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Istituto di Medicina e Scienza dello Sport PROGETTO DI RICERCA

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Presentazione sul tema: "Istituto di Medicina e Scienza dello Sport PROGETTO DI RICERCA"— Transcript della presentazione:

1 Istituto di Medicina e Scienza dello Sport PROGETTO DI RICERCA
"LE FUNZIONI COGNITIVE NEL PUGILATO"

2 Premessa Il pugilato è uno sport di contatto che espone gli atleti, nella loro carriera, a ripetuti traumi al capo. Numerose comunicazioni nella letteratura scientifica riferiscono che con la pratica del pugilato a livello agonistico vi sia un progressivo deterioramento delle funzioni cognitive cerebrali superiori (memoria, attenzione, concentrazione, capacità di apprendimento, etc. ). Obiettivo La ricerca si propone di indagare e individuare l’eventuale livello di decadimento delle funzioni cognitive degli atleti praticanti, a diversi livelli, l’attività pugilistica.

3 Campione e/o Popolazione Target
Il campione si compone di tre grandi gruppi di età compresa tra i 17 e i 36 anni: Atleti pugili dilettanti Atleti pugili professionisti Atleti pugili professionisti esperti Il primo gruppo è costituito da due sottogruppi per un totale di 60 atleti. Il primo sottogruppo è composto da N=30 atleti uomini e il secondo sottogruppo da N=30 atlete donne. Il secondo gruppo è costituito da due sottogruppi per un totale di 30 atleti. Il primo sottogruppo è composto da N=15 atleti uomini e il secondo di N=15 atlete donne. Il terzo gruppo è composto da due sottogruppi divisi anche in questo caso per sesso: N=15 atleti uomini e N=15 atlete donne.

4 Descrizione strumenti
Gli strumenti utilizzati sono: Cog Sport, Duncan test, T.A.I.S. Il Cog Sport è un test neuropsicologico prodotto dalla CogState Ltd, la cui somministrazione richiede 30 minuti, durante i quali l’atleta dovrà svolgere alcune prove al computer, usando le carte da poker come stimoli. Le prove sono cinque. La somministrazione consiste nella rilevazione e misurazione dei tempi di reazione (TR), della working memory (memoria di lavoro), della capacità di apprendimento, dell’attenzione, della concentrazione e delle abilità visuo-spaziali, dimostrati nelle singole prove dagli atleti. Lo scopo finale è quello di tracciare un profilo di competenze cognitive applicate alla prestazione sportiva, facendo attenzione a sottolineare eventuali incongruenze, alterazioni o limiti delle funzioni cognitive in relazione ai ripetuti traumi al capo subiti in allenamento o in gara. Case history: il Cog Sport è già stato utilizzato per valutare le funzioni cognitive in pugili dilettanti australiani durante un torneo, della durata di una settimana, dimostrando che, nel seppur breve ma intenso arco di tempo di un torneo, non si evidenzia alcun cambiamento nelle funzioni cognitive (cfr. J. Moriarity, Neurology, s.l. 2004).

5 Il Duncan test è un software appositamente realizzato per rilevare i diversi tempi di reazione dell’atleta impegnato in prove di velocità, precisione, accuratezza. I dati che il test mette a disposizione consentono di tracciare un profilo delle risorse attentive dell’atleta verso l’esterno in una assidua ricerca degli innumerevoli elementi significativi che determinano la scelta dell’azione più efficace, soprattutto in sport di opposizione, come il pugilato (open skills) in cui la pressione temporale e il livello di incertezza sono determinati dall’azione stessa dell’avversario in un crescendo di complessità e indeterminatezza. Il Test of Attentional and Interpersonal Style (T.A.I.S.) di Nideffer, consente di formulare delle ipotesi sul grado in cui un individuo si descrive competente nell’orientare la sua attenzione e i suoi processi decisionali nello svolgimento della sua attività e su come affronta e gestisce i rapporti interpersonali. Questo test è composto da 144 item che descrivono situazioni di vita quotidiana, il cui obiettivo è la misurazione della caratteristiche attentive e interpersonali ritenute importanti per predire le prestazioni dell’atleta.

6 Metodologia e/o Strategia d’intervento
La ricerca prevede un primo contatto dei tre gruppi di atleti coinvolti nella somministrazione di tre strumenti di tipo neuropsicologico per la valutazione delle funzioni cognitive. Nella prima fase si è proceduto a rilevare e a descrivere il livello di funzionalità cognitiva di ciascun atleta coinvolto nel campione. Nella seconda fase, si sta procedendo (a distanza di due anni) a ritestare gli atleti al fine di individuare eventuali cambiamenti di tipo funzionale del livello cognitivo implicato nella prestazione sportiva. La somministrazione dei test è preceduta da un colloquio finalizzato all’elaborazione anamnestica dell’atleta. Attraverso l’uso di una scheda di raccolta dati si rilevano informazioni personali e sportive dell’atleta.

7 PROTOCOLLO DI RICERCA LE FUNZIONI COGNITIVE NEL PUGILATO Federazione Pugilistica Italiana – Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, CONI SCHEDA DI VALUTAZIONE ANAMNESTICA Cognome ______________________ Nome ____________________________ Sesso (M / F) Data di nascita ______________ Età _____ Tel. ______________ Titolo di studio ________________________ Professione __________________ Pugile (Dilettante/Professionista) _______________________ Peso (kg) _______ Età di inizio del pugilato amatoriale _____________________________________ Età di inizio del pugilato dilettantistico __________________________________ Età di inizio del pugilato professionistico _________________________________ Pratichi di altri sport da ring (agonismo)? (Si / No / In passato) Da quanti anni? ____ Record da dilettante: Incontri Vinti _____ Persi _____ Pari _____ No contest _____ Tot incontri _____ Incontri Persi prima del limite _________ Incontri Persi per RSCH o KO _________ Numero di KO per colpi al capo in allenamento, da dilettante ___________________ Record da professionista: Incontri Persi prima del limite ______ Incontri Persi per KOT (al capo) o KO ______ Numero di KO per colpi al capo in allenamento, da professionista ________________

8 Il punto sulla ricerca Il campione finora indagato consta di 120 pugili professionisti e non professionisti. I risultati preliminari, a seguito di un’analisi statistica condotta confrontando 30 pugili professionisti con 30 dilettanti all’esordio, evidenzia un tempo di reazione semplice (misurato col test Cog-sport) significativamente più prolungato nei professionisti rispetto agli esordienti. Un’analisi multivariata ha escluso, in questo gruppo limitato di atleti, un’influenza di diversi fattori di confondimento (categoria di appartenenza, scolarità, occupazione professionale). Infine, è emersa una correlazione significativa tra il numero di incontri disputati dai pugili professionisti e il tempo di reazione semplice, indipendentemente dal numero di incontri persi o persi prima del limite (KO, KOT, ecc.).

9 I risultati finora raggiunti
TRS più lungo nei boxer professionisti rispetto ai boxer dilettanti; Significativa correlazione positiva tra i TRS nella prima prova del test e il n. totale di incontri disputati nel gruppo dei boxer professionisti; Significativa correlazione negativa per il gruppo dei pugili professionisti tra i TRS della prima e della seconda prova del test e il n. di incontri vinti; Significativa correlazione negativa tra i TRS della seconda prova del test e il n. di incontri persi dai boxer professionisti.

10 Prospettive di ricerca
Al fine di elaborare una valutazione significativa, sia sul piano statistico che su quello qualitativo, verranno coinvolti tre gruppi di controllo di N=50 soggetti ciascuno. I gruppi di controllo sono composti da individui con età compresa tra i 17 e i 36 anni, di livello sportivo amatoriale, dilettantistico e professionistico. Il primo gruppo di controllo sarà composto da atleti di sport di non contatto (pallavolo, tennis, pre-pugilistica); il secondo gruppo di controllo da atleti di sport da contatto (judo, karate) e il terzo gruppo di controllo da non atleti ma da soggetti sedentari. L’obiettivo è osservare e individuare eventuali differenze o somiglianze in quelle dimensioni cognitive già precedentemente valutate nel gruppo principale della ricerca. Il coinvolgimento di tali gruppi prevede un colloquio anamnestico con raccolta dati e la somministrazione dei test descritti precedentemente. L’incontro finale sarà dedicato alla restituzione del profilo psicologico attraverso i dati emersi dalle rispettive somministrazioni.

11 Il Comitato Scientifico del Progetto è costituito da:
Dr. Bianco Massimiliano Dr Marcello Faina Dr. Manili Umberto Dr.ssa Tavella Sofia Dr.ssa Caccia Anna Collaborano con loro i tirocinanti della facoltà di Psicologia dell’ Università di Roma “La Sapienza”: Coccia Christian Valentina Gavazzi Nappo Valeria Bonocore Luisa Zoppolato Giorgia Cotognetta Piera


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