Ora di partenza : 3h00-4h00 Piemonte, 5h00 Veneto, 8h00 Reggio E. Politica di lavoro durante alcuni periodi mese/anno i carichi di lavoro possono essere diversi per necessità di mercato I camion generalmente si tende a non farli girare con bassi carichi Risulta rilevante la capacità volumetrica importanza dei contenitori Le zone di lavoro direzionalità concordata con il camionista Criterio principale basato sulle distanze fra i Nodi Metodologia di lavoro www.lombardini.it
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21 Le Regole Se è possibile di norma si fa svolgere i trasporti inizialmente al veicolo da 15 q.li (A5) e alla motrice da 140 q.li Se l’automezzo è già impegnato ottimizzazione analoga per veicoli di capacità superiore Gli automezzi che vengono utilizzati: 3 automezzi dedicati svolgono solo giri prefissati (A4/A8/A9) 6 automezzi svolgono giri fissi + variabili di giorno in giorno I restanti solo utilizzati per giri variabili CLUSTERIZZAZIONE Lombardini S.r.l.
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22 I Cluster: Sede Reggio Emilia - Parma Emilia: MO/BO Zona Brescia Veneto Lombardia Piemonte Sud Stabilimento Lombardini S.r.l.
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23 Regola generale degli assegnamenti In generale (per ogni caso di studio affrontato) la suddivisione in cluster prevede sempre che gli automezzi abbiano facoltà di recarsi: Al cluster a cui sono destinati + Al cluster della sede Possibile intersezione di diversi cluster
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Il Simulatore
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25 Il Simulatore Input Output
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26 Il Simulatore Input Dati persistenti da inserire inizialmente (modificabili successivamente) es. Nodi della Rete, Distanze fra i Nodi Dati giornalieri per la pianificazione ODT I Parametri Matrice Triangolare (L) rappresenta l’insieme delle distanze fra i Siti Numero dei Veicoli presenti in ogni flotta aziendale (K i ) Capacità dei singoli veicoli (C K i ) Tempi di disponibilità (t disp ) Tempi di consegna (t cons ) Tempi di handling (t handling ) Tempi di pausa (t cons ) Vincoli di precedenza sulle consegne da effettuare
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27 Il Simulatore Condizioni al contorno (1) Un ODT non può essere diviso su più viaggi Un singolo ordine di trasporto quindi prevede sempre una quantità di materiale da trasportare inferiore alla capacità del camion che lo ritira L’insieme dei quantitativi trasportati dalla serie di fornitori serviti con un veicolo lungo un determinato route non può superare la capacità del veicolo Assumiamo per semplicità che i costi d’arco del grafo della Rete sono considerati simmetrici (c ij = c ji ) Eventuale priorità nel caso in cui non sia possibile servire tutti i fornitori/terzisti, ed eventuale penale associata alla parziale o totale mancanza di servizio
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28 Il Simulatore Condizioni al contorno (2) I veicoli possono realizzare uno o più route ogni giorno Si prevede solo la possibilità di gestire la logistica inbound compresi eventuali contenitori Ogni località dove è presente un Fornitore/Terzista è un Nodo della Rete e fa parte di uno o più cluster Un Cluster è un insieme di Nodi
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29 Gli Stati del Simulatore
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30 Descrizione Stato 0 setting iniziale: gestione informazioni riguardanti i dati sensibili Si sottintende in questa prima fase anche il caricamento dei dati relativo alla distanza fra i Siti nel caso di inserimento di nuovi Siti si deve ricalcolare le distanze reciproche con i Siti già presenti (nell’ambito del cluster) E’ possibile inserire anche nuovi Cluster Gli Stati del Simulatore
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31 Gli Stati del Simulatore
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32 Descrizione Stato 1 viene passato al Simulatore l’insieme degli ODT (es. file Excel) Gli ODT possono essere dati reali del passato o del presente, o dati immaginari (what-if) L’insieme di ODT può essere modificato a piacere per ottenere nuove simulazioni Gli Stati del Simulatore
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33 Gli Stati del Simulatore
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34 Descrizione Stato 2 assegnamento dei veicoli delle flotte ai rispettivi cluster Ottimizzazione dell’assegnamento diversi criteri di assegnamento Es. ordine prestabilito di utilizzo dei veicoli, crescente in base alla capacità del veicolo, per giri fissi, etc. Possibile inserire progressivamente nuovi criteri Gli Stati del Simulatore
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35 Gli Stati del Simulatore
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36 Descrizione Stato 3: algoritmo di routing insieme di sottoprocessi che assegnano parallelamente i carichi ai mezzi per ogni singolo Cluster Vari obiettivi della simulazione (es. minimo numero di km, minima durata, etc.) Vari criteri di assegnamento (es. al nodo più vicino, etc.) Gli Stati del Simulatore
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37 Stato 3 Gli Stati del Simulatore Inizialmente per ogni Cluster è generata in memoria una matrice con le relative distanze. Un sottoprocesso di startup provvede a gestire l’avvio dei veicoli nei loro transiti all’interno del Cluster a cui sono assegnati. Procede l’algoritmo di routing. I Siti che saranno visitati da parte dei veicoli transiteranno attraverso un insieme di stati. In primo luogo nell’algoritmo a fronte dell’ODT che si ritrova ogni giorno si ritroverà dei Siti da visitare, altri no. minimizzazione dei costi Obiettivo finale dell’algoritmo minimizzazione dei costi
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38 Stato 3 Gli Stati del Simulatore I Siti da visitare cambiano il loro stato durante l’esecuzione dell’algoritmo Gli Stati dei Siti: Non Attivo: ancora da considerare da parte dell’algoritmo durante l’assegnamento e del percorso per i veicoli assegnati a quel determinato Cluster Attivo: Sito che viene reso assegnabile in base ai vincoli posti nell’ODT Visitato: assegnato ad un determinato Veicolo terminato il relativo ODT ad esso associato (n-pla degli ODT eliminabile)
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39 Magazzini L’algoritmo di routing Fornitori M1M1 Cluster M2M2 F/T La Rete
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40 Gli Stati del Simulatore
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41 Descrizione Eventuale Riassegnamento dei Veicoli per un altro Cluster differente da quello di partenza. Gli Stati del Simulatore
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42 Gli Stati del Simulatore
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43 Descrizione Stato 4 calcolo e visualizzazione dell’insieme degli Indicatori Validità dei soli dati di sintesi, si tratta sempre di simulazione Gli Stati del Simulatore Diversi criteri opzionabili per la generazione degli Indicatori finali
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44 Gli Stati del Simulatore Da questo Sistema si può affrontare una campagna simulativa a partire dai dati iniziali Si possono dunque analizzare i Costi al variare dei parametri proposti nell’insieme delle simulazioni svolte
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Il Software
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46 La struttura del software
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47 Questo form permette l’accesso all’applicativo Il Software – Progetto ILOG
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48 Il Software – Progetto ILOG Il menu permette di navigare attraverso i passi previsti dal software secondo la struttura del simulatore
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49 Il Software – Progetto ILOG La gestione degli automezzi disponibili risulta fondamentale per l’assegnamento dei viaggi
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50 Il Software – Progetto ILOG La gestione dei siti permette di inserire, modificare ed eliminare siti presenti nella rete di nodi dell’azienda
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51 Il Software – Progetto ILOG La gestione degli Ordini di Trasporto prevede una fase di inizializzazione. Il caricamento giornaliero degli ODT può avvenire tramite file (Excel, XML, ASCII, etc.)
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52 Il Software – Progetto ILOG La gestione degli Ordini di Trasporto carica dunque la serie di Ordini che sono da svolgere in giornata
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53 Il Software – Progetto ILOG La base di dati è ora pronta. A questo punto è dunque possibile eseguire il calcolo per gli assegnamenti dei veicoli ai viaggi e gestire i viaggi stessi
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54 Il Software – Progetto ILOG Ogni veicolo detiene un proprio assegnamento di percorsi ed una relativa mappa
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55 Il Software – Progetto ILOG Ogni veicolo detiene un proprio assegnamento di percorsi ed una relativa mappa
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56 Il Software – Progetto ILOG Gli Indicatori permettono di valutare l’andamento della simulazione appena effettuata
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