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PubblicatoBruno Mancuso Modificato 9 anni fa
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“Ravenna turismo 2015, Una sfida per la crescita” mercoledì 15 aprile 2015 Hotel Vistamare ore 15,00 Lido di Savio (Ra) Provincia di Ravenna Settore Attività Produttive e Politiche Comunitarie Servizio Turismo Fonte: Rilevazione movimenti clienti negli esercizi ricettivi. Indagine condotta da Provincia di Ravenna per Istat (titolare del dato). Incaricato al trattamento dei dati: Giovanni Sorrentino - Responsabile del trattamento dei dati: Dott. Alberto Rebucci
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Primo quadro generale: riscontro su base provinciale dell’ultimo decennio Consistenza ricettiva Consistenza ricettiva Arrivi e presenze (2005-2014) Arrivi e presenze (2005-2014) Indice di permanenza media Indice di permanenza media Incidenza dei mercati interno ed estero Incidenza dei mercati interno ed estero
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Quadro e tendenza della ricettività nell’ultimo decennio sul territorio provinciale Numero di alberghi che rimane sostanzialmente stabile, con incremento delle strutture a 4 e 5 stelle e riduzione di quelle di fascia economica. Numero di alberghi che rimane sostanzialmente stabile, con incremento delle strutture a 4 e 5 stelle e riduzione di quelle di fascia economica. Esplode il fenomeno dei Bed and Breakfast (da 151 a 301 strutture in appena 9 anni), quasi raddoppiato anche il comparto extra-alberghiero complementare (Agriturismi, Residence, Room & Breakfast ecc) Esplode il fenomeno dei Bed and Breakfast (da 151 a 301 strutture in appena 9 anni), quasi raddoppiato anche il comparto extra-alberghiero complementare (Agriturismi, Residence, Room & Breakfast ecc) Si riducono leggermente i posti letto (incluso alloggi ammobiliati di privati) che passano dai 111.695 del 2006, ai 105.707 del 2014 Si riducono leggermente i posti letto (incluso alloggi ammobiliati di privati) che passano dai 111.695 del 2006, ai 105.707 del 2014
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Arrivi in Provincia di Ravenna nell’ultimo decennio Gli arrivi annui sono cresciuti in maniera costante passando da poco meno di 700.000 (dato inizio anni '90) ad oltre un milione trecentomila dell'ultimo quadriennio. In particolare il dato 2011 (dato record pari a 1.366.564) ha più che doppiato quello del 1990 (che fu di 673.461) Gli arrivi annui sono cresciuti in maniera costante passando da poco meno di 700.000 (dato inizio anni '90) ad oltre un milione trecentomila dell'ultimo quadriennio. In particolare il dato 2011 (dato record pari a 1.366.564) ha più che doppiato quello del 1990 (che fu di 673.461) Il riscontro 2014 è stato il secondo di sempre con 1.357.619 arrivi Il riscontro 2014 è stato il secondo di sempre con 1.357.619 arrivi La crescita arrivi italiana nel decennio è pari a circa il 14% mentre quella estera, seppur con numeri assoluti nettamente meno elevati, è più marcata e vicina al 30% La crescita arrivi italiana nel decennio è pari a circa il 14% mentre quella estera, seppur con numeri assoluti nettamente meno elevati, è più marcata e vicina al 30%
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Presenze in Provincia di Ravenna nell’ultimo decennio Il dato presenze, dopo l’ottimo quinquennio 2007-2011, ha registrato una costante flessione nel corso dell’ultimo triennio. La media annua del decennio è comunque rilevante in termini di numeri assoluti (6.873.570) Il dato presenze, dopo l’ottimo quinquennio 2007-2011, ha registrato una costante flessione nel corso dell’ultimo triennio. La media annua del decennio è comunque rilevante in termini di numeri assoluti (6.873.570) Il mercato italiano risulta quello maggiormente colpito dalla congiuntura economica e così, dopo una crescita pressoché costante fra il 2005 ed il 2009, esso è andato progressivamente assestandosi, registrando infine una flessione, tale da riportare il dato presenze interno 2014 sui livelli del 2005. Il mercato italiano risulta quello maggiormente colpito dalla congiuntura economica e così, dopo una crescita pressoché costante fra il 2005 ed il 2009, esso è andato progressivamente assestandosi, registrando infine una flessione, tale da riportare il dato presenze interno 2014 sui livelli del 2005. Il mercato straniero incide in maniera ancora limitata (nel 2014 per il 20,78% del totale presenze) ma registra una crescita piuttosto costante, confermata anche nel 2014 (circa 200.000 presenze in più rispetto al 2005) Il mercato straniero incide in maniera ancora limitata (nel 2014 per il 20,78% del totale presenze) ma registra una crescita piuttosto costante, confermata anche nel 2014 (circa 200.000 presenze in più rispetto al 2005)
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La permanenza media nelle nostre strutture ricettive Il dato evidenzia permanenze in costante calo. L’ampliamento dell’offerta ed i nuovi trend di mercato hanno condotto all’obsolescenza della lunga vacanza estiva, con la tendenza a fruire di più numerose e più brevi occasioni di viaggio durante l’anno, con l’esito di un turismo più “occasionale”, sia nella scelta della destinazione che nella durata del soggiorno. In effetti, esaminando il trend degli ultimi 25 anni, si evidenzia come la permanenza media provinciale sia passata dalle 7,6 giornate del 1990 alle 4,8 del 2014, mentre il dato Istat nazionale 2014 si attesta a 5,8 Il dato evidenzia permanenze in costante calo. L’ampliamento dell’offerta ed i nuovi trend di mercato hanno condotto all’obsolescenza della lunga vacanza estiva, con la tendenza a fruire di più numerose e più brevi occasioni di viaggio durante l’anno, con l’esito di un turismo più “occasionale”, sia nella scelta della destinazione che nella durata del soggiorno. In effetti, esaminando il trend degli ultimi 25 anni, si evidenzia come la permanenza media provinciale sia passata dalle 7,6 giornate del 1990 alle 4,8 del 2014, mentre il dato Istat nazionale 2014 si attesta a 5,8 Questo trend ha condotto ad un numero sempre crescente di arrivi, non proporzionale però all’incremento presenze che risulta nettamente minore Questo trend ha condotto ad un numero sempre crescente di arrivi, non proporzionale però all’incremento presenze che risulta nettamente minore
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Presenze provinciali – Dettaglio del mercato italiano L’Italia settentrionale rappresenta oltre l’81% del dato presenze interno. In questo contesto spicca il peso di Emilia-Romagna e Lombardia le quali, aggregate, costituiscono oltre il 65% del totale presenze italiano. L’Italia settentrionale rappresenta oltre l’81% del dato presenze interno. In questo contesto spicca il peso di Emilia-Romagna e Lombardia le quali, aggregate, costituiscono oltre il 65% del totale presenze italiano. Nel corso del 2014 la flessione del mercato settentrionale (che impatta notevolmente sulle nostre destinazioni) è stata solo parzialmente compensata dal positivo riscontro del centro Italia. Nel corso del 2014 la flessione del mercato settentrionale (che impatta notevolmente sulle nostre destinazioni) è stata solo parzialmente compensata dal positivo riscontro del centro Italia. Risulta invece ancora relativo (in quanto inferiore al 6,5%) il dato presenze aggregato delle Isole Maggiori e dell’Italia Meridionale. Risulta invece ancora relativo (in quanto inferiore al 6,5%) il dato presenze aggregato delle Isole Maggiori e dell’Italia Meridionale.
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Il peso dei mercati esteri sul territorio provinciale L’Europa ribadisce lo status di continente trainante con circa il 90% del dato complessivo delle presenze straniere L’Europa ribadisce lo status di continente trainante con circa il 90% del dato complessivo delle presenze straniere Germania ed Est-Europa si confermano come le aree di mercato di maggior impatto e, aggregate, valgono il 54% del totale presenze estere. In particolare il dato dell’Europa Orientale è cresciuto di circa il 10% nell’ultimo decennio Germania ed Est-Europa si confermano come le aree di mercato di maggior impatto e, aggregate, valgono il 54% del totale presenze estere. In particolare il dato dell’Europa Orientale è cresciuto di circa il 10% nell’ultimo decennio Nel 2014 si sono registrati incrementi in doppia e tripla cifra percentuale, seppur con numeri assoluti ancora relativi, da tutte le realtà extra- europee ad eccezione dell’Africa Nel 2014 si sono registrati incrementi in doppia e tripla cifra percentuale, seppur con numeri assoluti ancora relativi, da tutte le realtà extra- europee ad eccezione dell’Africa
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Secondo quadro generale: focus sul Comune di Ravenna nell’ultimo decennio Consistenza ricettiva Consistenza ricettiva Arrivi e presenze (2005-2014) Arrivi e presenze (2005-2014) Peso dei mercati interni Peso dei mercati interni Peso dei mercati esteri Peso dei mercati esteri Il dettaglio su Ravenna Mare Il dettaglio su Ravenna Mare Il dettaglio su Ravenna Città d’Arte Il dettaglio su Ravenna Città d’Arte
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Quadro e tendenza della ricettività nel Comune di Ravenna – Periodo 2006-2014 Il fenomeno dei Bed and Breakfast registra il picco massimo proprio nel Comune di Ravenna, il quale conta i due terzi del totale provinciale di B&B, con circa 200 strutture (nel 2006 erano meno della metà) Il fenomeno dei Bed and Breakfast registra il picco massimo proprio nel Comune di Ravenna, il quale conta i due terzi del totale provinciale di B&B, con circa 200 strutture (nel 2006 erano meno della metà) Allineati al dato provinciale sia il comparto alberghiero che quello extra-alberghiero; l’aumento di strutture alberghiere di prima fascia risulta però più contenuto rispetto al trend provinciale 2006-2014 Allineati al dato provinciale sia il comparto alberghiero che quello extra-alberghiero; l’aumento di strutture alberghiere di prima fascia risulta però più contenuto rispetto al trend provinciale 2006-2014 In leggera controtendenza rispetto al dato provinciale, aumentano di circa il 2% i posti letto (incluso alloggi ammobiliati ad uso turistico) In leggera controtendenza rispetto al dato provinciale, aumentano di circa il 2% i posti letto (incluso alloggi ammobiliati ad uso turistico)
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Gli arrivi nel Comune di Ravenna - Periodo 2005-2014 Gli arrivi sono stabilmente sopra quota 500.000, con una media dal 2005 ad oggi, di circa 556.000 l'anno Gli arrivi sono stabilmente sopra quota 500.000, con una media dal 2005 ad oggi, di circa 556.000 l'anno Gli arrivi italiani nel decennio non sono mai scesi sotto quota 400.000. In particolare nel quinquennio 2007-2011 si è registrata una media annuale superiore a 450.000. Gli arrivi italiani nel decennio non sono mai scesi sotto quota 400.000. In particolare nel quinquennio 2007-2011 si è registrata una media annuale superiore a 450.000. Il dato arrivi straniero è quello che più si è sviluppato nel corso degli ultimi 10 anni, passando dai 111.049 del 2005 ai 139.353 registrati nel 2014. Gli arrivi stranieri del Comune di Ravenna valgono oltre il 55% del totale arrivi esteri provinciale Il dato arrivi straniero è quello che più si è sviluppato nel corso degli ultimi 10 anni, passando dai 111.049 del 2005 ai 139.353 registrati nel 2014. Gli arrivi stranieri del Comune di Ravenna valgono oltre il 55% del totale arrivi esteri provinciale
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Presenze nel Comune di Ravenna – Ultimo decennio Su base decennale, il riscontro presenze medio annuo è pari a 2.817.072, con un picco superiore ai 3 milioni nel 2009 Su base decennale, il riscontro presenze medio annuo è pari a 2.817.072, con un picco superiore ai 3 milioni nel 2009 Il mercato italiano è assestato intorno a quota 2 milioni, sebbene si sia registrato un calo piuttosto costante, per quanto relativamente contenuto, nell’ultimo triennio. Il dato annuo medio del decennio è comunque superiore a quota 2.100.000 presenze Il mercato italiano è assestato intorno a quota 2 milioni, sebbene si sia registrato un calo piuttosto costante, per quanto relativamente contenuto, nell’ultimo triennio. Il dato annuo medio del decennio è comunque superiore a quota 2.100.000 presenze Il dato estero conferma il trend di progressiva crescita ed incrementa, nel decennio, la propria quota presenze di circa il 15%, passando dalle 620.207 del 2005 alle 711.326 del 2014 Il dato estero conferma il trend di progressiva crescita ed incrementa, nel decennio, la propria quota presenze di circa il 15%, passando dalle 620.207 del 2005 alle 711.326 del 2014
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Ripartizione mercato italiano – Comune di Ravenna Il dato comunale per segmenti di mercato, pur in linea con quello provinciale, evidenzia un maggiore impatto estero (nel 2014 copre il 26,34% del totale presenze comunali, a fronte del 20,78% di media provinciale). Ne consegue un peso comunque maggioritario del mercato italiano (73,66%), ma meno marcato di quello medio provinciale (79,22%) Il dato comunale per segmenti di mercato, pur in linea con quello provinciale, evidenzia un maggiore impatto estero (nel 2014 copre il 26,34% del totale presenze comunali, a fronte del 20,78% di media provinciale). Ne consegue un peso comunque maggioritario del mercato italiano (73,66%), ma meno marcato di quello medio provinciale (79,22%) Pur confermandosi un sostanziale 81% di movimento dall’Italia Settentrionale, il dato comunale si sviluppa più marcatamente in direzione Nord-Est (8% in più rispetto alla media provinciale) Pur confermandosi un sostanziale 81% di movimento dall’Italia Settentrionale, il dato comunale si sviluppa più marcatamente in direzione Nord-Est (8% in più rispetto alla media provinciale) Pressoché allineati al dato provinciale i riscontri delle restanti aeree del mercato interno (eccetto un circa 1% in più dalle Isole Maggiori) Pressoché allineati al dato provinciale i riscontri delle restanti aeree del mercato interno (eccetto un circa 1% in più dalle Isole Maggiori)
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Il peso dei mercati stranieri nel Comune di Ravenna Si conferma il ruolo preponderante del turismo tedesco. Includendo anche i restanti mercati germanofoni, ovvero Svizzera ed Austria, si raggiunge una quota di mercato presenze pari al 42% del totale estero Si conferma il ruolo preponderante del turismo tedesco. Includendo anche i restanti mercati germanofoni, ovvero Svizzera ed Austria, si raggiunge una quota di mercato presenze pari al 42% del totale estero Rispetto al dato provinciale, il Comune di Ravenna registra un incoming leggermente minore (ma comunque rilevante) dall’Est Europa, mentre risultano superiori alla media i flussi da Francia, Scandinavia e Benelux Rispetto al dato provinciale, il Comune di Ravenna registra un incoming leggermente minore (ma comunque rilevante) dall’Est Europa, mentre risultano superiori alla media i flussi da Francia, Scandinavia e Benelux Il dato relativamente nuovo ed interessante riguarda i mercati extra- europei che, nel comune ravennate, incidono per circa il 12% Il dato relativamente nuovo ed interessante riguarda i mercati extra- europei che, nel comune ravennate, incidono per circa il 12%
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L’andamento dei lidi ravennati – Periodo 2005-2014 Il riscontro presenze annuo del comparto è stabilmente sopra quota 2.200.000. Si è registrata una flessione, ormai stabilizzata, dopo il picco del 2009 (che fu pari a 2.525.248). Il dato medio dell’ultimo quinquennio si è quindi assestato intorno a quota 2.300.000 presenze annue Il riscontro presenze annuo del comparto è stabilmente sopra quota 2.200.000. Si è registrata una flessione, ormai stabilizzata, dopo il picco del 2009 (che fu pari a 2.525.248). Il dato medio dell’ultimo quinquennio si è quindi assestato intorno a quota 2.300.000 presenze annue Il dato arrivi è stabile intorno a quota 330.000, col picco massimo di 365.242 nel 2007 Il dato arrivi è stabile intorno a quota 330.000, col picco massimo di 365.242 nel 2007 Il tasso di permanenza media del comparto è fra i più alti della Provincia e superiore alla media provinciale, risultando pari a 6,98 giornate medie nel decennio, con un picco di 7,2 sia nel 2009 e che nel 2010 Il tasso di permanenza media del comparto è fra i più alti della Provincia e superiore alla media provinciale, risultando pari a 6,98 giornate medie nel decennio, con un picco di 7,2 sia nel 2009 e che nel 2010
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Andamento di Ravenna Città d’Arte – Periodo 2005-2014 I numeri assoluti della Città d’Arte risultano nettamente ridotti rispetto a quelli della zona mare. In particolare le presenze, nonostante un riscontro arrivi non troppo distante da quello dei lidi, risentono di basse permanenze medie, pari ad appena 2,09 giorni I numeri assoluti della Città d’Arte risultano nettamente ridotti rispetto a quelli della zona mare. In particolare le presenze, nonostante un riscontro arrivi non troppo distante da quello dei lidi, risentono di basse permanenze medie, pari ad appena 2,09 giorni Ciò nonostante, il dato presenze è cresciuto di oltre il 27% nel periodo 2005-2014 (picco massimo: 510.208 nel 2011) Ciò nonostante, il dato presenze è cresciuto di oltre il 27% nel periodo 2005-2014 (picco massimo: 510.208 nel 2011) Ancora più marcato l’incremento del dato arrivi che cresce di quasi il 30% nel decennio (picco massimo: 238.423 nel 2011. Proprio nel 2014 si registra il terzo dato di sempre pari a 231.745) Ancora più marcato l’incremento del dato arrivi che cresce di quasi il 30% nel decennio (picco massimo: 238.423 nel 2011. Proprio nel 2014 si registra il terzo dato di sempre pari a 231.745)
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Ulteriori elementi di analisi per le nostre strategie turistiche Il peso delle singole località sul totale presenze Il peso delle singole località sul totale presenze Il trend dei 4 principali prodotti turistici Il trend dei 4 principali prodotti turistici La destagionalizzazione La destagionalizzazione Il tasso di occupazione camere alberghiere Il tasso di occupazione camere alberghiere
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Incidenza delle singole destinazioni sul totale provinciale La distinzione su base territoriale del grafico evidenzia come l’aggregato presenze di Cervia e Ravenna copra circa il 95% del totale provinciale La distinzione su base territoriale del grafico evidenzia come l’aggregato presenze di Cervia e Ravenna copra circa il 95% del totale provinciale Suddividendo invece il dato presenze annuo sulla base della “tipologia turistica”, si registra come il turismo collinare pesi per l’1,5%, mentre le principali città d’arte si attestano intorno al 9%, con le restanti destinazioni dell’interno che coprono l’1,5% del totale Suddividendo invece il dato presenze annuo sulla base della “tipologia turistica”, si registra come il turismo collinare pesi per l’1,5%, mentre le principali città d’arte si attestano intorno al 9%, con le restanti destinazioni dell’interno che coprono l’1,5% del totale Ne consegue che il comparto costiero aggregato di Cervia e Ravenna vale in sostanza circa l’88% del computo presenze complessivo, rimarcando la vocazione balneare e stagionale come core business del turismo provinciale Ne consegue che il comparto costiero aggregato di Cervia e Ravenna vale in sostanza circa l’88% del computo presenze complessivo, rimarcando la vocazione balneare e stagionale come core business del turismo provinciale
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Linee di tendenza dei nostri prodotti turistici Esaminando i nostri prodotti turistici non in termini di numeri assoluti, ma in un’ottica di progressione relativa, si evince come il nostro comparto trainante, ovvero il balneare, pur con una media presenze 2009-2014 superiore a 6 milioni, concluda l’ultimo triennio in flessione, confermando pregi e difetti di un mercato storicizzato e maturo Esaminando i nostri prodotti turistici non in termini di numeri assoluti, ma in un’ottica di progressione relativa, si evince come il nostro comparto trainante, ovvero il balneare, pur con una media presenze 2009-2014 superiore a 6 milioni, concluda l’ultimo triennio in flessione, confermando pregi e difetti di un mercato storicizzato e maturo La collina, dopo il picco del 2010, rimane stabile sui livelli del 2009, mentre cresce il comparto dell’interno. La città d’arte è invece potenzialmente il segmento con maggiori margini di sviluppo (su base nazionale vale oltre il 30% del mercato, nel nostro territorio solo il 9%). Tale comparto, dopo una crescita culminata col dato 2011, ha registrato una successiva flessione per dare infine nuovi segnali di ripresa nel 2014 La collina, dopo il picco del 2010, rimane stabile sui livelli del 2009, mentre cresce il comparto dell’interno. La città d’arte è invece potenzialmente il segmento con maggiori margini di sviluppo (su base nazionale vale oltre il 30% del mercato, nel nostro territorio solo il 9%). Tale comparto, dopo una crescita culminata col dato 2011, ha registrato una successiva flessione per dare infine nuovi segnali di ripresa nel 2014
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Il valore della destagionalizzazione Il semestre che va dal 1° ottobre al 31 marzo, raccoglie appena il 7% del totale annuo presenze (meno del solo mese di settembre), mentre il dato nazionale Istat 2014, nel medesimo semestre, registra una concentrazione di pernottamenti più che tripla (il 23,5% del dato annuale) Il semestre che va dal 1° ottobre al 31 marzo, raccoglie appena il 7% del totale annuo presenze (meno del solo mese di settembre), mentre il dato nazionale Istat 2014, nel medesimo semestre, registra una concentrazione di pernottamenti più che tripla (il 23,5% del dato annuale) Per altro verso, il semestre 1° aprile – 30 settembre vale il 93% del totale presenze provinciale a fronte di un dato nazionale più equilibrato e pari al 76,5%. In particolare, nel nostro territorio, i 4 mesi estivi monopolizzano il dato presenze e valgono da soli l’83% del totale annuo Per altro verso, il semestre 1° aprile – 30 settembre vale il 93% del totale presenze provinciale a fronte di un dato nazionale più equilibrato e pari al 76,5%. In particolare, nel nostro territorio, i 4 mesi estivi monopolizzano il dato presenze e valgono da soli l’83% del totale annuo
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L’andamento dell’indice di occupazione camere Risulta evidente come nei 3 mesi estivi, oltre al consueto picco di arrivi e presenze già rimarcato, vi sia anche un alto indice di occupazione camere; in particolare l’annata 2011 (record di arrivi ed oltre 7 milioni di presenze) segnala un perentorio dato di occupazione in alta stagione Risulta evidente come nei 3 mesi estivi, oltre al consueto picco di arrivi e presenze già rimarcato, vi sia anche un alto indice di occupazione camere; in particolare l’annata 2011 (record di arrivi ed oltre 7 milioni di presenze) segnala un perentorio dato di occupazione in alta stagione Nel 2014 invece, in un quadro nettamente meno brillante dei mesi estivi, si evidenzia un riscontro in leggera crescita dell’occupazione in bassa e bassissima stagione rispetto al trend degli anni precedenti Nel 2014 invece, in un quadro nettamente meno brillante dei mesi estivi, si evidenzia un riscontro in leggera crescita dell’occupazione in bassa e bassissima stagione rispetto al trend degli anni precedenti Rimane tuttavia significativo come, in 9 mesi su 12, non si raggiunga neppure il dato del 50% di camere alberghiere vendute Rimane tuttavia significativo come, in 9 mesi su 12, non si raggiunga neppure il dato del 50% di camere alberghiere vendute
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