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PubblicatoIppolito Bianchini Modificato 10 anni fa
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L.15 marzo 1997 n°59 (art.21) L'autonomia organizzativa è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. Essa si esplica liberamente, anche mediante superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione, dell'unitarietà del gruppo classe e delle modalità di organizzazione e impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e temporali, fermi restando i giorni di attività didattica annuale previsti a livello nazionale, la distribuzione dell'attività didattica in non meno di cinque giorni settimanali, il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti previsti dai contratti collettivi che possono essere assolti invece che in cinque giorni settimanali anche sulla base di un'apposita programmazione plurisettimanale.
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D.P.R.275/1999 Regolamento dell’autonomia (art.4)
Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l'altro: a) l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività; b) la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione e l'utilizzazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio di cui all'articolo 8, degli spazi orari residui; c) l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104; d) l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso; e) l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari.
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Flessibilità III D Latino-Italiano VI ora del mercoledì a.s. 2010 2011
Percorso pluridisciplinare Italiano –Latino-Storia dell’Arte “La Favola di Amore e Psiche : variazioni artistico-letterarie” (I Quadrimestre) 1.3 Obiettivi Approfondire le conoscenze e le informazioni dei diversi contesti storici, culturali e/o degli autori. Rafforzare le capacità di traduzione (Latino, eventualmente Lingua inglese). Potenziare le tecniche dell’analisi retorico-stilistica di un testo (Italiano, latino, eventualmente Lingua inglese). Potenziare le competenze lessicali attraverso l’analisi contrastiva e la ricerca etimologica. Sviluppare la lettura dell’opera d’arte nel complesso dei suoi significati e nella specificità dei suoi linguaggi (Storia dell’arte). Evidenziare il rapporto tra testi letterari e testi iconografici. I Quadrimestre Novembre VI ora del 3/11-10/11 -17/ ,recuperata nel mese di novembre con due incontri pomeridiani di due ore ciascuno aventi per argomento: Apuleio. L’Asino d’oro. La favola di amore e Psiche. Presentazione Powerpoint (I settimana) La favola di Amore e Psiche-Laboratorio di traduzione Latino-italiano.(III settimana) Dicembre VI ora del 1/12-15/12 recuperata con Visita a Mantova Palazzo Tè Ciclo di Amore e Psiche .Confronto tra testo pittorico e testo latino. Verifica in itinere. Gennaio VI ora 16/1-19/1-26/1 recuperata con un incontro pomeridiano di tre ore. Verifica finale saggio-articolo di giornale di ambito artistico –letterario “La Favola di Amore e Psiche: variazioni artistico letterarie”
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Flessibilità III D Storia dell’arte ( V ora del sabato a.s. 2010-11)
“Progetto di didattica museale” ( Percorsi storico-artistici fra ‘800 e ‘900 alla Galleria Nazionale d’arte moderna) 1° e 2° Quadrimestre 1.1 Obiettivi Favorire l’approccio pluridisciplinare ai percorsi di studio Potenziare la motivazione alla ricerca Potenziare l’abitudine a vivere il museo come spazio per l’apprendimento e per la conoscenza del patrimonio culturale Favorire il rapporto con l’opera d’arte per sviluppare capacità di analisi, critica e giudizio personale Sperimentare moduli operativi di flessibilità didattica 1.4 Durata e attività L’attività si svolgerà durante tutto l’anno scolastico con la seguente scansione 1° Quadrimestre Novembre “Progetto didattica museale” V ora del 20/11 e del 27/11 recuperate con la visita alla G.N.A.M. (sale del primo Ottocento) del 19/11 (ore ) 2° Quadrimestre Febbraio “Progetto didattica museale” V ora del 12/02, del 19/02 e del 26/02 recuperate con la visita alla G.N.A.M. (sale del Secondo Ottocento ) del 08/02 (ore 14-17)
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LA FLESSIBILITA’ E’ UN’OPPORTUNITA’ PER:
Ottimizzare lo svolgimento della settima ora recuperando l’interesse degli alunni e motivando la loro partecipazione al lavoro didattico Responsabilizzare gli alunni rispetto alla propria educazione Promuovere il rinnovamento dei metodi di insegnamento LA FLESSIBILITA’ NON RIGUARDA IL SINGOLO DOCENTE CHE LA PROPONE MA E’ UN’ESPERIENZA CHE VA CONDIVISA DALL’INTERO CONSIGLIO DI CLASSE. Gli alunni vanno messi nelle condizioni di svolgere con serenità le attività previste nei progetti flessibilità
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COSA E’ OPPORTUNO FARE Presentare il piano del lavoro di flessibilita’ insieme alla programmazione personale ed inserirla nella programmazione di classe Informare i genitori delle modalità di lavoro, delle scadenze e delle variazioni di orario delle attività Ricordare a genitori e ragazzi che la mancata partecipazione alle attività didattiche del progetto flessibilità equivale ad un’assenza o ad una uscita anticipata. Va quindi giustificata Prevedere fasi di verifica delle attività svolte (modalità a scelta dei docenti)
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OBIETTIVI ORGANIZZATIVI FUTURI
Estendere a tutte le classi la flessibilità Puntare il più possibile su modalità laboratoriali (creazioni di video, studio dei linguaggi dell’informazione anche in lingua straniera, visione di film anche in lingua straniera, lettura e analisi di testi letterari anche in lingua straniera, giochi linguistici ) o attività esterne (partecipazione a spettacoli teatrali, corsi di “guide turistiche”, visite guidate a tema ecc.) Utilizzare il criterio delle classi parallele perché lavorare in modo coordinato alleggerisce il lavoro di progettazione Utilizzare il criterio delle classi parallele per favorire il recupero degli alunni in difficoltà e la valorizzazione delle eccellenze (classi aperte )
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