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PubblicatoEvangelista Grasso Modificato 9 anni fa
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Capitolo 5 GLOBALIZZAZIONE, IDENTIFICAZIONE E STATO: UNO STATO SENZA POTERI O UNO STATO A RETE?
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 2 I flussi globali di capitali, merci, servizi, tecnologia, comunicazione e informazione eludono sempre di più le possibilità di controllo sullo spazio e sul tempo esercitate dagli stati-nazione. Tuttavia gli stati, che sembrano sul punto di perdere il loro potere schiacciati dalle contraddittorie istanze sovranazionali da un lato e quelle localistiche dall’altro, conservano, argomenta Castells in questo capitolo, la loro influenza.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 3 LA GLOBALIZZAZIONE E LO STATO ovvero le sfide globali allo stato-nazione: perdita di controllo sugli elementi fondamentali delle politiche economiche (politiche monetarie e di bilancio) unita all’impossibilità di intervento sui mercati finanziari globali. crescente dipendenza dei governi dai mercati finanziari globali (malgrado il disimpegno in ambito economico, indebitamento da parte degli stati dipendente da prestiti esteri).
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 4 spirale competitiva discendente dei costi sociali (arginabile solo da consistenti aumenti di produttività). perdita di controllo sull’informazione e sullo spettacolo, dunque sulle opinioni e le immagini. globalizzazione del crimine, che è in grado di influenzare profondamente e trasformare le pratiche di governo.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 5 LO STATO-NAZIONE NELL’ETÀ DEL MULTILATERALISMO Interdipendenza multilaterale crescente fra gli stati-nazione, dipendente dalla politica estera a geometria variabile degli USA, che ridisegna di volta in volta interessi e negoziati a seconda del nuovo nemico da affrontare. Multilateralismo sfidato più recentemente dagli stessi Stati Uniti, che con il loro unilateralismo introducono una contraddizione fondamentale nel sistema internazionale.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 6 GOVERNANCE GLOBALE E RETI DI STATI-NAZIONE Istituzioni internazionali (EU, UN, NATO…) descritte come “cartelli politici” degli stati che tentano in questo modo di recuperare collettivamente sovranità. La crescente incapacità degli stati di affrontare i problemi globali si traduce anche in una presa di posizione della società civile, con le ONG che acquisiscono importanza sulla scena internazionale.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 7 “In definitiva, noi stiamo assistendo all’irreversibile condivisione della sovranità nella gestione delle principali questioni economiche, ambientali e di sicurezza, e, nel contempo, a un ripiegamento difensivo degli stati-nazione quali componenti elementari di questa intricata ragnatela di istituzioni politiche. In ogni caso, l’esito di questo processo non è il rafforzamento degli stati- nazione, bensì la sistematica erosione del loro potere in cambio della loro persistenza”.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 8 IDENTITÀ, GOVERNI LOCALI E DECOSTRUZIONE DELLO STATO NAZIONE Pluralità di identità ricostruite che indirizzano verso lo stato nazione le loro esigenze e rivendicazioni. Per superare la crisi di legittimazione statale causata dalla crescente incapacità di rispondere alla pluralità di queste domande, lo stato decentra una parte dei propri poteri a beneficio di istituzioni politiche locali e regionali.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 9 Quanto messo in luce nella diapositiva precedente conduce a due tendenze convergenti: A causa della differenziazione territoriale delle istituzioni statali, le identità minoritarie trovano espressione a livello locale e regionale. I governi nazionali, concentrandosi sulle sfide strategiche poste dalla globalizzazione, lasciano alle istituzioni locali il compito di stabilire legami con la società, in modo da ricostruirsi una legittimità attraverso il decentramento.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 10 Quando il decentramento del potere è realizzato, però, i governi locali e regionali possono facilmente entrare in competizione con gli stati cui appartengono, prendendo l’iniziativa e impegnandosi in strategie di sviluppo a livello globale. Le identità territoriali e i governi regionali e locali diventano dunque decisivi per le relazioni tra stato e società.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 11 L’IDENTIFICAZIONE DELLO STATO Per sopravvivere alla crisi di legittimazione, lo stato tende sempre più a devolvere potere e risorse a livello locale. Ciò però produce una contraddizione: sempre meno in grado di equilibrare gli interessi delle varie identità e gruppi sociali che lo compongono, lo stato si trova ulteriormente delegittimato nel venir meno al suo ruolo di protezione e rappresentanza nei confronti delle minoranze discriminate.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 12 LA RISCOSSA DELLO STATO Dal “Grande Fratello” alle “piccole sorelle”: raccolta di informazioni sui singoli da parte di aziende e organizzazioni, e creazione di un mercato per queste informazioni. Gli Stati Uniti dopo l’11/09: sicurezza nazionale preoccupazione principale del paese: unilateralismo in politica estera (progetto politico di controllo del mondo a scopo difensivo) e situazione di emergenza permanente sul fronte interno (Patriot Act e Homeland Security Act)
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 13 LA CRISI DELLO STATO-NAZIONE E LA TEORIA DELLO STATO Gli stati nazione continueranno ad esistere, ma diventeranno sempre più nodi di una più ampia rete di potere, e si troveranno sempre di più a fare i conti con altri flussi di potere di questa rete, che si oppongono apertamente alla loro autorità. Nuove relazioni di potere: capacità di controllare le reti globali sulla base di specifiche identità.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 14 Lo stato a rete (e nella rete) si trova dunque a: Mediare e gestire le relazioni tra dominio e legittimazione, sviluppo e redistribuzione, sotto l’influenza dei conflitti e negoziazioni fra i diversi attori sociali. Gli stati devono soddisfare queste quattro funzioni in relazione alle rispettive società, ma il loro successo è dipendente in modo determinante dai loro rapporti con i nodi della rete complessiva.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 15 Questa situazione è dunque caratterizzata da una tensione fra tre processi intrecciati nelle politiche degli stati: Come gli stati si rapportano ai gruppi in nome dei quali esercitano il potere. Come assicurano l’equilibrio e il potere dello stato cui appartengono. Come fanno valere i loro interessi in rapporto agli altri stati della rete.
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Analisi delle Società Complesse, a.a. 2008-09 16 CONCLUSIONE “Negli anni Novanta, gli stati-nazione si trasformano da soggetti sovrani in attori strategici promotori dei rispettivi interessi (e degli interessi che per definizione essi sono tenuti a difendere) in un sistema globale di interazione, in una condizione di sovranità sistematicamente condivisa. Continuano a esercitare una notevole influenza, ma faticano a detenere il potere da soli, isolati dalle macroforze sovranazionali e dai microprocessi subnazionali”.
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