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Partiti e sistemi di partito
Definizione di partito politico Nascita dei partiti: approccio genetico e approccio strutturale organizzativo Tipi organizzativi di partito. La crisi dei partiti di massa Le funzioni dei partiti e le loro prospettive di sopravvivenza I sistemi di partito
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Dai partiti storici ai partiti moderni
I retaggi storici: partiti come fazione o setta Madison, e Burke [1774]: il partito come organizzazione per il bene pubblico L’inizio della Sociologia dei partiti politici: Michels [1911]
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Le definizioni di Weber e Downs
Weber [1922]: “…associazioni fondate su una adesione libera, costituite al fine di attribuire ai propri capi una posizione di potenza all’interno di un gruppo sociale e ai propri militanti attivi le possibilità per il per perseguimento di fini oggettivi o per il perseguimento di vantaggi personali, o per tutti e due gli scopi”. Weber [1922]: “organizzazioni liberamente create e miranti a un reclutamento libero..il loro fine è sempre la ricerca di voti per elezioni a cariche politiche” Downs [1957] “… una compagine di persone che cercano di ottenere il controllo dell’apparato governativo a seguito di regolari elezioni” Sartori [1976] “un partito è qualsiasi gruppo politico identificato da un’etichetta ufficiale che si presenta alle elezioni, ed è capace di collocare attraverso le elezioni (libere o meno) candidati alle cariche pubbliche.
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In generale l’organizzazione detta partito deve essere
Dotata di strutture che consentano la partecipazione dei suoi iscritti In grado di formulare un programma di politiche pubbliche In condizione di durare per più di una tornata elettorale
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Nascita dei partiti: due prospettive
Propriamente genetica (riferimento alla storia europea almeno a partire dalla Riforma) Strutturale-organizzativa
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Prospettiva genetica di Rokkan
Origini Frattura (cleavage) Tipo di partiti Oggetti di conflitto Costruzione dello stato nazionale Centro/Periferia Regionalisti Lingua Stato/Chiesa Religiosi -Liberali Istruzione Rivoluzione industriale Città/Campagna Contadini Barriere doganali Capitale -Lavoro Conservatori e socialisti Stato Sociale
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Tipologie delle famiglie spirituali dei partiti [Ware 1996]
Partiti liberali e radicali Partiti conservatori Partiti socialisti e socialdemocratici Partiti democratici cristiani Partiti comunisti Partiti agrari Partiti etnici-regionalisti Partiti della destra radicale Partiti ecologisti
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Ipotesi del congelamento e sue ragioni (Lipset, Rokkan 1967)
“In ciascun paese, l’insieme dei partiti presenti negli anni sessanta riflette ancora, con poche eccezioni significative la struttura delle fratture degli anni venti” I partiti nati dalle fratture sociali contribuirebbero in modo determinante a riprodurre quelle fratture, offrendo ad esse simboli e rappresentanza. Essi sarebbero capaci non solo di incanalare i conflitti ma anche di plasmarli.
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Prospettiva Strutturale-organizzativa di Duverger
Per spiegare la nascita dei partiti e le cruciali differenze organizzative tenere conto dei rapporti fra organizzazioni protopartitiche, parlamento e suffragio Fino a che il suffragio è largamente limitato, i partiti nascono in parlamento e sono connessioni rispettabili fra parlamentari Con l’ampliarsi del suffragio possono nascere strutture partitiche extraparlamentari che fanno leva su organizzazioni esterne al parlamento per ottenere la rappresentanza. Una volta consolidatosi il sistema parlamentare e partitico possono anche nascere (anni ’20) partiti antiparlamentari.
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Evoluzione della forma partito
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I tipi di partito per Weber [1922]
PARTITO DI MASSA Politici di professione Attività permanente Delega ai politici PARTITO DI NOTABILI Personale dotato di risorse autonome Attività saltuaria Deferenza verso i politici Fattore: allargamento del suffragio
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Le tipologie di Duverger [1951]
Rispetto al tipo di partecipazione: PARTITO DI QUADRI vs. PARTITO DI MASSA Rispetto all’unità organizzativa PARTITO DI COMITATI PARTITO DI CELLULE PARTITO DI MILIZIE PARTITO DI SEZIONI
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Unità di base dei partiti (Duverger)
Comitato Sezione Cellula Milizia N. componenti Nucleo notabili (10-5) Organismo di massa Organismo ristretto Piccoli gruppi Tipo di adesione Cooptazione Iscrizione formale Inquadramento permanente Reclutamento militare Risorse dei membri Prestigio sociale Attivismo Partecipazione comunitaria Fedeltà Luogo di adesione Circoli borghesi Territoriale Fabbrica Tipo di struttura Informale Burocratica Totalizzante Gerarchica Tipo di partito Partiti liberali Partiti socialisti Partiti comunisti Partiti fascisti
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La crisi del partito di massa
La legge ferrea dell’oligarchia [Michels 1909] Il partito pigliatutto [Kirchheimer 1966] Il partito professionale-elettorale [Panebianco 1982] Il Cartel party [Katz e Mair 1995]
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Il catch all party [Kirchhemeir 1966]
Ridimensionamento del supporto ideologico Rafforzamento della leadership Ridimensionamento dell’attivismo partitico Messaggi rivolti a un pubblico più ampio Apertura a diversi gruppi di interesse
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Da partito burocratico di massa a partito professionale-elettorale [Panebianco 1982]
Centralità della burocrazia Partito di membership Preminenza dei dirigenti interni Finanziamento tramite tesseramento ed attività Accento sull’ideologia Centralità dei professionisti Partito elettorale Preminenza dei rappresentanti pubblici Finanziamento tramite gruppi di interesse e fondi pubblici Accento su issues e leadership
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Il Cartel party [Katz e Mair 1996]
Organizzazione sempre più leggera Concentrazione del lavoro sul profilo elettorale Finanziamento pubblico come risorsa principale Diminuzione ulteriore degli assetti ideologici Predominio del messaggio sul programma Pieno controllo sui mezzi della comunicazione politica
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+ + Cartel Party Presenza nello Stato Partito pigliatutto
Partito di massa Partito di notabili _ _ Presenza nella Società Civile +
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Omologazione o differenziazione degli assetti organizzativi ?
I partiti si danno forma ed organizzazione specifiche e distintive poichè sono costretti a entrare in competizione fra loro al fine di vincere le elezioni…(Pasquino) Downs (1957) “ I partiti formulano proposte politiche per vincere le elezioni; non cercano di vincere le elezioni per realizzare proposte politiche. “
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I partiti nell’approccio razionale (Downs) e in quello identitario (Pizzorno)
1) Le preferenze sono date. 2) I partiti perseguono la rielezione e a tal fine rispondono alle preferenze degli elettori intesi come attori coerenti. Identitario: 1) Le preferenze non sono definite 2) I partiti contribuiscono attraverso l’ideologia alla costituzione di identità collettive e alla formazione delle preferenze
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La legge ferrea dell’oligarchia (Michels, 1909)
“..quanto più si estende e si ramifica l’apparato ufficiale del partito, cioè quanto maggiore è il numero dei membri, quanto più si riempiono le sue casse, quanto più aumenta la stampa di partito, tanto più si riduce il potere popolare sostituito dall’onnipotenza dei comitati e delle commissioni (..) Gli ex lavoratori si appropriano di una routine che li fa ascendere sempre più al di sopra dei loro mandanti, così che infine perdono il senso di comunità con la classe che li ha espressi; ne deriva una vera differenza di classe tra i capi ex proletari e i gregari proletari (..) Con una sostituzione dei fini originari l’organizzazione diventa da mezzo scopo e infine scopo assoluto”
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Critica a Michels e approccio organizzativo allo studio dei partiti di Panebianco
I dirigenti partitici non godono di un’autonomia assoluta. Il potere è relazionale ossia è basato su uno scambio di risorse, che sebbene in misura diseguale, sono possedute sia dai leaders che dalla base Le ideologie non sono del tutto manipolabili. Sono un punto di riferimento per la costruzione di solidarietà interne e strumento di continuità dell’organizzazione. Si ha non una sostituzione dei fini ma una loro articolazione La struttura organizzativa dei partiti tende a variare al variare dei vincoli ambientali e delle scelte strategiche di leaders e attivisti.
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Le funzioni dei partiti
Strutturazione del voto Socializzazione politica Reclutamento dei governanti Controllo sul governo Partecipazione alla formazione delle politiche pubbliche
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4 Ragioni per la sopravvivenza dei partiti (Pizzorno 1983)
Mantenimento del consenso Coordinamento del personale politico Sondano le opinioni di cittadini e li rappresentano responsabilmente Riducono l’eccesso di problemi che l’amministrazione dello stato dovrebbe affrontare se tutte le domande della società le pervenissero direttamente
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OUTPUT DEL SISTEMA POLITICO
Il sistema dei partiti OUTPUT DEL SISTEMA POLITICO Partito B Partito C Piano elettorale Partito A Partito D Piano governativo Piano parlamentare
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Elementi fondamentali nella tipologia di Sartori [1976]
La distanza ideologica Il formato del sistema (ovvero il tipo di frammentazione che emerge da un conteggio intelligente)
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Come contare i partiti in modo intelligente ?
Certamente il criterio iniziale è basato sulla grandezza elettorale (scegliere una soglia di rilevanza). Esistono tuttavia altri due criteri: il potenziale di ricatto il potenziale di coalizione
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La tipologia di Sartori riferita ai sistemi competitivi [1976]
alta Distanza ideologica bassa atomizzazione pluripart. polarizzati pluripart. moderati bipartitismi formato del sistema (numero di partiti)
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