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Il modello di prestazione dello Sci Alpino
Analisi delle componenti Coordinative e Condizionali
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LE PRINCIPALI CAPACITA’ COORDINATIVE PRESENTI NELLO SCI ALPINO
Equilibrio dinamico Differenziazione spazio – temporale Differenziazione dinamica Anticipazione motoria
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ANALISI DETTAGLIATA DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE
Capacità di reazione all’uscita dal cancelletto Capacità di memorizzazione delle variazioni del percorso dei punti chiave Capacità d’anticipazione saper leggere e anticipare le traiettorie su porte, dossi, salti Capacità di combinazione motoria armonizzazione e fluidità del movimento
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ANALISI DETTAGLIATA DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE
Capacità di modulazione e differenziazione della forza, fantasia motoria uscita di curva dossi Compressioni Capacità di equilibrio Dinamico di volo antero-posteriore e laterale Capacità d’orientamento in caso di visibilità ridotta, cambi di luminosità, il velocista ricorre a riferimenti spaziali e mentali [1] La capacità di ritmizzazione viene rilevata dal procedere del movimento nel tempo (frenare o accelerare) attraverso la forma ( curvare, andare dritto, girare), attraverso il contributo di forza (tensione,rilassamento) e attraverso lo spazio (estensione, direzione del movimento).
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ANALISI DETTAGLIATA DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE
Capacità di simmetrizzazione del movimento sincinesi di entrambi gli emisferi, non c’è un arto con compiti diversi dall’altro, entrambi in alternanza eseguono le stesse azioni Capacità di ritmizzazione procedere del movimento nel tempo (frenare o accelerare) attraverso la forma ( curvare, andare dritto, girare) attraverso il contributo di forza (tensione,rilassamento) attraverso lo spazio (estensione, direzione del movimento)
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LA FORZA IN RELAZIONE ALLA CONTRAZIONE NELLO SCI ALPINO
Forza cedente contrazione eccentrica Forza superante contrazione concentrica Forza statica contrazione isometrica
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LE ESPRESSIONI DELLA FORZA NELLO SCI ALPINO
Forza dinamica massima Forza esplosiva Forza veloce resistente Presenza della componente elastica in tutte queste espressioni.
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LA MOBILITA’ ARTICOLARE
Presupposto indispensabile per assumere quelle posizioni estreme necessarie alla espressione della tecnica
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LA MOBILITA’ ARTICOLARE NELLO SCI ALPINO
Mobilità generale ottima Eccezionale per i distretti articolari, in ordine di importanza: 1- coxo-femorale 2- rachide 3- ginocchio 4- tibio-tarsica 5- scapolo-omerale
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I PROCESSI ENERGETICI INTERESSATI
Speciale Gigante Libera + scarsa rilevanza ++ discreta importanza +++ grande rilevanza + Resistenza generale AEROBICO Potenza aerobica Capacità lattacida ANAEROBICO LATTACIDO ++ +++ Potenza lattacida Capacità alattacida ALATTACIDO Potenza alattacida
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Definizione del modello di prestazione dello Sci Alpino
sport di scivolamento con mezzo sport “di situazione”, legato cioè alla esecuzione di movimenti non stereotipati, che variano al variare della situazione esterna in cui sono inseriti sport di destrezza a prevalente impegno muscolare con attività metabolica di tipo aerobico – anaerobico misto con prevalenza dell’aspetto alattacido e lattacido sull’aspetto aerobico
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