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Il mio diletto è per me e io per lui
Cantico dei Cantici Il mio diletto è per me e io per lui
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“Il Primo Testamento inizia con il grido esultante dell’uomo di fronte alla donna: ‘Questa, sì, è carne della mia carne, osso delle mie ossa’ (Gen 2,23). Il Nuovo termina con il grido d’amore della sposa per lo sposo divino: ‘Lo Spirito e la sposa dicono: Vieni!’ (Ap 22,17). In mezzo alla Bibbia, Primo e Nuovo Testamento, vi è il Cantico dei Cantici, il libro dell’amore, il cuore della Bibbia” (Cantico dei Cantici, nuova versione, introduzione e commento di G. Barbiero, Paoline, Milano 2004, 8)
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Cantico dei Cantici Libri sapienziali recitato da Salomone regole di vita appassionata storia d’amore tra una fanciulla e il suo sposo amore di Dio per il suo popolo e del popolo per Dio
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Non parla di Dio, nominato solo una volta (8,6: fiamma di Jà = Javhè) rivelazione di Dio attraverso l’amore umano dodi = mio diletto, mio amato, amore mio 26 volte = numero sacro, valore che corrisponde al tetragramma JHWH
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Ct 2,8-16 Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. Somiglia il mio diletto a un capriolo o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia attraverso le inferriate. Ora parla il mio diletto e mi dice: «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro». Prendeteci le volpi, le volpi piccoline che guastano le vigne, perché le nostre vigne sono in fiore. Il mio diletto è per me e io per lui. Egli pascola il gregge fra i gigli.
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Una voce! dimensione dell’ascolto Shemà Israel Annunciazione = Maria, in ginocchio (atteggiamento di attesa), viene penetrata da un filo rosso che attraversa il suo orecchio e dal suo grembo si forma un gomitolo di lana rosso (il rosso è il colore della divinizzazione)
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Eccolo, viene la sposa riconosce i passi del suo amato dimensione del vedere, del contemplare lui che viene è atteso e desiderato esprime la gioia di chi si trova di fronte alla persona amata
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saltando per i monti, balzando per le colline l’amore corre e balza l’amato non abita in un santuario chiuso, ma sui monti di Israele, a cielo aperto, nel creato
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Somiglia il mio diletto a un capriolo o ad un cerbiatto animali che simboleggiano la corsa animali sacri alla divinità dell’amore nel mondo orientale l’amore in persona arriva con l’amato, un amore che è superiore, divino
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egli sta dietro il nostro muro la corsa dell’amato viene arrestata, bloccata da un muro: c’è un luogo, dove dimora l’amata, inaccessibile dimensione della libertà umana l’amato si ferma davanti alla libertà dell’amata l’amore non possiede, non impone, ma propone e aspetta
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guarda dalla finestra, spia attraverso le inferriate l’amato non scappa di fronte all’ostacolo, ma persevera colei che ha ascoltato e ha visto, ora si lascia vedere purezza di cuore davanti all’amato, lealtà
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Alzati verbo di resurrezione esodo, uscita dalla propria terra, dalle proprie certezze mettersi sui passi di una novità fidarsi della voce dell’amore, come Abramo si è fidato di Dio
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l'inverno è passato, è cessata la pioggia … primavera = doppio pannello epifania dell’amore natura addormentata umano, che si manifesta che pian piano poco a poco si sveglia, come se vivesse ciò che vive l’uomo.
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O mia colomba immagine dell’amore nella tradizione orientale
simbolo di restaurazione (cf. diluvio universale) simbolo del profeta (Giona = colomba, colui che deve riportare Ninive all’incontro con Dio) animale poco intelligente, simbolo di Israele, che non vuole capire, recalcitra offerta che viene fatta da Giuseppe e Maria durante la presentazione di Gesù al tempio simbolo della presenza dello Spirito Santo
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mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce l’amore apprezza ogni dimensione dell’altro nella voce c’è il richiamo che fa trepidare il cuore e nel volto c’è lo specchio dove ci si può riflettere dimensione dello stupore, della bellezza
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Prendeteci le volpi, le volpi piccoline che guastano le vigne la sposa si preoccupa per le volpi, che sono un pericolo per le vigne volpi piccoline = la sposa non ha molta paura, perché è forte di questo amore ma l’amore è fragile, è delicato, ci sono attentati dimensione della custodia
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Il mio diletto è per me e io per lui dimensione della reciprocità mutua appartenenza dove nessuno è sottomesso all’altro disegno originario che si ricompone dimensione comunionale
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Alla fine la sposa rispedisce l’amato a casa Prima che spiri la brezza del giorno e si allunghino le ombre, ritorna, o mio diletto, somigliante alla gazzella o al cerbiatto, sopra i monti degli aromi (v.17) l’amore è dinamico chi ama ha bisogno di vivere l’attesa, perché questa dimensione tiene desto l’amore; quando non si aspetta più nessuno è la morte
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