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Ho un problema… La prima cosa da fare è capire con che tipo di muro hai a che fare. Devi stabilire se si tratta di un muro “fuoriterra” ossia ha la stessa.

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Presentazione sul tema: "Ho un problema… La prima cosa da fare è capire con che tipo di muro hai a che fare. Devi stabilire se si tratta di un muro “fuoriterra” ossia ha la stessa."— Transcript della presentazione:

1 Ho un problema… La prima cosa da fare è capire con che tipo di muro hai a che fare. Devi stabilire se si tratta di un muro “fuoriterra” ossia ha la stessa quota del pavimento da ambo le pareti….

2 Eliminare l’umidità Oppure si tratta di un muro “contro-terra”, ossia un muro che risulta interrato o parzialmente interrato.

3 Muri fuori terra In genere la risalita capillare è dovuta a cattiva impermeabilizzazione della base del muro. L’umidità tende a risalire passando attraverso la capillarità dei materiali con i quali il muro è stato realizzato Questo dà luogo a macchie sulle pareti Dallo spessore del muro dipende l’altezza sulla parete di queste macchie In genere l’altezza dell’intervento varia da 1 a 1,5 metri d’altezza partendo dal pavimento

4 Muri fuori terra, come intervenire ?
La prima cosa da fare è rimuovere l’intonaco esistente almeno per una quota di un metro, un metro e mezzo. Si tratta di portare “a vivo” la parete sottostante (sia di blocchetti, che di laterizio, o di conci di pietra) Maggiore è l’accuratezza di questa pulizia migliore è la resa di tutto il lavoro Portare via tutte le parti di malta che risultano incoerenti che suonano a vuoto. Si lascia asciugare e si pulisce bene con una scopa tutta la superficie disintonacata

5 Muri fuori terra, come intervenire ? 2
Adesso devi essere bravo tu. Prima della demolizione hai visto quante macchie di sale c’erano sull’intonaco ? Dalla valutazione di quanto salnitro era presente dipende come procedere da qui in avanti. C’era poco o nulla salnitro, il muro si presentava solo macchiato dall’umidità ma non ho visto salnitro. Partiamo da questa prima situazione, la più semplice. Interveniamo con l’intonaco Torggler Antol Risan One. Impara il suo nome, sarà un tuo compagno di lavoro in tanti interventi: guardiamo quanto è facile applicarlo…

6 Muri fuori terra, come intervenire ? 3
L’Antol Risan One si chiama One perché con un solo prodotto puoi fare tutto: Sia il trattamento antisale che ricostruire l’intonaco: ecco come Si applica un primo strato di RisanOne, stando attenti alla quantità d’acqua e ai tempi di impasto (meglio se con trapano dotato di frusta). Non importa tirarlo a liscio, basta che ci sia uno strato più o meno uniforme di un 5/6 mm. di spessore. Questo strato si chiama strato di sacrificio: ossia è quello che ci consente di bloccare la modesta salinità presente nel muro. Lasciare maturare per qualche ora. Interveniamo con l’intonaco Torggler Antol Risan One. Impastiamo come sopra ma in questo caso lo spessore sarà di un paio di centimetri almeno…guarda come:

7 Muri fuori terra, come intervenire ? 4
L’Antol Risan One va applicato sullo strato precedente realizzato sempre con lo stesso prodotto, a distanza di almeno 6 ore (deve essere rassodato ma non asciutto) Se abbiamo rispettato la quantità d’acqua (circa 3,5 / 4 litri ogni 25 kg) e il tempo di impasto (circa 2 minuti con trapano e frusta) otteniamo una malta molto leggera (abbiamo introdotto aria grazie alla miscelazione forzata e molto lavorabile) non cola e aderisce bene alla prima stesura. Evitare di lisciare o fratazzare, si staggia lasciando i pori aperti Il giorno dopo passiamo alla rasatura dell’intonaco che ci serve per “raccordare” la parte del muro che abbiamo trattato con la parte dell’intonaco superiore che non abbiamo toccato.

8 Muri fuori terra, come intervenire ? 5
L’Antol Risan Finitura è il rasante che la Torggler ha messo a punto per garantire il massimo di traspirabilità ai suoi intonaci di risanamento. Si applica a spatola americana, dopo averlo impastato con 5 lt di acqua ogni sacchetto da 25 kg. Il consumo è di circa 1,5 kg. al mq. ma se la parete è irregolare e soprattutto nei punti di contatto col vecchio intonaco potrebbe aumentare leggermente Qualora il granello risulti troppo grande ad esempio in un interno dove la parte superiore dell’intonaco è rifinita a stucco alla romana, si può applicare, quando il rasante è ancora fresco, una mano di grassello di calce per uniformare ancora meglio l’intera parete

9 Muri fuori terra, come intervenire ? 6
Finito ! Ora , passato qualche giorno (e comunque non appena la parete si presenta asciugata) possiamo passare alla tinteggiatura Torggler consiglia la sua pittura Antol Risan System Pittura Si tratta di una pittura fortemente traspirante e tale da consentire il massimo della traspirabilità a tutto il lavoro eseguito. La procedura fin qui descritta è valida per applicazioni sia all’interno che all’esterno. In quest’ultimo caso il vantaggio di questa pittura è che oltre a consentire l’espulsione dell’umidità presente nel muro, evita che in caso di pioggia venga apportata nuova umidità alla parete.

10 Muri fuori terra, come intervenire ? 7
Adesso restiamo sempre nel caso di umidità nei muri fuori terra, ma torniamo alla slide 4 Non ti ricordi qual è ? Non fa niente: era quella nella quale ti veniva chiesto di osservare la presenza (e la quantità) di macchie di sale sull’intonaco prima di demolirlo. Quella che abbiamo descritto fin qui era la situazione in cui il salnitro non c’era per nulla o pochissimo. Può succedere invece, quando si interviene su edifici molto vecchi, o vecchi casali, che la presenza di sali affioranti sulla parete sia consistente. Come fare in questo caso ? Ecco come risolvere anche questa situazione…

11 Muri fuori terra, come intervenire ? 8
Torggler ha pensato anche a questa soluzione: la procedura è la stessa: si demolisce il vecchio intonaco per l’altezza necessaria Si pulisce bene la parete con scopa o (meglio) con getto d’acqua a pressione Si attende che la parete sia asciutta e si applica un prodotto specifico per bloccare i Sali presenti nella muratura: Antol Risan System Antisale Si applica a pennello, tal quale, in due mani a distanza di 5 6 ore una dall’altra. Il giorno dopo si prepara la sbruffatura d’ancoraggio per l’intonaco ANTOL RISAN La sbruffatura si esegue miscelando sabbia, cemento, e impastando con una miscela liquida composta da 1 parte in volume di un liquido aggrappante (NEOPLAST LATEX) e due parti di acqua.

12 Muri fuori terra, come intervenire ? 9
Si sbruffa tutta la parte interessata in modo “coprente” e non appena rassodata si passa all’applicazione dell’intonaco ANTOL RISAN SYSTEM WTA Si mescola per 3 minuti con la frusta avendo cura di non esagerare con l’acqua di impasto: Bastano solo 3 litri, massimo 3,5 litri. Osservando queste prescrizioni (tempo miscelazione e acqua di impasto) si ottiene una malta soffice, facile da lavorare, altamente adesiva. Un piccolo, rapido, test per accorgersi che tutto è stato fatto alla perfezione è l’assenza di colature anche quando si “lancia” sulla parete uno strato consistente di malta, lo spessore dell’intonaco non deve essere inferiore ai 2 cm. Anche in questo caso, evitare di comprimere la malta, e staggiarla “a poro aperto”….

13 Muri fuori terra, come intervenire ? 10
L’Antol Risan Finitura è il rasante che la Torggler ha messo a punto per garantire il massimo di traspirabilità ai suoi intonaci di risanamento. Si applica a spatola americana, dopo averlo impastato con 5 lt di acqua ogni sacchetto da 25 kg. Il consumo è di circa 1,5 kg. al mq. ma se la parete è irregolare e soprattutto nei punti di contatto col vecchio intonaco potrebbe aumentare leggermente Qualora il granello risulti troppo grande ad esempio in un interno dove la parte superiore dell’intonaco è rifinita a stucco alla romana, si può applicare, quando il rasante è ancora fresco, una mano di grassello di calce per uniformare ancora meglio l’intera parete

14 Muri fuori terra, come intervenire ? 11
Finito ! Ora , passato qualche giorno (e comunque non appena la parete si presenta asciugata) possiamo passare alla tinteggiatura Torggler consiglia la sua pittura Antol Risan System Pittura Si tratta di una pittura fortemente traspirante e tale da consentire il massimo della traspirabilità a tutto il lavoro eseguito. La procedura fin qui descritta è valida per applicazioni sia all’interno che all’esterno. In quest’ultimo caso il vantaggio di questa pittura è che oltre a consentire l’espulsione dell’umidità presente nel muro, evita che in caso di pioggia venga apportata nuova umidità alla parete.

15 Muri fuori terra, come intervenire ? 12
Complicato ? Difficile ? Seguendo queste semplici istruzioni, anche bene chiedendo il ns.supporto in fase di prima applicazione, otterrai un lavoro impeccabile. I tuoi clienti resteranno soddisfatti e tu stesso avrai modo di valorizzare il tuo intervento anche dal punto di vista economico Perché hai RISOLTO un problema davanti al quale forse prima avevi dubbi o non avevi mai pensato poter risolvere, con un sistema di prodotti collaudatissimi che Torggler chimica ha messo a punto da tanti anni e che gli è valsa, per prima in Italia, la prestigiosa certificazione WTA che stabilisce dei requisiti molto severi per le malte definite di risanamento. Fine presentazione sistema muri fuori terra

16 Muri contro terra, come intervenire ? 1
L’umidità nei muri controterra, o parzialmente interrati è chiamata umidità di controspinta. A causa di una cattiva impermeabilizzazione l’acqua preme sul lato esterno della parete e spinge, letteralmente, l’intonaco dando luogo a macchie, o a vere e proprie infiltrazioni. Vediamo come eliminarle: la prima operazione da fare è rimuovere il vecchio intonaco fino al raggiungimento della quota corrispondente del terreno dall’altra parte del muro. Si pulisce la parete accuratamente, rimuovendo le parti fatiscenti, portando “a vivo” la muratura sottostante. La prima operazione da fare, dopo la pulizia preliminare è un lavaggio con l’ANTISALE

17 Muri contro terra, come intervenire ? 2
L’ANTISALE (2 mani) serve per bloccare i Sali presenti nell’acqua e renderli insolubili, rendendoli innocui fintanto che le malte successive non stagionano. Dopo questa operazione si procede a preparare il piano d’appoggio della malta osmotica impermeabilizzante ANTOL AQUAPROOF, una sorta di pittura cementizia che va data in tre mani “fresco su fresco”. Avendo l’AQUAPROOF uno spessore di circa 5 mm. (ottenuto in tre mani) è chiaro che per avere la sicurezza che la pressione dell’acqua trovi lo stesso spessore su tutto il muro, è necessario preparare bene uno strato d’appoggio prima di applicarla. Lo strato di appoggio può essere realizzato con un intonaco di sabbia e cemento, eventualmente additivato con Neoplast Latex.

18 Muri contro terra, come intervenire ? 3
Facile, no ? Abbiamo bloccato l’umidità ! Dopo qualche giorno la parete si presenta grigio chiaro, segno che l’AQUAPROOF si è asciugato e ha cominciato “a lavorare” bloccando l’acqua che preme dal terrapieno. Tutto perfetto, se si tratta di un locale dove non ci si vive, dove non c’è riscaldamento, uno scantinato, una rampa di garage, una vasca. Ma se invece fosse un locale (sottonegozio, sala hobby, stanza) dove invece si presume ci sia una temperatura più alta ? In questo caso, sicuramente, dopo qualche giorno il vostro cliente vi richiamerebbe, piuttosto adirato, per segnalarvi che sulla parete si presentano delle gocce d’acqua. Niente paura: si tratta di condensa !!!

19 Muri contro terra, come intervenire ? 4
La condensa è il risultato di una forte differenza di temperatura. Segno che la parete per quanto si presenti asciutta, all’interno essendo bagnata è più fredda, mentre l’ambiente interno è più caldo (spesso a peggiorare le cose c’è anche una cattiva o insufficiente ventilazione). Possiamo risolvere anche questo problema, semplicemente applicando sull’Aquaproof 2 cm. di Antol Risan WTA (si, l’intonaco che abbiamo visto nel caso di pareti soggette a umidità di risalita). Perché funziona ? Perché l’ANTOL RISAN, grazie all’aria contenuta nei suoi pori, lavora come se fosse un’isolante, avvicina le due temperature, evitando la condensa, e ridando agli ambienti il giusto comfort abitativo.

20 Muri contro terra, come intervenire ? 5
Tutto molto facile, ma attenzione: come abbiamo visto l’AQUAPROOF è un prodotto impermeabilizzante. Dobbiamo perciò essere sicuri che lo strato di intonaco ANTOL RISAN che andiamo a sovrapporre leghi perfettamente sull’Aquaproof. Come fare ? Torniamo a chiedere aiuto al NEOPLAST LATEX (adesivo di presa). Applichiamo su tutta la superficie trattata con Aquaproof una sbruffatura di sabbia e cemento impastata con una soluzione liquida composta da 1 parte di Neoplast Latex e 2 parti di acqua. Non dobbiamo attendere che asciughi: quando la sbruffatura si presenta ancora fresca (non rassodata) applichiamo i 2 cm. di intonaco ANTOL RISAN WTA.

21 Muri contro terra, come intervenire ? 6
Rasatura: utilizzare l’ANTOL RISAN FINO (disponibile in due colori bianco e grigio) Il rasante si applica a spatola americana per uno spessore medio di 3 mm. Se la granulometria di questo rasante dovesse risultare troppo grezza si può applicare, quando il rasante è ancora fresco, una leggera passata di grassello di calce, per ottenere una supeficie più liscia. Tinteggiatura: utilizzare il nostro ANTOL SILICON PITTURA o pittura fortemente traspirante (silicatica, calce) Finito ! Il vostro cliente vi ringrazierà e voi stessi vi sentirete soddisfatti per aver risolto un problema con la sicurezza del risultato !!! Avete aggiunto VALORE al vostro lavoro !

22 Muri contro terra, come intervenire ? 7
Tutto chiaro ? Ancora dubbi ? Hai bisogno di una mano ? Chiamaci, il nostro numero è a tua disposizione per ogni chiarimento Hai bisogno di assistenza in fase di preventivo ? Hai bisogno di un computo metrico nel quale basta inserire i mq. interessati al lavoro per avere un’idea di grandezza del costo dei materiali (utile per te in fase di preventivo) ? Abbiamo preparato un comodo file di excel con un computo metrico che in base alla resa e al costo dei prodotti ti indica con precisione di quanto materiale hai bisogno per il tuo intervento. Richiedilo cliccando qui: SUPPORTO COMPUTO METRICO Agenzia Roma Promotec


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