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SCEC - ASPETTI FISCALI Antonio Dr. Armenio
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SCEC – ASPETTI FISCALI Lo Scec è “ un patto stretto fra persone comuni, imprese commerciali, artigiane, agricole, professionisti e anche Enti Locali, al fine di promuovere localmente lo scambio di beni e servizi accettando in cambio una percentuale del prezzo in buoni”. In altre parole lo Scec è uno strumento, emesso dall’Associazione Arcipelago SCEC, scambiato all’interno di un circuito, ben definito dal contratto di associazione, con l’intendo che ogni associato possa ricevere un vantaggio economico immediato dall’utilizzo di tale strumento, consistente in un minor prezzo nell’atto dell’acquisto. Tale strumento, lo SCEC, non essendo utilizzabile al di fuori dell’associazione stessa, non presenta i caratteri della commerciabilità autonoma, non potendo essere, pertanto, suscettibile a valutazione economica, se non per il valore prettamente intrinseco dello strumento, oltretutto di valore irrisorio. Possiamo, infine, concludere che esso altro non è che la materializzazione di un uso commerciale che da sempre accompagna i rapporti medesimi, ossia lo “sconto” o, meglio, per usare un altro termine tecnicamente idoneo dovremmo usare “l’abbuono”. Quindi, come l’abbuono, anche lo SCEC dovrà comparire in fattura ad ogni transazione ed avrà il ruolo di abbassare il valore imponibile della compravendita. Infatti, secondo l’art. 15, comma 1 – punto 2, del D.P.R. n. 633/1972 non concorrono a formare la base imponibile “il valore normale dei beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono in conformità alle originarie condizioni contrattuali,……..” Revisione del 24/10/2005 Documento Elaborato a cura di Antonio Dr. Armenio
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SCEC – ASPETTI FISCALI Esempio N. 2 Cessioni di beni € 1.000,00 Sconto SCEC 10% -€ ,00 ____________________ Imponibile Iva € ,00 Iva 20% € ,00 ____________________ TOT FATTURA € 1.080,00 Esempio N. 1 ____________________ Imponibile Iva € ,00 Iva 20% € ,00 ____________________ TOT FATTURA € 1.200,00 Fatturazione senza l’utilizzo degli SCEC con Revisione del 24/10/2005 Documento Elaborato a cura di Antonio Dr. Armenio
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SCEC – ASPETTI FISCALI Abbiamo due esempi di fatturazione: la prima è la classica fattura di compravendita dalla quale scattano tutti gli adempimenti fiscali a noi noti; anche la seconda è la classica fattura con in più la comparsa dello sconto. I benefici economici dello sconto sono noti a tutti: maggiori potenziali clienti dovuti al minor prezzo e conseguenti maggiori volumi d’affari. Per quanto riguarda i vantaggi fiscali essi si riferiscono sia alla minor imposta pagata ai fini iva che ai fini Irpef / Ires. Ai fini Iva ad usufruire dei vantaggi saranno i consumatori finali ed i venditori che pagheranno un’imposta minore, in quanto per gli acquirenti intermedi, quali commercianti o grossisti, l’operazione fiscale è neutra. Ovviamente gli stessi godranno dei vantaggi fiscali nella qualità di venditori. Anche sull’imposta sui redditi si possono evidenziare i vantaggio e lo facciamo con 2 esempi che mettono in evidenza due aziende che operano l’una senza SCEC e l’altra utilizzando gli SCEC. Per semplicità supponiamo che l’azienda Y utilizza gli SCEC per tutta la produzione, ma gli stessi risultati sono riproducibili anche se l’azienda partecipa con una parte della sua produzione: saranno diversi i numeri. L’aspetto che qui interessa è l’impatto in bilancio e sul reddito degli SCEC. Revisione del 24/10/2005 Documento Elaborato a cura di Antonio Dr. Armenio
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SCEC – ASPETTI FISCALI Azienda X L'azienda non effettua operazioni in SCEC A)VALORE DELLA PRODUZIONE 1)Ricavi delle vendite e prestazioni 2)sconti su acquisti B) COSTI DELLA PRODUZIONE 1)Costi per merci, prodotti e servizi 2)sconti su vendite C) REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE ( A - B ) aliquota media 38% D)IMPOSTE SUL REDDITO UTILE/PERDITA DI PERIODO ( C - D ) Caso N° 1 Revisione del 24/10/2005 Documento Elaborato a cura di Antonio Dr. Armenio
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SCEC – ASPETTI FISCALI Azienda Y L'azienda effettua operazioni in SCEC in misura del 10% A)VALORE DELLA PRODUZIONE 1)Ricavi delle vendite e prestazioni 2)sconti su acquisti B) COSTI DELLA PRODUZIONE 1)Costi per merci, prodotti e servizi 2)sconti su vendite C) REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE ( A - B ) aliquota media 38% D)IMPOSTE SUL REDDITO UTILE/PERDITA DI PERIODO ( C - D ) SCEC in cassa 5.000 Caso N° 2 Revisione del 24/10/2005 Documento Elaborato a cura di Antonio Dr. Armenio
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SCEC – ASPETTI FISCALI Da un punto di vista aziendale lo sconto è una variazione economica negativa o positiva a seconda se si tratta di sconto effettuato sulla vendita o di sconto ricevuto sull’acquisto. Nel primo caso lo sconto va annoverato tra i costi, mentre nel secondo caso lo sconto va incluso tra i ricavi. Come si può notare, anche da questi esempi, l’utilizzo degli SCEC comporta un risparmio fiscale nell’immediato. In prospettiva futura, invece, gli SCEC porterebbero maggiori oneri fiscali dovuti, però, ad una conseguente maggiore attività commerciale derivante dall’utilizzo dello SCEC. Nel nostro esempio l’utilizzo degli SCEC ha permesso all’azienda Y di risparmiare un’imposta pari € Ovviamente anche l’utile di periodo è variato e nel nostro esempio l’utile dell’azienda Y è inferiore all’azienda X. Questo non deve trarci in inganno, in quanto l’azienda Y ha tra le sue riserve SCEC che rappresentano il diritto a ricevere sconti di pari importo per gli acquisti sostenuti all’interno del circuito SCEC. Quindi l’utile di periodo dell’azienda Y non è di euro da come risulta in bilancio, ma in via ipotetica di euro, cioè euro i più dell’azienda X, che altro non sono il risparmio di imposta. Revisione del 24/10/2005 Documento Elaborato a cura di Antonio Dr. Armenio
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