Pietro Selvatico Estense

Presentazione sul tema: "Pietro Selvatico Estense"— Transcript della presentazione:

1 Pietro Selvatico Estense
1803 Padova Legge Hegel; non approda allo storicismo dialettico Aderisce al Manifesto dei Puristi (fede + arte) pubblicato da A. Bianchini 1843 Cristianesimo dà senso alla storia ; valore etico della pittura Scritti sull'arte 1859 Recupero del Medioevo : valore all'architettura (viaggio in Inghilterra Interesse per l'architettura gotica) Teorizza il Neogotico Riprende Ruskin (Sull'architettura e la scultura di Venezia, 1847) Allievo di Jappelli Docente all'Accademia di Venezia Facciata di San Pietro a Trento ( )

2 Pietro Selvatico Estense
Funzione del linguaggio architettonico = funzione denotativa significante  tradizione: uso comune, parola nota Ornamento: esprime bisogno di spiritualità: natura, vegetazione L'oggetto è testimone e documento di civiltà

3 Pietro Selvatico Estense
I resti architettonici = indizi (segni) per ricostruire la storia nazionale Architettura: “ l'arte di costruire degli edifici secondo i bisogni civili e sacri dei popoli e di ornarli in maniera che l'ornamento indichi la significazione e l'uso cui sono destinati. " (Sull'architettura e scultura, p. XII) Forma => parola dell'architettura Concetti => temi sociali e civili Decorazione => bisogni civili e sacri.

4 Pietro Selvatico Estense
Contro il Rinascimento perché scisso dalla morale (cfr. Viollet-le-Duc) Materia (indole dei materiali: 1 valore della natura dei materiali - ilozoismo 2 educare gli architetti a fare (non solo teorie), ma tecnica per raggiungere la forma.

5 Pietro Selvatico Estense
Restauro: evitare processi irreversibili (evitare degrado irreversibile) " Nell'architettura particolarmente i restauri sono argomento degno di grande considerazione, perché fatti bene e a tempo assicurano la solidità di un edificio e non ne snaturano il carattere, fatti invece tardi e disattentamente, mandano l'edificio in rovina, o gli tolgono l'originale bellezza" (Sulla conservazione in <Nuova Antologia>, 1877, p.56) Maestro di Camillo Boito.