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ANORESSIA I Disturbi del Comportamento Alimentare sono condizioni estremamente complesse, che hanno radici profonde in situazioni psicologiche, biologiche.

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MODULO ASSISTENZIALE DI NEUROLOGIA CENTRO A VALENZA REGIONALE PER I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE IN ETA EVOLUTIVA Responsabile: PROF. EMILIO FRANZONI.

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Presentazione sul tema: "ANORESSIA I Disturbi del Comportamento Alimentare sono condizioni estremamente complesse, che hanno radici profonde in situazioni psicologiche, biologiche."— Transcript della presentazione:

1 ANORESSIA I Disturbi del Comportamento Alimentare sono condizioni estremamente complesse, che hanno radici profonde in situazioni psicologiche, biologiche e sociali. Tali disturbi possono essere considerati come patologie dello sviluppo piuttosto che “solo” mentali.

2 ANORESSIA NERVOSA L’età di esordio prevalente della AN si situa fra i 13 e i 19 anni,ma troppo spesso intercorrono tempi troppo lunghi tra il momento dell’esordio reale e del primo intervento a causa di rifiuti a riconoscere il problema. L’età di esordio prevalente della BN è certamente più tardiva e si può situare tra i 16 e i 24 anni. In questa situazione i motivi del ritardo diagnostico sono diversi da quelli della AN spesso per la capacità di nascondere il problema.

3 Codici DSM IV- Asse I- per i Disturbi dell’Alimentazione
307.1 Anoressia Nervosa Specificare il tipo: con Restrizioni o con abbuffate/Condotte di eliminazione Bulimia Nervosa Specificare il tipo: Con/senza condotte di eliminazione Disturbi dell’Alimentazione NAS Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione dell’Infanzia o della Prima Fanciullezza Pica Disturbo di Ruminazione Disturbo della Nutrizione dell’Infanzia o della Prima Fanciullezza

4 Criteri Diagnostici per Anoressia Nervosa (D.S.M. IV)
Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per l’età e statura. Intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso. Alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, o eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, o rifiuto di ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso. Nelle femmine dopo il menarca, amenorrea, cioè assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi. Specificare il sottotipo Con restrizioni: nell’episodio attuale di Anoressia Nervosa il soggetto non ha presentato regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione Con abbuffate/Condotte di Eliminazione: nell’episodio attuale di Anoressia Nervosa il soggetto ha presentato regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione.

5 Criteri Diagnostici per Bulimia Nervosa (D.S.M. IV)
Ricorrenti abbuffate. Una abbuffata e caratterizata da entrambi i seguenti punti: Mangiare in un definito periodo d tempo (ad es. 2 ore), una quantita di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo ed in circostanze simili. Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio (ad es. Sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quando si sta mangiando). Ricorrenti ed inappropriate condotte compensatorie per prevenire l’aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, enteroclismi o altri farmaci, digiuno o eccessivo esercizio fisico. Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano entrambe in media almeno 2 volte alla settimana, per 3 mesi. I livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma e dal peso corporei. L’alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di Anoressia Nervosa. Specificare il sottotipo Con condotte di eliminazione. Senza condotte di eliminazione.

6 Criteri diagnostici per il Disturbo della Nutrizione dell’Infanzia o della prima fanciullezza
Anomalia della nutrizione che si manifesta attraverso una persistente incapacità di alimentarsi adeguatamente con significativa incapacità di aumentare di peso o significativa perdita di peso durante un periodo di almeno 1 mese L’anomalia non è dovuta ad una condizione gastrointestinale associata o ad un’altra condizione medica generale (per es., reflusso gastroesofageo) L’anomalia non è meglio attribuibile ad un altro disturbo mentale (per es., Disturbo di Ruminazione) o a mancata disponibilità di cibo L’esordio è prima dei 6 anni di età.

7 Eziopatogenesi dell’anoressia nervosa
Si ipotizza una genesi multifattoriale: su fattori predisponenti, responsabili di una maggiore suscettibilità individuale al disturbo, agiscono fattori precipitanti ed una volta che la malattia ha avuto inizio, viene mantenuta nel tempo grazie a fattori perpetuanti.

8 Eziopatogenesi della bulimia
Secondo l’Addiction Model (o modello della dipendenza dal cibo) la condotta bulimica potrebbe rappresentare l’espressione di una generica predisposizione all’abuso di sostanze. L’attenzione dei ricercatori negli ultimi anni si è focalizzata sul ruolo dei neuromediatori, ed in particolare della dopamina, degli oppiodi endogeni e della serotonina nella genesi delle condotte bulimiche.

9 ANORESSIA FATTORI PREDISPONENTI FATTORI PRECIPITANTI
° Sesso femminile ° Paura di crescere,spesso collegata allo sviluppo sessuale ° Perfezionismo ° Desiderio di compiacere gli altri ° Desiderio di rifugiarsi nella infanzia ° Difficoltà nel comunicare le emozioni negative ° Conflitti per la indipendenza ° Difficoltà nel risolvere i ° Conflitti per l’autonomia conflitti ° Conflitti d’identità ° Avere scarsa stima di se

10 Valutazione Clinica Anamnesi Valutazione fisica
Controllo pressione arterioso Controllo peso Calcolo BMI Foto e intervista Compilazione scheda ingresso Discussione del “target” relativo al peso Presa in carico dietologica Valutazione per una terapia farmacologica Verifica eventuali indagini cliniche e di laboratorio già eseguite

11 ANORESSIA: sintomi di malnutrizione
Amenorrea • Isolamento sociale Mani e piedi freddi • Depressione Stipsi • Ossessione per il cibo Cute e capelli secchi • Irritabilità Svenimenti o vertigini • Difficoltà di concentrazione Letargia,ipostenia Cachessia

12 Modificazioni Fisiche:
Disturbi del sonno Astenia Disturbi gastrointestinali Sensibilità a luce e rumori Edema Ipotermia Parestesie Diminuzione RMR Diminuzione vis e libido

13 Modificazioni cognitive:
Diminuita concentrazione Povertà di giudizio critico Apatia (Modificata da Keys et al., 1950)

14 Effetti psicobiologici del digiuno Modificazioni emotive e sociali:
Depressione Ansia Irritabilità, rabbia Labilità Episodi psicotici Cambi di personalità nei test psicologici Isolamento Sociale

15 VALUTAZIONE E PRESA IN CARICO ORGANICA E FARMACOLOGICA
ESAMI SPECIALISTICI SCREENING DI BASE

16 VALUTAZIONE E PRESA IN CARICO DIETOLOGICA
INTERVISTA DIARIO ALIMENTARE DIETA PERSONALIZZATA

17 DIAGNOSI GLOBALE DIAGNOSI CON LA PAZIENTE DIAGNOSI CON LA FAMIGLIA
COLLOQUIO CLINICO: Con la paziente (direttivo e/o clinico) Con la famiglia (anamnesi metodica) SOMMINISTRAZIONE DI TEST: Proiettivi Psicometrici

18 Indagini di laboratorio
Ormoni tiroidei e frazioni Ormoni sessuali Valutazione immunologica Enzimi muscolari Gas analisi Zinco Rame Emocromo con piastrine Ves Prot. tot + elettroforesi Colesterolo tot. + HDL Elettroliti Trigliceridi Glicemia Insulina Transaminasi, gamma Gt Creatinina

19 OBBLIGATORIE FACOLTATIVE
INDAGINI STRUMENTALI OBBLIGATORIE FACOLTATIVE ECG ECOCARDIO DENSITOMETRIA RMN OSSEA GASTROSCOPIA  ECOGRAFIA PELVICA


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