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Percorso di ricerca-azione “Manuale della Qualità”

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Presentazione sul tema: "Percorso di ricerca-azione “Manuale della Qualità”"— Transcript della presentazione:

1 Percorso di ricerca-azione “Manuale della Qualità”
UNI EN ISO 9004:2009 Cap. 6 “GESTIONE DELLE RISORSE” Cap. 8 “MONITORAGGIO, MISURAZIONE, ANALISI E RIESAME” 1

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4 INNOVAZIONE DEL SISTEMA DELL’ISTRUZIONE RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI
E QUALITÀ DELLA SCUOLA AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE IL SISTEMA MISTO PUBBLICO-PRIVATO (parità) DIMENSIONAMENTO RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI La normativa recente del settore dell’Istruzione si colloca nel più ampio processo di decentramento amministrativo avviato dalla L.59/97, ma presenta anche elementi di interesse particolare: definisce la scuola come un servizio al cittadino e alla collettività, pervenendo al riconoscimento di un sistema di erogazione misto pubblico-privato (Regolamento sull’autonomia e Legge per la parità); considera la scuola come uno dei canali di erogazione del servizio formativo, assegnandole in via esclusiva l’istruzione di base ma affiancandola per il completamento dell’obbligo formativo ai canali della formazione professionale e sul lavoro (Riordino dei cicli e Obbligo scolastico e formativo). Con l’autonomia la singola istituzione scolastica assume la piena responsabilità della qualità del servizio erogato, che deve garantire assicurando da un lato la coerenza con le finalità generali del sistema (la scuola resta un servizio pubblico nazionale) e dall’altro la rispondenza alle esigenze del territorio (la scuola è un’agenzia formativa che opera su un ‘mercato’ locale). L’orientamento ai bisogni formativi di studenti e famiglie, alla domanda di formazione del contesto sociale e produttivo rappresentano la novità più rilevante cui è chiamata la scuola. Per contro, le autonomie locali trovano in essa una risorsa per una politica di sviluppo del territorio centrata sulla produzione di un ‘valore aggiunto’ in termini di risorse umane e professionali. OBBLIGO SCOLASTICO E FORMATIVO

5 QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA
NUOVE DIMENSIONI PER IL SISTEMA DELL’ISTRUZIONE FORMAZIONE DELLE COMPETENZE RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI INTEGRAZIONE FORMATIVA DIVERSIFICAZIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI ARRICCHIMENTO DELLA PROPOSTA FORMATIVA La nuova dimensione in cui opera la scuola si caratterizza per un più accentuato orientamento alla produzione delle competenze, di base e professionali, che consentono alle persone di inserirsi produttivamente nella vita sociale e lavorativa. La programmazione curricolare trova nello sviluppo della competenza l’elemento che unifica gli apporti dei diversi saperi disciplinari e delle differenti esperienze formative. L’introduzione del concetto di ‘credito formativo’ e di ‘certificazione delle competenze’ (Normativa sull’obbligo, sperimentazione di percorsi di formazione integrata) propongono la scuola come un partner primario delle politiche per il lavoro e come un servizio per accompagnare i giovani nella progettazione e realizzazione del proprio percorso professionale. In relazione a questo nuovo orientamento, la capacità di leggere e interpretare la domanda di formazione si pone a fondamento di una politica per la qualità dell’offerta scolastica e porta in primo piano la necessità di sviluppare una crescente capacità di arricchimento della proposta formativa. Non soltanto l’offerta scolastica si diversifica in ragione dell’attenzione ai bisogni individuali, ma si orienta a rispondere alla domanda locale e si attrezza per rendere disponibili nuovi servizi in ragione dell’aumentata complessità del contesto sociale e dell’emergere di nuovi bisogni (formazione continua, integrazione sociale e lavorativa degli immigrati, facilitazione dell’inserimento sociale e lavorativo dei soggetti deboli, recupero della marginalità…). QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA

6 strutturato e consolidato
Ambiente sociale e produttivo strutturato e consolidato dinamico e innovativo Conoscenze teoriche e tecniche Abilità prodotte dall’esperienza Si caratterizza per: Conoscenze tecnologiche Capacità di sfruttare le potenzialità del sistema Conoscenze codificate (nozioni) Capacità di ripetere/riprodurre Comportamenti accettati Conoscenze aperte (linguaggi) Capacità di adattare/applicare Comportamenti generativi Richiede:

7 COMPETENZE Conoscenze aperte (linguaggi)
Capacità di adattare/applicare Comportamenti generativi COMPETENZE

8 competenza saper applicare una conoscenza adottando comportamenti
funzionali in un contesto dinamico

9 l’azione formativa saper applicare fare problem solving una conoscenza
sapere teoria adottando comportamenti funzionali essere motivazione riconoscere problem setting in un contesto determinato

10 La scuola produce apprendimento (sviluppa competenze):
fornendo un servizio atto a valorizzare le caratteristiche individuali, orientandole in funzione di un miglior inserimento sociale e professionale La scuola è un servizio che opera a vantaggio dello studente e per lo sviluppo del sistema sociale e produttivo Il processo di produzione del servizio scolastico organizza le risorse disponibili per ottimizzare il risultato: in funzione delle trasformazioni della domanda ricercando la massima efficacia attraverso la massima efficienza

11 Amministrazione scolastica
I clienti della scuola Sistema formativo territoriale Autonomie locali Studenti e famiglie Amministrazione scolastica Comunità locale Unità Scolastica Sistema economico e produttivo Comunità nazionale e internazionale

12 LA SCUOLA PRODUCE VALORE
CIO’ CHE SO PROCESSO INSEGNAMENTO/ APPRENDIMENTO CIO’ CHE MI SERVE SAPERE TRASFORMAZIONE INPUT OUTPUT VALORE AGGIUNTO PER ANDARE VERSO...

13 PRODUZIONE DI VALORE (APPRENDIMENTO)
studenti territorio trend competenze: domanda e bisogni fabbisogni formativi selezione finalità istituzionale mission offerta formativa progettazione pianificazione attività didattica valutazione discipline attività feed back orientamento dichiarazione delle competenze

14 I fattori che garantiscono i risultati del servizio
fornitore servizio cliente organizzazione gestione controllo efficacia risorse processi risultati

15 Una cultura organizzativa centrata sulla produzione di valore:
Forte orientamento al risultato articolazione chiara e funzionale di compiti e responsabilità leadership valorizzazione dei fattori professionali che unificano e generano appartenenza gestione e controllo dei processi gestione e sviluppo delle risorse umane

16 LA QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA assicurare la qualità dell'offerta
definire gli obiettivi assegnare le responsabilità stabilire le regole valutare i risultati coinvolgere e formare il personale

17 Le azioni per la qualità della scuola
Conoscere (analizzare, comprendere) check up Valutare (e decidere) sistema qualità riesame del servizio Garantire (mettere sotto controllo) certificazione Migliorare (offerta, organizzazione, processi)

18 Johann Wolfgang Goethe
"Pensare per agire; agire per pensare!" Johann Wolfgang Goethe 18

19 Cap. 3 TERMINI E DEFINIZIONI
Il testo della ISO 9004:2009 è stato approvato dal CEN come EN ISO 9004:2009 senza alcuna modifica Cap SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Cap. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI Cap. 3 TERMINI E DEFINIZIONI Cap GESTIRE UN’ ORGANIZZAZIONE PER IL SUCCESSO DUREVOLE Cap. 5 STRATEGIA E POLITICA Cap. 6 GESTIONE DELLE RISORSE Cap. 7 GESTIONE DEI PROCESSI Cap. 8 MONITORAGGIO, MISURAZIONE, ANALISI E RIESAME Cap. 9 MIGLIORAMENTO, INNOVAZIONE ED APPRENDIMENTO

20 GESTIONE DELLE RISORSE
L’organizzazione dovrebbe identificare le risorse interne ed esterne che sono necessarie per il conseguimento dei propri obiettivi nel breve e nel lungo periodo. Le politiche ed i metodi dell’organizzazione per la gestione delle risorse dovrebbero essere coerenti con la sua strategia. Al fine di assicurare che le risorse (quali apparecchiature, impianti, materiali, energia, conoscenze, risorse finanziarie e persone) siano utilizzate efficacemente ed efficientemente, è necessario predisporre idonei processi per la messa a disposizione, l’assegnazione, il monitoraggio, la valutazione, l’ottimizzazione, il mantenimento e la protezione di tali risorse.

21 Al fine di assicurare (a disponibilità delle risorse per le attività future, l’organizzazione dovrebbe identificare e valutare i rischi relativi alla loro potenziale carenza, e monitorare in continuo il loro utilizzo in modo da individuare opportunità per il miglioramento del loro impiego. Contemporaneamente, dovrebbe essere condotta la ricerca di nuove risorse, di processi ottimizzati e di nuove tecnologie. L’organizzazione dovrebbe riesaminare periodicamente la disponibilità e l’adeguatezza delle risorse identificate, comprese quelle affidate all’esterno, e intraprendere le necessarie azioni. I risultati di questi riesami dovrebbero essere utilizzati anche come elementi in ingresso nei riesami dell’organizzazione relativi alla sua strategia, ai suoi obiettivi ed ai suoi piani.

22 Risorse finanziarie L’alta direzione dovrebbe determinare le esigenze finanziarie dell’organizzazione e stabilire le risorse finanziarie necessarie per le attività attuali e future. Le risorse finanziarie possono assumere molte forme differenti, come contanti, titoli, prestiti o altri strumenti finanziari. L’organizzazione dovrebbe stabilire e mantenere attivi processi per il monitoraggio, il controllo e la rendicontazione dell’efficace assegnazione e dell’efficiente utilizzo delle risorse finanziarie relative agli obiettivi dell’organizzazione stessa. La rendicontazione su tali questioni può anche costituire uno strumento per determinare le attività inefficaci o inefficienti, e per intraprendere le opportune azioni di miglioramento. I rendiconti finanziari delle attività correlate alle prestazioni del sistema di gestione ed alla conformità del prodotto dovrebbero essere utilizzati nei riesami di direzione.

23 Migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema di gestione può influire positivamente sui risultati finanziari dell’organizzazione in molti modi. Per esempio: internamente, riducendo gli insuccessi relativi a processi e prodotti ed eliminando gli sprechi di materiali o di tempo; esternamente, riducendo gli insuccessi relativi ai prodotti, i costi di risarcimento in garanzia, le responsabilità da prodotto ed altre esposizioni legali, i costi correlati ai clienti e ai mercati persi. Nota La ISO fornisce esempi di come un organizzazione possa identificare ed ottenere benefici finanziari ed economici dall’applicazione dei principi di gestione per la qualità della SO 9000.

24 Gestione delle persone
Le persone costituiscono una risorsa importante per un’organizzazione ed il loro pieno coinvolgimento accresce la loro capacità di creare valore per le parti interessate. L’alta direzione, utilizzando la propria leadership, dovrebbe creare e mantenere una vision e valori condivisi ed un ambiente interno in cui le persone possano sentirsi completamente coinvolte nel conseguimento degli obiettivi dell’organizzazione. Poiché le persone sono tra le risorse più preziose e più critiche, è necessario assicurare che il loro ambiente di lavoro incoraggi la crescita personale, l’apprendimento, il trasferimento di conoscenze ed il lavoro di gruppo. La gestione delle persone dovrebbe essere condotta attraverso un approccio pianificato, trasparente, etico e socialmente responsabile.

25 L’organizzazione dovrebbe assicurare che le persone comprendano l’importanza del loro contributo e del loro ruolo. L’organizzazione dovrebbe stabilire processi tali da mettere le persone nelle condizioni di: Tradurre gli obiettivi strategici e di processo dell’organizzazione stessa in obiettivi individuali di lavoro, e stabilire piani per il loro conseguimento; identificare i vincoli correlati con le loro prestazioni; assumere la titolarità e la responsabilità per la risoluzione dei problemi; valutare le prestazioni personali a fronte degli obiettivi di lavoro individuali; ricercare attivamente le opportunità per accrescere la propria competenza e la propria esperienza; promuovere il lavoro di gruppo ed incoraggiare la sinergia tra le persone; condividere le informazioni, le conoscenze e l’esperienza nell’ambito dell’organizzazione.

26 Competenza delle persone
Al fine di assicurarsi di disporre delle competenze necessarie, l’organizzazione dovrebbe stabilire e mantenere un “piano di sviluppo delle persone” e processi associati; questo dovrebbe aiutare l’organizzazione ad identificare, sviluppare e migliorare la competenza delle proprie persone mediante le seguenti fasi: identificazione delle competenze professionali e personali di cui l’organizzazione potrebbe aver bisogno nel breve e nel lungo periodo, in accordo con le proprie mission, vision, strategia, politiche e obiettivi; identificazione delle competenze attualmente disponibili nell’organizzazione e dei divari tra ciò che è disponibile e ciò che è attualmente necessario e potrebbe essere necessario nel futuro;

27 conduzione di azioni per migliorare e/o acquisire competenze, in modo da colmare i divari;
riesame e valutazione dell’efficacia delle azioni intraprese per assicurare che le competenze necessarie siano state acquisite; mantenimento delle competenze che sono state acquisite. Nota Vedere la ISO come ulteriore guida sulla competenza e sulla formazione-addestramento.

28 Coinvolgimento e motivazione delle persone
L’organizzazione dovrebbe motivare le persone affinché comprendano il significato e l’importanza delle loro responsabilità ed attività, in relazione alla creazione ed all’apporto di valore per i clienti e per le altre parti interessate. Per accrescere il coinvolgimento e la motivazione delle proprie persone, l’organizzazione dovrebbe prendere in considerazione attività quali: sviluppare un processo per condividere le conoscenze e per utilizzare la competenza delle persone, per esempio uno schema per raccogliere le idee per il miglioramento; introdurre un appropriato sistema di riconoscimenti e premi, basato su una valutazione individuale di quanto realizzato dalle persone;

29 predisporre un sistema di qualificazione delle abilità e una pianificazione delle carriere, allo scopo di promuovere lo sviluppo personale; riesaminare di continuo il livello di soddisfazione e le esigenze ed aspettative delle persone; offrire opportunità di mentoring e coaching

30 Fornitori e partner I partner possono essere fornitori di prodotti, erogatori di servizi, istituzioni tecnologiche e finanziarie organizzazioni governative e non governative o altre parti interessate. I partner possono contribuire con qualsiasi tipo di risorsa, secondo quanto concordato e definito in un accordo di partnership. L’organizzazione ed i suoi partner sono interdipendenti ed un rapporto di reciproco beneficio accresce le loro capacità di creare valore. L’organizzazione dovrebbe considerare la partnership come una forma specifica di relazione con i fornitori, dove questi hanno la possibilità di investire e condividere i profitti o le perdite nel settore di attività dell’organizzazione stessa.

31 Quando un’organizzazione sviluppa una partnership, dovrebbe tenere in considerazione aspetti quali:
la fornitura di informazioni ai partner come appropriato per valorizzarne al massimo i contributi; il supporto ai partner in termini di disponibilità di risorse (quali informazioni conoscenze, competenza, tecnologia, processi e condivisione della formazione-addestramento); la condivisione dei profitti e delle perdite con i partner; il miglioramento delle prestazioni dei partner.

32 Scelta, valutazione e miglioramento
delle capacita di fornitori e partner L’organizzazione dovrebbe stabilire e mantenere attivi processi per identificare, scegliere e valutare i propri fornitori e partner al fine di migliorarne in continuo le capacita e per assicurare che i prodotti o le altre risorse che essi forniscono soddisfino le esigenze e le aspettative dell’organizzazione. Nella scelta e nella valutazione dei fornitori e dei partner, l’organizzazione dovrebbe tenere in considerazione aspetti quali: il loro contributo alle attività dell’organizzazione e la loro capacità di creare valore per l’organizzazione stessa e per le sue parti interessate; il potenziale di miglioramento continuo delle loro capacità; l’accrescimento delle proprie capacità che può essere conseguito attraverso la cooperazione con i fornitori e con i partner; i rischi associati alle relazioni con i fornitori e con i partner.

33 Infrastrutture L’organizzazione dovrebbe pianificare, fornire e gestire in modo efficace ed efficiente le proprie infrastrutture. Essa dovrebbe valutare periodicamente l’idoneità delle infrastrutture ai fini del conseguimento degli obiettivi organizzativi. Dovrebbero essere tenuti nella dovuta considerazione: la fidatezza delle infrastrutture (che comprende la disponibilità, l’affidabilità, la manutenibilità e il supporto manutentivo); la sicurezza (“safety” e “security”); le componenti infrastrutturali correlate ai prodotti e ai processi; l’efficienza, il costo, la capacità e l’ambiente di lavoro; l‘impatto delle infrastrutture sull’ambiente di lavoro.

34 L’organizzazione dovrebbe identificare e valutare i rischi associati alle infrastrutture ed intraprendere azioni per mitigare tali rischi, compresa la predisposizione di adeguati piani di emergenza. Nota Per maggiori informazioni sugli impatti ambientali, vedere la ISO e le altre norme elaborate dall’ISO/TC 207.

35 Ambiente di lavoro L’organizzazione dovrebbe mettere a disposizione e gestire un ambiente di lavoro idoneo per conseguire e mantenere il proprio successo durevole e la competitività dei propri prodotti. Per un ambiente di lavoro idoneo, come combinazione di fattori umani e fisici, si dovrebbero prendere in considerazione: metodi di lavoro creativi ed opportunità di maggiore coinvolgimento, allo scopo di realizzare le potenzialità delle persone dell’organizzazione; regole e guide per la sicurezza e utilizzo dei dispositivi di protezione; ergonomia;

36 fattori psicologici, compresi carico di lavoro e stress;
localizzazione del posto di lavoro; servizi per le persone dell’organizzazione; massimizzazione dell’efficienza e minimizzazione degli sprechi; calore, umidità, luce, ricambio d’aria; igiene, pulizia, rumore, vibrazioni e inquinamento. L’ambiente di lavoro dovrebbe incoraggiare la produttività, la creatività e il benessere delle persone che lavorano nell’organizzazione o che ne visitano i locali (per esempio, i clienti, i fornitori ed i partner). Allo stesso tempo, l’organizzazione dovrebbe assicurare che il proprio ambiente di lavoro rispetti i requisiti cogenti applicabili e faccia riferimento alle norme applicabili (come quelle per la gestione ambientale e per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro).

37 Conoscenza, informazione e tecnologia
L’organizzazione dovrebbe stabilire e mantenere attivi processi per gestire le conoscenze le informazioni e le tecnologie in quanto risorse essenziali I processi dovrebbero affrontare come identificare ottenere mantenere proteggere utilizzare e valutare I’esigenza di tali risorse. L’organizzazione dovrebbe condividere in modo appropriato tali conoscenze informazioni e tecnologie con le proprie parti interessate.

38 Conoscenze L’alta direzione dovrebbe accertare in che modo sia identificata e protetta l’attuale base di conoscenze dell’organizzazione. L’alta direzione dovrebbe inoltre considerare come ottenere da fonti interne ed esterne quali istituzioni accademiche e professionali le conoscenze necessarie per soddisfare le esigenze presenti e future dell’organizzazione.

39 Nel definire come identificare, mantenere e proteggere le conoscenze, sono da tenere in considerazione numerosi aspetti, quali: apprendere da insuccessi, situazioni di quasi insuccesso e successi; acquisire le conoscenze e l’esperienza delle persone dell’organizzazione; raccogliere conoscenze da clienti fornitori e partner; acquisire le conoscenze non documentate (tacite ed esplicite) che esistono nell’ambito dell’organizzazione; assicurare una comunicazione efficace del contenuto significativo delle informazioni (in particolare a ciascuna interfaccia nella catena di fornitura e di produzione); gestire dati e registrazioni.

40 Informazioni L’organizzazione dovrebbe stabilire e mantenere attivi processi per raccogliere dati affidabili ed utili e per convertire tali dati nelle informazioni necessarie per il processo decisionale. Rientrano in tali processi quelli necessari per l’immagazzinamento, la sicurezza, la protezione, la comunicazione e la distribuzione dei dati e delle informazioni a tutte le parti pertinenti. È necessario che i sistemi di informazione e di comunicazione dell’organizzazione siano robusti ed accessibili affinché ne sia garantita l’adeguatezza. L’organizzazione dovrebbe assicurare l’integrità, la riservatezza e la disponibilità di informazioni relative alle proprie prestazioni, ai miglioramenti del processo ed ai progressi realizzati verso il raggiungimento del successo durevole.

41 Tecnologia L’alta direzione dovrebbe considerare le opzioni tecnologiche per accrescere le prestazioni dell’organizzazione in aree quali la realizzazione del prodotto, il marketing, il benchmarking, l’interazione con il cliente, le relazioni con il fornitore ed i processi affidati all’esterno.

42 L’organizzazione dovrebbe stabilire processi per valutare:
gli attuali livelli tecnologici all’interno ed all’esterno dell’organizzazione stessa incluse le tendenze emergenti; i costi ed i benefici economici; la stima dei rischi relativi ai cambiamenti tecnologici; il contesto competitivo; la propria velocità e la propria abilita a reagire prontamente ai requisiti del cliente in modo da garantire il mantenimento della propria competitività. Nota Per maggiori informazioni su come proteggere le conoscenze, vedere la ISO/IEC e le altre norme elaborate dall’ISO/JTC 1/SC 27 sulle tecniche di sicurezza della tecnologia dell’informazione.

43 Risorse naturali La disponibilità di risorse naturali è uno dei fattori che possono influenzare il successo durevole di un’organizzazione e la capacità di soddisfare i requisiti dei suoi clienti e di altre parti interessate. L’organizzazione dovrebbe considerare i rischi e le opportunità correlati alla disponibilità ed all’utilizzo di energia e di risorse naturali nel breve e nel lungo periodo. L’organizzazione dovrebbe rivolgere adeguata attenzione all’integrazione degli aspetti di protezione ambientale nell’ambito della progettazione e dello sviluppo del prodotto, così come allo sviluppo dei propri processi, in modo da mitigare i rischi identificati.

44 L’organizzazione dovrebbe cercare di minimizzare gli impatti ambientali lungo l’intero ciclo di vita dei propri prodotti e delle proprie infrastrutture, a partire dalla progettazione, passando per la produzione o per l’erogazione del servizio, fino alla distribuzione, all’utilizzo ed all’eliminazione del prodotto. Nota Per maggiori informazioni, vedere la ISO ed altre norme elaborate dall’ISO/TC 207 sulla gestione ambientale.

45 Una possibile risposta… GESTIONE DEI PROCESSI…
Un’organizzazione dispone di specifici processi, che variano secondo il tipo, la dimensione e il livello di maturità dell’organizzazione stessa. Nell’ambito di ciascun processo, le attività dovrebbero essere determinate ed adattate alla dimensione ed alle caratteristiche peculiari dell’organizzazione. L’organizzazione dovrebbe assicurare la gestione proattiva di tutti i processi, inclusi i processi affidati all’esterno, per garantire che essi siano efficaci ed efficienti, in modo da conseguire i propri obiettivi. Questo può essere agevolato dall’adozione di un “approccio per processi”, che comprende la determinazione dei processi, delle interdipendenze, dei vincoli e delle risorse condivise.

46 I processi e le loro interrelazioni dovrebbero essere riesaminati con regolarità e si dovrebbero intraprendere azioni adeguate per il loro miglioramento. I processi dovrebbero essere gestiti come un sistema, attraverso la creazione e l’interpretazione delle loro reti, sequenze ed interazioni. Il coerente funzionamento di questo sistema è spesso indicato come “approccio sistemico alla gestione”. La rete può essere descritta in una mappa dei processi e delle relative interfacce.

47 Capitolo 6, GESTIONE DELLE RISORSE
Allegati Procedure di sistema: Comunicazione interna ed esterna Gestione della documentazione didattica Modulistica: Piano per la comunicazione 47

48 Esempio di azione compilato
Modulistica: Piano per la comunicazione Esempio di azione compilato Area: comunicazione interna di carattere informativo Tipologia: circolare sulle attività extracurricolari Destinatario: studenti, genitori, personale Strumento/ supporto tempistica stesura trasmissione accesso controllo archiviazione Registro delle comunicazion i Sito web supporto cartaceo/ digitale Diffusione con preavviso di 2 giorni DS o suo delegato Lettura in classe – docente in servizio Pubblicazione sul sito Web Personal e ATA Gestore sito WEB Annotazio ne sul Giornale di classe. Segreteria: registro del protocollo 48

49 Percorso di ricerca-azione “Manuale della Qualità”
UNI EN ISO 9004:2009 Cap. 8 “MONITORAGGIO, MISURAZIONE, ANALISI E RIESAME” Analisi ed applicabilità nella scuola 49

50 "È vero che non sei responsabile di quello che fai di ciò che sei.”
di quello che sei, ma sei responsabile di quello che fai di ciò che sei.” Jean-Paul Sartre 50

51 Analisi del servizio Comunicazione dei risultati
Individuazione principali problemi Identificazione delle cause Comunicazione dei risultati Agli organi decisionali per le politiche di miglioramento

52 Agli organi decisionali per le politiche di miglioramento
Qualità Dei processi Individuazione Nodi Problematici ANALISI DELLE CAUSE Analisi micro (dei problemi) Analisi macro del servizio Risultati efficacia/ efficienza Soddisfaz. dei Clienti e delle parti interessate COMUNICAZIONE Agli organi decisionali per le politiche di miglioramento

53 dei clienti e delle parti interessate
Il sistema di valutazione interna Analisi micro Analisi macro Qualità dei processi Individuazione Nodi Problematici Classificazione dei problemi in ordine di priorità Risultati (efficacia/ efficienza) Soddisfazione dei clienti e delle parti interessate Identificazione delle cause Comunicazione dei risultati Analisi delle cause Agli organi decisionali per le politiche di miglioramento

54 ecco COMETA...

55 L’analisi dei processi, dei risultati, della soddisfazione
L’analisi dei processi che consente di valutare come la scuola progetta, eroga e controlla il servizio formativo e gli altri servizi; L ’analisi dei risultati che evidenzia il grado di efficacia e di efficienza con i quali l’organizzazione scolastica persegue i propri obiettivi; l’analisi della soddisfazione che permette di valutare quanto l’utilità fornita è apprezzata dagli utilizzatori e dagli stessi erogatori. 55

56 Le informazioni reperite in ciascuna area costituiscono un riferimento importante per lo sviluppo delle altre. Ogni area offre una lettura da un punto di vista diverso del Servizio formativo erogato, e fornisce informazioni essenziali per la valutazione ed il miglioramento di aspetti importanti del servizio stesso.

57 EFFICACIA - EFFICIENZA
L’efficacia: Il rapporto tra output (prodotti/esiti) e finalità (obiettivi) dell’organizzazione; misura se e in quale misura le finalità (obiettivi) sono stati raggiunti. L’efficienza: il rapporto tra output e input; misura come un obiettivo è stato raggiunto, con quale rapporto costi/benefici 57

58 Il sistema permette di:
a) rilevare gli aspetti più significativi del processo di erogazione del servizio scolastico; b) integrare le informazioni del questionario con una raccolta di dati (contesto socio economico,caratteristiche degli studenti , risorse umane, strutturali ed economico finanziarie); c) misurare i risultati di efficacia relativi alla didattica e ai servizi; b) valutare il rapporto tra le risorse impegnate e i risultati raggiunti ( efficienza); elaborare informazioni per consentire decisioni a vari livelli. 58

59 STRUMENTI Analisi dei processi : questionario di 50 domande
Analisi di efficacia e di efficienza : schede di rilevazione dati da valutare con un sistema di indicatori Rilevazione della soddisfazione degli utenti e degli operatori : questionari rivolti a diverse categorie 59

60 COMETA riesce a bilanciare le analisi descrittive e di percezione con analisi quantitative basate su indicatori di prestazione. .

61 Il ciclo del servizio scolastico è la struttura di riferimento che consente una lettura integrata delle tre aree, garantisce un quadro completo dei fenomeni sottoposti ad esame e permette la individuazione dei problemi. L’attività complessiva di una scuola si realizza in un percorso che ripropone ciclicamente una sequenza di cinque fasi, il cui contenuto non dovrebbe rimanere costante nel tempo ma evolversi verso una crescente capacità di soddisfare le esigenze della propria utenza.

62 IL CICLO DEL SERVIZIO FORMATIVO
ANALISI DEI PROCESSI : IL CICLO DEL SERVIZIO FORMATIVO valutazione e riprogettazione (esiti formativi, risultati servizi) controllo dell’erogazione (didattica e servizi) definizione dell’offerta (contesto, risorse, profilo formativo) pianificazione dell’organizzazione (didattica, servizi, risorse) progettazione dell’offerta (attività didattica, servizi) 62 62

63 La definizione dell’offerta formativa che caratterizza l’istituto:
la conoscenza del contesto nel quale la scuola opera; la definizione delle finalità della scuola; la scelta dei bisogni di formazione che si intende soddisfare in base alle proprie risorse; la pubblicizzazione e diffusione dell’offerta formativa elaborata; La progettazione dell’offerta: l’identificazione e progettazione dei percorsi formativi e delle attività ed esperienze che si ritengono più efficaci per far acquisire le competenze previste dal profilo di uscita, l’identificazione e la progettazione dei servizi necessari per garantire il successo formativo a tutti gli alunni; la progettazione dei criteri di valutazione La progettazione dell’organizzazione per realizzare l’offerta: la progettazione dell’organizzazione complessiva del servizio scolastico per utilizzare le risorse personali e strumentali nel modo più efficace ed efficiente per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti; Il controllo dell’erogazione del servizio: la programmazione di dettaglio dell’erogazione del servizio; l’attuazione delle attività programmate; il controllo delle stesse e l’attuazione degli interventi necessari ad eliminare le non conformità e i difetti riscontrati; La valutazione dei risultati prodotti e la riprogettazione dell’offerta:l’analisi dei risultati prodotti, la rilevazione degli scostamenti dai risultati previsti; l’analisi delle cause dei problemi riscontrati; la progettazione dei miglioramenti e la riprogettazione dell’offerta.

64 DEFINIZIONE DELL’ OFFERTA
FASI Rilevazione dati del contesto territoriale Rilevazione dati bisogni di formazione studenti , famiglie e territorio Rilevazione dati di risorse umane, strutture e servizi interni ed esterni Coinvolgimento e integrazione delle parti interessate nella definizione della politica formativa Presentazione dell’offerta formativa 64 64

65 PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA
FASI Progettazione condivisa dell’offerta formativa Progettazione condivisa dei servizi Progettazione comune dei criteri per la valutazione dei risultati Documentazione della progettazione 65

66 PIANIFICAZIONE DELL’ ORGANIZZAZIONE
FASI Pianificazione della didattica e dei servizi Pianificazione e sviluppo delle risorse interne ed esterne Pianificazione delle risorse strutturali Pianificazione delle risorse finanziarie e amministrative Predisposizione delle condizioni organizzative per la partecipazione delle parti interessate Documentazione della pianificazione 66 66

67 CONTROLLO DELL’EROGAZIONE Documentazione delle attività
FASI Monitoraggio delle delibere degli OO.CC. in merito alla didattica e ai servizi Monitoraggio dell’applicazione dei criteri di valutazione degli apprendimenti Controllo di conformità dell’erogazione dell’attività didattica e dei servizi Documentazione delle attività e procedure 67

68 VALUTAZIONE e RIPROGETTAZIONE
FASI La valutazione dei risultati Analisi di efficacia ed efficienza del servizio scolastico Rilevazione della soddisfazione degli utenti e del personale Piano di priorità di interventi di miglioramento Riesame e riprogettazione del POF Documentazione della valutazione 68

69 COMETA è strutturato in modo da condurre l’analisi ripercorrendo le attività che una scuola compie per realizzare il servizio scolastico. Si procede per livelli successivi di approfondimento: dalle fasi del servizio (offerta, progettazione, ecc) alle attività che individuano gli aspetti più operativi Per rispondere ad ogni domanda è necessario riscontrare la presenza di alcuni elementi di riferimento che dimostrano la realizzazione dell’attività. Gli elementi di riferimento possono essere costituiti da: evidenze, cioè il riscontro di un fatto, la presenza di un documento, la realizzazione di un evento o altro fatto significativo; dati e informazioni presenti e utilizzati dalla scuola per valutare, prendere decisioni, comunicare i risultati ottenuti; statistiche, cioè la presenza di informazioni strutturate utilizzate nel processo decisionale della scuola.

70 COMETA elabora automaticamente i dati raccolti e restituisce informazioni su:
le singole attività (ovvero ciò che viene realizzato dalla scuola); le fasi del servizio scolastico (ovvero i punti di forza e di debolezza della scuola). Inoltre i dati possono essere elaborati secondo diverse prospettive in modo da fornire informazioni in relazione a diverse esigenze.

71 IL PERCORSO DI COMETA

72 DATI GENERALI I DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
NOME E COGNOME DEL DIRIGENTE SCLASTICO NOME E COGNOME DEL REFERENTE

73 ANALISI DEI PROCESSI Questa sezione consente di realizzare la diagnosi dell’I.S. e di ottenere informazioni necessarie per: definire i punti di forza e di debolezza della scuola; individuare, nei processi chiave del servizio scolastico, gli ambiti dove apportare miglioramenti; scegliere gli obiettivi più appropriati in funzione delle caratteristiche della scuola, per pianificare e programmare azioni e progetti.

74 ANALISI DEI PROCESSI L’ANALISI DEI PROCESSI è BASATA SUL CICLO DEL SERVIZIO FORMATIVO visto come un percorso che ripropone ciclicamente una sequenza di cinque fasi. Esse sono: la definizione dell’offerta formativa che caratterizza l’istituto: la conoscenza del contesto nel quale la scuola opera; la definizione delle finalità della scuola; la scelta dei bisogni di formazione che si intende soddisfare in base alle proprie risorse; la pubblicizzazione e diffusione dell’offerta formativa elaborata;

75 ANALISI DEI PROCESSI la progettazione dell’offerta: l’identificazione e progettazione dei percorsi formativi e delle attività ed esperienze che si ritengono più efficaci per far acquisire le competenze previste dal profilo di uscita, l’identificazione e la progettazione dei servizi necessari per garantire il successo formativo a tutti gli alunni; la progettazione dei criteri di valutazione; la progettazione dell’organizzazione per realizzare l’offerta: la progettazione dell’organizzazione complessiva del servizio scolastico per utilizzare le risorse personali e strumentali nel modo più efficace ed efficiente per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti;

76 ANALISI DEI PROCESSI il controllo dell’erogazione del servizio: la programmazione di dettaglio dell’erogazione del servizio; l’attuazione delle attività programmate; il controllo delle stesse e l’attuazione degli interventi necessari ad eliminare le non conformità e i difetti riscontrati; la valutazione dei risultati prodotti e la riprogettazione dell’offerta: l’analisi dei risultati prodotti, la rilevazione degli scostamenti dai risultati previsti; l’analisi delle cause dei problemi riscontrati; la progettazione dei miglioramenti e la riprogettazione dell’offerta.

77 COMETA : L’ANALISI DEI PROCESSI
La metodologia prevede l’uso di un approfondito esame di come la scuola opera per realizzare i processi chiave usando come riferimento un idealtipo basato sul ciclo del servizio formativo caratterizzato da cinque fasi (o processi): definizione dell’offerta formativa, progettazione dell’offerta formativa, progettazione dell’organizzazione, erogazione e controllo, valutazione e riprogettazione. Compiuta l’autodiagnosi la scuola può visualizzarne l’esito e individuare le criticità delle varie fasi del servizio oltre ad avere informazioni significative su alcune funzioni trasversali (apprendimenti, sistema delle responsabilità, informazione, ecc.).

78 COMETA : L’ANALISI DEI RISULTATI E DELLA SODDISFAZIONE
Analisi risultati COMETA estende l’analisi anche ai risultati ottenuti dalla scuola mediante un approccio del tipo Contesto-Input-Processi-Prodotti, prendendo in considerazione l’efficacia e l’efficienza mediante un set di indicatori che evidenziano i risultati prodotti in relazione al contesto nel quale la scuola opera. L’analisi viene realizzata attraverso una raccolta puntuale di dati per calcolare un insieme coerente di indicatori e relativi parametri di benchmark. CONTESTO RISORSE IN INGRESSO RISULTATI PRODOTTI TERRITORIO Analisi soddisfazione COMETA consente anche di realizzare in modo semplice e veloce la rilevazione e l’analisi della soddisfazione dei vari portatori di interesse. L’elemento di base della rilevazione consiste nella definizione di una batteria di questionari fra loro coerenti per consentire la comparazione dei punti di vista dei vari stakhoder. Studenti Genitori Docenti ATA Ex studenti Imprese Territorio

79 IL SISTEMA DI INDICATORI
L’ANALISI DEI RISULTATI Il sistema di indicatori di COMETA si basa su 5 grandi categorie (denominate FATTORI) che fanno riferimento al modello CIPP: CONTESTO, set di degli indicatori, che descrive le caratteristiche demografiche, socio-economiche, familiari e degli studenti e del loro contesto familiare: RISORSE IN INGRESSO, set di indicatori che descrivono le dotazioni strutturali, finanziarie, tecnologiche e umane della scuola; PROCESSI, set di indicatori che descrivono la qualità dei processi chiave erogati dalla scuola: definizione, progettazione, organizzazione erogazione, valutazione e riprogettazione dell’offerta formativa RISULTATI PRODOTTI, set di indicatori che descrive la qualità dei risultati raggiunti dalla scuola in termini di esiti di apprendimento, risultati in uscita ciclo di studi, successo scolastico nella scuola di destinazione, inserimento lavorativo, livello di soddisfazione degli stakeholder (OUTPUT) L’APERTURA AL TERRITORIO, set di indicatori che descrive il livello di partecipazione della scuola a progetti extraterritoriali, a reti locali e nella fornitura di servizi alla comunità (APERTURA AL TERRITORIO). IL SISTEMA DI INDICATORI IL SISTEMA DI INDICATORI CONTESTO SCUOLA Risorse in ingresso (INPUT) Risultati prodotti (OUTPUT) PROCESSI SERVIZI

80 Il sistema di indicatori
Il sistema di indicatori di COMETA è organizzato secondo una struttura ad albero cosi articolata: FATTORI (rami principali) che fanno riferimento alle categorie citate (contesto, input, processi, output e territorio), in totale 5; MACROINDICATORI che costituiscono i fattori (circa 4-6 per fattore per un totale 23). INDICATORI, che costituiscono i macrofattori (circa 3-5 per ogni macroindicatore), in totale 76. DATI ELEMENTARI per il calcolo degli indicatori (circa 100) Fattore Macroindicatore Indicatori DATI ELEMENTARI

81 FATTTORE A. CARATTERISTICHE DEL CONTESTO
MACRO INDICATORI CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE INDICATORI Concentrazione bacino utenza Percentuale di iscritti stranieri Andamento iscrizioni (classi 1^) CARATTERISTICHE CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Tasso di disoccupazione Tasso di popolazione straniera Tasso di criminalità CARATTERISTICHE DELLE FAMIGLIE Tasso di famiglie con genitore diplomato Tasso di partecipazione alle elezioni Tasso di partecipazione genitori attività collegiali CARATTERISTICHE STUDENTI IN INGRESSO Tasso di studenti con valutazione >= 8 Tasso di regolarità ciclo precedente Tasso allievi stranieri Tasso allievi disabili FATTTORE A. CARATTERISTICHE DEL CONTESTO 100 peso valore peso valore 0,33 100 0,25 100 033 100 0,33 100 0,33 100 peso valore 033 100 0,25 100 0,33 100 0,33 100 peso valore 033 100 0,25 100 0,33 100 0,25 100 peso valore 025 100 0,25 100 0,25 100 0,25 100

82 FATTTORE B. RISORSE IN INGRESSO
MACRO INDICATORI DOTAZIONE STRUTTRUALE INDICATORI Disponibilità spazio aule Disponibilità spazio biblioteca Disponibilità spazio laboratori e aule speciali Disponibilità spazio attrezzature sportive DOTAZIONE FINANZIARIA Tasso entrate extra fondo d'istituto Tasso entrate finanziati enti (extra fondo istituto) Tasso di entrate da fondi privati DOTAZIONE TECNOLOGICA Tasso di aule con PC o LIM Tipologia laboratori RISORSE UMANE INTERNE ED ESTERNE Tasso di rotazione personale Tasso di permanenza nella scuola Tasso di aggiornamento docenti Tasso esperti esterni che operano nella scuola FATTTORE B. RISORSE IN INGRESSO 100 peso valore peso valore 0,25 100 0,25 100 0,25 100 0,25 100 0,25 100 0,33 100 peso valore 0,33 100 0,25 100 0,33 100 0,33 100 peso valore 033 100 0,25 100 0,25 100 peso valore 0,25 100 0,25 100 0,25 100 0,25 100

83 FATTTORE C. ANALISI DEI PROCESSI
MACRO INDICATORI DEFINIZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA INDICATORI (VEDI ANALISI PROCESSI) PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA PROGETTAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE EROGAZIONE E CONTROLLO VALUTAZIONE E RIPROGETTAZIONE FATTTORE C. PROCESSI 100 peso valore 0,20 100 peso valore 0,20 100 peso valore 0,20 100 peso valore 0,20 100 peso valore 0,20 100

84 FATTTORE D. RISULTATI PRODOTTI
MACRO INDICATORI ESITI DI APPRENDIMENTO SCOLASTICI INDICATORI Tasso di promozione Tasso di prove superiore media prove INVALSI Tasso drop out RISULTATI IN USCITA CILCO DI STUDI Voto fine ciclo Tasso di regolarità nella scuola Tasso di promozione studenti stranieri SUCCESSO SCOLASTICO SUCCESSIVO Tasso di successo nella formazione successiva Tasso di studente che scelgono studi coerenti EFFICIENZA Tasso di utilizzo aula informatica Tasso di utilizzo laboratori Tasso di utilizzo palestre Tasso realizzazione dei progetti FATTTORE D. RISULTATI PRODOTTI 100 peso valore peso valore 0,33 100 0,25 100 0,33 100 0,33 100 0,33 100 peso valore 0,33 100 0,25 100 0,33 100 0,50 100 peso valore 0,50 100 0,25 100 0,25 100 peso valore 0,25 100 0,25 100 0,25 100 0,25 100

85 FATTTORE E. APERTURA AL TERRITORIO
MACRO INDICATORI PARTECIPAZIONE A PROGETTI NAZIONALI ED EUROPEI INDICATORI % docenti coinvolti in progetti europei, naz., reg. % studenti coinvolti in progetti europei, naz., reg. PARTECIPAZIONE A RETI LOCALI % docenti coinvolti % studenti coinvolti FORNITURA DI SERVIZI ALLA COMUNITA' % coinvolg. docenti attività form. per stranieri % coinvolg. docenti attività form. per adulti PROGETTAZIONE INTEGRATA Utilizzo quota autonomia Utilizzo quota flessibilità Esistenza del CTS Composizione CTS rappresentativa Analisi bisogni sistema produttivo FATTTORE E. APERTURA AL TERRITORIO 100 peso valore peso valore 0,50 100 0,25 100 0,50 100 0,50 100 peso valore 0,51 100 0,25 100 0,50 100 peso valore 0,50 100 0,25 100 0,20 100 peso valore 020 100 0,20 100 0,25 100 0,20 100 0,20 100

86 (domande questionario)
La soddisfazione dei portatori di interesse La soddisfazione dei portatori di interesse viene rilevata anch’essa con un sistema di indicatori omogeneo e coerente cosi articolato: SOGGETTO, i portatori di interesse della scuola (studenti, genitori, docenti, ATA, ex studenti, imprese, territorio); MACROINDICATORI, elementi sui quali viene basata l’indagine sulla soddisfazione (Percorso formativo, Insegnamento, Organizzazione dei servizi, infrastrutture, clima relazionale, comunicazione) INDICATORI, set di domante atte a rilevare la soddisfazione degli stakeholder (3 domande per ogni macroindicatore). Soggetto Macroindicatore Indicatori (domande questionario) Portatori di interesse

87 SODDISFAZIONE STUDENTI
La soddisfazione dei portatori di interesse (esempio) SODDISFAZIONE STUDENTI 100 MACRO INDICATORI SODDISFAZIONE PER IL PERCORSO FORMATIVO A1. Possibilità per il futuro fornite dalla scuola A2. Benessere in classe A3. Soddifazione risultati ottenuti SODDISFAZIONE PER L’ INSEGNAMENTO B1. Rispondenza ai bisogni dello studente B2. Coinvolgimento dello studente B3. Preparazione dei docenti SODDISFAZIONE L’ORGANIZZAZIONE C1. Adeguatezza degli orari e del calendario C2. Adeguatezza servizi amministrativi e di segreteria C3. Pulizia e sorveglianza della sede SODDISFAZIONE PER LE INFRASTRUTTURE D1. Sicurezza dei laboratori D2. Utilizzo dei laboratori D3 . Adeguatezza delle apparecchiature SODDISFAZIONE PER CLIMA RELAZIONALE E1. Rapporti con gli studenti E2. Rapporti con i docenti E3. Rapporti con il personale ATA E4. Rapporti con i genitori E5. Rapporto con il dirigente scolastico E6. rapporto con le aziende SODDISFAZIONE PER LA COMUNICAZIONE F1. Chiarezza e trasparenza F2. Tempestività F3. Accesso alle informazioni % di risposte positive 100 peso valore 100 0,17 100 100 100 peso valore 100 0,17 100 100 100 peso valore 100 0,17 100 100 100 peso valore 100 0,17 100 100 100 peso valore 100 100 0,17 100 100 100 100 100 peso valore 100 0,17 100 100

88 ESITI Lo strumento proposto elabora automaticamente i dati raccolti e restituisce informazioni su: le singole attività (ovvero ciò che viene realizzato dalla scuola); le fasi del servizio scolastico (ovvero i punti di forza e di debolezza della scuola). Inoltre i dati possono essere elaborati secondo diverse prospettive in modo da fornire informazioni in relazione a diverse esigenze e punti di vista del valutatore. E’ infatti possibile realizzare, attraverso l’incrocio delle informazioni rilevate, una serie di analisi su aspetti trasversali del servizio scolastico, particolarmente significativi, quali l’apprendimento, cioè le modalità attraverso le quali si realizzano i processi per garantire il successo formativo; lo sviluppo delle risorse umane, cioè la modalità con cui viene gestito il capitale umano, l’attribuzione di incarichi, lo sviluppo di competenze, la formazione e la valorizzazione delle risorse; la gestione delle relazioni, cioè la gestione del personale, la comunicazione interna ed esterna; la gestione del sistema delle responsabilità, ovvero come vengono gestite le deleghe, la leadership, il coordinamento . In questo modo è possibile rilevare il punto critico del processo di erogazione del servizio scolastico mettendo in relazione le attività realizzate, con i risultati raggiunti e con le percezioni dei vari stakeholder.

89 Quadro dei macroindicatori per soggetto (questionari)
Nello schema seguente sono riportati i macro indicatori rilevati dai questionari per ogni portatore di interesse. Le caselle vuote indicano che nei questionari relativi a quel determinato soggetto non viene fatta la rilevazione del macro indicatore. A. STUDENTI B. GENITORI C. DOCENTI D. ATA E. EX-STUDENTI F. IMPRESE G. TERRITORIO Percorso formativo Percorso formativo Insegnamento Organizzazione Infrastrutture Clima relazionale Comunicazione

90 Chi ha visto il vento? Né tu né io; ma quando gli alberi piegano la testa è il vento che passa”
Christina Rossetti


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