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A che punto è …... il NUCLEARE ?

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Presentazione sul tema: "A che punto è …... il NUCLEARE ?"— Transcript della presentazione:

1 A che punto è …... il NUCLEARE ?
Lunedì 13 Ottobre 2008 Quartiere Centro - C.so Italia, 48 – Novara Utopìa – ASSOCIZIONE CULTURALE E PER LA PROMOZIONE DELL’IMPEGNO CIVILE - A che punto è …... il NUCLEARE ? Dott. Cesare Gatti Dott. Pierpaolo Gatti

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3 Le centrali nucleari nel mondo
Dati pubblicati su “Le Scienze”, gennaio 2008.

4 Viviamo tra due emergenze: energetica e ambientale
1988 ultimo piano energetico nazionale a un anno dal referendum post Chernobyl il prezzo al barile era tra i 20 e i 30 $ (oggi intorno ai 90 $!) dieci anni dopo: protocollo di Kyoto (entrato in vigore il 16 feb 2005) riduzione del 6.5% delle emissioni gas serra entro il 2012 (alla fine del 2003 erano già aumentate del 12%…) Per vent’anni non ci si preoccupa…

5 Bilancio energetico ITALIA
L'Italia è il 2° paese al mondo per importazione di energia elettrica, il 1° se invece si considera il saldo con l'estero. Considerando sia i combustibili che l'energia elettrica importata l'Italia dipende dall'estero per circa l'84% della propria energia. Il 90% di quella elettrica proviene da Francia e Svizzera. Circa il 40% di quella svizzera e l'85% di quella francese viene prodotta da centrali nucleari. Statistique suisse de l'électricité 2007 Percentuale nucleare della produzione di elettricità di Electricité De France "Terna", Dati Statistici sull'energia elettrica in Italia, Dati generali

6 Fonti di approvvigionamento ITALIA
73,8% attraverso centrali termoelettriche che bruciano principalmente combustibili fossili: - gas naturale (65,2%) - carbone (16,6%) - derivati petroliferi (8,6%) - gas derivati di acciaieria, altoforno, cokeria (circa 2,1%) - altri combustibili: biomassa, rifiuti, coke di petrolio, bitume (7,3%) 13,4% fonti rinnovabili: idroelettrica (10,7%), geotermica (1,5%) eolica (1,1%), fotovoltaica (0,01%) 12,8% direttamente importata "Terna" Dati Statistici sull'energia elettrica in Italia (2007 p. 4)

7 Quarta generazione (>2030)
Prima generazione (anni 40-50) Seconda generazione (dal ‘60 ad oggi) Grafite-gas-acqua: Magnox dal ’56 al ’ (Latina) BWR (Garigliano, Caorso, Montalto) e PWR (Trino) CANDU breeder 100% Terza generazione: PWR, BWR o CANDU (oggi) maggiore sicurezza per contaminazioni esterne in caso di incidente Quarta generazione (>2030) Dal forum per la IV generazione: 3 termici e 3 autofertilizzanti Rubbiatron ? …e quello di Chernobyl? L’anno scorso 12 reattori di questa tipologia erano ancora operanti!!!

8 La fissione

9 Quarta generazione Fissione nucleare e reazione a catena
Passaggio dalle centrali termiche o a “neutroni lenti” a quelle di IV generazione a neutroni veloci. Vantaggi: maggiore efficienza: si sfrutta meglio il combustibile nucleare: Uranio 238 e Plutonio 239, anziché solo Uranio 235. prodotti finali meno pericolosi. Tratto da “Le Scienze”, aprile 2006.

10 Rubbiatron

11 Sviluppo IV Generazione
Tratto da “La nuova generazione dei reattori nucleari”, pubblicato su “Le Scienze”, aprile 2006.

12 Vantaggi e svantaggi + VANTAGGI: - SVANTAGGI:
Una centrale nucleare non emette CO2 Migliora la bilancia dei pagamenti verso l’estero Maggiore stabilità politica - SVANTAGGI: Conseguenze in caso di incidente Scorie nucleari Localizzazione e proteste della popolazione Terrorismo Trasporto del materiale radioattivo

13 Costi di realizzazione
stime di costo in miliardi di euro per impianti da MW: ENEL: circa 2 E.On (Germania): oltre 3,5 Moody’s (USA): oltre 4,6 FP&L (USA): oltre 5.2

14 Tempi di realizzazione
Per esempio la centrale di Flamanville (Normandia) della generazione III+: Non meno di 6 anni

15 Ad oggi nessun deposito al mondo è attivo!
Gestione delle scorie La Finlandia, prima in Europa, ha avviato gli scavi di un deposito per smaltire le scorie nucleari. Svezia e Svizzera si avviano sulla stessa strada, ma in Italia i piani di smaltimento sono fermi. Ad oggi nessun deposito al mondo è attivo! I siti devono essere individuati con grandissima cura: i rifiuti derivanti dal combustibile esausto dei reattori in attività decadono con tempi dell’ordine delle decine o centinaia di migliaia di anni! Attualmente oltre l’80% delle scorie italiane è stoccato in depositi temporanei (da almeno 20 anni) in PIEMONTE… ( … Scanzano Jonico, argilla e salgemma. circa metri cubi dirifiuti radioattivi di (prima e) seconda categoria circa metri cubi dirifiuti radioattivi di terza categoria 62 tonnellate di combustibile irraggiato che si trovano ancora oggi  in Francia (Creys-Malville) diversi "cask" dicombustibile riprocessato che attualmente sono in Gran Bretagna (Sellafield) inoltre ospedali, acciaierie, impianti petrolchimici e così via producono circa 500 tonnellate di rifiuti radioattivi ogni anno (fonte: Audizione di Carlo Jean di fronte alla Commissione bicamerale d'inchiesta sui rifiuti, in data 23 febbraio 2003)

16 Censimento Italia Centrali in via di smaltimento
ex-ENEL di Trino Vercellese (Vercelli) ex-ENEL di Caorso (Piacenza) ex-ENEL di Latina ex-ENEL di Garigliano (Caserta) impianti del ciclo del combustibile in fase di smantellamento ex-ENEA ex-ENEA EUREX di Saluggia (Vercelli) ex-ENEA FN-Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo (Alessandria) ex-ENEA OPEC in Casaccia (Roma) ex-ENEA Plutonio in Casaccia (Roma) ex-ENEA ITREC in Trisaia, Rotondella (Matera) altri impianti Laboratorio di Ricerca Cisam di Pisa, Laboratorio di Ricerca Fiat Avio Avogrado di Saluggia (Vercelli), Centro Comune di Ricerca CCR Ispra di Varese, impianto e deposito Nucleco in Casaccia (Roma)

17 Chernobyl Forum Gruppo di ricerca che comprende Nazioni Unite, IAEA, OMS, FAO, Banca Mondiale, e i governi di Russia, Bielorussia e Ucraina Nel settembre del 2005 pubblica i risultati: 58 decessi riconducibili direttamente all’incidente; 4000 casi diagnosticati di tumore alla tiroide tra coloro che nel 1986 erano bambini o adolescenti. Tasso di guarigione vicino al 99% grazie alle cure mirate; Si prevede però che in futuro circa persone potrebbero morire per tumori di diverso tipo causati dall’esposizione alle radiazioni; gli sfollati: “contaminazione mentale” ansia e depressione con un tasso tre volte superiore alla media. Tratto da “Le Scienze”, aprile 2006.

18 Il referendum 1987 I tre quesiti:
Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti? (la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8)   Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone? (la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge)   Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero? (questa norma è contenuta in una legge molto più vecchia, e precisamente la N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell’ENEL).

19 Riferimenti Terna - Rete Elettrica Nazionale S.p.A. (acronimo di Trasmissione Elettricità Rete Nazionale) è la società responsabile in Italia della trasmissione dell'energia elettrica sulla rete ad alta e altissima tensione su tutto il territorio nazionale, con oltre il 98% delle infrastrutture elettriche.

20 « Non esiste un nucleare sicuro o a bassa produzione di scorie. »
(Carlo Rubbia) « Purtroppo la parola nucleare spaventa più degli incidenti che potrebbe causare. Fobie popolari, timori irrazionali e retaggi storici fanno ancora di più dell'allarme cancro e i suoi morti causati dai derivati del petrolio. Allora io dico: basta con il panico da primitivi spaventati dal fuoco. » (Umberto Veronesi) GRAZIE


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