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1 Authority control Introduzione Lucia Sardo. 2 biblioteca: lettore: catalogo: raccolta di documenti ordinata per il loro reperimento destinatario dei.

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Presentazione sul tema: "1 Authority control Introduzione Lucia Sardo. 2 biblioteca: lettore: catalogo: raccolta di documenti ordinata per il loro reperimento destinatario dei."— Transcript della presentazione:

1 1 Authority control Introduzione Lucia Sardo

2 2 biblioteca: lettore: catalogo: raccolta di documenti ordinata per il loro reperimento destinatario dei documenti medium tra la biblioteca e il lettore

3 3 catalogo linguaggio che mette in relazione la biblioteca con i lettori è redatto con criteri costanti e coerenti che ne garantiscono un uso appropriato nel contesto specifico in cui si pone

4 4 La catalogazione consiste:  nella redazione codificata di una registrazione  nella formulazione di uno o più indici che garantiscano il suo reperimento

5 5 Il processo catalografico L’authority control riguarda solo la terza fase 3 fasi principali: 1. descrizione del documento 2. scelta del punto di accesso 3. selezione della forma di ciascun punto di accesso (e dell’ordine di citazione)

6 6 consente di accertare se la biblioteca possiede un determinato documento: funzione di localizzazione Il catalogo ha due funzioni principali: mostra quali documenti condividono una caratteristica comune: funzione di raggruppamento

7 7 l’accesso coincide con la formulazione presente sul documento (nel caso del catalogo per autore) Funzione di localizzazione

8 8 Funzione di collocazione 1. collega le espressioni e le manifestazioni di un’opera (terminologia FRBR) 2. collega tutte le opere che sono il prodotto di un singolo agente responsabile della loro creazione, ovvero le opere che hanno una origine comune 3. collega tutte le opere che trattano di un soggetto comune, ovvero le opere che hanno un’intenzione comune

9 9 Funzione di collocazione necessita di una forma controllata e strutturata, che sia: 1. univoca, così che le opere di un autore o su un soggetto siano ricondotte a un’unica voce; 2. uniforme, così che le opere di un autore o su un soggetto siano ricondotte a un’unica forma

10 10 Evidenzia la posizione dell’accesso nel catalogo cartaceo Intestazione Evidenzia la funzione di un termine o di una stringa che consente il reperimento dell’informazione in un file bibliografico Punto d’accesso

11 11 Intestazione punto d’accesso controllato Punti d’accesso non controllati possono comprendere dati quali il titolo proprio della manifestazione, o parole chiave presenti nella registrazione bibliografica Cfr. Dichiarazione di principi internazionali di catalogazione, 5.1

12 12 Terminologia

13 13 Authority control Termine complessivo per il concetto che racchiude le operazioni dell’authority work, tese a costruire l’authority file, costituito da authority records.

14 14 Ha lo scopo di: 1. fornire struttura sindetica (relazionale) e coerenza al catalogo 2. permettere la realizzazione delle funzioni e degli obiettivi del catalogo

15 15 L’authority control è il processo che dovrebbe assicurare l’omogeneità formale di ciascuna voce scelta come accesso

16 16 Authority work Insieme delle operazioni di redazione e di manutenzione dell’authority system; è costituito da cinque procedimenti: 1. creazione di authority record 2. raccolta degli authority record in un authority file 3. collegamento dell’authority file con il catalogo; authority file + catalogo formano un authority system 4. manutenzione dell’authority system 5. valutazione dell’authority system

17 17 Authority list Elenco organizzato di nomi e titoli, che ha lo scopo di agevolare l’individuazione e, dunque, la formulazione del nome di un autore, di un titolo o di una voce di soggetto, in presenza di formulazioni diverse in edizioni successive della stessa opera, in opere diverse o nei repertori.

18 18 Authority record - 1 3. assicura la collocazione nel catalogo delle registrazioni che hanno lo stesso punto d’accesso; 1. registra la forma del punto d’accesso prescritta dal codice di catalogazione in uso; 2. permette l’applicazione costante della forma per ulteriori registrazioni della stessa entità o sul medesimo soggetto;

19 19 Authority record - 2 4. determina la forma del nome del descrittore una sola volta, al primo apparire del punto d’accesso nel catalogo; 5. registra le manifestazioni diverse di un punto d’accesso (p.e., cambio di nome o adozione di regole diverse di catalogazione o di politiche diverse di catalogazione

20 20 Contenuto L’authority record contiene: 1. la forma standard 2. le forme correlate: a. varianti ortografiche del nome b. varianti linguistiche del nome 3. documentazione delle decisioni 4. fonti consultate

21 21 Authority file costituisce l’autorità a cui fare riferimento per verificare se una intestazione è già stata utilizzata e per avere una guida per crearne una nuova; favorisce la coerenza e l’uniformità degli indici del sistema catalografico tramite l’indicazione della forma standard correlata alle forme varianti incontrate durante il processo di catalogazione e usate dai repertori

22 22 Authority system L’authority system è il collegamento del catalogo con l’authority file L’international authority system è un sistema di scambio internazionale di authority data, non legato ad un singolo catalogo oppure a una realtà locale

23 23 Il dibattito teorico

24 24 Conferenza di Parigi, 1961 -ICCP giungere ad un accordo sui principi di base che determinano la scelta e la forma dell’intestazione delle schede nel catalogo per autore e titolo Obiettivo

25 25 ICCP - 2 I Principi di Parigi dedicano ampio spazio all’uniformità, pur non parlando in modo esplicito di controllo di autorità. Affermano che è necessario standardizzare la forma del punto d’accesso. Implicitamente stabiliscono la necessità di avere uno strumento che permetta il controllo della forma dell’intestazione.

26 26 Tre criteri La selezione della forma dipende da tre criteri non sempre concordi, spesso antitetici fra loro: 1. la forma con cui l’autore è più frequentemente identificato in edizioni delle sue opere; 2. la forma ricorrente nella critica e nei repertori; 3. la forma divenuta costante nell’uso generale.

27 27 Congresso IFLA, Berna, 1962 Il rapporto del Committee on Uniform Cataloguing Rules raccomanda la produzione di: 1. liste di titoli uniformi per i classici anonimi di ogni paese, con equivalenti nelle lingue di altri paesi; 2. liste di nomi di stati, conformi ai nomi ufficialmente usati e con gli equivalenti nelle principali lingue; 3. liste sull’uso nazionale dei nomi di persona.

28 28 Incontro di Copenhagen - IMCE - 1969 L’International Meeting of Cataloguing Experts, organizzato dall’IFLA Committee on Cataloguing (Copenhagen 1969) discute le varie interpretazioni dei Principi di Parigi.

29 29 IMCE - 1 Gli esperti rilanciano un motivo ispiratore della Conferenza di Parigi: il superamento dell’ambito linguistico o nazionale come necessità per la collaborazione internazionale.

30 30 IMCE - 2 È incoraggiato l’uso delle forme originali di nomi, titoli, città e stati (cfr. le risoluzioni sezioni 7.1 e 9.44, edite in Libri, 1970). Questo principio è antitetico a quello dell’uso linguistico, secondo il quale si adotta la lingua dell’agenzia nazionale.

31 31 Conferenza sulle Bibliografie Nazionali - 1977 Nella tredicesima raccomandazione della Conferenza si stabilì che una agenzia bibliografica nazionale dovrebbe mantenere un “authority control system” per i nomi nazionali, seguendo le direttive internazionali.

32 32 Controllo bibliografico universale Ciascuna nazione (agenzia catalografica nazionale) è responsabile della forma autorevole degli autori nazionali. Le agenzie catalografiche nazionali dovrebbero accettare le forme come stabilite dalla nazione d’origine dell’autore (criterio base) “Nel caso di paesi che non esistono più, dovranno essere gli esperti delle varie discipline a decidere la forma normalizzata” ( Gedeon Borsa )

33 33 Nel 2003 vengono chiusi l’UBCIM Programme e la Universal Dataflow and Telecommunications Core Activity Sono stati sostituiti dalla IFLA - CDNL Alliance for Bibliographic Standards (ICABS): cfr. http://www.ifla.org/VI/7/icabs.htm

34 34 IME_ICC Primo incontro di esperti per un codice internazionale di catalogazione, promosso dall'IFLA, Francoforte, 2003 http://www.ddb.de/standardisierung/afs/imeicc_index.htm Secondo incontro, Buenos Aires, 2004 http://www.loc.gov/loc/ifla/imeicc/imeicc2/ Terzo incontro, Il Cairo, 2005 http://www.loc.gov/loc/ifla/imeicc/

35 35 Raccomandazioni e standard Raccomandazioni internazionali e standard per la formulazione delle forme autorevoli

36 36 Raccomandazioni internazionali per la strutturazione di forme autorevoli Le raccomandazioni per la strutturazione della forma standard hanno lo scopo di assicurare coerenza e costanza della forma del punto d’accesso

37 37 Names of persons - 1 1963: Prima edizione non intervenire per standardizzare le convenzioni e le norme di catalogazione codificare la prassi esistente

38 38 Names of persons - 2 1996: quarta edizione 105 capitoli dedicati ad altrettante nazioni redatti da esperti I capitoli presentano: a. indicazione della lingua o delle lingue in uso nella nazione b. prospetto degli elementi che costituiscono parte integrante del nome c. ordine degli elementi nelle intestazioni http://www.ifla.org/VII/s13/pubs/NamesOfPersons_1996.pdf

39 39 Form and structure of corporate headings - 1980 1976: IFLA costituisce un Working group on corporate headings per giungere a un accordo su un insieme di principi di base che regolino la forma e la struttura delle intestazioni collettive.

40 40 Structures of Corporate Name Headings Final Report - Nov. 2000 Http://www.ifla.org/VII/s13/scatn/final2000.htm Non una revisione di FSCH, ma un ripensamento su come intendere la collaborazione internazionale in questo settore

41 41 Linee guida per la redazione di authority record

42 42 Guidelines for authority and reference entries GARE (IFLA, 1984) Ù Nasce e si sviluppa in ambito di catalogo cartaceo Ù Terminologia da catalogo cartaceo Ù Importante concettualmente

43 43 GARE - Obiettivi - 1 Le direttive riguardano le intestazioni: 1. dei nomi personali 2. degli enti (inclusi i congressi) 3. delle autorità politico-territoriali 4. dei titoli uniformi delle opere classiche (“classici anonimi”)

44 44 GARE - Obiettivi - 2 Due obiettivi principali: 1. definire gli elementi richiesti per le voci di autorità e di rinvio 2. stabilire una struttura per per le voci di autorità e di rinvio

45 45 GARE - Struttura GARE presenta tre strutture, una per ciascun tipo di voce: 1. voce di autorità 2. voce di rinvio 3. voce generale esplicativa

46 46 2. ed.: GARR www.ifla.org/VII/s13/garr/garr.pdf

47 47 GSARE Guidelines for subject authority and reference entries (1993) La struttura della registrazione di autorità è uguale a GARE; La struttura della registrazione di rinvio specifico è uguale alla struttura della registrazione di rinvio di GARE; La struttura della registrazione di rinvio generico si riferisce a intestazioni che coinvolgono più termini o più stringhe.

48 48 UNIMARC/Authorities - 1 1984: creazione di uno Steering Group per sovrintendere allo sviluppo di UNIMARC/Authorities, la cui prima edizione esce nel 1991 2001: Seconda edizione. cfr-. www.ifla.org/VI/8/projects/UNIMARC-AuthoritiesFormat.pdf

49 49 UNIMARC/Authorities - 2 UNIMARC/Authorities ha lo scopo di facilitare lo scambio fra le agenzie bibliografiche nazionali di authority data in una forma leggibile dalla macchina. UNIMARC/Authorities specifica etichette (tags), indicatori e identificatori di sottocampi da assegnare a registrazioni di voci d’autorità e di rinvio, e a voci esplicative generali, in una forma leggibile dalla macchina, per le stesse entità previste dalle GARE, con l’aggiunta dei titoli uniformi delle opere di autori personali e delle voci di soggetto

50 50 FRANAR http://www.ifla.org/VII/d4/FRANAR-Conceptual-M-Draft-e.pdf L’IFLA promuove nel 1998 la creazione del Working Group on Functional Requirements and Numbering of Authority Records per proseguire il lavoro svolto dal Working Group on Minimum Level Authority Record and the ISADN.

51 51 FRANAR - Finalità - 1 Le finalità del gruppo sono tre: 1. definire i requisiti funzionali degli authority record, continuando il lavoro iniziato da FRBR per le registrazioni bibliografiche;

52 52 FRANAR - Finalità - 2 2. studiare la fattibilità e gli usi di un ISADN (International Standard Authority Data Number), definirne gli utenti, determinare per quale tipo di authority record sia necessario, esaminare la struttura di questo codice di identificazione e il tipo di gestione necessario; 3. collaborare con altri gruppi di lavoro che si occupano di authority file

53 53 Authority list Alcuni esempi

54 54 Personennamen des Mittelalters = Nomina scriptorum Medii Aevi = Names of persons of the Middle Ages : PMA : Namensformen für 13000 Personen gemäß den Regeln für die alphabetische Katalogisierung (RAK) / Bayerische Staatsbibliothek ; Redaktionelle Bearbeitung Claudia Fabian ; [unter Mitarb. von Ute Klier und Gabriele Meßmer]. – Zweite erweiterte Ausg. – München : Saur, 2000.

55 55 Personennamen der Antike : PAN : Ansetzungs- und Verweisungsformen gemäß den RAK / erarbeitet von der Bayerische Staatsbibliothek ; [redaktionelle Bearb.: Claudia Fabian und Ute Klier]. – Autorisierte Ausg. – Wiesbaden : Reichert, 1993. http://www.ifla.org/VII/s13/pubs/AnonymousClas sics2004.pdf

56 56 ACOLIT : autori cattolici e opere liturgiche : una lista di autorità / Associazione bibliotecari ecclesiastici italiani ; diretto da Mauro Guerrini = Catholic authors and liturgical works : an authority list / edited by Mauro Guerrini. – Milano : Editrice bibliografica, 1998-

57 57 Getty Vocabulary Program - 1 Costruisce, mantiene e diffonde ‘vocabolari’ per le arti visive e l’architettura. Art & Architecture Thesaurus® (AAT) Union List of Artist Names® (ULAN), Getty Thesaurus of Geographic Names™ (TGN). http://www.getty.edu/research/conducting_research /vocabularies/

58 58 Le fonti autorevoli Uno dei problemi principali è costituito dalla individuazione del repertorio, della enciclopedia, della storia letteraria e scientifica che possano costituire fonte autorevole da cui selezionare la forma da usare come standard nell’authority record. Il problema si pone principalmente per chi deve creare il record (National Bibliographic Agencies; realtà locali)

59 59 Gerarchia delle fonti Possibile gerarchia delle fonti secondo il tipo di repertorio: a. Bibliografie nazionali correnti b. Bibliografie nazionali retrospettive c. Cataloghi d. Enciclopedie generali e. Bio-bibliografie f. Cataloghi dei libri in commercio g. Repertori di anonimi e pseudonimi

60 60 Area linguistico-territoriale italiana - 1 a. Bibliografia nazionale italiana b. CUBI c. Catalogo collettivo di opere italiane (ICCU)

61 61 Area linguistico-territoriale italiana - 2 d. Enciclopedia italiana di scienze, lettere e arti; e. Grande dizionario enciclopedico UTET f. Dizionario biografico degli italiani g. Archivio biografico italiano (Saur) h. Who’s who in Italy i. Catalogo dei libri in commercio l. Melzi; Frattarolo

62 62 Tecniche e procedure Analisi delle fasi dell’authority work

63 63 Forma culturalmente fondata La scelta della forma deve essere culturalmente fondata, mai casuale, pena il suo rifiuto La sua formulazione è legata al documento, alla lingua del catalogo e alla tradizione culturale

64 64 Valore della forma scelta Nessuna forma standard ha valore assoluto, anzi è suscettibile di modifica quando un’altra sia ritenuta più adatta in seguito a nuove ricerche o ad altre convenzioni. È però indispensabile che la forma dell’intestazione sia scelta coerentemente alla filosofia del catalogo e che la sua affidabilità sia controllata costantemente.

65 65 Creazione di un authority record Nomi personali Enti Nomi geografici Titoli uniformi (dell’opera e della serie) Serie Voci di soggetto

66 66 Nomi personali problemi di omonimia cambiamenti di nome utilizzo di uno pseudonimo o di più di un nome per presentare le proprie opere (polipseudonimato) ( Genette )

67 67 Identità bibliografiche distinte Uso di pseudonimi per tipologie di opere diverse; p.e.: Lewis Carroll e Charles Lutwidge Dodgson John Innes Mackintosh Stewart e Michael Innes (Rica 51.6) «In questi casi non abbiamo una variazione formale ma una moltiplicazione di personalità letterarie, che potrebbe essere legittimo considerare quali diversi autori» (Petrucciani)

68 68 Multiple names Multiple names (nomi multipli): comunemente si tratta di nomi personali inventati (o reali) che ciascuno può usare come “identità”.

69 69 Enti - 1 Il nome di un ente varia per motivi analoghi e, insieme, differenti rispetto a quelli del nome personale. Motivi analoghi: a. forme ortografiche diverse b. forme linguistiche differenti c. cambiamento del nome o della forma del nome

70 70 Enti - 2 Il cambiamento di nome può significare, però, un cambiamento nella ragione sociale, nello scopo e nell’attività, significa la nascita di un nuovo ente; in questo caso la differenza di nome rende necessaria la creazione di un nuovo authority record.

71 71 Autorità politico-amministrative I problemi riguardano i nomi delle autorità politico- territoriali (nazioni, regioni, …), in particolare: 1. modifiche territoriali senza un cambio di nome dell’autorità politico-territoriale (p.e., Regno d’Italia, prima e dopo Porta Pia; Italia, prima e dopo la Guerra mondiale 1915-1918 - Friuli, Trentino) 2. passaggi a nuove forme di governo (p.e., Regno d’Italia e Repubblica italiana)

72 72 Nomi geografici - 1 Riguarda le voci di soggetto (da non confondere con le autorità politico-territoriali) Problemi principali: –quale forma linguistica usare? Lingua originale o italiana? –cambiamento di nome (p.e., San Pietroburgo, Leningrado, Stalingrado; Congo e Zaire) –omonimia (p.e., Paris, Texas) –quando usare il nome di un’area geografica (citazione dal TCI)

73 73 Nomi geografici - 2 Nel caso delle città, regioni e stati, la formulazione del nome geografico coincide con quella dell’autorità politico-territoriale Esempio di Firenze: –Fiorenza –Firenze –Florence –Florencia –Florentia –Florenz

74 74 Titoli uniformi Due casi: 1. Opera nota con più di un titolo; il caso riguarda: –a. opere anonime (p.e., Fioravante, Libro delle storie di Fioravante) –b. opere di un autore (p.e., Elogio della follia, Elogio della pazzia, Elogio della stoltezza); 2. Lo stesso titolo identifica più di un’opera; in questo caso le opere sono identificate, con l’aggiunta di qualificazioni, quali: a. data di composizione b. sottotitolo c. qualsiasi altra indicazione che permetta una identificazione univoca

75 75 Costruzione dell’authority file L’authority file si basa esclusivamente sui documenti posseduti dalla biblioteca e viene costruito contemporaneamente all’allestimento del catalogo: non è possibile costruirlo in precedenza per ovvie ragioni ed è inopportuno costruirlo a posteriori per la difficoltà di ricordarsi tutte le varianti incontrate.

76 76 Dinamismo L’authority file è un archivio dinamico, aggiornato dall’inserimento di nuove voci o dalla modifica di quelle esistenti a favore di forme ritenute più adatte in seguito a nuovi studi e a convenzioni diverse.

77 77 Relatività Il processo di controllo indica che la forma dell’intestazione è quella stabilita dalla biblioteca, non assicura che sia quella corretta. L’authority control è una tecnica, i cui contenuti sono stabiliti dal catalogatore, che è figlio del proprio tempo e membro di una realtà e di una comunità culturale definite e, al tempo stesso, in fieri.

78 78 Politica rispetto all’authority control Quattro aspetti che riguardano la politica da adottare nei confronti dell’authority control: 1. scelta del formato per gli authority record 2. individuazione delle “autorità” 3. estensione dell’archivio 4. estensione della struttura referenziale

79 79 Uso e mantenimento dell’authority system Gli authority system sono usati dagli utenti dai catalogatori e dal personale della biblioteca (personale addetto agli acquisti, Reference librarians). Il dinamismo dell’authority system richiede una manutenzione per evitare che il sistema perda funzionalità.

80 80 Bibliografia essenziale Mauro Guerrini – Lucia Sardo, Authority control. Roma: Associazione italiana biblioteche, 2003 Authority control. Definizione ed esperienze internazionali. Atti del Convegno internazionale, Firenze, 10-12 febbraio 2003. A cura di Mauro Guerrini e Barbara Tillett, con la collaborazione di Lucia Sardo. Firenze: Firenze University Press; Roma: Associazione italiana biblioteche, 2003


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