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Società ed economia in Europa nel XIV secolo (sintesi del capitolo 2° del manuale di Lunardi-De Luna,La costruzione del presente, Sansoni scuola) a cura.

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1 Società ed economia in Europa nel XIV secolo (sintesi del capitolo 2° del manuale di Lunardi-De Luna,La costruzione del presente, Sansoni scuola) a cura di Antonio Gilardi e Attilio Urbani classe 3°X

2 Capitoli: 1°- La crisi demografica del ‘300
2°- La ripresa demografica del ‘400 3°- L’economia del ‘300-’400: crisi, ma anche trasformazioni 4°- L’Italia va verso la crisi? 5°- La società in Europa di fronte alle epidemie 6°- La vita e la morte

3 1° La crisi demografica del ‘300
2. All’inizio del ‘300 si determinò uno squilibrio tra popolazione e risorse. La terra coltivata non bastava più per sfamare la popolazione. A peggiorare la situazione contribuirono le avverse condizioni meteorologiche. Durante il XIV e il XV secolo gli inverni si fecero più freddi e aumentarono le piogge. Il maltempo danneggiò i raccolti e provocò le carestie. La diminuzione di cibo a disposizione fece abbassare le difese immunitarie della popolazione favorendo la diffusione di epidemie. Nel trecento la popolazione iniziò a calare. 1. dalla fine dalla fine del X secolo si verificò una crescita demografica costante, ma dal ‘200 la crescita rallentò, perché la terra coltivata (non sempre adatta ) era stata sfruttata eccessivamente. 3. Poco prima della metà del secolo si scatenò la peste proveniente dall’estremo oriente. La peste fu diffusa rapidamente dai ratti neri. Questa non fu la prima volta che la malattia comparve in Europa. In questo periodo essa fu chiamata peste nera.

4 2° La ripresa demografica del 400
2. In questo modo durante la prima metà del ‘400 la popolazione iniziò a salire lentamente (crescita demografica lenta ma costante ) tanto che alla metà del ‘500 si era raggiunto lo stesso numero di abitanti che c’era in precedenza. ( fig 1 ) 1. La popolazione raggiunse i livelli più bassi tra la fine del ‘300 e l’inizio del ‘400. La prima conseguenza della diffusione della peste fu l’abbandono dei villaggi. Il calo della popolazione portò alla diminuzione delle terre coltivate e a privilegiare i terreni più fertili, che garantivano raccolti più abbondanti. per questi motivi i prezzi diminuirono, possiamo dire in conclusione che alla fine del ‘300 l’alimentazione migliorò .

5 3° L’economia del ‘300-’400: crisi, ma anche trasformazioni
1.Nel ‘300 si ebbero cambiamenti nel settore produttivo, che determinarono profonde trasformazioni della vita economica europea: si svilupparono città prima meno importanti, aumentò il commercio dei beni non di lusso, accessibili a più persone e vennero usate navi più grandi ( per abbattere i costi di trasporto ). 2.La trasformazione maggiore si ebbe nell’industria tessile. All’inizio del ‘300 il tessuto più prodotto era la lana fiorentina. Durante il ‘300 ci fu un periodo di crisi e aumentò la produzione di prodotti comuni( nacque un nuovo tipo di tessuto il fustagno ). Il settore tessile si sviluppò soprattutto in Catalogna, Olanda e Inghilterra. 3.Nel ‘300 il settore produttivo si sconvolge. Si verifica l’affermazione di alcune città svantaggio di altre. Ad esempio Milano città con la maggior produzione di Fustagno fu superata dalle città germaniche meridionali, lo stesso avvenne tra Venezia e Genova, Venezia divenne il centro di traffici commerciali più importante determinando il parziale declino di Genova.

6 4° L’Italia va verso la crisi?
All’inizio del ‘300 l’Italia era il paese più urbanizzato, più avanzato e più popoloso d’Europa. L’Italia aveva il sistema creditizio più avanzato. Ma in Italia c’erano strutture produttive troppo legate al passato. 2. Molti dei cambiamenti in Italia avvennero in un secondo momento quindi la sua economia si sviluppava lentamente. Nonostante l’Italia fosse molto avanzata rispetto alle altre civiltà, proprio a causa di questa lentezza intorno al ‘500 fu superata.

7 5° La società in Europa di fronte alle epidemie
1. La peste si diffuse in una società già in crisi e per questo motivo furono cercati dei capri espiatori. Nel corso degli anni, della peste si verificarono infatti varie ondate, alcuni uomini capirono come prevenire e combattere la malattia 2. La mancanza di medicine rendeva impossibile evitare la diffusione della peste. Però si iniziarono a isolare le zone colpite dal virus (cercando di evitare anche scambi con le regioni infette) e nel ‘400 comparvero i primi lazzaretti. Erano tutti modi per evitare la diffusione della peste. 3. Anche le guerre contribuirono alla diffusione della peste.

8 6° La vita e la morte 1. Nel Medioevo la vita è considerata solo una fase di passaggio. Tanto che sia nel basso che nell’alto Medioevo la morte era vista in modo positivo, infatti la morte veniva immaginata come un angelo che trasportava l’anima nell’aldilà riportandola nella dimensione spirituale, presso Dio. 2. Questa visione negativa della vita finì nel XIII secolo, quando la morte cominciò ad essere vista non più solo come il momento in cui l’anima poteva tornare a Dio, ma anche come un distacco dai piaceri materiali, dagli amori e dalle amicizie. Pertanto la morte veniva vista come uno scheletro spaventoso.

9 Grazie per l'attenzione!
Fine presentazione

10 Alcuni campi non erano adatti alla coltivazione perché prima di essere bonificati erano brughiere o pendii delle montagne pertanto producevano uno scarso raccolto. C.1

11 Le condizioni metereologiche ostacolano un abbondante raccolto.

12 Gravissima mancanza di cibo per le famiglie.

13 Le difese del nostro organismo che ci permettono di combattere le malattie.

14 Si definisce epidemia una malattia infettiva che colpisca un insieme di individui con una ben definita diffusione nello spazio e nel tempo. Affinché si sviluppi un'epidemia è necessario che il processo di contagio tra le persone sia abbastanza facile. C.5

15 Il maggior numero di vittime si ebbe nel 1348, la fine nel 1350.
La peste è una malattia molto grave con alti tassi di mortalità, essa non colpisce l’uomo direttamente ma è provocata dalle pulci dei ratti neri. Il primo paese colpito da quest’epidemia fu la Cina, successivamente la malattia arrivò fino al Mar Nero e fu portata in Europa dai mercanti dell’Europa meridionale ( il primo caso si verificò a Messina ). Il maggior numero di vittime si ebbe nel 1348, la fine nel 1350. Morì il 25% della popolazione europea. C.6

16 Motivi crescita popolazione
1.Riorganizzazione dell’agricoltura 2.Maggiore disponibilità degli alimenti 3.Aumento dei matrimoni 4.Aumento delle nascite Fig 1

17 Le industrie tessili sono industrie che producono tessuti.

18 Il fustagno è un panno economico e resistente composto di lino e cotone.

19 Sono tessuti molto usati perché economici.

20 I tessuti inglesi non erano prodotti in Inghilterra, essi venivano soltanto importati. In realtà erano prodotti in Toscana ed erano considerati i migliori. C.10

21 Il sistema creditizio è l’insieme dei commercianti che prestavano soldi. I banchieri italiani erano presenti in tutta Europa, Il sistema creditizio italiano trascorse un periodo buio dovuto al mancato pagamento di grosse somme di denaro da parte di alcuni sovrani, però risorse con famiglie come quella dei Medici. . C.11

22 Stemma della famiglia dei Medici
I Medici sono una delle più note famiglie di Firenze, protagonisti della storia italiana ed europea dal XV al XVIII secolo. Oltre ad aver retto le sorti della città di Firenze prima e della Toscana poi, dal 1434 fino al 1737, ed oltre ad aver dato i natali a tre papi e due regine di Francia, essi godono tutt'oggi di una straordinaria fama per aver promosso in misura fuori del comune e per diverse generazioni la vita artistica, culturale, spirituale e scientifica del loro tempo. Le loro straordinarie collezioni d'arte, di oggetti preziosi, di libri e manoscritti, di rarità e di curiosità si sono conservate praticamente integre fino ai giorni nostri e sono alla base del patrimonio di molte delle più importanti istituzioni culturali di Firenze. Stemma della famiglia dei Medici C.12

23 Le strutture produttive non ebbero una significativa evoluzione perché il mercato in quel periodo in Italia non necessitava l’aggiornamento di tali strutture (infatti i mercanti con il commercio di intermediazione e la produzione di oggetti di lusso si vedevano garantiti guadagni enormi) ed inoltre le Arti impedivano la concorrenza tra gli artigiani . C.13

24 Le Corporazioni delle arti e mestieri erano delle associazioni, create a partire dal XII secolo in molte città italiane ed europee per regolamentare e tutelare le attività degli appartenenti ad una stessa categoria professionale. In Italia esse furono definite genericamente Arti. C.14

25 Per capri espiatori si intendono persone a cui dare la colpa di determinati eventi o situazioni. In Germania furonoindividuati come capri espiatori gli Ebrei accusati di provocare la peste per uccidere i cristiani: da essi con le torture si ottenevano false testimonianze che li incolpavano. C.15

26 Un lazzaretto in Spagna
Il lazzaretto (anche lazzareto o lazzeretto) era un luogo di confinamento e d'isolamento per portatori di malattie contagiose, in particolar modo la peste. Un lazzaretto in Spagna C.16


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