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PubblicatoEnrico Pizzi Modificato 9 anni fa
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Modalità di prelievo ed indagini per presenza di OGM e micotossine su sementi e colture biologiche: aspetti legislativi e garanzie sul sistema regolamentato 2092/91 CE Cecilia Bergamini cbergamini@bo.arpa.emr.it M.Antonietta Bucci Sabattini mbucci@bo.arpa.emr.it
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Sommario OGM:normativa e risultati delle analisi di ARPA ER su campioni biologici Micotossine:normativa e risultati delle analisi di ARPA ER su campioni biologici Come si campiona un alimento per la ricerca di micotossine e per la ricerca di OGM
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Sicurezza Alimentare ( libro bianco) L’analisi del rischio deve costituire il fondamento su cui si basa la politica di sicurezza degli alimenti. Valutazione del rischio ( identificazione e caratterizzazione del pericolo, valutazione dell’esposizione e caratterizzazione del rischio) Gestione del rischio (norme e controlli) Comunicazione del rischio
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA OGM
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Un organismo vivente è un’entità biologica capace di riprodursi o di trasferire il proprio materiale genetico. Un organismo vivente si definisce Geneticamente Modificato (OGM) quando una parte del materiale genetico di cui è composto viene cambiato o integrato con procedure tali da non avere eguali in natura mediante incrocio o con la ricombinazione genetica naturale. OGM
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Campi seminati a piante geneticamente modificate nel mondo Milioni di ettari Fonte: International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications OGM dal 1996 al 2004 (in milioni di ettari)
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Superficie in milioni di ettari I maggiori paesi coltivatori di prodotti GM nel mondo anno 2004 OGM Fonte: International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications USA 47.6 Argentina 16.2 Canada 5.4 Brasile 5.0 Cina 3.7 Paraguai 1.2
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Soia: 6.150 T di cui il 33% di produzione nazionale ed il 67% di importazione. Mais: 33.600 T di cui il 45% di produzione nazionale ed il 55 % di importazione. Fabbisogno di seme per semina in Italia CAMAPAGNA DI SEMINA 2001
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Principale Legislazione OGM Direttiva 2001/18/CE: del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 12 marzo 2001, sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati. Decreto Legislativo 8 luglio 2003, n. 224: Attuazione della direttiva 2001/18/CE concernente l'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati. BABY FOOD D.P.R. del 1999, n. 128: Recepimento delle direttive n. 5/96 e 36/98 su gli alimenti a base di cereali e altri alimenti destinati a lattanti e bambini. Decreto del 31 maggio 2001, n. 371: Ministero della Sanità - Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 99/50/CE della Commissione del 25 maggio 1999, che modifica la direttiva 91/321/CEE sugli alimenti per lattanti e alimenti di proseguimento.
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Principale Legislazione OGM Regolamento n. 1829/2003/CE del 22 settembre 2003 - Parlamento Europeo e Consiglio - relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati Regolamento n. 1830/2003/CE del 22 settembre 2003 - Parlamento Europeo e Consiglio - concernente la tracciabilità e l'etichettatura di organismi geneticamente modificati e la tracciabilità di alimenti e mangimi ottenuti da organismi geneticamente modificati, nonché recante modifica della direttiva 2001/18/CE. Regolamento 2004/65/CE del 14 gennaio 2004 - Commissione - che stabilisce un sistema per la determinazione e l'assegnazione di identificatori unici per gli organismi geneticamente modificati. Regolamento 641/2004/CE del 6 aprile 2004, - Commissione - recante norme attuative del Reg. (CE) 1829/2003 per quanto riguarda la domanda di autorizzazione di nuovi alimenti e nuovi mangimi geneticamente modificati, la notifica dei preesistenti e la presenza accidentale o tecnicamente inevitabile di materiale geneticamente modificato che è stato oggetto di una valutazione di rischio favorevole.
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Biologico e OGM Regolamento (CEE) n. 2092/91 del Consiglio del 24 giugno 1991 relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e alla indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari ARTICOLO 6:NORME DI PRODUZIONE Comma 1 lettera c ……. non devono essere utilizzati organismi geneticamente modificati e/o prodotti derivati da tali organismi, ………………… D.L. 22/11/2004: disposizioni urgenti per assicurare la coesistenza tra le forme di agricoltura transgenica, convenzionale e biologica ARTICOLO 2: SALVAGUARDIA DEL PRICIPIO DI COESISTENZA Comma 3 L’attuazione delle regole di coesistenza deve assicurare ai consumatori la reale possibilità di scelta tra prodotti transgenici e non, pertanto, le coltivazioni transgeniche sono praticate all’interno di filiere di produzione separate rispetto a quelle convenzionali e biologiche.
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Rete ARPA-APPA OGM Coordinatrice: M. A. Bucci Sabattini (ARPA Emilia Romagna) S. Ceccone (ARPA Friuli Venezia Giulia) C. Cristiano (ARPA Toscana) C. Mosso (ARPA Piemonte), F. Rigoli (ARPA Veneto), D. Viglione (ARPA Liguria), C. Vescovi (APPA Bolzano). Obiettivi primari: Elaborazione statistica annuale dei risultati analitici e pubblicizzazione (internet, opuscoli, ecc.) Armonizzazione dei protocolli d’analisi Individuazione di strategie relative ai monitoraggio delle matrici ambientali (suolo, vegetali, ecc.)
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Campioni analizzati per O.G.M. dal 2000 al 2002 Risultati di controlli in Alimenti confezionati da agricoltura biologica (dati forniti dai laboratori Rete ARPA)
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Attività Laboratorio Regionale “OGM”, ARPA-ER Totale campioni analizzati dal 2002 al 2003 n° 673 42 Semi di soia 28 Alimenti destinati alla prima infanzia 108 Alimenti da “Agricoltura Biologica” 386 “Altri alimenti”
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA n. 5 (4.6%) Alimenti da “Agricoltura biologica” n. 23 “Altri Alimenti” Attività Laboratorio Regionale “OGM”, ARPA-ER Risultati del controllo dal 2002 al 2003 CAMPIONI ANALIZZATI 673, BIO 108 (16% DEL TOTALE CAMPIONI)
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA MICOTOSSINE
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA SONO UNA FAMIGLIA DI CIRCA 100 MOLECOLE PRODOTTE DA MUFFE : ASPERGILLUS PENICILLUM FUSARIUM QELLE MAGGIORMENTE TOSSICHE SONO: AFLATOSSINE B1,B2,G1,G2 AFLATOSSINA M1 OCRATOSSINA A PATULINA ZEARALENONE FUMONISINE FUSARIOTOSSINE: DON, T-2, HT-2 Micotossine
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Principali effetti tossici GENOTOSSICO CANCEROGENO MUTAGENICO NEFROTOSSICO TERATOGENO IMMUNOTOSSICO
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA PERCEZIONE DEL RISCHIO CHIMICO CONTAMINAZIONE DI UN ALIMENTO Tossici di sintesi: pesticidi coloranti conservanti ecc.. Tossici di sintesi: pesticidi coloranti conservanti ecc.. Tossici naturali: micotossine fitotossine ecc.. Tossici naturali: micotossine fitotossine ecc.. Viene percepito un alto rischio per i tossici di sintesi, mentre le sostanze naturali sono poco considerate.
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA LE DERRATE ALIMENTARI POSSONO SUBIRE DUE TIPI DI CONTAMINAZIONI CEREALI SPEZIE SEMI OLEAGINOSI FRUTTA SECCA OLIVE UVA MELE FICHI LATTE E DERIVATI CARNE E DERIVATI DIRETTAINDIRETTA QUANDO UN ALIMENTO CONTAMINATO ENTRA IN UNA PREPARAZIONE ALIMENTARE COME INGREDIENTE CONTAMINA TUTTO L’ALIMENTO Micotossine
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA La legislazione vigente nel mondo Africa: 14 paesi con normativa nota (54% degli abitanti della regione), per la maggior parte dei paesi la normativa non è nota o non esiste, riguarda solo le Aflatossine, il Marocco ha la legge più dettagliata Asia/Oceania: 25 paesi con normativa nota (89% degli abitanti della regione), sono regolamentate le Aflatossine negli alimenti e l’AFB1 dei mangimi, esistono norme armonizzate tra Australia e Nuova Zelanda, le leggi maggiormente dettagliate sono in Cina e in Iran Europa: 38 paesi con normativa nota (99% degli abitanti della regione), sono regolamentate le Aflatossine e l’Ocratossina A e la Patulina e altre tossine del Fusaruim, esistono delle raccomandazioni per il DON, negli alimenti, baby food e nei mangimi America Latina: 19 paesi con normativa nota (92% degli abitanti della regione), esistono valori armonizzati per le Aflatossine all’interno degli stati membri del MERCSUR Nord America: 2 paesi con normativa nota (100% degli abitanti della regione), esistono valori armonizzati per le Aflatossine, mentre per le fumonisine ci sono dei limiti USA.
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA La legislazione vigente 1999 Circolare 09/06/99, n°10 (GU 11/06/99) L’Italia recepisce il Regolamento (CE) n°1525/98 del 16/07/98 ed aggiunge dei valori guida per Aflatossine (spezie e piante infusionali), Ocratossina A, Patulina e Zearalenone Regolamento (CE) n°472/2002 del 16/03/2002 Stabilisce i limiti di aflatossine nel peperoncino e di ocratossina A nei cereali ed uvetta Regolamento (CE) n°1425/2003 del 11/08/2003 Fissa i limiti per la Patulina nei succhi e puree di frutta e nei prodotti per la prima infanzia Circolare 28/11/03, n°6 (GU 10/12/03) Stabilisce i limiti di Ocratossina A nel cacao Regolamento (CE) n°2174/2003 del 12/12/2003 Riunisce in un unico allegato i limiti delle aflatossine su arachidi, frutta a guscio, frutta secca, cereali e latte Regolamento (CE) n°683/2004 del 13/04/2004 Fissa i limiti per e aflatossine e per l’ocratossina A negli alimenti per lattanti e prima infanzia
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Limiti per Aflatossine Prodotto AFB1 g/kg AF TOT g/kg AFM1 g/kg Arachidi, frutta a guscio e frutta secca destinati al consumo diretto 2.04.0- Arachidi, destinati alla cernita8.015.0- Frutta a guscio e frutta secca destinati alla cernita 5.010.0- Cereali2.04.0- Cereali destinati alla cernita2.04.0- Granoturco desinato alla cernita5.010.0- Latte--0.05 Spezie5.010.- Regolamento CE 2147/2003
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Limiti per Baby Food Prodotto AFB1 g/kg AF TOT g/kg AFM1 g/kg Alimenti per l’infanzia e alimenti a base di cereali destinati a lattanti e prima infanzia 0,1-- Alimenti per lattanti e alimenti di proseguimento compresi il latteperlattanti e il latte di proseguimento --0,025 Alimenti dietetici a fini medici speciali destinati in modo specifico ai lattanti 0,1- 0,025 Prodotto OTA g/kg Alimenti per l’infanzia e alimenti a base di cereali destinati a lattanti e prima infanzia 0,5 Alimenti dietetici a fini medici speciali destinati in modo specifico ai lattanti 0,5 Regolamento CE 683/2004
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Limiti per Ocratossina A Prodotto OTA g/kg Cereali non lavorati ( compreso il riso e il grano saraceno) 5,0 Tutti i prodotti derivati dai cereali ( compresi i prodotti lavorati a base di cereali destinati al consumo diretto) 3,0 Frutti essicati della vite10,0 Regolamento CE 472/2002
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Ocratossina A su vino e caffè Prodotto OTA g/kg Caffè tostato5.0 Caffè solubile10.0 Vino e bevande a base di vino2.0 Succo d’uva e bevande che contengono succo d’uva 2.0 UE estende i limiti dell’ Ocratossina A al caffè ed al vino (18/10/2004, non ancora pubblicati in gazzetta)
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Limiti per Patulina Regolamento CE 1425/2003 Prodotto Patulina g/kg Succhi di frutta, in particolare di mela, succhi di frutta concentrati e nettare di frutta 50.0 Bevande spiritose, sidro e altre bevande fermentate derivate da succo di mela 50.0 Composta a purea di mele25.0 Succo di mela e altra frutta per l’infanzia 10.0
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Lotta Biologica per la Patulina Recenti studi riportano la possibilità di usare un agente di lotta biologica: per diminuire la contaminazione da Patulina in postracolta: “l’agente di lotta biologica Rhodontorula glutinis ceppo LS11 è in grado di metabolizzare la Patulina presente nelle mele e/o influire negativamente sul suo accumulo e/o sintesi.” Istituto di Scienze delle Produzioni alimentari-CNR di Bari Facoltà di Agraria, Università del Molise, Campobasso
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA I principali Clienti sono: USL NAS USMA di Bologna e Ravenna ALTRI ENTI ISTITUZIONALI PRIVATI Laboratorio micotossine Vengono esaminati annualmente circa 500 campioni per la ricerca di micotossine : Frutta secca, semi oleaginosi, cereali, cacao, caffè, vino, succhi e puree di frutta, spezie, erbe aromatiche ed officinali I campioni di prodotti biologici sono circa il 3% del totale annuo
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Analisi di campioni biologici dal 2000 al 2004 grano2 farro2 miglio1 avena1 orzo4 riso7 farina di mais2 farina di grano11 cereali per la colazione, muesli8 pasta4 prodotti da forno8 Totale 50 campioni analizzati per Aflatossine e Ocratossina A Solo un campione di Farina di Mais positivo per AFB1=1,24 μg/kg Ocratossina A su: caffè cacao e derivati (Un campione barrette al cioccolato OTA=0,86 μg/kg) totale 10 campioni
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA CAMPIONAMENTO
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Tipo di contaminazione
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Fonti di errore Distribuzione eterogenea del contaminante Per garantire la RAPPRESENTATIVITA’ : alto numero di campioni incrementali scelta dei punti di campionamento adeguata grandezza del campione globale Scarsa o nulla RAPPRESENTATIVITA’ del campione
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Fonti di errore Preparazione del campione RAPPRESENTATIVITA’: Omogeneità della granulometria Dimensioni delle parti granulari Tutte le operazioni di campionamento devono essere condotte in condizioni idonee a garantire sia la sicurezza degli operatori che la protezione del campione da qualsiasi contaminazione esterna.
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Campionamento MICOTOSSINE 1980 DPR 327 Norma quadro per il campionamento ufficiale degli alimenti 2000 DM 23 dicembre 2000 (GU 09/02/01) L’Italia recepisce la Direttiva 98/53/CE che stabilisce i metodi di campionamento ed analisi per la ricerca di Aflatossine 2002 Direttiva 2002/26 della Commissione Fissa i metodi di campionamento ed analisi di Ocratossina A in cereali e uva secca 2002 Direttiva 2002/27 della Commissione Fissa i metodi di campionamento ed analisi di Aflatossine nelle spezie 2002 Direttiva 2003/78/CE della Commissione Fissa i metodi di campionamento ed analisi per la Patulina
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA DM 23/12/2000(dir CE 98/53) Analisi confrontabili: Preparazione del campione di saggio Uso dei metodi accreditati personale abilitato Campionamento rappresentativo: Identificazione della partita Calcolo dei campioni incrementali Adeguatezza del campione globale
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA DM 23/12/2000(dir CE 98/53) Si applica a: 5.2 Arachidi, pistacchi, noci brasiliane, fichi secchi e cereali (partite > 50 tonnellate) 5.3 Frutti a guscio diversi da arachidi, pistacchi, noci brasiliane, frutta secca diversa dai fichi secchi e cereali (partite < 50 tonnellate) 5.4 latte 5.5 prodotti derivati e prodotti alimentari composti da più ingredienti
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Definizioni: Partita Sottopartita Campione elementare Campione Globale Campione di laboratorio Aliquota DM 23/12/2000(dir CE 98/53)
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Tipi di partite Merce sfusa Imballaggi singoli Confezioni al dettaglio Campione elementare di 300 g Per confezioni singole il campione elementare corrisponde al peso della confezione
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA DPR 327 30/04/80 Art 6 par.3 Norme generali da seguire per il prelievo dei campioni da analizzare: c) Nel caso di prodotti NON OMOGENEI contenuti in un UNICO recipiente e conservati alla rinfusa, se ne prelevano quantità parziali nella parte CENTRALE, SUPERIORE ED INFEIORE della massa, l’insieme delle quantità parziali rappresentative della partita vengono riunite e mescolate per ricavare il campione per l’analisi d) Nel caso di prodotti NON OMOGENEI contenuti in PIU’ RECIPIENTI se ne prelevano quantità parziali da diversi recipienti scelti a caso e rappresentativi della partita; le quantità parziali prelevare vengono riunite e mescolate per ricavare il campione per l’analisi e) Nel caso di sostanze o prodotti contenuti in CONFEZIONI ORIGINALI CHIUSE e quando la natura di tale sostanza o prodotto, e il tipo di controllo analitico da effettuare ne consentano l’apertura si prelevano a caso, da un numero di confezioni rappresentativo della partita, ALIQUOTE di sostanza o prodotto dalle quali RIUNITE E MESCOLATE si ricava il campione per l’analisi
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Campione elementare da 300 g 30 1-10 100 10-100* 500t 3 sottopartite 100t ------- 1500 > 300 <1500 > 50 <300 <50 Cereali 30 3 - 30 100 10 –100* 100t 5 sottopartite 25t ---------- 500 > 125 <500 > 15 < 125 < 15 Arachidi, pistacchi, noci brasiliane ed altre noci 30 3 - 30 100 10 – 100* 15 – 30 t ------------ 15 <15 Fichi secchi ed altra frutta secca ed essiccata Campione globale in Kg Numero di campioni elementari Peso (t) o numero delle sottopartite Peso del lotto (t) Prodotto Schema di campionamento Tabella 2
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Schema di campionamento
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Arriva una nave con una partita da 500 t di arachidi 500 t 100 t 30 kg 10 kg La partita viene suddivisa in 5 sottopartite da 100 t Dalla sottopartita da 100 t viene estratto un campione da 30 kg Il campione globale viene Diviso in 3 sottocampioni Schema di campionamento
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Latte: si opera secondo D.M. 26/03/92 campioni elementari > 5 peso campione globale > 0.5 kg o L Prodotti lattiero caseari: si opera secondo D.M. 08/11/89 campioni elementari > 5 AFM1 Latte e derivati ( DM 23/12/2000)
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Patulina Direttiva 2003/78/CE Peso della partita kgN° minimo di campioni elementari da prelevare <503 da 50 a 5005 >50010 Peso del campione globale almeno 1 kg, campioni elementari almeno 100 g Segnalare sul verbale le deroghe Prodotti sfusi
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Patulina Direttiva 2003/78/CE N° confezioni o unità della partita N° confezioni o unità da prelevare da 10 a 251 confezioni o unità da 26 a 100circa il 5%, almeno 2 confezioni o unità >100circa il 5%, massimo 10 confezioni o unità Prodotti confezionati
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA 10 1 -10 100 10 – 100* 25 ------------ 15 <15 Spezie Campione globale in Kg Numero di campioni elementari Peso dei sottolotti (t) Peso del lotto (t)Prodotto Spezie Direttiva CE 27/2002
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Preparazione del campione Redigere il verbale di campionamento Concordare con il laboratorio il giorno della preparazione del campione Convocare la ditta a presenziare alla preparazione del campione per l’analisi Assistere alla macinazione del campione preparare le aliquote sigillate Redigere un altro verbale di campionamento richiamando il verbale precedente Nel caso vengano preparati campioni da 10 kg che devono essere macinati in laboratorio si deve:
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA 45 min1:1.2Arachidi senza guscio 45 min1:11:1.27 Frutto/guscio 30 min per 1 kg Noci brasiliane 60 min1:2.21:0.4 Frutto/guscio 30 min per 1 kgArachidi Con guscio 60 min1:1.31:0.9 Frutto/guscio 60 minuti per 1 kg Pistacchi Tempo di preparazione dello slurry Rapporto nello slurry Rapporto ponderale Tempo di sbucciatura Materiale da saggio Preparazione del campione (ISS)
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Preparazione del campione
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Preparazione del campione Il campione di laboratorio macinato viene diviso in aliquote secondo il DPR 327 del 27/03/80 ANALISI ACCETTAZIONE O RIFIUTO PARTITA
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA CAMPIONAMENTO per OGM Raccomandazione della Commissione della Comunità Europea del 4 ottobre 2004: relativa agli orientamenti tecnici sui metodi di campionamento e di rilevazioni degli organismi geneticamente modificati e dei materiali ottenuti da organismi geneticamente modificati come tali o contenuti in prodotti, nel quadro del Regolamento (CE) n. 1830/2003. Si applica ai prodotti autorizzati dalla Comunità Europea
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA CAMPIONAMENTO per OGM I controlli ufficiali dovrebbero essere: senza preavviso, tranne nei casi in cui è necessaria la preventiva comunicazione all’operatore; effettuati in tutte le fasi della produzione, della trasformazione, dello stoccaggio e della distribuzione dei prodotti che contengono e che potrebbero contenere OGM, compresa l’importazione; I controlli ufficiali non dovrebbero operare distinzioni fra prodotti destinati all’esportazione al di fuori della CE e prodotti destinati all’immissione in commercio nella CE. Principi generali della Raccomandazione della Commissione della Comunità Europea del 4 ottobre 2004
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA CAMPIONAMENTO per OGM Si applica a: Lotti di sementi o di altri materiali di propagazione vegetale. Prodotti agricoli sfusi (granelle, semi oleosi). Lotti di alimenti e mangimi. I protocolli per i prodotti agricoli sfusi sono descritti nelle norme ISO 6644 e 13690 Raccomandazione della Commissione della Comunità Europea del 4 ottobre 2004
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© 2004 - A.R.P.A. Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente - Regione Emilia-Romagna - Sezione Prov.le di BOLOGNA Grazie per la Cortese attenzione
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