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PubblicatoAngelica Castellani Modificato 9 anni fa
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Relatore: Ing. Francesco Lo Presti Correlatore: Ing. Stefano Salsano UPMT: progetto e realizzazione di una soluzione di mobilità verticale e overlay networking basata su segnalazione SIP e tunnelling IP in UDP Università degli Studi di Roma Tor Vergata Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica 22 Novembre 2010 Laureando: Andrea Gambitta
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L’Handover verticale Pag. 1/12 UMTS 802.11 L’handover verticale consiste nella capacità di un terminale di muoversi all’interno di reti IP eterogenee per tecnologia di accesso impiegata, mantenendo attive le sessioni di comunicazione esistenti.
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I problemi relativi alla mobilità IP Pag. 2/12 NAT1 NAT2 Anchor Node (AN) Mobile Host (MH) Correspondent Host (CH) LAN1 LAN2 Internet R1 R2 IF1 IF2
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Pag. 3/12 I requisiti La soluzione che si vuole sviluppare per consentire handover verticale tra le interfacce di rete disponibili deve soddisfare i seguenti requisiti: Mantenimento delle comunicazioni UDP e connessioni TCP attive, sia in caso di “break before make” che in caso di “make before break”, minimizzando il disturbo. Nessun requisito aggiuntivo è richiesto alla rete di accesso. Funzionalità di NAT traversal (NAT - T). Completa trasparenza per le applicazioni “legacy”. Scalabilità del sistema, distribuendo il carico dei nodi. Ottimizzazione della comunicazione in caso di destinatario aware. Capacità di handover separato per ciascuna applicazione.
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La soluzione UPMT NAT1 NAT2 Anchor Node (AN) Mobile Host (MH) Correspondent Host (CH) Internet R1 R2 “Second level” NAT Virtual IF IF1 IF2 LAN1 LAN2 Pag. 4/12 Universal Per-application Mobility management using Tunnels
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Pag. 5/12 IPUDP or TCP application Tunnel header IP src: real_iface_addr IP dest: AN_addr Original header IP src: virt_iface_addr IP dst: CH_addr IPUDP Il pacchetto IP Utilizzando un’interfaccia di rete virtuale le applicazioni non verranno influenzate né dai cambiamenti degli indirizzi IP delle interfacce reali né dal cambiamento dell’interfaccia utilizzata. L’header IP/UDP del tunnel cambierà quando il terminale sceglierà di effettuare mobilità da una interfaccia di rete all’altra. L’intestazione del pacchetto interno trasporterà l’indirizzo del nodo di destinazione e l’indirizzo dell’interfaccia virtuale come indirizzo sorgente.
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Pag. 6/12 Il mio lavoro Progettazione dell’architettura ◦ Distribuzione del carico ◦ Ottimizzazione della connessione con gli host aware Coordinazione delle entità ◦ Analisi del protocollo SIP ◦ Definizione delle procedure e dei messaggi Realizzazione delle entità coinvolte ◦ Rilevamento interfacce e misura dei loro parametri ◦ Gestione delle “Policy” assegnate alle applicazioni ◦ Assegnazione dei VIPA 1
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Internet Pag. 7/12 Mobile Host (MH) AN1 AN2 (public IPs) AN3 Fixed Host Anchor Node (AN) Local NAT Anchor NAT Anchor Node (AN) 2 Lo scenario ampliato Utilizzo di Anchor Node multipli Utilizzo di tunnel diretti verso Fixed Host aware
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Pag. 8/12 Il mio lavoro Progettazione dell’architettura ◦ Distribuzione del carico ◦ Ottimizzazione della connessione con gli host aware Coordinazione delle entità ◦ Analisi del protocollo SIP ◦ Definizione delle procedure e dei messaggi Realizzazione delle entità coinvolte ◦ Rilevamento interfacce e misura dei loro parametri ◦ Gestione delle “Policy” assegnate alle applicazioni ◦ Assegnazione dei VIPA 2
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Pag. 8/12 MH AN CH SIP Proxy SIP User Agent SIP Registra r SIP SBC Architettura SIP Internet
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Pag. 8/12 MH AN CH SIP SBC SIP Proxy SIP Registra r SIP User Agent UDP:5066 UDP:5060 NAT-port UPMT signalin g entity SIP User Agent UPMT signalin g entity SIP User Agent UPMT signalin g entity Architettura SIP Internet
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Pag. 9/12 Procedure e messaggi Mobile Host Anchor Node Procedura di associazione (Ricevuto: VIPA) Procedura di instaurazione tunnel (Ricevuto: TID1) (Ricevuto: TID2) Procedura di handover (Inviato: App1,TID2) Association request Association response Tunnel Setup Request Tunnel Setup Response DATA Tunnel Setup Request Tunnel Setup Response DATA Handover Request Handover Response DATA App1 nel tunnel 1 App1 nel tunnel 2
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Il mio lavoro Progettazione dell’architettura ◦ Distribuzione del carico ◦ Ottimizzazione della connessione con gli host aware Coordinazione delle entità ◦ Analisi del protocollo SIP ◦ Definizione delle procedure e dei messaggi Realizzazione delle entità coinvolte ◦ Rilevamento interfacce e misura dei loro parametri ◦ Gestione delle “Policy” assegnate alle applicazioni ◦ Assegnazione dei VIPA 3 Pag. 10/12
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vif Legac y appls UPM T appls Legac y appls MMC MMOCE MM-ME MM-SE if2 if n … if1 Real interfaces MMGUI t2 tn t1 Kernel Space MM-AME Users Space SIP messages to AN (using both real and virtual interfaces) UPMT socket API PAFT MM-EE IP Network interfaces Il Mobile Host … Pag. 10/12
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L’Anchor Node MMS MMOCE MM-VME t2 tn t1 Kernel Space Users Space SIP messages to MH (using both real interface or tunnels) TSA MM-SE To MH To CH PAFT MM-EE IP Network interface (with public IP address) … Pag. 11/12
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Conclusioni Gli sviluppi futuri: Adattamento della soluzione UPMT alla piattaforma Android basata su sistema operativo Linux. Integrazione con il Protocollo IPsec per rendere sicuro il payload del pacchetto incapsulato. Connessione diretta verso un terminale aware, anche nel caso in cui si trovi dietro NAT, tramite protocollo ICE (Interactive Connectivity Establishment). Pag. 12/12
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GRAZIE A TUTTI DELLA CORTESE ATTENZIONE Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di ingegneria Informatica Andrea Gambitta
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