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Unità per lo Scompenso Cardiaco e la Riabilitazione Cardiologica

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Presentazione sul tema: "Unità per lo Scompenso Cardiaco e la Riabilitazione Cardiologica"— Transcript della presentazione:

1 Unità per lo Scompenso Cardiaco e la Riabilitazione Cardiologica
Scompenso Cardiaco: Corso teorico-pratico di formazione generale Scompenso Cardiaco da chemioterapici Dott. Marzia Lotrionte Unità per lo Scompenso Cardiaco e la Riabilitazione Cardiologica 16 Ottobre Roma

2 DEFINIZIONE The cardiac review and evaluation committee supervising trastuzumab clinical trials defined drug-associated cardiotoxicity as one or more of the following: 1) cardiomyopathy in terms of a reduction in left ventricular ejection fraction (LVEF), either global or more severe in the septum; 2) symptoms associated with heart failure (HF); 3) signs associated with HF, such as S3 gallop, tachycardia, or both; 4) reduction in LVEF from baseline that is in the range of less than or equal to 5% to less than 55% with accompanying signs or symptoms of HF, or a reduction in LVEF in the range of equal to or greater than 10% to less than 55%, without accompanying signs or symptoms. This definition does not include subclinical cardiovascular damage that may occur early in response to some chemotherapeutic agents. Thus, to date, an ideal definition is lacking.

3 INCIDENZA And the estimated risk of anthracycline-induced clinical heart failure increased with time to 5.5% at 20 years after the start of anthracycline therapy. In patients treated with a cumulative anthracycline dose of 300mg/m² or more the risk was even higher, almost 10%. The incidence of anthracycline-induced asymptomatic cardiac dysfunction has been reported to be more than 57% at a median of 6.4 years after treatment.

4 CLASSIFICAZIONE ACUTA: subito dopo la prima somministrazione
- età più avanzata - singola grossa dose - spesso reversibile -palpitazioni, dolore toracico, anomalie ECG, aritmie SV e V, ipotensione, mio pericardite SUBACUTA: da giorni a settimane dopo il trattamento - rara e spesso asintomatica - percicardite tossica e/o miocardite CRONICA: mesi o anni dopo l’ultima somministrazione a) ad esordio precoce: - durante o entro 1 aa dal termine tp - incidenza % - più maligna - sintomi e segni clinici di SCC b) ad esordio tardivo: - decenni per svilupparsi - incidenza a 6 aa: 65% - mortalità 30-60% - 4 volte più frequente sesso F Sono state individuate tre forme di cardiotossicità da ANT: una forma acuta, subito dopo la prima somministrazione, spesso reversibile, ed una cronica, che si distingue a sua volta in una forma ad esordio precoce, entro 1 aa dal termine della tp, e una forma ad esordio tardico, dopo 1 aa dal termina della tp. Lipshultz SE et al. BJH 2005; 131:

5 - fattori legati al farmaco: combinazione con altri chemioterapici
sequenza di somministrazione modalità di somministrazione dose cumulativa somministrata - fattori legati al paziente: età > 60 anni sesso F RT mediastinica pregressa chemiotp con Ant valvulopatie e/o cardiomiopatie pregresse ipertensione arteriosa disordini elettrolitici predisposizione genetica FATTORI DI RISCHIO Sono stati individuati una serie di fattori di rischio per la cardiotossicità da ANT che vengono distinti in fattori legati al farmaco e fattori legati al paziente. Kremer LC, et al. Ann Oncol 2002

6 Doxorubicina: dose cumulativa ed insufficienza cardiaca
450 mg/m2 26% vs 7% 5% vs 3% La cardiotossicità da ANT è strettamente correlata alla DCT. Von Hoff hanno mostrato che alla DCT di 400 mg/mq la % di pz che sviluppa SC è del 3% e aumenta del 7% alla DCT di 550 mg/mq. In una recente analisi retrospettiva di 3 trials clinici, Swain et al hanno documentato % più alte del 5% e 26% rispettivamente alla dose di 400 e 550 mg/mq. Più del 50% di questi pz avevano una frazione d’eiezione (FE) < 30%. Swain SM et al. Cancer 2003;97: Von Hoff DD et al. Ann Intern Med 91: , 1979

7 Fattori di rischio clinico-dipendenti
Tra i fattori di rischio clinico-dipendenti particolarmente significativi sono l’età. J Clin Oncol 2005;23:

8 Fattori di rischio clinico-dipendenti
Tra i fattori di rischio clinico-dipendenti particolarmente significativi sono la terapia antiipertensiva e la FE basale. J Clin Oncol 2005;23:

9 SOPRAVVIVENZA Maggioni, aprile 1998
Le antracicline (ANT) sono antibiotici citostatici efficaci nel trattamento di un ampio spettro di neoplasie; tuttavia il loro potenziale terapeutico è limitato dallo sviluppo di cardiotossicità che può indurre a scompenso cardiaco conclamato (SC) con conseguente aumento della mortalità e morbilità di questi pazienti Maggioni, aprile 1998

10 Mortalità a 2 aa nei pazienti con
Scompenso Cardiaco nei recenti trials clinici Cleland JGF Heart August 2008 Vol 94;8

11 MONITORAGGIO CARDIACO (1)
Strategie convenzionali: - ELETTROCARDIOGRAMMA alterazioni ST-T, aritmie SV e V, anomalie QRS, dispersione QTc bassa sensibilità e specificità - ECOCARDIOGRAMMA EF, funz diastolica, dimensioni V influenzata da pre e post-carico buona sensibilità, bassa specificità associata a radionuclidi o dobutamina - PET/RMN CON GADOLINIO gold standard per LVEF alto rapporto costo/benefici - BIOPSIA ENDOMIOCARDICA VENTRICOLARE alta sensibilità e specificità invasiva errori di campionamento mancanza di expertise universali I mezzi diagnostici attualmente a disposizione per il monitoraggio cardiaco dei pz sottoposti a chemiotp con ANT sono rappresentati dall’ECG, bassa sensibilità e specificità, dall’ECOCG, esame routinariamente usato per la valutazione della FE, buona sensiblità bassa specificità, e dalla biopsia endomiocardica, gold standard. Morandi P et al, Ital Heart J 2003;4:

12 MONITORAGGIO CARDIACO (2)
Strategie future - HEART RATE VARIABILITY - analisi spettrale e domini di tempo da ECG Holter - indice indipendente di mortalità e morbilità in CM post-ischemica - ulteriori studi per la specificità Van de Graaf WT et al, Heat 1999;81:419-23 -MARKERS BIOUMORALI - Troponine - NT-proBNP Possibili futuri markers per la diagnosi precoce della cardiotossicità da ANT sono rappresentati dall’HRV, che misura la fluttuazione circadiana dei battiti cardiaci, che nel soggeto normale si modifica rapidamente durantele differeni attività, e dai peptidi natriuretici. Morandi P et al, Ital Heart J 2003;4:

13 Troponin I is valuable in detecting Cardiotoxicity
Cardinale et al. Circ. 2004;109:

14 NT-proBNP E DISFUNZIONE CARDIACA
Recentemente, è stato dimostrato che livelli persistentemente elevati di NT-proBNP, pro-ormone, misurati al baseline, alla fine del 1° ciclo, a 12, 24, 36 e 72 ore, in pazienti sottosposti ad alte dosi, sono strettamente associati allo sviluppo di disfunzione cardiaca dal baseline al follow-up. Il rapporto E/A si riduce significativamente nel gruppo A (pz con valori di BNP persistentemente elevati) mentre negli altri due gruppi (gruppo B, pz con incremento transitorio, gruppo C, pz senza incremento) non si riduce in maniera importante. FEVS è significativamente più bassa nel gruppoA e dopo 12 mesi è al di sotto del 50% (63% vs 46%). Potrebbe essere un marker importante per identificare pz a rischio di cardiomiopatia da ANT. Cipolla CM et al, Clinical Chemistry2005;51:

15 POSSIBILI FUTURI MARKERS
The diagnostic and prognostic value of other biomarkers used to monitor cardiovascular damage, such as myeloperoxidase should also be validated for clinical use in cardio-oncology. Genomics, proteomics, and/or recently identifi ed oligoclonal B- cell repertoires may provide us with genomic profiLes and serological biomarkers for assessment of cardiotoxicity in the foreseeablE future.

16 TDI E DISFUNZIONE SISTOLICA
Recentemente, in un modello sperimentale murino di danno cardiaco da ANT, si è visto che la somministrazione cronica di ANT si associa a una lieve dilatazione iniziale del V sn con FE conservata. La riduzione della EF viene osservata 12 settimane dopo inizio della DOX. A 6 settimane, l’EF, il FS e il DVsn non correlano con la disfunzione sistolica tardiva, mentre Vendo e lo SR sono ridotte. Inoltre, confrontando i topi sopravvissuti con quelli morti, c’erano differenze significative di SR e Vendo, per cui questi parametri predicono la mortalità.

17 TDI E DISFUNZIONE DIASTOLICA
Sempre di recente, da un gruppo francese, è stato mostrato che precocemente si osservano alterazioni della funzione diastolica con riduzione dell’onda E e del DT in presenza di normali valori di EF. Tali alterazioni al follow-up a medio termine, sono più pronunciate e si asssociano a disfunzione sistolica tardiva.

18 POTENZIALI STRATEGIE PREVENTIVE
Dose cumulativa limitazioni limitazioni Schedule modificate settimanali infusioni Rilascio selettivo liposomi Agenti cardioprotettivi carvedilolo ace-inibitori suppl nutrizionali bone marrow cells La possibilità di diagnosticare precocemente la cardiomiopatia da ANT implica lo sviluppo e l’utilizzo di eventuali strategie preventive. Wexler, Semin Oncol 1998:25: 86

19 DERIVATI LIPOSOMIALI DELLE ANTRACICCLINE
Liposomal preparations of athracyclines also show promise in reduction of cardiac toxicity Liposomes are preferentially taken up by tissues enriched in phagocytic reticuloendothelial cells In a retrospective analysis of 8 phase I and II clinical trials, there was not a clinically significant decrease in EF in 41 patients treated with 500 mg/m2 In many trials, it appears to be as effective as standard doxorubicin

20 Ruolo protettivo degli ace-inibitori
Di recente, il gruppo di Cardinale ha mostrato come l’uso precoce degli ace-inibitori nei pz ad elevato rischio di sviluppare cardiotossicità da ANT, definiti da valori persistemente elevati di TnI, sembra prevenire lo sviluppo di cardiotossicità. Infatti i pazienti non trattati presentano al follow-up a 12 mesi una riduzione significativa della EF, più pronuncdiata nel gruppo con valori persistentemente elevati di TnI mentre nei pz pretrattati, in entrambi i gruppi,non si sono osservate differenze significative al follow-up vs baseline suggerendo il ruolo prottetivo degli ace-inibitori verso la cardiotossicità da ANT nei pz a più alto rischio.

21 Carvedilol appears protective during adriamycin based chemotherapy
Data expressed as mean values. Kalay et al. JACC. Dec :

22 DEXRAZOXANE Dexrazoxane is an oral iron chelator
It prevents the formation of the semiquinone-iron which leads to reactive oxygen production It has been tested in multiple clinical trials and has been shown to reduce cardiac toxicity In 2 randomized controlled trials performed in metastatic breast cancer, 289 patients being treated with FDC and 249 were FDC + dexrazoxane. Symptomatic CHF developed in 8% of the placebo group versus 1% of the dexrazoxane group Similar results were seen in other trials using FEC for metastatic breast cancer and epirubicin for sarcoma

23 RACCOMANDAZIONI ASCO Not recommended for initial therapy
Breast patients receiving more than 300 mg/m2 of doxorubicin Consideration in patients with other malignancies receiving more than 300 mg/m2 of doxorubicin

24 AGENTI ANTIOSSIDANTI Cardioprotective agent coenzyme Q10.
-one small RCT -only asymptomatic cardiac dysfunction was assessed, which occurred in none of the children -Tumor response, survival and adverse effects were not evaluated in this study

25 POSSIBILI FUTURI FARMACI CARDIOPROTETTIVI (1)
Li L, Takemura G, Li Y, Miyata S, Esaki M, Okada H, Kanamori H, KhaiNC, Maruyama R, Ogino A, Minatoguchi S, Fujiwara T, Fujiwara H. Preventive effect of erythropoietin on cardiac dysfunction in doxorubicin induced cardiomyopathy. Circulation ;113:535–543. Li K, Sung RY, Huang WZ, Yang M, Pong NH, Lee SM, Chan WY, Zhao H, To MY, Fok TF, Li CK, Wong YO, Ng PC. Thrombopoietin protects against in vitro and in vivo cardiotoxicity induced by doxorubicin. Circulation. 2006;113:2211–2220. Neilan TG, Jassal DS, Scully MF, Chen G, Deflandre C, McAllister H, Kay E, Austin SC, Halpern EF, Harmey JH, Fitzgerald DJ. Iloprost attenuates doxorubicin-induced cardiac injury in a murine model without ompromising tumour suppression. Eur Heart J. 2006;27:1251–1256.

26 POSSIBILI FUTURI FARMACI CARDIOPROTETTIVI (2)
Lipid-lowering agents have been indicated as protective agents against anthracycline-mediated cardiotoxicity ( 92 ), and, in particular, statins seem to have a chemopreventive and direct antitumor effect ( 93 , 94 ). Whether statins may have protective or harmful effects on cancer risk is still a matter of debate, but the most recent reviews of the literature suggest that these drugs do not have short-term negative consequences on cancer risk ( 95 ). Moreover, they can have an antithrombotic effect ( 96 ) that could lower the risk of thrombosis induced by anticancer treatment.

27 Carcinoma duttale infiltrante, 2.4 cm, G3
CASO CLINICO Donna, 34 anni, pre-menopausa Obesità Giugno 2009: quadrantectomia destra + linfoadenectomia Carcinoma duttale infiltrante, 2.4 cm, G3 ER=0% PR=0% HER2- PT2 PN0 M0

28 TRATTAMENTO ADIUVANTE 4 cicli
Valutazione cardiaca basale: Elettrocardiogramma: RS, FC 65 bpm, deviazione assiale sin. Ecocardiogramma: LVEF 65% Markers bioumorali: Tnt: < 0,01 ng/ml; NT-proBNP: 97 pg/ml Luglio 2009 – Ottobre 2009: AC lypo 40 q21 4 cicli

29 COME STRATIFICARE IL RISCHIO DELLA PAZIENTE?
TRATTAMENTO ADIUVANTE Valutazione cardiaca basale: Elettrocardiogramma: RS, FC 65 bpm, deviazione assiale sin. COME STRATIFICARE IL RISCHIO DELLA PAZIENTE? Ecocardiogramma: LVEF 65% Markers bioumorali: Tnt: < 0,01 ng/ml; NT-proBNP: 97 pg/ml Luglio 2009 – Ottobre 2009: AC lypo 40 q21 4 cicli

30 MODELLO DI RISK-SCORE

31

32 APPROCCIO PREVENTIVO E TERAPEUTICO

33 Valutazione cardiaca:
Ottobre 2009: lieve dispnea da sforzi moderati lievi edemi declivi bilaterali regrediti dopo furosemide per os Valutazione cardiaca: Elettrocardiogramma: RS, FC 85 bpm, deviazione assiale sin. Ecocardiogramma standard: LVEF 38%, marcata ipocinesia SIV e parete inferiore medio-basale e apice Ecocardiogramma PW-TDI: onda S SIV: 5,3 cm/sec; onda S parete inferiore basale 5, cm/sec Markers bioumorali: Tnt: < 0,01 ng/ml; NT-proBNP: 715 pg/ml

34 COME TRATTARE LA PAZIENTE?
Ottobre 2009: lieve dispnea da sforzi moderati lievi edemi declivi bilaterali regrediti dopo furosemide per os COME TRATTARE LA PAZIENTE? Valutazione cardiaca: Elettrocardiogramma: RS, FC 85 bpm, deviazione assiale sin. Ecocardiogramma standard: LVEF 38%, marcata ipocinesia SIV e parete inferiore medio-basale e apice Ecocardiogramma PW-TDI: onda S SIV: 5,3 cm/sec; onda S parete inferiore basale 5, cm/sec Markers bioumorali: Tnt: < 0,01 ng/ml; NT-proBNP: 715 pg/ml

35 Carvedilol appears protective during adriamycin based chemotherapy
Data expressed as mean values. Kalay et al. JACC. Dec :

36 Valutazione cardiaca ad 1 mese: Valutazione cardiaca a 2 mesi:
TERAPIA CARDIOLOGICA CARVEDILOLO (Dilatrend) 6,25 mg ½ cp x 2/die per circa 10 giorni progressivo incremento fino a 25 mg ½ cp x2/die; Scomparsa dispnea da sforzi Valutazione cardiaca ad 1 mese: Elettrocardiogramma: RS, FC 70 bpm, deviazione assiale sin. Ecocardiogramma: LVEF 45%, ipocinesia SIV e parete inferiore medio-basale e apice Markers bioumorali: Tnt: < 0,01 ng/ml; NT-proBNP: 590 pg/ml Valutazione cardiaca a 2 mesi: Elettrocardiogramma: RS, FC 60 bpm, deviazione assiale sin Ecocardiogramma standard: LVEF 65%, Ecocardiogramma PW-TDI: onda S SIV: 6.8 cm/sec; onda S parete inferiore: 7,5 cm/sec Markers bioumorali: Tnt: < 0,01 ng/ml; NT-proBNP: 190 pg/ml

37 CONCLUSIONI To date, no guidelines have been developed specifically for the definition, detection, or therapy of cardiotoxicity from antineoplastic therapy, so it is imperative that these guidelines be defined. Meanwhile, cancer patients with cardiovascular diseases should be treated based on the guidelines published by the American College of Cardiology and American Heart Association ( www . acc . org / quality and science / clinical / statements . htm ). We suggest the need to develop a clinical risk-score of an integrated multidisciplinary approach to treat with lyposomal anthracycline’s derivates and standard therapy of heart failure all patients in medium-high risk class.

38 Queste e altre slides pertinenti sono disponibili sul sito web metcardio.org:


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