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PubblicatoTino Salvatori Modificato 9 anni fa
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Sociologia dei processi culturali Sociologia della cultura
Luca Salmieri Linguaggio e comunicazione
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Principali caratteristiche del linguaggio e rapporto con la cultura
Il linguaggio Il linguaggio costituisce la principale forma di oggettivazione delle forme di espressione umana. Attraverso il linguaggio gli uomini possono staccarsi dalle manifestazioni immediate dell’esperienza soggettiva. Tra linguaggio e pensiero esistono processi di interazione. Secondo Sapir il linguaggio, come strumento, rende possibile il prodotto, cioè il pensiero; ma anche il pensiero - il prodotto - serve a perfezionare lo strumento, cioè il linguaggio. Esistono diversi sistemi di linguaggio: verbale, non verbale (gesti, espressioni facciali). L’importanza dei linguaggi non verbali è legata non solo agli aspetti psicologici e individuali, ma anche a quelli culturali. Principali caratteristiche del linguaggio e rapporto con la cultura Il linguaggio è una caratteristica universale: tutte le popolazioni della terra hanno una qualche forma di sistema linguistico (addirittura secondo Noam Chomsky ritiene che esista una grammatica universale, comune a tutte le lingue). Secondo la sociolinguistica, invece, è importante analizzare la variabilità o variazione della lingua: il linguaggio varia in funzione della struttura sociale all’interno di una data società. Il linguaggio non è neutro: il diverso uso dei linguaggi è in relazione al prestigio e alla reputazione sociale, così come diverse forme di linguaggio possono voler denotare l’appartenenza a e l’identificazione con gruppi minoritari. Dunque il linguaggio serve anche a riconoscersi, ad adattarsi e a differenziarsi ogni qual volta una o più di queste dinamiche è ritenuta necessaria dall’ambiente sociale. Secondo l’ipotesi di Sapir-Whorf la struttura di una lingua condiziona il modo attraverso cui gli individui di quella cultura comprende e percepisce la realtà, e naturalmente viceversa. Per un lungo periodo, caratterizzato dall’imporsi del nazionalismo, il concetto di cultura nazionale si è legato all’idea della lingua nazionale che in diversi stati europei si è avuta, solo parzialmente, a seguito della diffusione dei mezzi di comunicazione di massa e della scolarizzazione di massa. 2
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La comunicazione Gli elementi che compongono qualsiasi comunicazione sono: (1) emittente, (2) ricevente, (3) canale, (4) messaggio, (5) codice [dell’emittente e del ricevente], (6) contesto, (7) feedback, e (8) rumore (disturbo). L’emittente: è il soggetto (o i soggetti) che comunica il messaggio. Il ricevente: è il soggetto (o i soggetti) che riceve il messaggio Il messaggio: è il contenuto di ciò che si comunica: una informazione, un dato, una notizia o una sensazione Il codice: è il sistema di segni che si usa quando si comunica e senza il quale non avviene la trasmissione del messaggio. Può essere sia una lingua, che un gesto, un grafico, un disegno. Il canale: può essere inteso sia come il mezzo tecnico esterno al soggetto con cui il messaggio arriva (telefono, fax, posta ecc.) sia come il mezzo sensoriale coinvolto nella comunicazione (principalmente udito e vista) La codifica: è l'attività che svolge l'emittente per trasformare idee, concetti e immagini mentali in un messaggio comunicabile attraverso il codice La decodifica: è il percorso contrario svolto dal ricevente che trasforma il messaggio da codice in idee, concetti e immagini mentali Il feed-back: è l'interscambio che avviene tra ricevente ed emittente quando l'informazione di ritorno permette all'emittente di percepire se il messaggio è stato ricevuto, capito ecc. Il contesto o ambiente: è il "luogo", fisico o sociale, dove avviene lo scambio comunicativo - può incentivare o al contrario disincentivare la comunicazione 3
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La comunicazione di massa
Per comunicazione di massa l’insieme dei processi comunicativi su vasta scala che raggiungono un ampio numero di individui simultaneamente in località diverse e distanti tra loro. I mezzi di comunicazione di massa sono: libri e giornali, radio, cinema, televisione, media telematici. Una delle caratteristiche della comunicazione di massa è che si tratta di un tipo di comunicazione prevalentemente unidirezionale. La comunicazione di massa ha parallelamente contribuito a rafforzare tanto la sfera pubblica, attraverso lo sviluppo della cosìddetta opinione pubblica che si rafforza a scapito di quella privata, tanto la sfera privata, soprattutto negli ultimi decenni, grazie alla diffusione della fruizione privata e domestica di informazioni e entertainment precedentemente di tipo pubblico (radio, televisione, homevideo, internet). Trasmissione culturale e comunicazione di massa: 1) il mezzo tecnico della trasmissione culturale 2) l’assetto istituzionale della trasmissione culturale 3) distanziamento spazio-temporale della trasmissione. Le tecnologie della trasmissione culturale: stampa, film e registrazioni sonore consentono di fissare e conservare i materiali della cultura e quindi ciò rende enorme lo spettro delle possibili scelte degli elementi da trasmettere e al tempo stesso costituisce un elemento di più efficace di archiviazione, diffusione, accessibilità e riproducibilità. Nella trasmissione culturale ciascuno dei mezzi di comunicazione presume un grado diverso di partecipazione e di coinvolgimento del pubblico. Il medium tecnico tuttavia va anche contestualizzato rispetto l’ambito sociale e culturale in cui è impiegato. Non a caso nel corso del tempo ha assunto sempre maggiore spazio l’analisi del contesto della recezione dei messaggi a scapito dell’analisi del mero mezzo di comunicazione, così come ha assunto rilievo l’analisi dei contenuti e dei codici dei messaggi, a scapito dell’analisi della produzione dei messaggi. 4
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La comunicazione di massa
Gli apparati istituzionali della trasmissione culturale: nelle società contemporanee non tutta la trasmissione culturale passa attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Tuttavia, il peso che essi giocano nelle dinamiche di trasmissione e circolazione della cultura, soprattutto del suo versante legato ai sistemi simbolici, è sempre più evidente. Anche per questo motivo si parla di apparato istituzionale dei mass media: cioè una sistema con una struttura gerarchica, regole, risorse e organizzazione. Hirsch, analizzando il sistema culturale della moda, ha individuato una serie di sottosistemi su cui si fonda l’industria culturale di massa. In questa descrizione i media costituiscono uno snodo tra diversi altri: il mondo degli artisti, quello degli esperti di marketing, quello dei consumatori, e così via. I media sono quindi canali di diffusione che non sempre corrispondono anche ai centri di produzione culturale. Inoltre, la diffusione è di tipo selettivo ed è in questa funzione che è manifesto il potere dei media. Il distanziamento spazio-temporale: Thompson e più in generale Giddens, hanno sottolineato che i mass media, rispetto agli altri mezzi di comunicazione si basano su distanziamento e decontestualizzazione. Distanziamento perché le forme simboliche che vengono ‘trasmesse’ si staccano dal contesto di produzione e decontestualizzazione perché vengono poi fruite in contesti eterogenei e tempi diversi. Mentre la comunicazione dell’interazione faccia a faccia è dialogica perché consente una replica contestuale del ricevente nei confronti dell’emittente, con i mezzi di comunicazione di massa i riceventi non ha possibilità di replica immediata (flusso unidirezionale). 5
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