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MARIA, STELLA DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
PARROCCHIA SAN GIACOMO MAGGIORE - Messina MARIA, STELLA DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE Catechesi per la formazione ad una Chiesa missionaria, alla luce dalla Evangelii Gaudium di Papa Francesco
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STELLA DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
Alla Madre del Vangelo vivente chiediamo che interceda affinché questo invito a una nuova tappa dell’evangelizzazione venga accolta da tutta la comunità ecclesiale EG 287
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STELLA DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
Ella è la donna di fede, che cammina nella fede, e «la sua eccezionale peregrinazione della fede rappresenta un costante punto di riferimento per la Chiesa». Ella si è lasciata condurre dallo Spirito, attraverso un itinerario di fede, verso un destino di servizio e fecondità.
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STELLA DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
Noi oggi fissiamo lo sguardo su di lei, perché ci aiuti ad annunciare a tutti il messaggio di salvezza, e perché i nuovi discepoli diventino operosi evangelizzatori.
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L'intercessione L'intercessione è una preghiera di domanda che ci conforma da vicino alla preghiera di Gesù. E' lui l'unico intercessore presso il Padre in favore di tutti gli uomini, particolarmente dei peccatori [Rm 8,34; 1Gv 2,1; 1Tm 2,5-8]. Egli “può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore” (Eb 7,25). Lo Spirito Santo stesso “intercede […], poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio” (Rm 8,26-27) CCC 2635
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L’INTERCESSIONE Intercedere, chiedere in favore di un altro, dopo Abramo, è la prerogativa di un cuore in sintonia con la misericordia di Dio. Nel tempo della Chiesa, l'intercessione cristiana partecipa a quella di Cristo: è espressione della comunione dei santi. Nell'intercessione, colui che prega non cerca solo “il proprio interesse, ma anche quello degli altri” (Fil 2,4), fino a pregare per coloro che gli fanno del male [S. Stefano che prega per i suoi uccisori, come Gesù: cf At 7,60; Lc 23,28.34].
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Maria icona della preghiera
“La preghiera di Maria ci è rivelata all’aurora della pienezza dei tempi. Prima dell’Incarnazione del Figlio di Dio e prima dell’effusione dello Spirito Santo, la sua preghiera coopera in un maniera unica al disegno benevolo del Padre: al momento dell’Annunciazione per il concepimento di Cristo, e in attesa della Pentecoste per la formazione della Chiesa, Corpo di Cristo …” CCC, n. 2617
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Maria icona della preghiera
Maria, chiamata dal Catechismo della Chiesa Cattolica “l’Orante perfetta, figura della Chiesa” (CCC, n. 2679), è senza ombra di dubbio, dopo Gesù, l’esemplare di preghiera supremo e universale. Incontriamo nel Nuovo Testamento una serie di indicazioni che ci permettono di conoscere alcuni atteggiamenti interiori di Maria nei diversi momenti della sua vita che sono forse più eloquenti delle stesse formule di preghiera.
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La preghiera di Maria tra silenzio e ascolto
Possiamo entrare in sintonia di ascolto del Signore, se apriamo il nostro spazio interiore alla luce sfolgorante e gioiosa della sua presenza. Il silenzio è il fascino segreto di Maria, l’espressione della sua grandezza, perché dice tutta la sua purezza e umiltà, la sua fede e il suo amore, la sua disposizione ad ascoltare e custodire nella memoria del cuore. Possiamo affermare con verità che mentre Maria ha vissuto il silenzio, ella ha vissuto anche l’apertura alla presenza del Signore e all’ascolto della sua parola.
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La preghiera di Maria tra silenzio e ascolto
Paolo VI lo dice esplicitamente nell’Esortazione apostolica Marialis Cultus (n. 17) quando parla della “Vergine in ascolto, che accoglie la parola di Dio con fede”. Maria è il prototipo di coloro che ascoltano la parola di Dio e ne fanno tesoro (cf Lc 2,51; 8,8.15). Abbiamo bisogno, ad imitazione della Madre del Signore, di nutrire un profondo atteggiamento di contemplazione, di preghiera, di meditazione sapienziale della Parola. Occorre una densità contemplativa, di attenzione al cuore, dove la Parola viene a confronto con la storia sotto il soffio dello Spirito.
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La preghiera di Maria tra accoglienza e disponibilità
In Maria ciò è stato vissuto in modo particolarmente eminente nel mistero dell’Annunciazione. Vi si possono individuare tre aspetti principali: accettazione, illuminazione storica e coinvolgimento personale. Maria ascolta, riflette, chiede un supplemento di luce e finalmente acconsente (Lc 1,26-38).
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La preghiera di Maria tra accoglienza e disponibilità
Le parole della Madonna all’angelo sono una confessione di fede con cui Maria accetta Dio nella sua vita come unico Signore e aderisce con assoluta disponibilità alla sua parola. Maria vive una magnifica esperienza di ascolto, rendendosi disponibile, con un crescendo di fede e di comprensione del mistero della salvezza in Gesù a tutte le mediazioni autorevoli, anche nella loro apparente irrilevanza e umiltà; fino a farsi ascoltatrice della Parola viva del suo figlio Gesù.
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La preghiera di Maria tra visione e fede
L’itinerario della fede incomincia in Maria, ancor prima che le venga annunziata la sua maternità divina, anzitutto come fede in Dio che ha operato nella storia di Israele a cui ha donato la sua parola attraverso la legge e i profeti, e poi come fede nella venuta del Messia. Il mistero del Figlio di Dio incarnato, di cui Maria è testimone oculare e privilegiata, non la esime dall’atto di fede.
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La preghiera di Maria tra offerta sacrificale e impegno ecclesiale
Quando offre suo Figlio per il rito di riscatto e della consacrazione a Dio del primogenito, Maria Santissima riconosce che Dio ha il diritto di proprietà totale sul Messia e perciò rinuncia in qualche modo ai suoi diritti materni. Il gesto di Maria nell’atto di presentare Gesù al tempio è un gesto di preghiera sacrificale che, alla luce delle parole del vecchio Simeone, anticipa la preghiera di Maria fatta ai piedi della croce: “la spada di dolore predetta a Maria annunzia l’altra offerta, perfetta e unica, quella della croce, la quale darà la salvezza «preparata da Dio davanti a tutti i popoli»” (CCC, n. 529).
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La preghiera di Maria tra offerta sacrificale e impegno ecclesiale
La Madre di Gesù, nella sua funzione materna, diventa così anche la Chiesa nascente, il nuovo inizio della Chiesa santa. Nel contesto di quanto detto sopra emerge meglio il significato della presenza di Maria a Pentecoste. Gli Atti degli Apostoli ci raccontano che, in attesa della discesa dello Spirito Santo, il gruppo degli apostoli “erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui” (At 1,14).
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La preghiera di Maria tra offerta sacrificale e impegno ecclesiale
Anche qui Maria appare come figura centrale della Chiesa nascente, nella preghiera perseverante ed unanime per invocare il dono dello Spirito promesso da Cristo. La preghiera di Maria Santissima è qui la preghiera della Madre della Chiesa: “anche Maria implorava con le sue preghiere il dono di quello Spirito che all’Annunciazione già l’aveva ricoperta della sua ombra” (LG, n. 59)
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La preghiera di Maria tra il già e non ancora
La preghiera di Maria ha anche una dimensione escatologica. La Chiesa “implora la venuta del Signore (cf Ap 22,10) e veglia in attesa dello Sposo (cf Mt 25,1-13), come fece la Vergine, donna della molteplice attesa: come figlia di Sion ella attese la venuta del Messia; come madre, la nascita del Figlio; come discepola, l’effusione pentecostale dello Spirito; come membro della Chiesa, l’incontro definitivo con Cristo, compiutosi per lei con l’assunzione in cielo del suo corpo e della sua anima verginali. Orientamenti e proposte per l’Anno Mariano, Congregazione per il Culto Divino il 3 aprile 1987, n. 9
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Stile mariano Vi è uno stile mariano nell’attività evangelizzatrice della Chiesa. Perché ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto. In lei vediamo che l’umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli ma dei forti, che non hanno bisogno di maltrattare gli altri per sentirsi importanti. EG 288
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stile mariano Guardando a lei scopriamo che colei che lodava Dio perché «ha rovesciato i potenti dai troni» e « ha rimandato i ricchi a mani vuote» (Lc 1,52.53) è la stessa che assicura calore domestico alla nostra ricerca di giustizia.
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stile mariano È anche colei che conserva premurosamente «tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19). Maria sa riconoscere le orme dello Spirito di Dio nei grandi avvenimenti ed anche in quelli che sembrano impercettibili. È contemplativa del mistero di Dio nel mondo, nella storia e nella vita quotidiana di ciascuno e di tutti.
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stile mariano È la donna orante e lavoratrice a Nazaret, ed è anche nostra Signora della premura, colei che parte dal suo villaggio per aiutare gli altri «senza indugio» (Lc 1,39). Questa dinamica di giustizia e di tenerezza, di contemplazione e di cammino verso gli altri, è ciò che fa di lei un modello ecclesiale per l’evangelizzazione.
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stile mariano Le chiediamo che con la sua preghiera materna ci aiuti affinché la Chiesa diventi una casa per molti, una madre per tutti i popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo. È il Risorto che ci dice, con una potenza che ci riempie di immensa fiducia e di fermissima speranza: «Io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5).
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a Maria Con Maria avanziamo fiduciosi verso questa promessa, e diciamole: Vergine e Madre Maria, tu che, mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profondità della tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro “sì” nell’urgenza, più imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Gesù.
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a Maria Tu, che rimanesti ferma davanti alla Croce
Tu, ricolma della presenza di Cristo, hai portato la gioia a Giovanni il Battista, facendolo esultare nel seno di sua madre. Tu, trasalendo di giubilo, hai cantato le meraviglie del Signore. Tu, che rimanesti ferma davanti alla Croce con una fede incrollabile, e ricevesti la gioiosa consolazione della risurrezione, hai radunato i discepoli nell’attesa dello Spirito perché nascesse la Chiesa evangelizzatrice.
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a Maria Ottienici ora un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte. Dacci la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne. Tu, Vergine dell’ascolto e della contemplazione, madre dell’amore, sposa delle nozze eterne, intercedi per la Chiesa, della quale sei l’icona purissima, perché mai si rinchiuda e mai si fermi nella sua passione per instaurare il Regno.
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a Maria Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce. Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi. Amen. Alleluia.
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