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Con la bocca si professa la fede per la salvezza (Rm 10, 9).

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Presentazione sul tema: "Con la bocca si professa la fede per la salvezza (Rm 10, 9)."— Transcript della presentazione:

1 Con la bocca si professa la fede per la salvezza (Rm 10, 9).
3. Bocca-gola Têtê malkuthakh il tuo regno viene / Con la bocca si professa la fede per la salvezza (Rm 10, 9). Dischiudo le labbra nella proclamazione del Regno e, per accoglierne degnamente i doni della Parola e del Pane, invoco la grazia dello Spirito santo: «il tuo santo Spirito viene su di me e mi purifica» (variante a Lc 11, 3), così che dalla mia bocca escano sempre parole «edificanti», «costruttive», tali da operare l'instaurazione del regno di Dio sulla Terra.

2 LA GENTE DESIDERAVA LA RESTAURAZIONE DEL REGNO DAVIDICO ( gli ebrei lo stanno ancora attendendo )
aspettative di coloro che avevano contribuito a creare un’immagine di un dio apocalittico di un imminente abbattersi della colera divina, che i romani venissero sconfitti, erode detronizzato … Anche Giovanni Battista aveva cominciato a dubitare che Gesù fosse colui che tutti attendevano e glielo manda a chiedere:

3 COS’E’ IL “TUO REGNO” ?

4 fa rivivere, arricchisce
LA RISPOSTA DI GESU’ è quella per cui siamo qui adesso: Matteo 11:5 i ciechi ricuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono; i morti risuscitano e il vangelo è annunciato ai poveri. … il vangelo guarisce, fa rivivere, arricchisce

5 vicino; e il regno di Dio è ravvedetevi e credete al vangelo».
Gesù si recò in Galilea, predicando il vangelo ( IL GIOIOSO MESSAGGIO DEL REGNO) di Dio e dicendo: Mc, 1:15 «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo».

6 Ci insegna a pregare per il regno di Dio e non per il regno davidico,
Gesù aveva allontanato l’enfasi che si era creata attorno al modo usuale di pregare per la venuta di Dio visto come un re Ci insegna a pregare per il regno di Dio e non per il regno davidico, Simbolo di ciò che abbiamo in mente noi oggi per raggiungere la felicità qui sulla terra. Ogni struttura politica viene influenzata dai principi di Dio ABBA, paparino … un regno di bambini.

7 Malkuthakh deriva dalla radice verbale mlkh
che significa raccomandare, consigliare. “I tuoi amorevoli e paterni consigli guidano la nostra esistenza e segnano la direzione del nostro percorso” … così come un bambino dipende dai genitori.

8 MALKUTHA SI TRADUCE IN GRECO CON BASILEIA
che significa anche reame e regione, potere, autorità Si tratta della sovranità di Dio e non del territorio … ( VEDI IMPOSIZIONE DELLE MANI E CORTECCIA PERINSULARE ) IL REGNO DI DIO E’ A PORTATA DI MANO MA PER RICONOSCERLO NON E’ COSI’ PERCEPIBILE, A MENO CHE …

9 … NON IMPARIAMO A SVILUPPARE IL NOSTRO
VEDERE PERCETTIVO. ( GLI OCCHI DELLA MENTE CHE ABBIAMO GIA’ SPERIMENTATO NEL CAPITOLO PRECEDENTE DURANTE IL MESE DI DICEMBRE )

10 il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro».
COME MAI SI FA FATICA A VEDERE IL REGNO, NONOSTANTE QUESTO SIA VICINO ? Mt, 18:1 In quel momento, i discepoli si avvicinarono a Gesù, dicendo: «Chi è dunque il più grande nel regno dei cieli?» 2 Ed egli, chiamato a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: 3 «In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Chi pertanto si farà piccolo come questo bambino, sarà lui il più grande nel regno dei cieli. 19:14 Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro». 15 E, imposte loro le mani, se ne andò via di là.

11 Ci manca la visione comunitaria, la consapevolezza della
Il problema è che … Noi riconosciamo la verità nella guida di Dio, ma non riusciamo ad agire in accordo con essa. Il regno di Dio è universale ed implica giustizia ed unità, noi invece prestiamo attenzione ad un’unica direzione, quella che riguarda noi stessi e poi scambiamo l’omologazione con l’unità … Ci manca la visione comunitaria, la consapevolezza della interdipendenza

12 ravvedetevi e credete al vangelo».
IL REGNO DI DIO QUI E ORA MARCO 1, 15 «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino ; ravvedetevi e credete al vangelo».

13 IL REGNO IMPERCETTIBILE
IL REGNO DI DIO QUI E ORA IL REGNO IMPERCETTIBILE Luca 17 20 Interrogato poi dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare gli sguardi; né si dirà: 21 "Eccolo qui", o "eccolo là"; perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi».

14 IL REGNO IMPERCETTIBILE
ECCO perché USA LE PARABOLE O SIMILITUDINI ( LE PARABOLE DEL REGNO DEL VANGELO DI MATTEO ) Le parabole del regno dei cieli propongono 8 passi verso il regno; 1. il seminatore e i diversi terreni 2. Le zizzanie e il buon seme 3. Il granello di senape 4. Il lievito 5. il tesoro nascosto 6. La perla di gran valore 7. La rete 8. Il padrone di casa Nelle quali si riconosce la autorevole sovranità di Dio, che si manifesta nel cuore, nella mente e nell’anima della gente.

15 IL REGNO IMPERCETTIBILE
Le parabole del regno dei cieli; 1. il seminatore e i diversi terreni OVVERO DELLA PAROLA DELLA SAPIENZA La verità è il seme di vita; ricevere e conoscere la verità è come rinascere una seconda volta. Così come funziona in natura, così funziona il Regno … Come esistono regole per mantenere la vita fisica, cosi esistono regole per accrescere la vita nuova nel nostro cuore. Vivere in accordo con questi principi significa mettere in moto un processo di trasformazione simile alla metamorfosi del bruco nel bozzolo. ( dal brutto verme che striscia sul terreno ad un essere radioso ed alato… !!!) Questa vita si basa sui 9 principi delle beatitudini, che costituiscono il “seme”.

16 IL REGNO IMPERCETTIBILE
Le parabole del regno dei cieli; 1. il seminatore e i diversi terreni OVVERO DELLA PAROLA DELLA SAPIENZA Una volta capito cos’è il seme, la parabola parla del terreno in cui questo va seminato e del modo di procedere. Il terreno è il cuore dell’uomo (la mente, l’intelligenza, la volontà, dove sorgono i desideri e le emozioni). Il frutto è la santità (ogni cristiano infatti è santo …)

17 IL REGNO IMPERCETTIBILE
Le parabole del regno dei cieli; 1. il seminatore e i diversi terreni OVVERO DELLA PAROLA DELLA SAPIENZA Il seme arriva nel terreno buono solo quando si è pronti a riceverlo, quando si è preparato il terreno catturando lì’interesse, quando si è seminato per tempo, mettendo in pratica i principi per sviluppare una personalità santa magnetizzante, che conquista l’uditore, imparando nella vita a parlare solo quando è il momento e solo delle cose essenziali. Suscitare nuovi desideri parlando di vita celeste utilizzando solo la forza stimolante di un nuovo amore ( parlare solo di cose celesti !).

18 IL REGNO IMPERCETTIBILE
10 Allora i discepoli si avvicinarono e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?» 11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato. 12 ( è dato ai discepoli, non a loro … ) Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell'abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. (Che cosa “ha” ? La buona terra.) 13 Per questo parlo loro in parabole, perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono. ( torniamo al capitolo di dicembre sulla fronte …)

19 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 2. Le zizzanie e il buon seme v , 47-50; 1Co 3:9; 4:5 OVVERO DELLA PAROLA DELLA CONOSCENZA Non intellettuale ma sempre derivata dall’esperienza, capacità di sopraffare il male e vincerlo trasformandolo in desiderio di conversione. Lasciare che il male si manifesti accanto al bene, in modo che il bene possa superarlo ed in modo che chi pratica il male possa sperimentare i suoi frutti amari, imparando ad odiarlo per sempre. Il male non si vince con la resistenza passiva ma con la forza sacra. I principi celesti portano con se immense risorse di poteri soprannaturali da usare per liberare le vittime e cambiare il cuore dei malvagi.

20 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 3. Il granello di senape =(Mr 4:30-34; Lu 13:18-21) Da 2:34-35; Ez 47:1-9; Za 4:10 OVVERO DELLA FEDE ( che si dorma o si vegli il seme cresce ) Il primo stadio di questo processo è segreto ed invisibile, nasce da una segreta certezza interiore della volontà di Dio. Fatto il primo passo verso l’obbedienza, comincia il secondo stadio con la crescita del desiderio, che realizza la volontà di Dio. Se Dio conferma che è veramente la sua volontà lo manifesta con segni evidenti. Dopo alcuni atti di obbedienza il desiderio diventa vivo e la sua forza cresce sempre di più, fino al terzo stadio, quello dell’emozione e forte ed impellente passione affinché la volontà di Dio venga realizzata.

21 “ Gioisco nel fare la tua volontà, mio Dio!”
E’ l’immaginazione a far si che l’emozione sbocci nel fiore della gioia, ultimo stadio, in cui il cuore potrà veramente dire: “ Gioisco nel fare la tua volontà, mio Dio!” Quando Spirito Santo conquista il controllo dei nostri pensieri e dell’immaginazione e ci mette in grado di vedere chiaramente la volontà di Dio, il desiderio viene trasformato nell’energia dell’emozione e questa è la forza che provoca la materializzazione della volontà di Dio. Come Gesù che è uomo di intense emozioni, pieno di passioni sante, canale attraverso cui trasmetteva agli altri il suo potere. Queste passioni erano così forti, che quando era “mosso dalla compassione” poteva risanare i malati. Quando bruciava d’amore poteva scacciare il demonio … ( altro che i tiepidi che vengono vomitati dalla sua bocca … ) Quando la fede arriva a maturità, questa sarà galvanizzata da azioni, … “ qualsiasi cosa chiediate in nome mio, io la farò.”

22 IL REGNO IMPERCETTIBILE
ECCO perché USA LE PARABOLE O SIMILITUDINI ( LE PARABOLE DEL REGNO DEL VANGELO DI MATTEO ) 4. Il lievito OVVERO DELLE GUARIGIONI Nella serata introduttiva abbiamo accennato al significato simbolico del lievito e del fiume della Grazia che Dio non ha mancato di continuamente riversare sulla terra fino all’invio del Suo Figlio Gesù. Egli ha abbattuto la diga creata nei secoli dall’uomo, diga che arginava e tratteneva il fluire della Grazia. Il lievito rappresenta la volontà egoistica, che ha sostituito la volontà di Dio. Questo arresta il fiume di vita ed il fermento della malattia inizia a manifestarsi nel corpo. OCCORRE UN ALTRO TIPO DI LIEVITO, DI FERMENTO NELLA MENTE E NELL’INTELLIGENZA , NEL CUORE … OCCORRE PERCEPIRE LA PRESENZA DI CRISTO GUARITORE.

23 IL REGNO IMPERCETTIBILE
CHI AIUTA, CI RIESCE SE SI SENTE COLMO DI CRISTO Galati 2,20 … non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. CHI VUOLE CHE CRISTO VEDA ATTRAVERSO I SUOI OCCHI, PARLI ATTRAVERSO LE SUE LABBRA, AGISCA ATTRAVERSO LE SUE MANI, AMI ATRRAVERSO IL TUO CUORE ? PER CHI VIENE AIUTATO, C’è un ordine temporale da seguire durante il percorso della guarigione: Matteo 10,7-8 7 E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Poi: 8 Guarite gli infermi, Prima SERVE la conoscenza dei principi e della parola di sapienza, poi viene il tempo della guarigione. DOVE C’E’ SAPIENZA C’E’ FORZA OCCORRE CONOSCERE LE RELAZIONI TRA GLI ATTEGGIAMENTI E LA SALUTE !!

24 IL REGNO IMPERCETTIBILE Riassumendo sulla fede che guarisce:
forza della conoscenza + fede che Cristo abita in te ( è lui che agisce e ti dà la forza per vincere il tuo istinto egoistico, attraverso Spirito Santo) + perdono Matteo 21 «In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà. 22 E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete». Matteo 13,57-58 57 E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». 58 E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.

25 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 5. Il tesoro nascosto nel campo Fl 3:7-11; Eb 11:24-26 OOVVERO DELLA NOSTRA CAPACITA’ DI FARE MIRACOLI Ogni discepolo che pratica con coerenza gli atteggiamenti celesti si rende conto che ogni principio ha in sé una forza tale da metter in moto dei processi, che producono risultati miracolosi. Risultati che atteggiamenti umani normali non potrebbero ottenere. Chi riesce a non possedere nulla, scopre presto che riesce a possedere tutto ciò che gli serve per realizzare gli scopi di Dio. Reagire con gioia e gratitudine a tutto ciò che comunemente porta a afflizioni e lamentele, mette in moto una forza tale da trasformare tristi circostanze in canali di felicità. La mitezza genera il potere di controllare addirittura fenomeni fisici.

26 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 5. Il tesoro nascosto nel campo Fl 3:7-11; Eb 11:24-26 OVVERO DELLA NOSTRA CAPACITA’ DI FARE MIRACOLI La sete di giustizia genera il potere di salvare che ha azionato processi ingiusti che causano sofferenza e vergogna. La compassione genera il potere di guarire ed indirizzare al bene. Il perdono genera il potere di liberare dall’amore per il male. Subire false accuse senza vendicarsi produce il potere di generare semi di vita nel cuore degli altri … Ma c’è un prezzo da pagare: VENDERE TUTTO. 44 Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo .

27 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 5. Il tesoro nascosto nel campo Fl 3:7-11; Eb 11:24-26 OVVERO DELLA NOSTRA CAPACITA’ DI FARE MIRACOLI Osservando la casistica dei miracoli di GESU’ impariamo molte cose. Segreto Solo pro altri Esposizione sofferenza e persecuzione Pericolo derivante da questi poteri Luca 10,18 Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore.

28 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 6. La perla di gran valore OVVERO DELL’ESTESA CONSAPEVOLEZZA CHE CI PERMETTE DI PROFETARE - LA CONOSCENZA PROFONDA Matteo 13,45-46 45 Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46 trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Ora noi siamo consapevoli solo di ciò che può essere conosciuto dai nostri 5 sensi e non di ciò che può essere percepito di nostri sensi spirituali. Osserviamoci reciprocamente per scorgere l’intima natura spirituale che ha formato i nostri corpi fisici. GRADUALMENTE coloro che sono nati per il regno dei cieli, prendono coscienza di 2 nuovi mondi: quello spirituale della mente decaduta e quello spirituale della mente di Cristo, che ci introduce alla mente di Dio. La bibbia chiama coloro che hanno imparato questo segreto, VEGGENTI. Il veggente che ha il potere di descrivere e raccontare quello che ha visto si chiama PROFETA

29 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 6. La perla di gran valore il profeta diventa portavoce di Dio i rivela i fenomeni del mondo spirituale nel quale sono piantate tutte le radici che produrranno forme e frutti nel mondo materiale. Può parlare con ANGELI O ESSERI SPIRITUALI ?! ESTENSIONE DELLA COSCIENZA AL PIANO CELESTE, UN PIANO CHE LA MAGGIOR PARTE DELLA GENTE NON SA NEMMENO CHE ESISTA … EPPURE E’ ALLA PORTATA DI TUTTI E SOPRRATTUTTO A PORTATA DI MANO … (IL REGNO DI DIO E’ VICINO). IMMAGINE DI UN VIAGGIATORE CHE PERCORRE UN PAESE IMMERSO NELL’OSCURITA’ MANA MANO CHE LA CONSAPEVOLEZZA CRESCE, SPUNTA LA LUNA, POI ‘ALBA ( E ALLORA PUO ’ INCONTRARE ALTRI E CONOSCER5E IL TERRITORIO CHE ATTRAVERSA ) ED INFINE IRROMPE LA LUCE DEL SOLE. Quel che inizia nel mondo del pensiero come idea-seme ed immaginazione fiorisce e reca frutto sulla terra. E quel che inizia sulla terra con parole ed azioni dà il suo frutto nel mondo dello spirito ( non va perduta una sola parola né un solo atto) (qui sulla terra tutti seminano per il loro futuro)

30 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 6. La perla di gran valore PERSECUZIONI E ABBANDONI Giovanni 6,60 Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?». ARRIVA COSI’ IL MOMENTO DI VENDERE TUTTO QUELLO CHE HA, PER MANTENERE IL DONO. SE NON PAGA IL PREZZO E RIMANE IN SILENZIO, NE DERIVA MALATTIA E CECITA’ CAUSE DELLA CECITA: BEATI I PURI DI CUORI perché VEDONO DIO TACERE SU QUEL CHE SI VEDE E PREFERIRE L’OSCURITA’ CHI POSSIEDE QUESTA CONOSCENZA PROFONDA E’ IMMERSO NELLA GIOIA E A CONFRONTO, I PROCESSI E LE PERSECUZIONI SONO PRIVI DI IMPORTANZA.

31 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 6. La perla di gran valore IL PROFETA CHE PAGA INTERAMENTE IL SUO PREZZO PARTECIPA ALLA CREAZIONE DEL NUOVO CIELO E DELLA NUOVA TERRA 1Corinzi 14,1 Ricercate la carità. Aspirate pure anche ai doni dello Spirito, soprattutto alla profezia.

32 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 7. La rete v , 36-43 OVVERO DELLA CAPACITA’ DI DISCERNIMENTO Grande rete che raccoglie ogni genere di pesce 47 Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49 Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

33 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 7. La rete ovvero della capacità di penetrare gli spiriti interiori della gente ( dei nostri familiari e amici …), ovvero diagnosticare la causa spirituale di ogni malattia 47 Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare La rete dell’insegnamento di Cristo, dei principi evangelici … gettare la rete e catturare il maggior numero di pesci, cioè di anime. Gettare la rete significa predicare il vangelo e guarire gli ammalati e scacciare i demoni attorno a noi a cominciare dalla nostra famiglia. 48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi Per guarire bisogna portare in superficie dall’inconscio i sentimenti profondi e le reazioni velenose, cause degli atteggiamenti che hanno avvelenato la vita. Esaminarle separando il male dal bene e buttare via il male. Se le reti sono state gettate correttamente, molti rispondono. Sta al discepolo del maestro diagnosticare e discernere gli spiriti (1 Cor 12,10), cioè riconoscere lo stato e la condizione spirituale di coloro che chiedono consiglio. Invece di pregare per essere riportati in salute, senza occuparci della nostra condizione interiore, preghiamo che gli occhi della nostra comprensione si aprano ai principi santi e che attraverso la loro pratica si possa essere risanati.

34 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 7. La rete Per discernere gli spiriti si deve guardare negli occhi di ciascuno. Lo sguardo che ci viene restituito rivela l’autentica necessità interiore della persona (gli occhi sono lo specchio dell’anima). Lo spirito ha causato la malattia ed è Spirito Santo che la può guarire! Ogni anima non celeste costituisce un campo di battaglia in cui si fronteggiano spiriti del bene e spiriti del male … spiriti che vedi negli occhi … Bisogna prima insegnare e praticare i principi celesti, poi si può risanare. Finchè la santa personalità del pescatore non è riuscita a destare nuovi desideri nel cuore degli altri, non è ancora giunto il momento di dare consigli e suggerimenti. Il pescatore parla solo delle qualità celesti delle persone da guarire (mai delle qualità malvagie). E’ il desiderio di santità che avvia il desiderio di guarigione. Chi non è disposto ad accettare, rappresenta i pesci che guizzano via dalla rete … non ha senso aiutare per forza … ma continuando ad amarli, prima o poi verranno presi anche loro nella rete. … per possedere il dono del discernimento bisogna sviluppare uno spirito di interesse amoroso per gli altri

35 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 8. Il padrone di casa OVVERO DELLE CAPACITA’ DI LINGUE ED INTERPRETAZIONI Lo scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile al padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose antiche e cose nuove. Lo scriba è il discepolo divenuto insegnante delle scritture, che ha finito il suo addestramento e ha ricevuto l’incarico di insegnare alla propria famiglia … un padrone di casa che possiede molti tesori e deve sapere in quali occasioni esibirli e come usarli. Qui c’è il dono di conoscere le lingue celesti e saper interpretare le lingue degli altri, la consapevolezza quindi di Spirito Santo presente assieme a noi, sempre. Da questo momento il nostro cuore è dimora di Cristo, concretamente percepito.

36 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 8. Il padrone di casa Per comprendere questo stato, ci dobbiamo riferire al momento della Pentecoste, quando improvvisamente udiamo un suono dal cielo ( At 2,2) e sentiamo il fortissimo vento di Spirito Santo, ovvero il soffio di Dio che soffia nei nostri cuori …. CHE SUONO!... COME UNA VIBRAZIONE DI UNA GRANDE FOLATA DI VENTO ATTRAVERSO LE CORDE DI UN’ARPA POSSENTE … UN SUONO CHE CI FA SENTIRE IL NOME CHE DIO PRONUNCIO’ quando soffiò su di noi, plasmandoci dalla polvere … IL NOME PERDUTO E DIMENTICATO CHE RICONOSCIAMO NOSTRO ( COSA ANTICA). … E CHE CI FA SCOPRIRE IL SIGNIFICATO E LO SCOPO PER CUI SIAMO STATI CREATI. … IL NOSTRO PARTICOLARE POSTO NELLO SCHEMA DELLA CREAZIONE … NEL NUOVO CIELO E NELLA NUIOVA TERRA ( COSA NUOVA).

37 IL REGNO IMPERCETTIBILE
LE PARABOLE DEL REGNO DEI CIELI 8. Il padrone di casa Ora che impariamo il linguaggio di Dio, che è suono … … il nostro parlare diventa suono, le nostre voci pronunciano note e toni di una armoniosa sinfonia musicale, che attrae la gente come stregata da un incantesimo: la buona novella! ( cose nuove ). E’ il tono dell’amore ardente, l’amore del Cristo in noi, che ha lo straordinario potere di commuovere la gente. ( cosa antica ).

38 Matteo 12,28 Ma se è con l'aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, guarisco dai mali, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio. Matteo 24,6 guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine ( Le punizioni apocalittiche non sono segnali dell’esistenza del regno oppure della fine dell’era in corso ) Matteo 24,14 E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine. ( il regno è forza, guarigione, perdono, riconciliazione e amore per Dio e tutta l’umanità ) L’avvento del regno è la comparsa della realtà Dunque …

39 Matteo 24 6 Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. 7 Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi; 8 ma tutto questo non sarà che principio di dolori. 9 Allora vi abbandoneranno all'oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome. 10 Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda. 11 Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. 12 Poiché l'iniquità aumenterà, l'amore dei più si raffredderà. 13 Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. 14 E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine.

40 … dunque l’avvento del regno è la comparsa della realtà,
AL POSTO DELL’ILLUSIONE! Chi vive nell’illusione pensa che il regno do Dio non sia ancora stato istituito, in realtà esso è già presente ! Romani 14,17 Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo 1Corinzi 4,20 perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza.

41 … quando permettiamo a Dio di entrare nella nostra vita, entriamo in nuova realtà !
Matteo 6,33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in abbondanza! Il potere e la guida del regno iniziano da dentro, a noi la scelta !

42 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34 Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. Filippesi 2,13 È Dio infatti che suscita in voi il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni.

43 Il potere e la guida del regno iniziano da dentro,
a noi la scelta !

44 Il collo è la porta di passaggio ( la “porta degli dei” seconda la cabala ) cioè del passaggio dall’ “essere” al “divenire”. In senso discendente simbolizza il passaggio della vita all’azione, la comunicazione dell’anima con il corpo. E’ il luogo di origine dei nervi più importanti del corpo e luogo di passaggio dei 3 canali della digestione, della circolazione e della digestione.

45 In senso ascendente, ciò che è maturato nella matrice dell’essere, può dare ora il suo frutto divino. * PASSAGGIO TESTA-CUORE Quando siamo abituati a scrollare le spalle, a causa di un cuore duro, avremo spalle irrigidite e tese, collo e nuca irrigidita o bloccata. A CAUSA DI QUESTA MANCANZA DI FLESSIBILITA’ E MOVIMENTO… … la nostra matrice pettorale aggancerà allora un’altra TESTA ( NON LA NOSTRA ), QUELLA DELL’ILLUSIONE …

46 CAMMINO DI CRESCITA E CORPO UMANO
DIO DIO DIVENIRE ESSERE SPIRITUALE rinascita morte E S S E R E ETA’ ADULTA rinascita morte A V E R E ADOLESCENZA INFANZIA UOMO UOMO

47 … PER RITROVARCI SOLI, SENZA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE PER NOI STESSI DEGLI ESTRANEI, CIO’ CHE GLI ALTRI VOGLIONO CHE SIAMO, E DI ESSERLO SEMPRE STATI FIN DA PICCOLI, CIOE’ TUTTO FUORCHE’ NOI STESSI. Il frutto divino abortisce e la nostra psiche vive un cammino mortale, attraverso la malattia .. Almeno fino a quando non ci risvegliamo. LA MALATTIA CI RISVEGLIA ! GRAZIE !!!

48 Il collo, la gola, la tiroide sono il simbolo del pentimento
Il simbolismo del collo ci invita a fare in modo che tutte le teste estranee adottate nel corso della nostra crescita siano decapitare per fare posto alla testa vera. Il collo, la gola, la tiroide sono il simbolo del pentimento ( immagine del figliolo prodigo, Luca 15,20 Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.) L’appendersi al collo del padre, coprirlo di lacrime e ricevere il perdono come una rugiada di baci

49 FUNZIONE DEL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE
I CONFLITTI VISSUTI IN SOLITUDINE, POSSONO ESSERE RISOLTI NEL CONFESSIONALE, SE ACCOMPAGNATI DA UN PENTIMENTO INTENSO. IL COLLO E’ UNO DEI PUNTI DI ESPRESSIONE DELLA COLLERA … ( IL TERMINE DERIVA APPUNTO DA COLLO )

50 Oltre che del perdono e compassione, il collo è luogo dell’onore
Come il figliol prodigo, finito a non poter mangiare nemmeno le ghiande dei porci, Oltre che del perdono e compassione, il collo è luogo dell’onore ( monili al collo e collana simboli regali) del giogo, (Matteo 11,29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Matteo 11,30 Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero»), dell’emergere ( fondamentale per distinguersi – vedi serate sul nome), del rigore ( decapitazione di Giovanni a causa del rigore della concupiscenza umana) e delle tensioni e dei nodi …

51 … e delle tensioni e dei nodi
( la dura cervice più volta nominata nella bibbia, tra cui ricordiamo il popolo dalla testa dura). Tale fu trovato anche da Mosè, scendendo con la tavola delle leggi – vedi vitello dalla testa d’oro - e ha dovuto farsi riscrivere le tavole delle leggi appena spezzate. La prima versione esprimeva leggi ontologiche, ora sostituite da leggi morali, etiche e comportamentali , ( ancora oggi seguite dagli ebrei ) e simbolo dell’umanità prigioniera del suo errore. Gesù invita invece a passare dalla legge all’archetipo. Il cristianesimo non è una morale né un’etica, ma una liberazione, che aiuta ogni persona ad accedere alle leggi ontologiche ed in definitiva alla FELICITA’, già qui ed ora.

52 PATOLOGIE DELL’ORALITA’
* ORGANO DI COMUNICAZIONE * ORGANO DI NUTRIMENTO * ORGANO DELLA PAROLA NECESSITA’ DI UN PROCESSO DI PURIFICAZIONE ATTRAVERSO LA PRATICA DEL SILENZIO E DEL DIGIUNO Salmo 119 Nella mia angoscia ho gridato al Signore ed egli mi ha risposto. 2 Signore, libera la mia vita dalle labbra di menzogna, dalla lingua ingannatrice. Salmi 51,6 Ami ogni parola di rovina, o lingua di impostura

53 PATOLOGIE DELL’ORALITA’
Salmi 38,2 Ho detto: «Veglierò sulla mia condotta per non peccare con la mia lingua; porrò un freno alla mia bocca mentre l'empio mi sta dinanzi».

54 PATOLOGIE DELL’ORALITA’
* ORGANO DI COMUNICAZIONE passaggio testa cuore – canali della respirazione e dell’apparato circolatorio. Matteo 12,34 Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. Matteo 15,18 Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo. TORNA L’EVIDENZIZZIONE DELLO STRETTO LEGAME TRA BOCCA E CUORE Salmi 5,10 Non c'è sincerità sulla loro bocca, è pieno di perfidia il loro cuore; la loro gola è un sepolcro aperto, la loro lingua è tutta adulazione.

55 PATOLOGIE DELL’ORALITA’
* ORGANO DI NUTRIMENTO FISICO PSICHICO SPIRITUALE

56 PATOLOGIE DELL’ORALITA’
ORGANO DELLA PAROLA IL DIALOGO INTERNO L’INTIMITA’ DEL BACIO NEL DIALOGO E DEL TRASPORTO AMOROSO IL GUSTO DELLA PAROLA DI DIO ASSAPORAMENTO DEL CIBO CELESTE Salmi 144,4 Una generazione narra all'altra le tue opere, annunzia le tue meraviglie. Salmi 34,28 La mia lingua celebrerà la tua giustizia, canterà la tua lode per sempre. Salmi 36,30 bocca del giusto proclama la sapienza, e la sua lingua esprime la giustizia; Salmi 70,24 Anche la mia lingua tutto il giorno proclamerà la tua giustizia

57 PATOLOGIE DELL’ORALITA’
Salmi 62,4-6 4 Poiché la tua grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode. 5 Così ti benedirò finché io viva, nel tuo nome alzerò le mie mani. 6 Mi sazierò come a lauto convito, e con voci di gioia ti loderà la mia bocca. Salmi 118,103 Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: più del miele per la mia bocca. Romani 10,10 Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza Isaia 50,4 Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati, perché io sappia indirizzare allo sfiduciato una parola Proverbi 25,15 una lingua dolce spezza le ossa Matteo 10,19 E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire

58 PATOLOGIE DELL’ORALITA’
Con il battesimo il cristiano rivive il miracolo dell’ «Effatà» cioè: «Apriti!». Marco 7,34 Se qualcuno pensa di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana Giacomo 1,26 Giacomo 3,2-12 2 poiché tutti quanti manchiamo in molte cose. Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. 3 Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. 4 Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole chi le manovra. 5 Così anche la lingua: è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco quale grande foresta può incendiare! 6 Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. 9 Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio. 10 È dalla stessa bocca che esce benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei! 11 Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara? 12 Può forse, miei fratelli, un fico produrre olive o una vite produrre fichi? Neppure una sorgente salata può produrre acqua dolce.

59 PATOLOGIE DELL’ORALITA’
Siracide 28,13-26 Maledici il delatore e l'uomo di doppia lingua perché fa perire molti che vivono in pace. Una lingua malèdica ha sconvolto molti, li ha scacciati di nazione in nazione; ha demolito forti città e ha rovinato casati potenti. 15 Una lingua malèdica ha fatto ripudiare donne eccellenti, privandole del frutto delle loro fatiche. 16 Chi le presta attenzione non trova pace dalla sua dimora scompare la serenità. 17 Un colpo di frusta produce lividure, ma un colpo di lingua rompe le ossa., 18 Molti sono caduti a fil di spada, ma non quanti sono periti per colpa della lingua. 19 Beato chi se ne guarda, chi non è esposto al suo furore, chi non ha trascinato il suo giogo e non è stato legato con le sue catene. 20 Il suo giogo è un giogo di ferro; le sue catene catene di bronzo. 21 Spaventosa è la morte che procura, in confronto è preferibile la tomba, 22 Essa non ha potere sugli uomini pii, questi non bruceranno alla sua fiamma, Quanti abbandonano il Signore in essa cadranno, fra costoro divamperà senza spegnersi. Si avventerà contro di loro come un leone e come una pantera ne farà scempio. 24 Ecco, recingi pure la tua proprietà con siepe spinosa, lega in un sacchetto l'argento e l'oro, 25 ma controlla anche le tue parole pesandole e chiudi con porte e catenaccio la bocca. 26 Sta' attento a non sbagliare a causa della lingua, perché tu non cada davanti a chi ti insidia.

60 PATOLOGIE DELL’ORALITA’
Effetti della bugia e del pettegolezzo Giovanni 8,44 voi che avete per padre il diavolo, …è menzognero e padre della menzogna. Matteo 5,37 Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno. Matteo 12,36-37 36 Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; 37 poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato. Perché parole impure ed offensive, cibi dannosi, gesti di contro-comunicazione come falsi sorrisi, baci traditori, espressioni aggressive e mutismi scostanti sembrano non avere effetti immediati a carico del corpo, nè segni subito evidenti ? Proprio perché così abbiamo la possibilità di purificare questi comportamenti e disintossicarci. Qualora ci educassimo ad una sensibilità più sottile, avremmo un aiuto efficace in ordine alla purificazione di questo centro vitale così compromesso.

61 PATOLOGIE DELL’ORALITA’
Da tale nuova sensibilità arriverà anche un aiuto anche nella preghiera. Siracide 27,5-7 5 La fornace prova gli oggetti del vasaio, la prova dell'uomo si ha nella sua conversazione. 6 Il frutto dimostra come è coltivato l'albero, così la parola rivela il sentimento dell'uomo. 7 Non lodare un uomo prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini. Marco 7,21-22 21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, 22 adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Una buona metà dei veleni nominati hanno a che fare con l’oralità sia in uscita ( le parole ) che in entrata ( i cibi ). Sapienza 1,11 Guardatevi pertanto da un vano mormorare, preservate la lingua dalla maldicenza, perché neppure una parola segreta sarà senza effetto, una bocca menzognera uccide l'anima.

62 PATOLOGIE DELL’ORALITA’
La chiacchiera Il dramma della religione svuotata di ogni spiritualità, che trasforma Dio in una fredda proposta teologica, in una convenzione o in una filosofia, un Dio “detto” o “parlato”, completamento staccato dal dono di se stessi e dall’amore, dalla dolcezza e dalla bellezza della vita su questa terra. Guai a voi …! ( Lc 11, )

63 IL MISTERO DELLA PAROLA
Genesi 1,3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Un suono, la voce di Dio, la Sua parola, fu il primo evento del creato.

64 IL MISTERO DELLA PAROLA
1Pietro 4,11 Chi parla, lo faccia come con parole di Dio LA PAROLA E’ IN STRETTO RAPPORTO CON IL VERBO E LO SPIRITO IN STRETTO RAPPORTO CON LA RESPIRAZIONJE Ebrei 13,22 Vi raccomando, fratelli, accogliete questa parola di consolazione ! Le nostre parole devono diventare impregnate del Respiro/Spirito Divino e divenire parole di sostegno, conforto, esortazione, consolazione. Nel nostro dire si manifesti e si effonda lo spirito stesso di Dio. Colossesi 4,6 Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito di sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno. Luca 4,22 Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca

65 IL MISTERO DELLA PAROLA
IL DISCERNIMENTO TRA PAROLE DI SCIENZA UMANA CHE E’ STOLTEZZA E PAROLA DI SCIENZA DIVINA CHE E’ SAGGEZZA 1Corinzi 1,17 Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo. 2,1 Anch'io, o fratelli, quando sono venuto tra voi, non mi sono presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza 4 e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza 13 Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali “FARE LA PAROLA” 21 Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime. 22 Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. 23 Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: 24 appena s'è osservato, se ne va, e subito dimentica com'era. 25 Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.

66 VEDI ATTEGGIAMENTO DI SAN FRANCESCO
IL MISTERO DELLA PAROLA COSI COME MARIA POETESSA DELLA PAROLA NEL MAGNIFICAT. … E NOI SIAMO PROFETI E POETI DELLA PAROLA ? Salmi 80,11 Sono io il Signore tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto; dilata la tua bocca, la voglio riempire. Deuteronomio 8,3 l'uomo non vive soltanto di pane, ma di quanto esce dalla bocca del Signore. Salmi 118,103 Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: più del miele per la mia bocca VEDI ATTEGGIAMENTO DI SAN FRANCESCO

67 IL CONSIGLIO DI SOCRATE vero, buono, utile.
LA RETTA PAROLA IL BUDDHISMO PER ESTINGUERE GLI ILLUSORI DESIDERI EGOICI PROPONE UN SENTIERO DI 8 TAPPE RETTA COMPRENSIONE RETTO PENSIERO RETTA PAROLA RETTA AZIONE RETTA CONDOTTA DI VITA RETTO SFORZO RETTA CONSAPEVOLEZZA RETTA CONCENTRAZIONE RETTA PAROLA E’: Dire il vero Non parlare tanto per parlare Parlare sempre con un linguaggio chiaro Parlare sempre in positivo Parlare attenti alle vibrazioni delle parole ( le vibrazioni della nostre parole influenzano la tiroide) IL CONSIGLIO DI SOCRATE vero, buono, utile.

68 NELLA CONCEZIONE BIBLICA PAROLA E REALTA’ COINCIDONO
LA BENE-DIZIONE NELLA CONCEZIONE BIBLICA PAROLA E REALTA’ COINCIDONO Deuteronomio 4,9 Ma guardati e guardati bene dal dimenticare le PAROLE che i tuoi occhi hanno viste Atti 5,31-323 1 Dio dei nostri padri ha resuscitato e ha innalzato Gesù con la sua destra … e di queste PAROLE siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui». LA STORIA DELLA SALVEZZA E’ UNA STORIA INCROCIATA DI BENEDIZIONI Efesini 1,3 Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Matteo 25,31-46 31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. Romani 12,14 Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Luca 6,28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano.

69 Di fronte ad ogni piccolo evento della vita benedire e ringraziare Dio
LA BENE-DIZIONE ALL’UOMO E’ STATO CONSEGNATO IL “POTERE” DI BENEDIRE Numeri 6,24-27 Ti benedica il Signore e ti protegga. Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio. Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò. Di fronte ad ogni piccolo evento della vita benedire e ringraziare Dio

70 LA BENEDIZIONE A TAVOLA
Riveste un significato quadruplice ed esprime: 1. il riconoscimento che tutto è dono, non possesso. 2. L’unico possessore-datore è Dio 3. Se tutto è Dio tutto è per l’uomo, i beni hanno una destinazione universale a beneficio di ogni creatura 4. I doni di Dio sono segno del suo amore per ogni sua creatura Ad ogni pranzo siamo ospiti di Dio e ciò adombra la chiamata a essere suoi commensali nel suo regno. La scelta è sempre tra l’essere ospiti di Dio e lo stridore di denti.

71 LA BENEDIZIONE A TAVOLA
Riveste una quadruplice dimensione: Personale Sociale 3. Cosmica 4. Divina SUSCITA IN CHI SI METTE A TAVOLA UN’ATTITUDINE SACRALE TRASFORMANDO L’ASSUNZIONE DI CIBI IN UN ATTO DI CULTO VISSUTO IN RENDIMENTO DI GRAZIE CO ANIMO EUCARISTICO E’ ESPPRESSIONE EMBLEMATICA DI COMUNIONE E CONDIVISIONE RIVERSA SUI DONI DELLA NATURA UNA NUOVA ENERGIA CHE LI FINALIZZA AL NUTRIMENTO NON SOLTANTO MATERIALE MA ANCHE SPIRITUALE LA VOCAZIONE DELL’UOMO E’ DIVENTARE COMMENSALE DELLA TRINITA’

72 BOCCA ORGANO DI COMUNICAZIONE
PAROLA, SORRISO, BACIO, SMORFIE, SILENZIO, VERSACCI, MORSO etc. Galati 5,15 Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Efesini 4,29 Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. 2Timoteo 2,23 Evita inoltre le discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese. Le parole sono frumento per il pane della vita, vanno esaminate una per una prima di impastarle, perché il pane sia buono, Per noie per gli altri che ricorreranno al nostro pane. Infatti la parola: opera, suscita il bene, suscita il male, sa risvegliare ogni fermento nascosto nelle profondità dell’essere, ogni sentimento sopito o dimenticato, ogni lenito dolore. Scatena le passioni, suscita il riso o il pianto, pone l’arma in mano o la strappa, trascina o frena le folle, conduce all’eroismo o all’infamia, la delitto o alla gloria. L’AMMONIMENTO DEI PADRI DEL DESERTO SULLE PAROLE DI RIMPROVERO E CORREZIONE: SOLO SE IL FRATELLO PECCA E SOLO SE SEI IN STATO DI DOLCEZZA.

73 BOCCA ORGANO DI COMUNICAZIONE
PAROLA, SORRISO, BACIO, SMORFIE, SILENZIO, SBADIGLI, VERSACCI, MORSO etc. Galati 5,15 Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Efesini 4,29 Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. 2Timoteo 2,23 Evita inoltre le discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese. Le parole sono frumento per il pane della vita, vanno esaminate una per una prima di impastarle, perché il pane sia buono, Per noie per gli altri che ricorreranno al nostro pane. Infatti la parola: opera, suscita il bene, suscita il male, sa risvegliare ogni fermento nascosto nelle profondità dell’essere, ogni sentimento sopito o dimenticato, ogni lenito dolore. Scatena le passioni, suscita il riso o il pianto, pone l’arma in mano o la strappa, trascina o frena le folle, conduce all’eroismo o all’infamia, la delitto o alla gloria. L’AMMONIMENTO DEI PADRI DEL DESERTO SULLE PAROLE DI RIMPROVERO E CORREZIONE: SOLO SE IL FRATELLO PECCA E SOLO SE SEI IN STATO DI DOLCEZZA. ( vedi rapporto genitori-figli, insegnanti-allievi )

74 BOCCA ORGANO DI COMUNICAZIONE: IL SILENZIO
COMUNICAZIONE VERBALE : 10% NON VERBALE : 90% Il primato della non verbale spetta al silenzio, forma di comunicazione sottile, penetrante, implacabile. La bocca non soltanto custodisce il silenzio per ascoltare il cuore che parla, ma unicamente a questa condizione consente quel parlare da cuore a cuore, in cui risiede il massimo della comunicazione. Il segreto della comunicazione verbale consiste nel fare entrare la parola di Dio nelle nostre parole. Il segreto della comunicazione non verbale consiste nel fare entrare il silenzio di Dio nel nostro silenzio Solo nel silenzio si può veramente udire. Solo dal silenzio può scaturire la più autentica comunicazione verbale. Nella bibbia la parola non è né all’inizio né alla fine, ma è ai due capi, sopraffatta dal silenzio. E’ il sistema più usato nella comunicazione con Dio. In paradiso comunicavamo in silenzio ed utilizzavamo la voce solo per il canto di lode ? Nella caduta abbiamo abbandonato l’immediatezza della comunicazione per precipitare nell’abisso della chiacchiera.

75 BOCCA ORGANO DI COMUNICAZIONE:
IL SORRISO E IL BACIO COMUNICAZIONE NON VERBALE : 90% SORRISO: esprime bonomia, incoraggiamento, sarcasmo, ironia, può inquietare e sdrammatizzare BACIO: 1Corinzi 16,20 Vi salutano i fratelli tutti. Salutatevi a vicenda con il bacio santo. 1Pietro 5,14 Salutatevi l'un l'altro con bacio di carità. Cantico 1,2 Mi baci con i baci della sua bocca! Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino. Luca 22,48 Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo? Luca 15,20 Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Luca 7,45 Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Morire al bacio del signore

76 BOCCA ORGANO DI NUTRIMENTO
CON LA GOLA SI INTENDE ANCHE UN VIZIO CAPITALE L’ingresso del peccato si esprime simbolicamente con l’atto del mangiare: Genesi 3,6 Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. Gandhi affermava che era impossibile un rapporto integrale con Dio senza un rigoroso controllo del palato. Organi sede RAPPORTO ORALITA’ – GENITALITA’ Qui risiedono bisogni il cui soddisfacimento è fonte di intenso piacere, l’uno relativo alla sopravvivenza dell’individuo, l’altro alla sopravvivenza della specie. RAPPORTO DIRETTO TRA GOLA E LUSSURIA eccessi alimentari e il ricorso a cibi e bevande eccitanti o in misura eccessiva hanno indiscutibili esiti nella sfera sessuale

77 BOCCA ORGANO DI NUTRIMENTO RAPPORTO CON GLI ALIMENTI
“Sei cio’ che mangi” RAPPORTO CON GLI ALIMENTI 1 NOI SIAMO CIBO METABOLIZZATO la qualità di ciò che mangiamo conta quanto il materiale che si utilizza per fare un mattone. La qualità e la solidità della costruzione dipendono sia dalle fondamenta, sia dalla qualità dei mattoni utilizzati, sia dallo stile utilizzato per riporli nella costruzione. Così contano il nostro stile di assumere il cibo e la qualità dei cibi che scegliamo. La natura dei cibi e delle bevande che assumiamo influisce non solo sotto un profilo materiale, ma anche spirituale, perchè i cibi si trasformano in energia COSTRUTTIVA O DISTRUTTIVA a seconda della loro composizione. 2 SIGNIFICATO PSICHICO E SPIRITUALE DEL GUSTO i cibi cedono la loro sostanza vitale alla mucosa sublinguale. Questa è la ragione del gusto e ci spiega perché i vari cibi ( con diversità studiate da madre natura) hanno gusti diversi e particolari. Da ciò deriva una conseguenza fondamentale riguardo il nostro stile di assunzione dei cibi. Finchè un alimento emana sapore, ciò significa che c’è ancora energia vitale da estrarre. I cibi vanno masticati e le bevande trattenute in bocca finchè diventano insipidi.

78 IL GUSTO MANGIA PER SODDISFARE L’ANIMA.
BOCCA ORGANO DI NUTRIMENTO “Sei ciò che mangi” RAPPORTO CON GLI ALIMENTI A questo punto, assorbita l’energia sottile di cui sono portatori, vengono inghiottiti d il sistema digestivo può assimilarli come materiale di costruzione del corpo. La masticazione, quindi è importante non solo per facilitare la digestione nello stomaco e nell’intestino, ma soprattutto perché se non mastichiamo gli alimenti finché non viene estratto tutto il gusto, il nutrimento può si ricostruire il nostro corpo fisico, ma non può rifare il pieno alle nostre BATTERIE ENERGETICHE ! ( COME MAI ALTRIMENTI UNA PERSONA ESAUSTA RIVIENE IMMEDIATAMENTE APPENA ASSUME CIBO E/O BEVANDA, OPPURE COME MAI FUNZIONA LA MEDICINA OMEOPATICA, CHE ESIGE LO SCIOGLIMENTO IN BOCCA DEI MEDICINALI PRESCRITTI ?) IL GUSTO MANGIA PER SODDISFARE L’ANIMA.

79 BOCCA ORGANO DI NUTRIMENTO RAPPORTO CON GLI ALIMENTI
“il nostro stile di alimentazione” OPULENZA SCHIAVITU’ (Abbondanza di cibo e comodità) zone di povertà e affamate SI MANGIA CONSUMISMO SPRECO L’EUCARESTIA SUPERFICIALMENTE e si accettano i ASSAGGIO SUPERFICIALE CIBI CARENZIALI (Fretta e velocità (possibile solo da quando la gente poca masticazione e voracità) non ha più gustato i cibi e ha perso la sensibilità alle energie dei cibi)

80 BOCCA ORGANO DI NUTRIMENTO “Sei ciò che mangi”
RAPPORTO CON GLI ALIMENTI IL CONTROLLO La più efficace tra tutte le forme di controllo si origina e trova la sua più concreta realizzazione nell’alimentazione … … in antitesi al messaggio LIBERANTE di GESU’ “Io sono il pane di vita”.

81 BOCCA ORGANO DI NUTRIMENTO
Vedi il decalogo dell’alimentazione pubblicato sul sito alla pagina dell’alimentazione L’eucarestia metabolizzata. L’esperienza culminante della fede cristiana ci vede raccolti attorno ad una mensa sacra, il banchetto celeste, dove Lui vestito di una “traversa” ci passerà a servire … La suprema esperienza di Dio, la comunione, passa attraverso l’oralità. Il cristiano è chiamato ad una esperienza spirituale che lo renda EUCARESTIA METABOLIZZATA. QUESTO CIBO CI TRASFORMA NELLA PIU’ INTIMA SOSTANZA DI DIO E CI FA SUO CORPO. ( DIVERSAMENTE DAI CIBI MATERIALI IN CUI SI VERIFICA L’OPPOSTO ) QUESTO CIBO CHE è CRISTO CI ASSIMILA A SE’ ( nel senso letterale del termine ci rende simili a Lui), PURCHE’ NE ASSECONDIAMO L’AZIONE.

82 BOCCA ORGANO DI NUTRIMENTO
IO SONO IL CIBO E MANGIO IL MANGIATORE DEL CIBO Geremia 15,16 Quando le tue parole mi vennero incontro le divorai con avidità Salmi 118,103 Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: più del miele per la mia bocca. Le stesse osservazioni fatte per il cibo materiale ( manducazione che precede l’assimilazione ), valgono anche per la MANDUCAZIONE DELL’EUCARESTIA MASTICAZIONE DELLA PAROLA meditazione = ripetere mormorando sottovoce (significato tecnico) Solo la manducazione spirituale della parola può dare senso ed efficacia a quella sacramentale (Cap. 6 di Giovanni sul duplice pane di vita)

83 BOCCA ORGANO DI NUTRIMENTO LO STILE DI ALIMENTAZIONE
i 2 aspetti della masticazione e dell’assimilazione sono collegati tra loro al punto che lavorando sul primo, spianiamo la strada al secondo (Questa è anca una delle ragioni dello stile di alimentazione dei bambini). Se nell’antica economia Dio passeggiava con l’uomo, nella nuova Egli ci fa suoi commensali. Gesù inaugura l’attuazione messianica del banchetto celeste, alle nozze di Cana, si siederà frequentemente alle tavole dei peccatori ed intessendo non poche parabole attorno ad una mensa. Il cibo eucaristico non è solo un nutrimento che tiene in vita, ma una medicina che guarisce.


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