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NELL’OTTICA DELL’INCLUSIVITA’

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Presentazione sul tema: "NELL’OTTICA DELL’INCLUSIVITA’"— Transcript della presentazione:

1 NELL’OTTICA DELL’INCLUSIVITA’
9 Tel.: 0966/656134 Fax: 0966/655001 CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE Via Galileo Galilei, 5 CITTANOVA (RC) C.F.: C.M.: RCIC80200C C.T.P. C.M. RCCT71400G Istituto Comprensivo Statale CITTANOVA - SAN GIORGIO MORGETO NELL’OTTICA DELL’INCLUSIVITA’ Ciò che conta non è il fatto che una persona in situazione di handicap trovi una collocazione all'interno dell'istituzione scolastica, quanto che le persone che intervengono nella relazione educativa si sforzino di rispondere a quelli che si presume possano essere i bisogni specifici di questo alunno nel contesto in cui si trova. L'accoglienza è reale quando comporta piccoli adattamenti e il processo di insegnamento è efficace quando si adatta agli individui cui si rivolge.” (A. Canevaro) A cura dell’Ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015

2 NELL’OTTICA DELL’INCLUSIVITA’ QUALI PROSPETTIVE....
A QUASI 40 ANNI DALLA Legge n° 517/77 Una riflessione sugli aspetti del sistema scolastico inclusivo La selettiva specificazione disabilità/ non disabilità va superata nell’ottica del “Concetto di persona” Personal identity-” sacralità inviolabile da tutelare - Soggetto nella sua globalità e storia con: bisogni, potenzialità, relazionalità -”Fine in sé e non un mezzo (Kant) L’OMS e il sistema ICF (2001) ICF-CY (2007) in maniera innovativa, multidisciplinare ed universalmente applicabile, fa riferimento sull’importanza di tre livelli: corpo, persona, ambiente . Autodeterminazione, ed empowerment per il miglioramento della qualità della vita dell’individuo Modello Biopsicosociale Con le evoluzioni delle normative e cambiamenti sociali giunge la nuova legislatura L. 170/2010 – DM 12/7/11 D M del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” CM n 8/3/2013 DM 27/12/2013 Transizione concettuale da integrazione a Inclusione Integrazione: non è un processo che prevede l'adattamento di una parte al tutto, ma in cui ciascuno possa giovarsi del tutto per rispondere ai suoi bisogni, per migliorare il suo livello di relazione con la realtà circostante. Inclusione : cambiamento, inserimento e adattamento reciproco INCLUSIONE• Si riferisce alla globalità delle sfere educativa, sociale e politica • Guarda a tutti gli alunni INTEGRAZIONE Si riferisce all’ambito educativo in senso stretto• Guarda al singolo alunno • Interviene prima sul soggetto, poi sul contesto• Incrementa una risposta speciale. A cura dell‘Ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015

3 A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015
’ .....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA DIDATTICA .....e METODOLOGIE NUOVA CONCEZIONE DELLO STILE INSEGNAMENTO/ STILE APPRENDIMENTO Didattica comune MODALITA’ PIÙ INCLUSIVE MODELLI DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO DIDATTICA PER PROBLEMI REALI RAPPORTO TRA COMPETENZE-CURRICULO E COMPETENZE-ALUNNO ADATTAMENTO OBIETTIVI CURRICULARI ra Didattica individuale ADATTAMENTO ALLE CARATTERISTICHE INDIVIDUALI RINFORZO, ACCESSIBILITA’, ACQUISIZIONE COMPETENZE E ABILITA’ COMUNICATIVE-RELAZIONALI, AUTONOMIA PERSONALE E SOCIALE COMPETENZE MINIME DI APPRENDIMENTO Percorsi educativi relazionali-individuali LABORATORI ESPRESSIVI, CREATIVI, PRODUTTIVI A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015

4 A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015
.....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA QUALI OBIETTIVI NUOVA CONCEZIONE DELLO STILE INSEGNAMENTO/ STILE APPRENDIMENTO Garantire i diritti alla formazione, alle pari opportunità e alla partecipazione sociale al fine di diminuire l’atteggiamento di esclusione dal percorso educativo Promuovere le risorse e le potenzialità di ciascuno Rispondere alla variabilità degli esiti di apprendimento Definire i Bisogni Educativi Speciali Evitare gli automatismi Progettare in funzione dell’inclusione Agire nelle classi sul piano della didattica e dell’orientamento Favorire i cambiamenti al contesto e sviluppare contenuti, strutture e metodologie attuali Creare fattori facilitatori ed eliminare le barriere all’apprendimento sviluppare l’accettazione della diversità e la promozione delle risorse dell’insegnamento A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015

5 .....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA PRATICHE IN SINERGIA PER UNA COMUNITÀ CHE APPRENDE
Professionalità forma i Docenti facilitatori-organizzatori Class-building: favorisce un buon apprendimento Modalità operative: rendono l’alunno protagonista dei processi di apprendimento Contenuti e strumenti: rispondono alle esigenze di specialità e di normalità Valutazione: valuta i processi e non solo le performance Non percorsi separati ma percorso unico che preveda l’acquisizione di conoscenze e competenze di didattica sia speciale che normale A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015

6 .....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA AL CENTRO LA DIDATTICA
DIDATTICA INCLUSIVA INTEGRA TUTTI GLI ALUNNI VALORIZZA LE DIFFERENZE (NORMALE SPECIALITA’) IN RISORSA AUMENTA IL LIVELLO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA DIDATTICA METACOGNITIVA ATTIVA CAPACITÀ E PROCEDURE PER ACQUISIRE APPRENDIMENTI EFFICACI E SPENDIBILI IN CONTESTI DIFFERENTI E SITUAZIONI NUOVE SVILUPPA LA “META-ABILITÀ”PREVEDENDO NELL’ALUNNO MOTIVAZIONE, FIDUCIA, AUTOSTIMA, VARIABILI EMOTIVE DIDATTICA COOPERATIVA NASCE DALLA DIDATTICA METACOGNITIVA E SI FONDA SUL PRINCIPIO DELLA COOPERAZIONE STUDIA I GRUPPI COME MEZZI PER LO SVILUPPO SOCIALE E COGNITIVO DELL’INDIVIDUO COLUI CHE APPRENDE DIVIENE PROTAGONISTA ATTIVO E RESPONSABILE A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2- a.s. 2014/2015

7 OTTIMIZZARE LE RISORSE interne/esterne
.....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA DIDATTICA INCLUSIVA, COOPERATIVA E METACOGNITIVA FAVORIRE STRATEGIE E STRUMENTI PROMUOVERE OFFERTE FORMATIVE OTTIMIZZARE LE RISORSE interne/esterne Buone prassi Gruppo classe Cooperative learning Prevenzione Docenti curriculari Peer-Tutoring Ambiente di apprendimento Docenti specializzati Brainstorming Apprendimento significativo Alleanze educative extrascolastiche PROBLEM SOLVING Tecnologie multimediali MODALITA’’ LABORATORIALI Servizi sociosanitari sul territorio Costituzione di reti relazionali Collaboratori scolastici A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015

8 .....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA
Le quattro dimensioni cardine della prospettiva inclusiva: L’INDIVIDUALIZZAZIONE DIDATTICA LA CREAZIONE DI UN GRUPPO CLASSE COOPERATIvO LO SVILUPPO DI STRATEGIE DIDATTICHE METACOGNITIVE LA CREAZIONE DI UN GRUPPO CLASSE RESILIENTE A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015

9 insegnanti di sostegno Assistente alla persona
.....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA Relazione educativa/ Amore pedagogico ORGANI ISTITUZIONALI L’Istituto garantisce le condizioni di • partecipazione per tutti alle attività didattiche curricolari scolastiche ed extrascolastiche ritenute efficaci al perseguimento del successo formativo: - predispone le condizioni di fattibilità; - favorisce la realizzazione di tali esperienze stabilendo anche dei protocolli d’intesa; - rimuove qualsiasi ostacolo alla partecipazione; - prevede attività laboratoriali ed esperienze mirate e finalizzate Dirigente Scolastico Legale rappresentate dell’Istituto Consiglio di istituto Organo di governo dell’I.S. Figure Strumentali Risorse per la realizzazione delle finalità Consiglio di classe Docenti curriculari e specializzati Insegnanti curriculari Partecipano alla stesura del PEI e PSP insegnanti di sostegno Docenti specializzati e contitolari con i docenti curriculari Personale Ata Collaboratori Scolastici Incaricati per l’assistenza materiale o specialistica di base Assistente alla persona Figura fornita dal comune (S.I e S.P.) per sostegno alla didattica A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2- a.s. 2014/2015

10 A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015
.....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA Relazione educativa/ Amore pedagogico ORGANI ISTITUZIONALI La pedagogia istituzionale e la relazione educativa si fonda su un equilibrio dinamico di scambi tra tutti i protagonisti del progetto educativo Comunità educante Educatore Alter Relazione A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015

11 .....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA GRUPPI DI LAVORO
La normativa vigente prevede quattro tipologie di gruppi di studio e di lavoro: Alcuni gruppi di lavoro sono quindi previsti dalla legge 104/92, e sono funzionali all’attuazione del progetto integrazione dell’istituto 1 Il gruppo di lavoro interistituzionale provinciale (GLIP) costituito presso ogni USP in attuazione della L. n. 104/92, art. 15, comma 1. normativa: Legge n. 104/ D.M. n. 122/94 (GLH) (GLHI) (GLHO) 2. il gruppo di lavoro per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap presso l’USP(GRUPPO H) normativa: Legge n. 104/ D.M. n. 122/ C.M. n. 123/94 Gruppo di lavoro H d’Istituto Gruppo di lavoro H GRUPPO DI LAVORO H Operativo sull’allievo La Circolare n.8 chiarisce che i compiti del Gruppo di lavoro e studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti I BES 3. il gruppo di studio e di lavoro di istituto costituito ai sensi della L. n. 104/92, art. 15,comma 2. normativa: C.M. n. 262/88, par Legge n. 104/ D.M. n. 122/94 4. il gruppo tecnico di istituto per ciascun alunno in situazione di handicap costituito in relazione ai singoli casi, ai sensi della L. n. 104/92, art. 15,comma 2. normativa: Legge n. 104/92 GLI Gruppo di lavoro per l’inclusione definisce le azioni strategiche finalizzate ad incrementare il livello di inclusività dell’istituto PAI A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015

12 .....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA Bisogni Educativi Speciali
Quadro delle principali situazioni di BES (Bisogni Educativi Speciali) individuate nella direttiva. e riconducibili a tre categorie principali . DISABILITA’ certificata ai sensi dell’art. 3 c. 1 e c. 3 della L. 104/92 e del DPCM n. 185/06 Intellettiva sensoriale/motoria altra disabilità STRUMENTI DIDATTICI: D.F., PDF, PEI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI con certificazione o diagnosi DSA certificati ai sensi della l. 170/2010 Diagnosi ADHD-bordline-altro disturbo evol. specif STRUMENTI DIDATTICI: PDP, STRUMENTI COMPENSATIVI E/O MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI DIDATTICI: PDP (SOLO SE PRESCRIVE STRUMENTI COMPENSATIVI E/O MISURE DISPENSATIVE PER L’AMPLIAMENTO DELLE OPPORTUNITÀ EDUCATIVE SVANTAGGIO socioeconomico linguistico culturale Altri BES A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015

13 .....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA AUTOANALISI E BILANCIO
Attenzione alla qualità dell’inclusione realizzata a scuola … per l’inclusione sociale Focus sugli indicatori relativi ai fattori di qualità che caratterizzano il funzionamento della scuola in ogni fase di realizzazione dei processi Attenzione ai processi attivati e ai risultati ottenuti in termini di valore aggiunto Rafforzare la logica di “RETE” inter ed intraistituzionale siano preventivamente calendarizzate sulla base di un funzionale confronto fra i docenti del team o Cdc; vengano effettuate in relazione al PdP (se presente) e con l’uso degli strumenti compensativi e/o le misure dispensative (se previsti). Le verifiche e le valutazioni per gli alunni BES possono essere uguali, semplificate o differenziate rispetto a quelle previste per la classe, sulla base di quanto declinato nel PEI; svolte secondo i criteri educativi e didattici stabiliti nel PEI da tutti i docenti del Team / Cdc, e quindi non solo dal docente specializzato Le verifiche e le valutazioni per alunni con disabilità A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015

14 . NELL’OTTICA DELL’INCLUSIVITÀ ....UNA SCUOLA PIÙ EQUA E INCLUSIVA
Grazie per l’attenzione A cura dell'ins. Angela Russo F.S. Area 2 - a.s. 2014/2015


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