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Composizione multimediale e installazione d'arte
III lezione – 4 ore Conservatorio di Musica Antonio Buzzolla di Adria Marco A. Fabris, Luca A. Ludovico
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Sezione aurea
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Sezione aurea: definizioni
S.A. è ripartizione di un segmento in 2 parti che stanno tra loro come la maggiore sta al segmento intero Euclide, Elementi, libro II l : a = a : b
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Sezione aurea: definizioni
Ponendo l = 1, a = x 1 : x = x : (1 – x) x2 + x – 1 = 0 x = (Ö5 – 1) / 2 x = 0, … (numero d’oro, coeff. aureo)
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Costruzione geometrica
Sezione aurea Costruzione geometrica dato un segmento
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Rettangolo aureo In un R.A., un lato è la S.A. dell’altro lato
Dividendo un R.A. in 2 parti, di cui una sia un quadrato, l’altra sarà un nuovo R.A.
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Atene, Partenone
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Mondrian, Sezione aurea
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Esempi di rettangolo aureo
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Spirale logaritmica Si parte da un R.A.
Si originano nuovi R.A. inscritti Si inscrive arco di circonferenza nei quadrati La curva si avvolge intorno al polo senza mai raggiungerlo
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Esempi di spirale logaritmica
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Esempi di spirale logaritmica
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Pentagono regolare Un pentagono regolare genera iterativamente una stella a 5 punte, simbolo per eccellenza della proporzione aurea Numerosi rapporti aurei
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Stella a 5 punte (pentagramma)
Generazione iterativa
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Pentagrammi iterativi
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Pentagrammi iterativi
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L’esempio dello Stradivari
Un violino Stradivari è contenibile entro 4 pentagoni regolari i cui lati fungono da tangenti, determinando una linea estremamente armoniosa
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Serie di Fibonacci … Leonardo Fibonacci, Liber Abbaci (1202) Proprietà interessanti: Ogni numero è la somma dei 2 numeri precedenti Tre numeri consecutivi a caso sono “approssimativamente” ottimi valori per realizzare segmenti in proporzione aurea Es.: 144 : 89 = 89 : 55 con approssimazione sempre <= 1
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Sezione aurea e Musica
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Problematiche Si verifica comprovabile ed effettiva presenza di un cosciente progetto aureo rilevabile come origine del processo generativo e creativo di una struttura musicale? Come si classificano le strutture proporzionali auree riscontrate? Progetti razionali Semplici coincidenze Ancestrale senso della forma
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Problematiche A quali aspetti musicali si può applicare la teoria della S.A.? Le proporzioni auree sono avvertibili? Cosa c’entra la multimedialità?
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Due strade d’indagine Composizioni musicali basate esplicitamente sulla S.A. Analisi tramite S.A. di composizioni non esplicitamente basate sulla teoria della S.A.
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Analisi basata su S.A. A cosa applichiamo il concetto di S.A.? Ad ogni possibile unità di misura in musica: durate temporali, numero di battute, quantità di note,… Suddivisione delle composizioni in sezioni proporzionali tra loro Tinctoris, Proportionale musices ( ) Gaffurio, Pratica musicae (1496)
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Analisi basata su S.A. Metodologia di indagine proposta in Bent & Drabkin, Analisi Musicale, EDT S.A. applicata al numero complessivo di battute di un brano Formulazione: moltiplicare il numero delle battute (g) per il coefficiente aureo 0,618 (a)
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Analisi basata su S.A. Problemi: Soluzione:
Coefficiente aureo è razionale Individua un singolo punto della composizione, insufficiente per un’analisi significativa Soluzione: Funzione di floor Funzione di ceiling
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Funzioni di floor e di ceiling
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Esempi di analisi con S.A.
J.S. Bach – Preludio e fuga in Do magg. dal I libro del Clavicembalo ben temperato L. van Beethoven – Sonata in Sol magg. Op. 49 n°2, I movimento The Beatles – The long and winding road
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Perché ne abbiamo parlato?
Perché può essere uno spunto di produzione multimediale Perché alcuni autori hanno utilizzato la sezione aurea come aspetto unificante
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Le Corbusier e Xenakis
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Le Corbusier: cenni biografici
1887: nasce a La Chaux-de-Fonds (Svizzera) : viaggia in Europa (Vienna, Berlino, Italia) 1920: inizia a lavorare come architetto 1922: apre il suo studio a Parigi 1923: pubblica “Verso un’architettura”, il libro più importante di architettura della prima metà del secolo scorso ( i 5 punti) 1946: si trasferisce a New York 1947: presentazione al pubblico del Modulor 1965: muore a Roquebrune (Francia)
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I 5 punti dell’architettura
I pilotis: fondamenta puntiformi I tetti giardino La pianta libera: assoluta libertà della disposizione della pianta La finestra in lunghezza La facciata libera: finestre estese a piacere in lunghezza, senza diretta relazione con la suddivisione interna
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Il modulor Cos’è Come è fatto Quando viene ideato A cosa serve
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Il modulor: cos’è Deriva da module e section d’or
Unità di misura Sezione aurea E’ una scala dimensionale in cui confluiscono aspetti antropometrici e principi matematici E’ un reticolo di proporzione, un sistema di dimensioni armoniche riferite alla scala umana, universalmente applicabile all’architettura e alla meccanica
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Il modulor: come è fatto
Mostra un uomo con un braccio alzato Punti decisivi di riferimento: Pianta del piede Plesso solare Sommità del capo Estremità delle dita della mano protesa verso l’alto Tali punti originano 3 intervalli decrescenti in reciproco rapporto aureo
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Il modulor: come è fatto
Serie rossa (altezza ideale dell’uomo) 1,829 m Serie blu (uomo con braccio alzato) 2,260 m
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Il modulor: quando viene ideato
1947: presentazione al pubblico 1950: prima edizione del trattato Modulor 1955: Modulor II > bilancio del metodo
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Il modulor: a cosa serve
Creare ambienti essenziali e conformi alle dimensioni dell’uomo Riportare l’uomo e le sue dimensioni al centro dell’architettura, solo da un punto di vista funzionale Misure finalizzate alla progettazione di spazi residenziali e oggetti d’uso comune
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Unitè d’habitation - Marseille
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Unitè d’habitation - Marseille
Commissionata nel 1945 dal ministero per la ricostruzione francese, completata nel 1952 Formata da 337 alloggi duplex di 23 tagli diversi Costituita da 17 piani All’interno: tetto-piazza-terrazza, piscina, asilo, 7 “strade interne” con vari negozi
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Unitè d’habitation - Marseille
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Unitè d’habitation - Marseille
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Unitè d’habitation - Marseille
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Unitè d’habitation - Marseille
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Chi era Xenakis Uno dei maggiori compositori contemporanei, come Stockhausen e Boulez Un architetto della musica (come Bach, Brahms e Schonberg) Era anche architetto dello spazio costruito (collaborazione di 12 anni con Le Corbusier), un ricercatore puro e un teorico
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Iannis Xenakis: cenni biografici
1922: nasce a Braila (Romania), ma è naturalizzato greco, figlio di una famiglia benestante Studia filosofia, pianoforte, armonia, contrappunto; si laurea in Ingegneria 1944: partecipa alla Resistenza greca e viene gravemente ferito 1947: viene condannato a morte per diserzione e fugge in Francia A Parigi conosce Le Corbusier, Honegger, Milhaud e Messiaen
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Iannis Xenakis: cenni biografici
Primi anni a Parigi: importanti progetti architettonici e composizioni; numerosi scritti teorici (rapporto tra matematica, musica e architettura) 1966: fonda l’Equipe de Mathématique et d’Automatique Musicales Applicazione in musica di complessi modelli matematici 1977: sistema automatico per la composizione mediante decodifica di forme geometriche 2001: muore a Parigi
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Iannis Xenakis: indirizzi espressivi
Anni Sessanta: terza via originale Corrente strutturalista dell’avanguardia di Darmstadt Corrente aleatoria riconducibile a John Cage Modello compositivo stocastico di Xenakis Modello stocastico (dal greco stochastikos = che tende bene al fine): utilizzo di complessi calcoli probabilistici (ad es. filtri) per controllare lo sviluppo non dei singoli parametri musicali ma delle proprietà e delle dinamiche complessive (grado di tensione del materiale sonoro) Anni ’70: analisi di figurazioni naturalistiche e loro trasposizione nell’organizzazione sintattica musicale Anni ’80-’90: influenza delle riflessioni giovanili sul pensiero della filosofia antica
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Lo stile di Xenakis Stretti legami tra architettura, musica e matematica Speculazione sui concetti di: simmetria e asimmetria (diverso da irregolarità) masse spazio-tempo teoria dei gruppi e calcolo delle probabilità Trasferimento di formule, concetti e simboli matematici dettati da opzioni filosofiche (neopositivismo logico novecentesco) Definizione di composizione stocastica, basata su operazioni selettive legate alle catene di Markov
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Lo stile di Xenakis La musica deve superare i propri confini
sconfinando in altri mezzi espressivi (Metastasis) originando concezioni poliestetiche (Politòpi) usando tecniche (esaltate dall’elaboratore) che associano costruzioni grafiche e rappresentazioni sonore Comporre in quanto scrivere una partitura e comporre per la produzione di un risultato sonoro La composizione non è solo fatta di percorsi logici, ma di rappresentazioni proiettate ora nel mondo dei suoni, ora nel mondo degli spazi, o nei due universi contemporaneamente è Politòpi
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I Politòpi Sono architetture sonore, ossia complicate strutture di luce, spazio e suoni Coinvolgono tutte le sfere della percezione Lo spazio architettonico è concepito per contenere in posizioni stabilite altoparlanti e proiettori di luci che interagiscono vicendevolmente e con il pubblico
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I Politòpi Le installazioni architettoniche sono effimere
Stesso principio nella composizione dei brani musicali che le sonorizzano, spesso privi di senso al di fuori di questi spazi Principi basilari: variazione di densità come costante ideativa legge generale dell’entropia – tesi del minimo delle regole
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Esempi di Politòpi 1967 – Esposizione di Montréal e Persepoli (all’aria aperta) Reti di filamenti luminosi realizzati con fari di automobili e torce elettriche orientate casualmente da studenti 1971 – Terme romane di Cluny 600 flash elettronici lampeggianti in una successione di 1/25 di secondo comandati da una serie numerica predeterminata al calcolatore e sincronizzati con musica su nastro digitale Precursore: 1958 – Padiglione Philips di Bruxelles
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Metastasis ( )
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Dalla musica all’architettura
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Il Padiglione Philips Esposizione universale di Bruxelles (1958)
Commissionato nel 1956 dalla Philips a Le Corbusier; demolito nel 1959 Scopo: esibire la tecnologia Philips, specializzata in tutti i campi che spaziano dalla produzione del suono all’illuminazione fluorescente e alla tecnologia dei raggi X Intento promozionale Risultato desiderato: un’opera d’arte moderna che utilizzasse un’ampia gamma di tecnologie Philips
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Il Padiglione Philips
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I tre autori Le Corbusier: progetto complessivo e studio della disposizione interna del padiglione Iannis Xenakis: forma esterna Nell’ottobre 1956 Le Corbusier chiede a Xenakis di tradurre i suoi schizzi attraverso la matematica Edgard Varèse: sonorizzazione interna Importante fenomeno artistico per la sua sintesi di architettura, media visuali, suoni e musica
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La forma organica La superficie calpestabile vuole ricordare uno stomaco Le tende hanno forma di paraboloide, con pareti ricurve e volte ondulate Percorso accoppiato di ingresso e uscita
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Il Padiglione Philips
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Il Poème Electronique 8 minuti di film composti da una sequenza di istantanee, con variazioni di luci colorate, proiettata sulle superfici interne Intento: descrivere l’umanità Sette episodi, montati da Philippe Agostini: Genesis Matter and spirit From darkness to dawn Manmade gods How time molds civilization Harmony To all mankind
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Parte sonora del Poème Autore: Edgard Varèse
Suoni generati elettronicamente e suoni concreti Dimensione spaziale della musica: sequenze sonore differenti emesse dai vari altoparlanti Musica scorrelata dalla parte visuale Risultato complessivo volutamente NON coerente: si perseguiva l’astrazione e la giustapposizione Elemento unificante: modernità e astrazione, così come architettura e immagini
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Fine della III lezione Domande conclusive
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