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SILSIS 2007/08 - I semestre Classi 43 e 50
Strumenti per la riflessione e l’analisi sulla lingua Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
Il corso I parte L’educazione linguistica nel curricolo di italiano Insegnare la grammatica: strumenti e metodi II parte Affrontare un “argomento di grammatica”: la sintassi della frase Prospettive descrittive della sintassi di frase: valenze, alberi sintattici La sintassi della frase nel testo Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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1. Educazione linguistica e grammatica
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Che cosa è “educazione linguistica”
Documenti e siti di riferimento “Dieci tesi per un’educazione linguistica democratica” (1975) Discussione sui programmi della riforma Programmi della scuola “L’educazione linguistica persegue il miglioramento delle complessive capacità socio-semiotiche e linguistico-culturali” Competenza dei linguaggi, competenza linguistica Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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L’educazione linguistica nel curricolo scolastico
La competenza linguistica è presupposto per ogni altra competenza centralità trasversalità disciplinare continuità curricolare Centralità delle lingue verbali centrali sono i curricola di italiano e lingue straniere centralità e trasversalità dell’educazione linguistica Cfr. vecchi programmi della scuola media e programmi brocca per il biennio superiore (meno nel triennio a questo punto l’educazione linguistica è a buon punto?) Programmi oggi “superati” dalla nuova riforma, che però non dà indicazioni generali sul tema dell’educazione linguistica, per estrema parcellizzazione delle indicazioni (non ci sono più “riferimenti generali”, ma solo indicazione degli obiettivi di apprendimento specifici di ogni disciplina). La competenza comunicativa è presupposto di ogni competenza centralità dell’educazione linguistica nella formazione educazione linguistica non solo verbale, ma le lingue verbali sono centrali per potenza e flessibilità del codice verbale trasversalità disciplinare e continuità curricolare dell’educazione linguistica manca però definizione in continuità degli obiettivi luogo privilegiato sono i curricola di italiano e lingue straniere Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Obiettivi specifici del curricolo di italiano
Sviluppare la competenza: linguistica : nell’italiano come lingua nativa / non nativa metalinguistica : sull’italiano fornendo strumenti utili anche per le altre lingue conosciute Sviluppare la competenza: LINGUISTICA: saper usare la lingua (abilità produttive e recettive, scritte e orali; corretto uso del lessico e della morfosintassi) METALINGUISTICA: saper parlare della lingua (saper analizzare la lingua, sia dal punto di vista lessicale sia dal punto di vista morfosintattico). NATIVA (italiano come L1) NON NATIVA (lingua straniera, italiano come L2) educazione linguistica vs. metalinguistica: Partizione messa in luce da tutti i programmi (“le abilità” vs. “le strutture”, con taglio sincronico e diacronico, quest’ultimo accentuato nei programmi del triennio) A queste si affianca l’”educazione letteraria”, citata in tutti i programmi (specie relativamente alla abilità di lettura) e in maggior rilievo nel triennio, dove maggior spazio alla storia letteraria vep) L1 e L2 messo in luce soprattutto nei vecchi programmi media 1979, e biennio brocca, meno altrove (specie ultimi programmi). Resta fondamentale, una volta come ora (quanto è nativa la competenza in italiano?) Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Competenza linguistica e metalinguistica
capire i contenuti di un testo saper fare un riassunto usare il registro stilistico appropriato per una determinata circostanza usare appropriatamente i tempi verbali in un racconto riconoscere un “accento” prendere appunti scrivere senza errori di ortografia sostenere la propria opinione … descrivere come si scelgono le informazioni importanti per un riassunto conoscere le caratteristiche che distinguono un testo da un altro descrivere le particolarità di una varietà regionale descrivere le regole dell’ortografia italiana conoscere il paradigma di flessione di un verbo … saper usare una lingua saper descrivere una lingua Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Competenza linguistica e metalinguistica in grammatica
Quale articolo ci vuole per le seguenti parole italiane ? … pane … saluto … quadro … zoo … peolo … schicco Come si sceglie l’articolo il / lo in italiano? ………………………… …è maschile… … finisce per –o… …c’è “s-”… il il il lo il lo Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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2. L’insegnamento della grammatica: metodi, strumenti, finalità
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Che cosa è “grammatica”
G come oggetto: Insieme delle strutture, delle regole e delle opzioni di funzionamento di una lingua G interna, implicita G come scienza: Scienza che studia l’oggetto di cui sopra, descrizione della G interna G esterna, esplicita g. descrittiva: descrizione del sistema g. normativa: descrizione della norma “Insieme delle strutture e delle regole di funzionamento di una lingua” grammatica come competenza in una lingua (grammatica Interna) grammatica come descrizione di una lingua (grammatica Esterna) descrittiva: descrive le potenzialità del sistema normativa: descrive le effettive realizzazioni in diverse varietà di lingua, la norma Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Due tipi di regole “norme” : come deve essere prescrittive esterne all’oggetto “regolarità” : come funziona descrittive interne all’oggetto Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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…e le regole della grammatica?
scelta di una varietà modello osservazione di regolarità osservazione di regolarità le regolarità sono portate a modello cui attenersi (norme) descrizione delle regolarità grammatica descrittiva grammatica prescrittiva o normativa Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Elementi di una descrizione grammaticale
Moduli : Fonologia Morfologia Sintassi Lessico Testo Assi di variazione : nel tempo, nello spazio, fra gli strati sociali, nelle situazioni comunicative… Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Il dover essere… Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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L’insegnamento della grammatica (dai programmi)
Contenuti e abilità: riconoscere e analizzare le forme e le categorie linguistiche, i loro rapporti, le loro funzioni Scopi: stimolare la riflessione astratta e la consapevolezza sulla lingua usare le forme-funzioni linguistiche in modo appropriato ai contesti sviluppare la capacità di usare la lingua per specifici scopi comunicativi Metodi: attraverso la riflessione critica partendo dalla competenza posseduta basandosi su diverse varietà di lingua Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Strumenti Modelli descrittivi e dati Grammatiche didattiche (manuali) Per madrelingua Per non madrelingua Grammatiche teoriche Grammatiche di riferimento descrittive/normative Dizionari Dati Esempi da testi reali Esempi fittizi costruiti ad hoc Questi gli strumenti “tecnici”. Per quanto riguarda la “materia” di analisi, quanto più il lavoro in classe riesce a servirsi di materiali autentici tanto più si favorisce la consapevolezza che l’“educazione linguistica” riguarda competenze e abilità non solo scolastiche Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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…e l’essere Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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La grammatica nei manuali. Quanta?
fono morf sint testo lessico varietà abilità a. 816 5% 34% 21% 29% 11% b. 815 6% 27% 33% c. 920 37% 23% 25% 9% d. 847 49% 19% 14% 12% e. 1184 3% 20% 30% f. 730 7% 26% 52% 10% “grammatica” 55% 61% 60% 68% 34% 33% Intanto, sugli strumenti utilizzati: praticamente si usa solo il manuale, e il manuale risponde a questa esigenza crescendo a dismisura. Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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La grammatica nei manuali. Come?
…devo insegnare tutto questo? Il soggetto è il centro di attenzione del messaggio Il soggetto è colui che compie l’azione L’azione del verbo transitivo passa (ricade, transita) sull’oggetto Verbi intransitivi con complemento dell’oggetto interno Per il soggetto si usano io, tu, egli… Il soggetto (o il complemento oggetto) risponde alla domanda “chi / che cosa?” Verbi transitivi con oggetto sottinteso Fenomenologia dell’insegnamento metalinguistico tradizionale: La tradizione dell’insegnamento grammaticale scolastico ha ereditato in modo passivo nel corso dei secoli un decantato della ricerca linguistica, una cesta di termini e definizioni di cui non ha spesso recepito la problematicità e lo spessore. Bertocchi 1986 parla di giustapposizione, che continua tuttora con le nuove tradizioni grammaticali. Il risultato è una formazione “da catechismo”: si imparano a memoria definizioni canoniche dogmatiche, non importa che cosa significano e, ancor peggio, che significhino qualcosa non è importante Negli ultimi anni il grande impulso della ricerca linguistica ha avuto i suoi effetti anche sull’insegnamento linguistico, che ha accolto molta nuova terminologia, purtroppo con lo stesso spirito acritico. Il risultato è il depositarsi di una terminologia incongruente e ipertrofica (come se insieme si adottassero la terminologia naturalista di Aristotele, Linneo, Darwin, senza alcun riferimento alle teorie che le hanno generate) Effetti sull’insegnante (ex studente): le definizioni “nuove” saranno più sfiziose e più giuste, ma sono così difficili…; Per cui, le definizioni del tipo: Il soggetto è colui che compie l’azione L’azione del verbo transitivo passa, ricade, o transita sull’oggetto Il soggetto (o il complemento oggetto) rispondono alla domanda “chi / che cosa?” Sono “più semplici” di: Chiamo soggetto l’elemento che si accorda con il verbo nella persona anche se quest’ultima è l’iunica che alla prova dei fatti si rivela quella operativamente corretta. Queste affermazioni ci dicono soprattutto una grande verità: l’insegnamento scolastico ha una forza irresistibile, le definizioni tradizionali sono “più semplici” per definizione = sono uguali a quelle che sapevo io… Il tentativo che vogliamo fare (non solo noi) è proporre un uso più ragionevole dell’educazione metalinguistica, che non abbia uno sterile intento classificatorio ma che sia usato per indirizzare i ragazzi al pensiero astratto, attraverso una sperimentazione critica della terminologia e delle definizioni. Insisteremo sulla sintassi della frase semplice, che ha molteplici ripercussioni. Nei prossimi lucidi vedremo alcuni punti problematici di partenza I verbi transitivi sono quelli che hanno complemento oggetto Verbi transitivi usati in senso assoluto Il soggetto va prima del verbo Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Terminologia Termini tecnici termini pagine a. 28 150 b. 51 108 c. 62 149 Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Esposizione esempi(o) fuori contesto enunciazione di nozioni, regole, definizioni, ecc. eccezioni sottocategorie norme d’uso applicazione in esercizi NB eccezioni e sottocategorie; regolarità e norme; spesso sono mescolate !!! non metodo induttivo, ma illustrazione esornativa seguita da metodo solidamente deduttivo (il lavoro dello studente inizia DOPO l’enunciazione della regola) Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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…riassumendo: spesso la descrizione proposta nei manuali…
per la competenza metalinguistica: propone una nomenclatura amplissima, eterogenea, talvolta contradditoria, spesso malamente definita e non problematizzata non aiuta a individuare le regolarità di fondo non stimola la riflessione critica per la competenza linguistica: discute poco l’aspetto delle funzioni comunicative delle strutture descritte si basa su esempi “fuori contesto” non aiuta a recepire le valenze espressive delle strutture grammaticali Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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3. Unità di analisi Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Un triangolo è un poligono con tre lati e tre angoli. Di solito un lato, che viene chiamato base, è disegnato parallelo al bordo del foglio. I triangoli si possono riconoscere dalla forma simile ai segnali stradali di pericolo. L’altezza di un triangolo è perpendicolare alla base e indica quanto è alto il triangolo. Distinguiamo triangoli scaleni, isosceli, rettangoli, acutangoli, equilateri, ottusangoli, non paralleli al foglio, colorati e trasparenti. Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Unità di analisi come si chiama? denominazione: definizione: descrizione: identificazione: che cos’è? come è fatta? come la riconosco? Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Denominare la frase Frase semplice; frase complessa Frase semplice o proposizione; frase complessa o periodo; frase minima Proposizione; frase o periodo Frase singola; frase multipla Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Definire, identificare, descrivere
Una frase… trasmette un’informazione è formata (almeno) di soggetto e predicato è compresa fra due segni di interpunzione forte contiene un verbo è dotata di senso compiuto inizia con la lettera maiuscola segue le regole della sintassi è l’unità minima della comunicazione è l’unità massima in cui vigono le regole della sintassi Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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La frase: caratteristiche
Caratteristiche semantico/funzionali è dotata di “senso compiuto” trasmette un’informazione è l’unità minima della comunicazione Caratteristiche formali è composta (almeno) da soggetto e predicato contiene un verbo segue le regole della sintassi è l’unità massima in cui vigono le regole della sintassi Caratteristiche grafiche è compresa fra due segni di interpunzione forte comincia con lettera maiuscola Innumerevoli problemi: “Dotata di significato” - il significato non è ben definito: rispetto a vero / falso? Imperfezioni di struttura diventano imperfezioni di senso Frasi sensatissime diventano frasi “semanticamente incomplete” perché mancanti di verbo: ellittiche, nominali: ma che cosa reintegro in “oggi niente giornali?” cfr. Gianni chiudono la biribizzi; La mangia il torta bambino; Le bambino mangiano la torte; la gallina ha otto zampe; verdi idee incolori dormono furiosamente; Zitta!; Oggi niente giornali; lui, considerazione zero! Ben costruita: il ricorso a criteri formali è già migliore, ma imprecisioni: ci vuole il soggetto o basta il predicato? E che cos’è il predicato? il verbo o l’insieme del verbo e dei suoi complementi? torneremo su questa oscillazione (perché non si può dire “contiene un verbo?”: ci toglie dall’impiccio ed evita una complicazione inutile. Tanto più che il “predicato” può essere anche una parola usata ad un altro livello, ne abbiamo avuto assaggi qui sopra) composta di verbo e argomenti è un altro approccio, valido anche se poi applicato impropriamente nella grammatica qui considerata (che fa argomento = complemento, non è vero); NB che argomento ha più valori, ahimè Varie: non merita nemmeno parlarne, sono solo espedienti per cercare di dare agli studenti strumenti per “fare l’analisi logica”, non hanno alcun valore scientifico Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Frasi? sem form F Gianni scruta la biribizzi +- + Banana la la mangia scimmia - Verdi idee incolori spostano immobilmente Era la brilla e i fanghilosi tavi / romivano e flittavano nel biava. Mensi e procervi erano i borgoravi / e il momico rattio superiava Un due tre quattro cinque sei -+ Oggi niente giornali Le giornali oggi non esce Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Definire e identificare la frase
Unità di informazione organizzata secondo regole Possiamo estendere più o meno la nozione di frase: si tratta di un concetto sfumato Più che attraverso condizioni necessarie e sufficienti, possiamo descriverle attraverso caratteristiche prototipiche Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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…riassumendo. Una buona definizione…
non deve per forza servirsi della denominazione transitivo perché transita; complemento perché completa distingue categorie discrete e sfumate contiene criteri distintivi (per categorie discrete), espliciti e non contradditori la frase minima è la minima parte della frase necesaria per il senso compiuto, ma talvolta la frase minima non è sufficiente a esprimere senso compiuto non deve includere eventuali criteri pratici di identificazione la frase è racchiusa fra due punti fermi Una buona definizione… non deve per forza servirsi della denominazione transitivo perché transita complemento perché completa (OK, purché poi non si pretenda di usare questo come argomento: il soggetto non è un complemento, ergo non completa) non dovrebbe contenere elementi che sono criteri pratici di identificazione, perché non ci consente di individuare il proprium la frase è racchiusa fra due punti fermi: semmai è un’osservazione che va fatta con gli studenti nell’eseguire gli esercizi Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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…riassumendo. Una buona descrizione…
non deve mescolare caratteristiche di livelli diversi diversi tipi di soggetto: soggetto partitivo, soggetto sottinteso, soggetto proposizionale… non deve contraddire la definizione il soggetto non è introdotto da preposizione, ma c’è il soggetto partitivo non dovrebbe introdurre distinzioni per puro scrupolo classificatorio compl. diretti e indiretti = senza o con preposizione soggetto partitivo = soggetto con articolo partitivo Una buona descrizione… non dovrebbe mescolare (non mettendoli allo stesso piano perlomeno) fenomeni che descrivono livelli diversi (centrali e accessori) il soggetto non è mai introdotto da preposizione, ma c’è il soggetto partitivo (sembra un’eccezione, un caso particolare) diversi tipi di soggetto: soggetto partitivo, soggetto sottinteso, soggetto proposizionale… (sembrano categorie che si escludono e somigliano) non dovrebbe introdurre distinzioni inutili, cioè fatte per puro piacere classificatorio, ma che non hanno risvolti significativi al di là del fenomeno che esse stesse sottolineano compl. diretti e indiretti = senza o con preposizione. Allora non basta dire senza o con preposizione? che cosa cambia? NB è diversa la questione di identificare il c.oggetto, che poi ha tanti risvolti: un caso specifico, la possibilità di entrare nelle passive eccetera Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Primo: la sintassi esiste e ne abbiamo le prove
Descrivere la sintassi.1 Primo: la sintassi esiste e ne abbiamo le prove Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Dai manuali: definire la sintassi
sintassi: il modo in cui le parole si combinano fra loro (an. logica e del periodo) sintassi: come si uniscono le parole per formare i discorsi, la funzione dei gruppi di parole analisi logica: il rapporto logico esistente fra gli elementi della frase e la loro funzione nessuna definizione analisi logica: i rapporti funzionali e logici delle parole nella frase (esempio della bicicletta) Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Che cos’è la sintassi? La sintassi è visibile dal fatto che…
Insieme di regole relative alla combinazione delle parole nelle frasi La sintassi è visibile dal fatto che… …ci sono sequenze di parole più e meno coese …ci sono vincoli sull’ordine delle parole …ci sono parole che si modificano reciprocamente o che “cambiano insieme” …ci sono elementi che hanno la funzione di collegare le parole Fare esercizi su questo, eventualmente introdurre fenomeni di accordo e reggenza che formalizzeremo poi Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Quali regole per “mettere insieme” le parole?
della giorni ulteriori sorprendenti vicenda noti risvolti fonti resi prossimi secondo nel saranno intricata attendibili giro dei inediti Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Regole sintattiche: vincoli di ordine e posizione
Secondo fonti attendibili ulteriori sorprendenti risvolti inediti dell’intricata vicenda saranno resi noti nel giro dei prossimi giorni Secondo fonti attendibili, saranno resi noti nel giro dei prossimi giorni ulteriori risvolti inediti sorprendenti dell’intricata vicenda *Fonti secondo attendibili ulteriori sorprendenti risvolti inediti dell’intricata vicenda saranno resi noti dei prossimi giorni nel giro Secondo fonti attendibili ulteriori sorprendenti risvolti inediti dell’intricata vicenda saranno nel giro dei prossimi giorni resi noti *Secondo fonti attendibili ulteriori sorprendenti risvolti inediti nel giro dei prossimi giorni dell’intricata vicenda saranno resi noti Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Regole sintattiche: mutamenti di forma, elementi di connessione
ulteriori sorprendenti risvolti inediti la intricata vicenda risvolti… dell’intricata vicenda i prossimi giorni …nel giro dei prossimi giorni risvolti… saranno resi noti Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Dai manuali:unità di analisi per descrivere la sintassi
le parole sono collegate fra loro per formare organismi di senso compiuto gruppi di parole compongono i discorsi; *box: sintagma* la frase è composta da due elementi frase, insieme di parole accostate nel rispetto delle norme per esprimere un senso; una frase deve contenere almeno due elementi frase risultato della combinazione dei suoi elementi; le parole si organizzano attorno a dei centri; si aggregano in gruppi (detti sintagmi); i gruppi entrano in relazione frase, composta da più elementi Si percepiscono due livelli: la frase e un altro intermedio fra questa e le parole, che però non trova una sua etichetta: gruppo, insieme, elemento… si tratta di sintagmi, ma fa paura dirlo (perché?) Troverà un’etichetta quando si farà l’analisi della frase, complemento, ma non è lo stesso Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Descrivere la sintassi: “gruppi”
F ulteriori sorprendenti risvolti inediti saranno resi noti nel giro dei prossimi giorni secondo fonti attendibili dell’intricata vicenda compl? soggetto Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08 c.spec pred.vb. c.tempo
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Descrivere la sintassi: “gruppi”
e “rapporti” F F F SN SN SP SP SV SP ulteriori sorprendenti risvolti inediti saranno resi noti nel giro dei prossimi giorni secondo fonti attendibili dell’intricata vicenda compl? soggetto Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08 c.spec pred.vb. c.tempo
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Gruppi, cioè sintagmi …cioè dotato di: Gruppo di parole
coesione interna (ordine reciproco, non interrompibilità, valore semantico-funzionale unitario…) autonomia verso l’esterno (possibilità di ricorrere in isolamento, possibilità di movimento, sostituibilità) organizzazione gerarchica Gruppo di parole legate da vincoli sintattici Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Sintagmi o complementi?
I criteri di etichettatura dei sintagmi e dei complementi non sono equivalenti i primi dipendono da caratteristiche strutturali (“come è fatto”), i secondi da criteri ibridi strutturali e semantici (“che cosa significa”) La nozione di sintagma “copre” gruppi diversi consente di cogliere la regolarità strutturale della sintassi La nozione di sintagma è ricorsiva e gerarchica consente di descrivere la “profondità” della struttura sintattica Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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…ad esempio Mio figlio dovrebbe proprio incontrare… un amico come te una persona che mi dica come fare tua mamma qualcuno che ci capisca qualcosa questo tuo collega simpatico la portinaia del palazzo di fronte il lettore tipico di questo giornale F SN SV Stiamo usando un approccio top-down: prima la nozione di sintagma, poi la sua composizione interna e differenziazione. SV SN Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Problema 1: di che cosa sta al posto un pronome personale?
Vorrei proprio incontrarla/lo… una persona come te qualcuno che mi dica come fare tua mamma Lo so… che cosa vuoi dirmi il teorema di Pitagora devo andarmene al più presto Due parole devo dirgli/le… al tuo amico a quelli che hanno combinato tutto questo Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Rapporti: accordo fra SN e verbo
Il SN soggetto assegna la propria persona al verbo SN soggetto SV ulteriori risvolti saranno resi noti Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Rapporti: accordo nel SN
Il nome assegna il proprio genere e numero agli altri elementi del sintagma nominale NOME la intricata vicenda Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Rapporti: reggenze del verbo
F Il verbo assegna caso e preposizioni ai sintagmi dipendenti SV SN SV SP ulteriori risvolti saranno comunicati al magistrato Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Problema 2: Da che cosa è retto il congiuntivo?
Bisogna che finire tutto entro domani Devo dire che avere ragione Credo che non ci essere più niente da fare So che non essere colpa tua Non so se essere colpa tua Prima che il gallo cantare mi rinnegherai tre volte Dopo che andartene tu è stato il caos Anche se essere tardi, tergiversava Nonostante che essere tardi, tergiversava Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Problema 3: Avverbio o congiunzione?
Ma, però, tuttavia, anche se, ciononostante, eppure, benché… Il treno era lontano, ma lui salutava ancora Il treno era lontano, però lui salutava ancora Il treno era lontano, tuttavia lui salutava ancora Anche se il treno era lontano, lui salutava ancora Il treno era lontano, ciononostante lui salutava ancora … Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Descrivere la sintassi.2
Secondo. Il complemento oggetto non è il solo complemento obbligatorio e i verbi non sono solo transitivi o intransitivi Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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La sintassi delle parole: verbi
Napoleone spronò i soldati / *spronò ai soldati Napoleone parlò ai soldati / *parlò i soldati Napoleone partì per la Russia / *partì in Russia Napoleone andò in Russia / ≠ andò per la Russia Napoleone parlò / *Napoleone spronò Napoleone partì / ??Napoleone andò Napoleone servì nell’esercito francese Napoleone servì alla causa rivoluzionaria Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Una nozione che collega lessico e sintassi
Valenza = sintagma richiesto da un elemento lessicale Alcuni elementi lessicali hanno una struttura di valenze Il numero e la forma delle valenze sono parte delle proprietà del lessema La funzione semantica delle diverse valenze è parte delle proprietà del lessema Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Identificare le valenze
sintagma obbligatorio valenziale: Abito a Parigi / *Abito preposizione selezionata dal lessema valenziale: Parto per Parigi / per la Francia / per il Massiccio Centrale / per la Costa Azzurra / per il mare / per la montagna Ho conosciuto Carlo a Parigi / in Francia / sul Massiccio Centrale… Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Identificare le valenze
valore semantico attribuito dal verbo valenziale: Carlo abita a Pavia / Carlo risponde a Gianni / Carlo manca a Maria Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Verbi transitivi e intransitivi e schemi di valenza
transitivo ≠ bivalente ci sono bivalenti intransitivi e transitivi non bivalenti Proprietà dei verbi transitivi: hanno fra le valenze un SN accusativo hanno ausiliare avere consentono una ristrutturazione nella forma passiva Non “verbi” transitivi e non, ma “schemi valenziali” transitivi e non transitivo ≠ bivalente ci sono bivalenti intransitivi (partire) e transitivi non bivalenti (tradurre, che è quadrivalente) Proprietà dei verbi transitivi: C. oggetto = hanno fra le valenze un SN accusativo (obbligatorio?) Hanno ausiliare avere Consentono una ristrutturazione nella forma passiva Non “verbi” transitivi o intransitivi ma “schemi valenziali” transitivi e non NB diversità fra transitivo e intransitivo di mangiare e di affondare Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Utilità didattica della descrizione per valenze
Per il lessico: evidenzia la “grammatica delle parole” consente di descrivere in modo omogeneo varie classi lessicali (verbi, nomi, aggettivi) Per la sintassi: migliora la distinzione tra complementi obbligatori (=richiesti dal verbo) e non obbligatori (=non richiesti dal verbo) elimina la necessità di “dare un nome” ad ogni complemento per identificarlo Gianni ha aiutato Piero nella riparazione della bicicletta Tutto dipende da te Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Utilità didattica della descrizione per valenze
Per la competenza linguistica: aiuta a mostrare come usare le parole in modo semanticamente e sintatticamente corretto “significato delle preposizioni” vs. “significato delle valenze” in prospettiva interlinguistica, confronto fra schemi di valenze Per la competenza metalinguistica offre una chiave di lettura unitaria di diversi fenomeni correlazioni tra frasi e sintagmi frase semplice e frase complessa Parto per Parigi / per la Francia / per il Massiccio Centrale / per la Costa Azzurra / per il mare / per la montagna Vado a Parigi / in Francia / nel – sul Massiccio Centrale / in Costa Azzurra / al mare / in montagna Tutto dipende da te Dipendere (SNsogg; SPda) All depend on you To depend (SNsogg; SPon) Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Terzo. Prima di dargli un nome, troviamogli un posto
Descrivere la sintassi.3 Terzo. Prima di dargli un nome, troviamogli un posto Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Problema 4. Identificare, definire, descrivere…
…il soggetto Caratteristiche semantico/funzionali? Caratteristiche formali? Altre caratteristiche? quali prevalgono quando sono in conflitto? categoria discreta o sfumata? Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Il soggetto: caratteristiche
Caratteristiche semantico/funzionali ciò di cui parla la frase è al centro dell’informazione è l’argomento del predicato compie/subisce/esperisce l’azione / si trova nella condizione espressa dal verbo Caratteristiche formali si accorda con il verbo non è preceduto da preposizione precede il verbo è in prima posizione Altre caratteristiche risponde alla domanda “Chi? Che cosa?” Innumerevoli problemi: “Dotata di significato” - il significato non è ben definito: rispetto a vero / falso? Imperfezioni di struttura diventano imperfezioni di senso Frasi sensatissime diventano frasi “semanticamente incomplete” perché mancanti di verbo: ellittiche, nominali: ma che cosa reintegro in “oggi niente giornali?” cfr. Gianni chiudono la biribizzi; La mangia il torta bambino; Le bambino mangiano la torte; la gallina ha otto zampe; verdi idee incolori dormono furiosamente; Zitta!; Oggi niente giornali; lui, considerazione zero! Ben costruita: il ricorso a criteri formali è già migliore, ma imprecisioni: ci vuole il soggetto o basta il predicato? E che cos’è il predicato? il verbo o l’insieme del verbo e dei suoi complementi? torneremo su questa oscillazione (perché non si può dire “contiene un verbo?”: ci toglie dall’impiccio ed evita una complicazione inutile. Tanto più che il “predicato” può essere anche una parola usata ad un altro livello, ne abbiamo avuto assaggi qui sopra) composta di verbo e argomenti è un altro approccio, valido anche se poi applicato impropriamente nella grammatica qui considerata (che fa argomento = complemento, non è vero); NB che argomento ha più valori, ahimè Varie: non merita nemmeno parlarne, sono solo espedienti per cercare di dare agli studenti strumenti per “fare l’analisi logica”, non hanno alcun valore scientifico Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
Soggetto? sem frm S Carlo riceve il giornale ogni giorno Di Gianni hai saputo più niente? Dai magistrati non è trapelata alcuna indiscrezione Degli esempi di prove d’esame saranno disponibili entro la prossima settimana Adoro i vecchi fumetti I vecchi fumetti mi piacciono moltissimo Gli appartamenti dell’ultimo piano si sono venduti benissimo Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Definire e identificare il soggetto
categoria discreta o sfumata? categoria discreta quali criteri prevalgono? criteri formali Sintagma, argomento dipendente dal verbo che si accorda con esso nella persona Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Sintagmi valenziali: soggetto
Definizioni “semantico-informative” dei manuali: agente (sempre?) argomento del discorso (sempre?) Una definizione sintattica: SN valenza del verbo accorda col verbo in persona (e genere e numero…) (ovvero, dipende direttamente dal nodo frase o domina / regge il SV) ha caso nominativo (visibile nel pronome personale di I e II persona) F SN SV Una definizione sintattica di soggetto può apparire “difficile” per l’apparente maggior familiarità (soprattutto dell’insegnante…) con nozioni come “azione” e “compiere un’azione”, ma è di fatto quella che si richiede agli studenti quando si vuole che facciano correttamente l’analisi anche di frasi con verbi non d’azione. E’ possibile graduare la descrizione sintattica, partendo dalla nozione di accordo di persona, assenza di preposizione, ed estendendo poi alla nozione di nominativo. Il “disegno” della frase e dei suoi nodi è una CONSEGUENZA di tutto ciò (a cui volendo si può anche rinunciare), NON una ulteriore nozione da apprendere Cfr. definizione di “rombo”: siccome è difficile insegnargli che è un quadrilatero coi lati a due a due uguali e paralleli gli insegno che è fatto come un aquilone: saremmo d’accordo? A che cosa serve un insegnamento così? Imparare la sintassi significa imparare che la lingua ha ANCHE un livello di esistenza formale, e il motivo per insgenarlo può essere tanto di sviluppare la capacità metalinguistica e di riflessione astratta quanto quella di acquisire consapevolezza nel valutare e correggere gli errori. Insegnare una nozione sbagliata di soggetto non raggiunge nessuno di questi obiettivi, e a quel punto piuttosto tanto vale rinunciare ad insegnarla (il che è una strada percorribile, e più condivisibile). Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Sintagmi valenziali: complemento oggetto
Definizioni “semantico-informative” dei manuali: subisce l’azione (sempre?) l’azione transita sull’oggetto (che significa?) Una definizione sintattica: SN valenza del verbo accorda in genere e numero con il verbo (…) ha caso accusativo con la forma passiva diventa soggetto F SN SV Una definizione sintattica di soggetto può apparire “difficile” per l’apparente maggior familiarità (soprattutto dell’insegnante…) con nozioni come “azione” e “compiere un’azione”, ma è di fatto quella che si richiede agli studenti quando si vuole che facciano correttamente l’analisi anche di frasi con verbi non d’azione. E’ possibile graduare la descrizione sintattica, partendo dalla nozione di accordo di persona, assenza di preposizione, ed estendendo poi alla nozione di nominativo. Il “disegno” della frase e dei suoi nodi è una CONSEGUENZA di tutto ciò (a cui volendo si può anche rinunciare), NON una ulteriore nozione da apprendere Cfr. definizione di “rombo”: siccome è difficile insegnargli che è un quadrilatero coi lati a due a due uguali e paralleli gli insegno che è fatto come un aquilone: saremmo d’accordo? A che cosa serve un insegnamento così? Imparare la sintassi significa imparare che la lingua ha ANCHE un livello di esistenza formale, e il motivo per insgenarlo può essere tanto di sviluppare la capacità metalinguistica e di riflessione astratta quanto quella di acquisire consapevolezza nel valutare e correggere gli errori. Insegnare una nozione sbagliata di soggetto non raggiunge nessuno di questi obiettivi, e a quel punto piuttosto tanto vale rinunciare ad insegnarla (il che è una strada percorribile, e più condivisibile). Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Sintagmi valenziali: complemento di termine
F SN SV Definizioni “semantico-informative” dei manuali: complemento su cui termina l’azione (che significa?) Una definizione sintattica: SP normalmente introdotto da a, per valenza del verbo ha caso dativo SP SN SV Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Altri SP valenziali Ho aiutato Gianni in matematica Napoleone partì per S.Elena Ho rimandato l’esame alla prossima sessione Gianni rimanda gli esami da una sessione all’altra Il carico pesa due tonnellate … F SN SV SP SN SV Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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SP non valenziali: modificatori di SV
Complementi di modo, di mezzo… L’imputato protestò con violenza Il cane divorò il pasto avidamente Il ladro si è intrufolato nell’appartamento con un bastone F SN SV SP SV SP SV SN Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Sintagmi non valenziali: modificatori di F
Complementi di causa, tempo, luogo… Alle undici per la nebbia si è verificato un terribile incidente lungo l’autostrada SP F F SN SV Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Sintagmi non valenziali: modificatori di SN
Complementi di specificazione, di materia… L’orologio di Carlo / d’oro / del Parlamento / con le lancette rosse / a molla non funziona F SN SV SN SP Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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…per riassumere L’uso dei grafi ad albero e degli schemi valenziali consente di… …isolare il livello sintattico …mostrare i rapporti di dipendenza …mostrare le regolarità formali a diversi livelli e profondità (cfr. frase semplice e complessa) … perciò persegue obiettivi che solo in parte si ottengono attraverso l’analisi per etichette Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Quarto. Se sappiamo l’analisi logica sappiamo l’analisi del periodo
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Frase semplice e complessa
Frase complessa: una frase che contiene al suo interno delle frasi F SN SV La scuola… Lavorare… Il fatto di rientrare tardi… … è pesante Ho deciso… …le mie vacanze …di partire …che è troppo tardi F SV SN F Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Frasi valenziali Bisogna che tu partecipi Gli ho chiesto di partecipare Mi aiuti a fare i compiti? L’ho convinto ad ascoltare i tuoi suggerimenti Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Frasi non valenziali …che modificano la frase: Prima di rispondere, ascoltami bene Gli ho risposto perché si tranquillizzasse F Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Frasi non valenziali …che modificano SN: Ti affido il gruppo che parte da Parigi La persona a cui siete affidati si chiama Stefania La persona a cui rispondere si chiama Stefania SN F Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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…devo insegnare tutto questo?
Qualche riflessione conclusiva per una didattica della sintassi Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Obiettivi generali Riconoscere che il linguaggio umano si organizza nel discorso in gruppi di parole: riconoscere e identificare i gruppi e la loro tipologia riconoscere e identificare i rapporti reciproci fra gruppi Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Contenuti di base Gruppi: Sintagma (nominale, preposizionale, avverbiale, verbale) Frase (semplice e complessa; nucleare) Rapporti fra gruppi: Accordo e reggenza Valenza verbale tipi specifici di sintagmi valenziali e non (soggetto; c.oggetto; c. indiretto…; c.luogo; c.tempo; c. specificazione…); tipi di frasi subordinate, valenziali e non Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Prerequisiti? Frase Verbo? Valenza? Sintagma Accordo, reggenza? Valenza verbale Verbo Sintagma? Complementi specifici Sintagma Valenza Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Lavorare col manuale: due esempi
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Categorie linguistiche introdotte
Scuola media inf. Analisi logica; grammaticale Periodo; proposizione P. ellittica; P nominale P. principale; p. secondaria Soggetto Predicato Scuola superiore Frase F. semplice (proposizione); F. complessa (periodo) F. minima (nucleare) Soggetto soggetto sottinteso (rimando) Predicato predicato sottinteso (rimando) Complemento (espansione, determinante) Attributo Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Definizione di frase Scuola media inf. Definizione: insieme di parole dotato di senso compiuto soggetto e predicato !! non sempre necessari: proposizioni senza soggetto / senza predicato Identificazione: un predicato = una proposizione Scuola superiore Definizione: insieme di parole dotato di senso compiuto organizzato intorno a un verbo verbo di modo finito compreso tra due segni di punteggiatura Descrizione: dotato di soggetto e predicato !! soggetto e verbo sottinteso Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Problemi nelle definizioni
Vaghezza e contradditorietà: Che cos’è il “senso compiuto”? Quali elementi ci vogliono per fare una frase? Lacune: Nessun accenno a proprietà sintattiche Confusione di livelli: Manuale superiori: Definizione contenente “trucchi” per l’identificazione Manuale medie: “Dotato di senso” = comprensibile; ben costruito Gianni chiudono non va bene perché “non ha senso” e perché biribizzi non significa niente; Maurizio gioca “ha senso compiuto perché contiene il soggetto e il predicato” Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Uso degli esempi Scuola media inf. Non-frase: Gianni chiudono la biribizzi “Quante frasi in un periodo”: tutte frasi senza complementi Riquadro frasi ellittiche Frasi negli esercizi di riconoscimento delle non-frasi Frasi negli esercizi di conta delle frasi Scuola superiore Frase minima: con verbo intransitivo Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Grafica Scuola media inf. Neretto per le parole definite Carattere piccolo per precisazioni e parziali eccezioni Riquadri per approfondimenti Barre oblique per separare i sintagmi Scuola superiore Neretto per parole definite e definizioni Colonne laterali per approfondimenti e anticipazioni Riquadri per approfondimenti Riquadri per individuare i gruppi (frasi), il loro nome, i loro legami e i mezzi di collegamento Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Obiettivi Scuola media inf. Conoscenze Frase Proposizione; periodo P. ellittica; P. principale e secondaria Abilità Distinguere frasi e non frasi Individuare p. in frasi complesse Individuare p. principali e secondarie Costruire frasi ellittiche Scuola superiore Conoscenze Frase Frase semplice e complessa Frase minima Soggetto, predicato, espansioni Abilità Individuare frasi semplici in frasi complesse Individuare la frase minima e le espansioni Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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Proposte di progressione, riduzione, semplificazione
Scuola media inf eliminare attività di riconoscimento frasi vs. non frasi posporre o eliminare (attività e approfondimenti su) frasi ellittiche Scuola superiore eliminare riferimento alla punteggiatura eliminare riferimento a attributo fra le espansioni ridurre nomenclatura per espansioni riformulare nozione di frase minima: riunire e ridurre discussione sui costituenti necessari, eliminare riferimento a transitivi e relative “eccezioni” e precisazioni posporre frase semplice / complessa dopo frase minima e sue espansioni Cecilia Andorno - SILSIS Pavia 2007/08
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