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PubblicatoCipriana Palmisano Modificato 9 anni fa
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Infruttescenza composta da samare con ala trilobata
Classe Phylum Famiglia Livello di sviluppo Anthophyta Corylaceae Sottoclasse Magnoliopsida Apetalae Hamamelididae Infruttescenza composta da samare con ala trilobata
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Ulmaceae Magnoliopsida Apetalae Hamamelididae
Classe Phylum Famiglia Livello di sviluppo Anthophyta Ulmaceae Sottoclasse Magnoliopsida Apetalae Hamamelididae La famiglia delle Ulmaceae è rappresentata da specie legnose, alberi o arbusti, con fiori poco appariscenti. In Italia sono presenti solo 3 dei 18 generi che costituiscono la famiglia: Celtis, Ulmus e Zelkova.
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Ulmaceae Celtis australis L.
Classe Phylum Famiglia Livello di sviluppo Anthophyta Ulmaceae Sottoclasse Magnoliopsida Apetalae Hamamelididae Celtis australis L. È comune in tutto il territorio da 0 a 800 m (frequentemente coltivata e naturalizzata), in boschi aridi, soprattutto su calcare. Albero di m, con corteccia compatta, fessurata solo in tronchi longevi. I rami giovani sono pubescenti.
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Ha foglie lanceolato-acuminate e seghettate, alla base cuoriformi o rotondate.
Ruvide nella pagina superiore e tomentose in quella inferiore. Presenta infiorescenze miste composte da fiori maschili e fiori bisessuali. Il frutto è una drupa subsferica verde, che diventa scura a maturazione.
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Classe Phylum Famiglia Livello di sviluppo Anthophyta Ulmaceae Sottoclasse Magnoliopsida Apetalae Hamamelididae Al genere Ulmus appartengono alcune specie forestali quali, ad esempio, Ulmus minor, la più comune e diffusa, e Ulmus glabra, tipica di boschi mesofili. Genere caratterizzato dall’avere foglie esclusivamente penninervie e fiori ermafroditi.
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Le foglie sono alterne oppure opposte e provviste di stipole, per lo più asimmetriche alla base.
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I fiori, formati da piccoli tepali erbacei, sono generalmente ermafroditi, attinomorfi e riuniti in infiorescenze; l’androceo è formato da 5 stami; l’ovario supero e uniloculare è formato da 2 carpelli saldati. L’impollinazione è anemofila.
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Il frutto è una samara appiattita con un’ala rotondeggiante che circonda il seme.
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Classe Phylum Famiglia Livello di sviluppo Anthophyta Urticaceae Sottoclasse Magnoliopsida Apetalae Hamamelididae La famiglia delle Urticaceae comprende circa 500 specie diffuse soprattutto in America, nell'Asia sud-orientale e, in minor misura, anche in Europa e Africa. Si tratta per lo più di piante erbacee con foglie opposte o spiralate, con fiori generalmente unisessuali (piante monoiche o dioiche), di solito attinomorfi e aploclamidati, cioè con perigonio semplice e sepaloide, disposti in capolini o glomeruli.
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Nelle regioni mediterranee sono presenti diverse specie di Urticaceae, tra cui le comuni ortiche, Urtica dioica, U. membranacea, U. urens e U. pilulifera, tutte provviste di tricomi urticanti.
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Queste piante sono ricoperte da sottilissimi peli urticanti, costituiti da una singola cellula lunga e stretta, affusolata e pungente, un vero e proprio ago calcificato, con una base saccata contenente formaldeide, acetilcolina e istamina. Ogni pelo è chiuso alla sommità da una vescicola silicizzata che quando viene urtata si rompe facilmente, formando una punta molto aguzza. A contatto con la pelle umana il pelo perfora la superficie e la compressione della base spinge il fluido nella ferita, provocando prurito doloroso e bruciore.
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Il perigonio, verdastro, è tetramero e i tepali sono disposti su 2 verticilli
i fiori maschili hanno tanti stami quanti sono i tepali, quelli femminili hanno un ovario supero, costituito da un solo carpello, e sormontato da uno stimma filamentoso o piumoso.
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L'impollinazione è anemogama.
Nel bocciolo gli stami sono piegati verso l’interno e sotto tensione; quando il fiore si apre, si raddrizzano con movimento rapido proiettando lontano il polline pulverulento. Il frutto è una nucula o una drupeola, spesso avvolta dai resti del perigonio. I frutti possono essere ricercati dagli uccelli, o dispersi con il trasporto esterno su peli o penne, dal vento o proiettati lontano per mezzo di staminodi (rudimenti di stami).
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