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Società Affiliata alla Società Italiana di Pediatria
Malattie Genetiche Pediatriche e Disabilità Congenite SIMGePeD Società Affiliata alla Società Italiana di Pediatria Proposta di un modello assistenziale per bambini con malattie genetiche e/o disabilità ad elevata complessità assistenziale e per le loro famiglie
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5.1 Gli obiettivi di salute nei primi anni di vita, infanzia e adolescenza
migliorare l’assistenza ai pazienti affetti da sindromi malformative congenite; definire appropriati percorsi diagnostici-terapeutici-riabilitativi per le patologie congenite, ereditarie e le malattie rare, mediante una migliore organizzazione dei Centri di riferimento a valenza regionale o interregionale e la realizzazione di reti assistenziali; migliorare l’assistenza ai bambini e agli adolescenti affetti da patologie croniche mediante lo sviluppo di modelli integrati tra Centri specialistici, ospedali, attivita’ assistenziali territoriali, quali l’assistenza psicologica e sociale, la scuola, le associazioni dei malati e il privato no profit;
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Area di interesse generale
Pediatria Generale e Specialistica Neuropsichiatria infantile Malattie croniche Area di interesse specifico Malattie genetiche e disabilità ad elevata complessità assistenziale Esempi di patologie in esame Sindrome Down, Acondroplasia, Neurofibromatosi, Sindrome di Turner, Sindrome di Prader-Willi, Sindrome X fragile (FRA X), Sindrome di Williams, Malattie metaboliche, Malattie neuro-muscolari, Paralisi cerebrali (forme più gravi), Sindromi a diagnosi non definita
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Dimensione del problema
Prevalenza nella popolazione infantile 0.5% Su bambini-adolescenti 0-17 anni compiuti (ISTAT al ), circa Su abitanti in Italia (ISTAT al ), circa 850 bambini per milione di abitanti
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Principi di base Ogni bambino ha diritto ad un’assistenza globale pediatrica, a prescindere dalla rarità della sua condizione patologica. La famiglia ha diritto a: conoscere nei dettagli le caratteristiche della condizione patologica del proprio figlio e tutte le risorse che possono alleviarla partecipare a tutte le decisioni che riguardano il proprio figlio
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Problemi di base: complessità assistenziale
Rarità di ogni singola patologia e gran numero di patologie note (dell’ordine di qualche migliaia) Mancanza (in un gran numero di tali patologie) di una terapia specifica Necessità di approccio assistenziale globale multidisciplinare multisettoriale, socio-sanitario integrato partecipato (con la famiglia)
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Problemi da risolvere scarso sviluppo di centri di riferimento assistenziale scarso sviluppo di percorsi assistenziali ben programmati scarso coordinamento entro e tra servizi sociali e sanitari scarsa attenzione al coinvolgimento attivo dei genitori
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Obiettivo generale (1) Promuovere per i bambini ed adolescenti con disabilità e/o malattie genetiche complesse un’assistenza multidisciplinare che persegua l’obiettivo di: promuovere la salute globale del bambino e della sua famiglia porre le basi per una vita da adulto la più autonoma possibile, compatibilmente con le problematiche biomediche presenti
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centrata sulla famiglia e condivisa con essa
Obiettivo generale (2) Promuovere per i bambini ed adolescenti con disabilità e/o malattie genetiche complesse un’assistenza multidisciplinare che sia: gestita da due “patient manager” esplicitati: uno presso il centro di riferimento e l’altro sul territorio basata su un chiaro piano assistenziale integrata con le risorse territoriali e in grado di ridurre gli accessi in ospedale, centrata sulla famiglia e condivisa con essa
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Strutture (1) Centri di riferimento per diagnosi e follow-up per le varie specifiche patologie (circa 1 su ab) Inseriti nelle reti assistenziali gia’ esistenti ed individuate nelle singole Regioni Collegati in rete tra di loro, secondo il modello “mozzo e raggi”, variabile, in funzione della patologia seguita in regime di eccellenza (assistenza-formazione-ricerca) In ogni centro uno o più “patient manager”, responsabili della “salute globale” del bambino e della sua famiglia
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Strutture (2) Pediatria di famiglia e medicina generale di base
Identificati come “patient manager” sul territorio Strettamente collegati con i “patient manager” dei Centri di riferimento
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Strutture (3) Servizi territoriali strettamente collegati tra di loro e, tramite il patient manager territoriale, con i Centri di Riferimento, costituiti da: Servizi specialistici per problemi trasversali (es.:servizio di neuropsichiatria infantile territoriale) Servizi per la riabilitazione Capitale sociale territoriale : associazioni di genitori, scuola, organizzazioni per il tempo libero Previdenze e facilitazioni previste dalla legislazione corrente
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Strumenti (1) Stretto contatto tra centro di riferimento e servizi specialistici territoriali, realizzato dai due “patient manager“ Piano assistenziale individuale, programmato in collaborazione tra centro e territorio secondo le migliori evidenze disponibili (es.: linee guida, protocolli assistenziali concordati) Libretto sanitario, possibilmente computerizzato Implementazione e utilizzazione della rete pediatrica e sanitaria del territorio per il bambino con malattie croniche (A.C.N e 2005)
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Strumenti (2) Centro di assistenza disabilita’ (“sportello del malato”) in ogni Centro di riferimento. Struttura di raccordo, con la missione di: integrare e coordinare le risorse esistenti nel Centro di riferimento e nel territorio potenziare le risorse della famiglia e del “capitale sociale”
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Riflessioni, proposte, impegni
Assistenza, formazione e ricerca nelle malattie genetiche e/o disabilità ad alta complessità assistenziale in età evolutiva. Riflessioni, proposte, impegni Calabria: Daniela Concolino, Pietro Strisciuglio Campania: Generoso Andria Emilia Romagna: Dante Baronciani, Sergio Bernasconi, Guido Cocchi, Cristina Dieci Lazio: Giulietta Cafiero, Marco Cappa, Anna Contardi, Laura Reali, Liguria: Eugenio Bonioli Lombardia: Antonella Costantino, Angelo Selicorni, Donatella Sessa, Maria Cristina Tischer Marche: Orazio Gabrielli Piemonte: Margherita Cirillo Silengo, GB Ferrero Puglia: Rita Fischetto Sardegna: Loredana Boccone Sicilia: Giuseppe Corsello, Raffaella Malandrino Toscana: Agatino Battaglia, Pier Luigi Tucci Veneto: Paola Facchin, Michele Gangemi, Luigi Memo
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