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La diagnosi psicodinamica
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La diagnosi psicodinamica vuole andare oltre una diagnosi descrittiva e arrivare a conoscere il paziente come essere umano La teoria è lo strumento che ci consente di mettere ordine nel mondo apparentemente caotico del paziente, che ci guida nella comprensione diagnostica e nella scelta del tipo di trattamento adatto ad ogni singolo paziente “Come un navigatore senza sestante, un clinico che si avventurasse a veleggiare nelle acque scure dell’inconscio senza una teoria di riferimento, si troverebbe presto perduto in alto mare” Gabbard, 2000
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La teoria psicoanalitica è il fondamento della psichiatria dinamica; è ciò che consente di integrare e trascendere il livello descrittivo della catalogazione dei sintomi e dell’applicazione di etichette diagnostiche Possiamo considerare tre ampie aree teoriche di matrice psicoanalitica: La psicologia dell’Io, derivata dalla teoria psicoanalitica classica di Freud La teoria delle relazioni oggettuali, derivata dalla teoria di Melanie Klein e dei membri della cosiddetta “scuola britannica” (Fairbairn, Winnicott e Balint) La psicologia del Sé, derivata dalla teoria interpersonale di Sullivan e rielaborata da Heinz Kohut
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La valutazione psicodinamica, secondo Gabbard, dovrebbe prendere in considerazione i seguenti aspetti: Meccanismi di difesa Funzione riflessiva e mentalizzazione Livello di organizzazione della personalità
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Meccanismi di difesa “ I meccanismi di difesa sono meccanismi diretti a preservare un senso di autostima di fronte a vergogna e vulnerabilità, a garantire un senso di sicurezza quando l’individuo si sente gravamente minacciato da abbandono o alti rischi e a proteggerlo nei confronti dei pericoli esterni” Gabbard, 2005 I meccanismi di difesa non difendono semplicemente da un affetto o da un’idea inaccettabile; cambiano anche la relazione fra il Sé e l’oggetto. Vaillant e Vaillant, 1998
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La valutazione dei meccanismi di difesa è fondamentale nella valutazione della personalità.
Quando si valuta la personalità di un paziente le difese sono quasi sempre inscritte nei suoi modi di porsi in relazione Difese specifiche sono legate a tipi di personalità o, in alcuni casi, a disturbi di personalità specifici. I meccanismi di difesa possono essere considerati secondo un’organizzazione gerarchica, dai più primitivi ai più maturi.
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Meccanismi di difesa primitivi
Meccanismi di difesa di alto livello (nevrotiche) Meccanismi di difesa maturi Organizzazione borderline e psicotica Organizzazione nevrotica Organizzazione sana Esempi: Difese primitive: Scissione, Identificazione Proiettiva, Proiezione, Diniego, Dissociazione, Acting Out Difese di alto livello (nevrotiche): Rimozione, Intellettualizzazione, Isolamento, Formazione Reattiva Difese Mature: Repressione, Umorismo, Sublimazione
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Funzione riflessiva e mentalizzazione
Teoria dell’attaccamento I concetti di funzione riflessiva e mentalizzazione costituiscono un’altra dimensione che aiuta a definire il livello di organizzazione. In particolare la funzione riflessiva dipende dalla capacità di mentalizzare Esiste una forte correlazione tra organizzazione primitiva della personlità e attaccamento insicuro. (Alexander et al., 1998)
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Funzione riflessiva Mentalizzazione
“ L’acquisizione evolutiva che permette al bambino di rispondere non solo al comportamento degli altri, ma anche alla sua concezione dei loro sentimenti, credenze, speranze, aspettative, progetti ecc. ” (Fonagy et al., 1996) Mentalizzazione Capacità che permette al bambino di percepire il mondo interno da cui derivano le motivazioni dei comportamenti propri e altrui; gli consente inoltre di riconoscere la differenza tra una percezione degli altri associata a una rappresentazione della loro figura e ciò che le altre persone sono realmente
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Livello di organizzazione della personalità
Per valutare il livello di organizzazione della personalità bisogna prendere in esame un insieme di componenti: Meccanismi di difesa Relazioni oggettuali interne Forze e debolezze dell’Io Funzione riflessiva
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TRE LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE:
Questo approccio si differenzia significativamente dall’approccio basato sul DSM in quanto comporta una comprensione diagnostica della persona , piuttosto che una classificazione diagnostica, e il suo valore risiede principalmente nel modo in cui indirizza la successiva psicoterapia TRE LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE: Livello nevrotico Livello borderline Livello psicotico
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Livello nevrotico Livello borderline
Super-Io ben integrato ma punitivo Integrazione del Super-Io minima; capacità di preoccupazione e di percepire la colpa soggetta a fluttuazioni Difese di alto livello Difese primitive Identità ragionevolmente stabile; relazioni oggettuali interne caratterizzate da oggetti interni considerati in modo ambivalente e conflitto triangolare Diffusione di identità; relazioni oggettuali di natura “parziale” piuttosto che “intera”, scisse in aspetti “completamente buoni” o completamente cattivi Forze dell’Io notevoli, con buon controllo degli impulsi, giudizio integro, esame di realtà mantenuto, capacità di lavoro a lungo termine Debolezze non specifiche dell’Io, con impulsività, deterioramento dl giudizio, transitorie alterazioni dell’esame di realtà, difficoltà a compiere lavori a lungo termine Patologia basata sul conflitto Contemporanea presenza sia di conflitti che di deficit significativi Funzione riflessiva integra Funzione riflessiva compromessa
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