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PubblicatoUberto Ferretti Modificato 10 anni fa
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Cosa è stato fatto? Quali i risultati raggiunti? Quali gli stimoli e i suggerimenti che ne derivano? Quali le azioni in svolgimento? Stato dellarte del progetto Formez - CCM
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Individuazione/Raccolta/sistematizzazione di Buone Pratiche Strumenti Messa a punto ed utilizzazione del primo questionario di rilevazione (frutto del lavoro comune Emilia Romagna, Dors et al.gruppi CCM) Modalità Predisposizione del questionario on line (accesso libero) Diffusione del progetto: avviso stampa, Convegni/Seminari regionali, reti di referenti Creazione della Banca Dati Struttura e organizzazione
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B) Raccolta, classificazione, sistematizzazione delle Esperienze Esperienze Banca Dati Banca Dati Accessibile a tutti sul sito www.formez.itwww.formez.it Testimonia circa 200 esperienze Primo benchmarking nelle e tra le Regioni (approcci e metodologie)
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Distribuzione per Regione
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% Differenti Interfattorialità
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Punti di Forza (1/2) Multidisciplinarietà - Visioni e competenze differenti verso uno scopo comune Approccio di Comunità - Forte cooperazione e progettazione condivisa tra Associazioni Locali, Amministrazioni Pubbliche e Private, Cittadini e Stakeholders tutti Rigorosa analisi quali-quantitativa dei bisogni formativi (Promozione alla Salute) Messaggi non proibizionistici e responsabilizzazione (Analisi del perché dei propri comportamenti, identificazione dell influenza dei mass media, stimolazione ad un arbitrio consapevole) Coinvolgimento mediatico
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Punti di Forza (2/2) Nelle scuole – Sviluppo di un'azione congiunta fra scuola, Agenzie Sanitarie e istituzioni del territorio; il coinvolgimento dei genitori inseriti in percorsi di formazione parallelo a quello dei figli Superamento dell eccessiva frammentazione degli interventi e rischio duplicazioni e ripetizioni con spreco di risorse Volontà, entusiasmo e collaborazione degli operatori coinvolti Formazione degli addetti Coinvolgimento dei MMG
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Punti di Debolezza (1/2) La mancata formalizzazione delle relazioni fra enti che partecipano al progetto con mandato e responsabilità specifiche Nelle scuole: Insufficiente coinvolgimento dei docenti e dei genitori Mancata applicazione metodologica dell'approccio di comunità - è necessario coinvolgere, sin dalla fase progettuale, tutti gli Stakeholders, cittadini compresi Proporre degli interventi estemporanei che non prevedono una continuità dell'esperienza Nelle Scuole - Proporre interventi informativi/educativi non condivisi e/o progettati con i rappresentanti della scuola
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Punti di Debolezza (2/2) Non aver diversificato gli interventi in relazione all'età dei destinatari Difficoltà nel pubblicizzare e promuovere l'attività Eccessivo ricorso al volontariato con conseguenti problemi di continuità Non attivare e sensibilizzare dall'inizio all'attività di tipo valutativo Evitare, come avviene in progetti simili, di limitarsi ad azioni di tipo educativo-informativo invece di favorire azioni di tipo cognitivo-comportamentale Evitare di coinvolgere personale che non condivide il progetto, prestatori d'opera fini a se stessi con finalità "fuori rete"
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Metodologia di validazione delle promising practice in best practice 1° step valutare positivamente le esperienze che rispondono a poche caratteristiche di base: sono ancora in corso il portatore dellesperienza è un soggetto pubblico presentano un approccio multisettoriali adottano la valutazione come scelta di metodo sono sostenibili riproducibili trasferibili
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2° step Costruzione di una seconda griglia più approfondita e mirata: schema generale Dati compilatore e intervistatore 1.Caratteristiche generali richieste alle BP 2.Qualità della struttura del progetto dellintervento proposto 3.Aspetti specifici relativi alle 4 aree di Guadagnare Salute Attribuzione di score per domanda a seconda siano: Attività con forte evidence Attività con evidence sufficiente Attività con debole evidence Interventi bi o plurifattoriali
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3° step visita dei valutatori alle esperienze che presentano un punteggio più elevato mirata alla verifica e valutazione in loco 4° step attribuzione premio alle due esperienze validate in migliori per ciascuna Regione
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Obiettivi CdP Rafforzare la cultura della prevenzione e dellazione integrata sul territorio Fornire strumenti, metodi, approcci e sostegno ai partecipanti Rafforzare le loro conoscenze e verificare e confrontare le proprie esperienze Utilizzare le esperienze migliori di formazione prodotte dalle Regioni Fare rete Superare lisolamento
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