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PubblicatoBarbara Meli Modificato 9 anni fa
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Nell’ambito del progetto di continuità tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado, la classe 5° della Scuola Primaria Santuario e la classe 1°D della Scuola Secondaria di Primo Grado Pertini – Lavagnola hanno rielaborato in modo creativo e personale “La volpe e l’uva” di Esopo. I ragazzi, suddivisi in piccoli gruppi misti, hanno riscritto la favola partendo dalla sequenza di immagini. Osservando i disegni hanno modificato, in modo originale, l’intera storia e inventato nuove morali.
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VANESSA LUCA GABRIELE DANIEL NICOLO’ CHIARA CECILIA
LA VOLPE AFFAMATA PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIA SANTUARIO SCUOLA SECONDARIA I GRADO PERTINI LAVAGNOLA
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Un giorno una volpe mentre camminava affamata alla ricerca di cibo, si imbatté in un produttivo vigneto. La volpe si sentì incuriosita e pensò come fosse il frutto di quell’albero.
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Si sentì felice perché finalmente aveva trovato del cibo.
Ad un certo punto la volpe alzò lo sguardo e vide molti grappoli d’uva, alla vista succulenti. Si sentì felice perché finalmente aveva trovato del cibo. .
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Guardando quei vistosi grappoli d’uva, alla volpe venne fame e pensò a quanto fosse fortunata ad aver trovato quei succosi frutti.
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La volpe, con la sua fame sempre più dominante, tentò di prendere gli appetitosi grappoli con un balzo alto, ma la sua impresa fallì. Morale: a volte nella vita non si ottiene sempre ciò che si vuole.
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LA DELUSIONE DELLA VOLPE
FEDERICA VERONICA IRENE PIETRO LEONARDO ELISA BEATRICE LA DELUSIONE DELLA VOLPE PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIA SANTUARIO SCUOLA SECONDARIA I GRADO PERTINI LAVAGNOLA
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C’era una volta una volpe molto affamata:
«Che fame!!! Cercherò del cibo!».
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Cammina, cammina, trovò una vite piena di grappoli d’uva: «Che fortuna
Cammina, cammina, trovò una vite piena di grappoli d’uva: «Che fortuna!» pensò gioiosa la volpe.
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«Gnam ... Gnam…! Cercherò di prenderla!».
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«Va beh! Non era abbastanza matura!».
La volpe non riuscì a prenderla e, già stufa, per consolarsi, si disse: «Va beh! Non era abbastanza matura!». Morale: chi non si impegna non ottiene nulla.
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