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Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione

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Presentazione sul tema: "Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione"— Transcript della presentazione:

1 Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione
PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

2 PROSPETTIVA PEDAGOGICA
AZIONI la prevenzione; la diagnosi/valutazione pedagogica con strumenti di pertinenza pedagogica; progetto educativo individualizzato; trattamento educativo; avvertenze scolastiche; avvertenze familiari; avvertenze lavorative; parent training; orientamento scolastico e professionale; attivazione di percorsi di inserimento ed integrazione lavorativa e monitoraggio

3 PROSPETTIVA PEDAGOGICA
LA PREVENZIONE Insieme di avvertenze ed interventi a livello dell’individuo o dell’ambiente per: impedirne la comparsa o l’insorgere (prevenzione primaria); l’individuazione precoce di “casi a rischio” che ha già dato segnali di manifestazione e per un eventuale intervento tempestivo (prevenzione secondaria); evitarne l’aggravamento o la comparsa di complicazioni, collateralità o la stabilizzazione (prevenzione terziaria).

4 Circolarità tra prevenzione – intervento educativo.
PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ LA PREVENZIONE E GLI INTERVENTI Circolarità tra prevenzione – intervento educativo. Circolarità tra prevenzione primaria – secondaria – terziaria.

5 PROSPETTIVA PEDAGOGICA
LA PREVENZIONE Informazione Formazione di gruppi di giovani, genitori ed insegnanti per: conoscenza dei fenomeni e possibilità di osservare precocemente l’insieme di segnali/indizi precoci di eventuali condotte devianti

6 LIVELLI DI PREVENZIONE/INTERVENTO
LIVELLO DI INFORMAZIONE LIVELLO DI EMPOWERMENT DELLE RISORSE INDIVIDUALI E RELAZIONALI LIVELLO DI AZIONE SUI FATTORI CONTESTUALI

7 INFORMAZIONE CONDIVISIONE DEI CONCETTI, IDEE, CONOSCENZE, STILI, CULTURE, REGOLE, CONVENZIONI. PERCEZIONE DEI RISCHI, DEI CONFINI, DELLE REGOLE. RIFLESSIONE SUI COMPORTAMENTI DEVIANTI, VIOLENTI, MARGINALI. RIFLESSIONE SUI FATTI ACCADUTI VICINI E LONTANI. …..

8 RISORSE INDIVIDUALI AUTOEFFICACIA AUTOAFFERMAZIONE
AUTOSPERIMENTAZIONE DI SE’, DI SENSAZIONI, DELLE TRASGRESSIONI AUTOCONTROLLO AUTONOMIA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI OSSERVANZA DELLE REGOLE, LIMITI ABILITA’ PROGETTUALI

9 COMUNICAZIONE RISORSE RELAZIONALI CONDIVISIONE DI AZIONI ED EMOZIONI
ESPLORAZIONE DELLE REAZIONI E DEI LIMITI CONDIVISIONE PROGETTUALE

10 FATTORI CONTESTUALI FAMIGLIA SCUOLA COMUNITA’

11 STILE EDUCATIVO AUTOREVOLE ADEGUATA SUPERVISIONE
FAMIGLIA STILE EDUCATIVO AUTOREVOLE ADEGUATA SUPERVISIONE DISPONIBILITA’ ALL’ ASCOLTO, AL DIALOGO MODELLI DI ADULTO POSITIVI E COMPORTAMENTI COERENTI, ATTEGGIAMENTI POSITIVI APPROVAZIONE DI COMPORTAMENTI ADEGUATI DISAPPROVAZIONE DI COMPORTAMENTI A RISCHIO, DEVIANTI, MARGINALI

12 STILE AUTOREVOLE DEL DOCENTE RUOLO EDUCATIVO DEL DOCENTE
SCUOLA STILE AUTOREVOLE DEL DOCENTE RUOLO EDUCATIVO DEL DOCENTE CONDIVISIONE DI REGOLE APPROVAZIONE DI COMPORTAMENTI ADEGUATI DISAPPROVAZIONE DI COMPORTAMENTI A RISCHIO, DEVIANTI, MARGINALI SUPERVISIONE EDUCATIVA POTENZIAMENTO DI ABILITA’ VALORIZZAZIONE DEI SUCCESSI ELEVATA PROGETTUALITA’

13 LUOGHI DI AGGREGAZIONE OCCASIONI DI RIFLESSIONE
COMUNITA’ LUOGHI DI AGGREGAZIONE OCCASIONI DI RIFLESSIONE ATTIVITA’ SIGNIFICATIVE ELEVATA PROGETTUALITA’ SUPERVISIONE EDUCATIVA DELL’ADULTO CONDIVISIONE DI REGOLE ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’

14 Progetti di prevenzione
Interventi domiciliari Supporto alle famiglie Sostegno educativo individuale Corsi per genitori Interventi scolastici Interventi nei centri di aggregazione Interventi nelle comunità familiari/educative

15 VALUTAZIONE PEDAGOGICA
Osservazione clinica Colloquio clinico Storia del caso Scale di livello Esami funzionali Questionario Intervista Profilo personale- autoprofilo

16 Strumenti diagnostici
SCALA DI LIVELLO DELLA DEVIANZA LIEVE Tendenza all’ evitamento delle relazioni sociali. Comportamenti a volte non aderenti alle norme comunitarie. Alcuni disagi e tendenza all’allontanamento da situazioni ansiogene. Atteggiamenti di rifiuto nei confronti di tutte le attività con condotte di fuga. Alcuni comportamenti non pertinenti e contrari all’etica e alla morale della vita comunitaria. Condotte imprevedibili, atipiche e discutibili al limite del buon senso. Rara tendenza alla progettualità. Tendenziale pensiero distorto. Condotte aggressive, impetuose, violente.

17 SCALA DI LIVELLO DELLA DEVIANZA
MEDIA Isolamento e fuga dalle relazioni sociali. Comportamenti non aderenti alle norme comunitarie. Disagio e tendenza all’allontanamento da situazioni ansiogene. Atteggiamenti di rifiuto nei confronti di tutte le attività con condotte di distacco e chiusura. Comportamenti non pertinenti e contrari all’etica e alla morale della vita comunitaria. Condotte imprevedibili e tipiche. Mancanza di progettualità, di sicurezza e di fiducia nel proprio futuro. Pensiero distorto. Frequenti condotte aggressive, impetuose, violente.

18 SCALA DI LIVELLO DELLA DEVIANZA
GRAVE Forti stati di isolamento e fuga dalle relazioni sociali. Costanti comportamenti palesemente non aderenti alle norme comunitarie. Forti disagi ed insicurezza di fronte a situazioni ansiogene. Atteggiamenti di radicale rifiuto nei confronti di tutte le attività con conseguente e totale distacco e chiusura. Gravi comportamenti non pertinenti e contrari all’etica e alla morale della vita comunitaria. Condotte imprevedibili, pre-patologiche e assolutamente al di fuori del buon senso. Completa mancanza di progettualità. Radicale pensiero distorto. Perduranti condotte aggressive, impetuose, violente.


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