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Organizzazione aziendale

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Presentazione sul tema: "Organizzazione aziendale"— Transcript della presentazione:

1 Organizzazione aziendale
II esame

2 INFORMAZIONI http://it.geocities.com/orgvarriale
Orario lezioni: Giovedì - Aula Magna - Ore 15:00-18:00 Venerdì – Cinema Adriano - Ore 11:00-14:00 Ricevimento studenti: Lunedì Ore 16:30 (c/o Segreteria Studenti ISA, II piano, Via Acton)

3 NETWORK TEMI DI STUDIO Network in Organizzazione Aziendale
N-Form (esempio di doppia rete) Reti tra aziende

4 Network in Organizzazione Aziendale
Network come strumento analitico; Network come caratteristica della forma organizzativa; Network come “forma” organizzativa.

5 NETWORK COME STRUMENTO ANALITICO
Il network è inteso come strumento analitico di rappresentazione e studio delle relazioni intra-organizzative o inter-organizzative, ossia tra l’organizzazione ed il suo ambiente esterno (Soda,1998).

6 Evoluzione della prospettiva di ricerca
Il Network nasce come strumento concettuale che permette di descrivere ed esplorare il vasto pianeta delle relazioni sociali nelle comunità, nei gruppi e nelle istituzioni Diventa una metodologia e uno strumento analitico molto potente per descrivere le strutture relazionali tra attori organizzativi (Social Network Analysis)

7 La Social Network Analysis studia gli attori – individui, gruppi,
dipartimenti, organizzazioni – e le relazioni tra di essi. I modelli di analisi reticolare interpretano le caratteristiche – attributi – ed i comportamenti degli attori organizzativi. Le regolarità o la ripetizione dei modelli di relazione che caratterizzano una rete, danno vita alle strutture sociali, al cui interno si realizzano i comportamenti, le decisioni e le azioni di ciascun attore.

8 “Tutte le organizzazioni sono costruite sulle reti di relazioni sociali, anche le forme più prescrittive come le burocrazie, anch’esse dipendenti dalle strutture relazionali informali, amicali, ecc.” Nella S.N.A. le caratteristiche di un attore sono interpretate alla luce delle strutture di relazione con altri attori.

9 VALUTAZIONE DEL NETWORK DI RELAZIONI
Ogni attore organizzativo (individuo, gruppi di individui, aziende) instaura relazioni con altri attori del sistema. La numerosità e la densità delle relazioni possono costituire motivo di prestigio, di potere, di riconoscimenti per un attore. Come si sviluppa una rete efficace? Es.: Costruire una lista di individui di propria conoscenza ed inserirla nella griglia.

10 Densità = C/(N*(N-1)/2) DENSITA’ DEL TUO NETWORK
Dove: N= numero di persone nel network C= numero di contatti nella griglia

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12 b. NETWORK COME CARATTERISTICA DELLA FORMA ORGANIZZATIVA
Il fenomeno Network si manifesta in ciascun livello di analisi organizzativa (micro, meso, macro).

13 Il concetto di rete è dunque sintesi di:
la presenza di almeno due entità o attori – definibili nodi – che godono di autonomia; l’autonomia degli attori, che deve esplicarsi non solo giuridicamente ma in assenza di qualsiasi forma di direzione unitaria. Sono cioè esclusi dalla gamma dei fenomeni analizzati i gruppi di imprese o le situazioni nelle quali vi sia unitarietà del soggetto economico (Airoldi, 1989); la condizione di interdipendenza sotto cui devono trovarsi le imprese; - la presenza di meccanismi di governo delle relazioni tra imprese basati sul collegamento, l’influenza reciproca, la cooperazione ed i processi negoziali (Grandori, 1995; Grandori, Soda, 1995, Ebers, 1997).

14 CARATTERISTICHE PECULIARI DI UN ASSETTO ORGANIZZATIVO RETICOLARE sono
In sintesi CARATTERISTICHE PECULIARI DI UN ASSETTO ORGANIZZATIVO RETICOLARE sono Forti interdipendenze Relativa autonomia tra i nodi della rete

15 Forti interdipendenze

16 Forme di interdipendenza
Transazionale: propria delle relazioni di scambio - si riferisce al trasferimento di beni o servizi attraverso un’interfaccia tecnicamente separabile Associativa: propria delle relazioni di associazione - si riferisce alla condivisione di risorse e all’unione degli sforzi per il raggiungimento di un comune scopo Semplice: allorquando le relazioni tra gli attori sono univoche o ad una via Complessa: allorquando le relazioni tra gli attori sono biunivoche o a due vie

17 Tipo di interdipendenza
semplice complessa transazionale Sequenziale Reciproca associativa Da risorse comuni Da azione comune

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19 Interdipendenza transazionale
Interdipendenza sequenziale A B Trasferimento di beni e servizi attraverso un’interfaccia tecnicamente separabile Interdipendenza reciproca A B Interdipendenza pooled (uso di risorse comuni) Interdipendenza associativa Unione di sforzi, allineamento dei comportamenti, azione comune Interdipendenza intensiva (risorse comuni e attività comuni)

20 Relativa autonomia

21 CARATTERI DELL’AZIENDA
… richiami di Economia Aziendale … CARATTERI DELL’AZIENDA • complesso di beni e persone (costituzione economica) • coordinazione economica (organicità) • autonomia di governo (istituzionale, organizzativa, ecc.) • durabilità (stabilità) • finalità di creazione del valore (fine economico)

22 Caratteri di aziendalità
autonomia responsabilità controllo economicità

23 Autonomia Un’azienda è pienamente autonoma quando possiede:
Un’azienda è autonoma quando ha autonomia di governo cioè se ha la capacità di governarsi secondo regole e leggi proprie Un’azienda è pienamente autonoma quando possiede: Autonomia istituzionale Autonomia finanziaria Autonomia decisionale Autonomia organizzativa Un’azienda possiede un’autonomia istituzionale quando è retta da un proprio statuto e da un proprio regolamento. Un’ azienda è autonoma finanziariamente quando possiede delle risorse per attivare i suoi processi produttivi. L’autonomi decisionale invece attiene alla libertà dell’azienda e del suo soggetto economico di prendere in autonomia le decisioni strategiche (quali prodotti produrre e come produrli, dove venderli, a chi venderli ecc.). L’autonomia organizzativa piena si verifica quando l’azienda può liberamente scegliere i propri dipendenti nonché la struttura organizzativa che reputa essere le più efficace ed efficiente per raggiungere gli obiettivi che l’organizzazione si è preposta.

24 Responsabilità Un soggetto è responsabile quando è consapevole delle proprie azioni e quando ne risponde. È una conseguenza e una causa dell’autonomia, nel senso che non vi può essere responsabilità senza autonomia. La responsabilità è una conseguenza dell’autonomia perché non ci può essere autonomia senza responsabilità. Inoltre la responsabilità è anche una causa (cioè che favorisce la presenza di autonomia) dell’autonomia in quanto chi è responsabile pretende anche livelli di autonomia.

25 Controllo Il controllo è una conseguenza della responsabilità, in quanto un’azienda dotata di autonomia e responsabilità può anche verificare il raggiungimento dei propri obiettivi prefissati

26 Economicità Capacità mantenuta nel lungo periodo di soddisfare i bisogni con un flusso fisiologico di risorse Il concetto di economicità è legato all’efficace ed all’efficiente gestione delle risorse disponibili.

27 Efficienza L’efficienza indica il rapporto tra le risorse consumate e i risultati ottenuti. L’azienda è efficiente quando: riduce il più possibile i consumi di fattori nella produzione vi è un’adeguatezza degli output rispetto agli input utilizzati vi è un’utilizzazione ed un’allocazione delle risorse in modo ottimale Le aziende per il raggiungimento di condizioni di efficienza dovrebbero scegliere l’alternativa che produce il massimo rapporto tra risultati conseguiti e mezzi impiegati. In sintesi, un’azienda sarà tanto efficiente quanto più effettuerà un razionale utilizzo delle risorse disponibili

28 Misure di efficienza Efficienza tecnica o produttiva. Misura:
il modo in cui i fattori sono utilizzati nel processo produttivo la capacità di produrre più unità fisiche di output dato un certo ammontare di input e una certa tecnologia o viceversa Es.: produttività del lavoro Efficienza allocativa o gestionale. Misura: - la capacità di combinare input e output al minimo costo dati i prezzi di mercato la possibilità di massimizzare l’output dato un vincolo di bilancio e i prezzi dei fattori produttivi Es.: economicità del fattore Quantità di output/ore lavoro Costo del fattore/ore lavoro

29 Efficacia Un’azienda è efficace quando ha raggiunto con successo gli obiettivi prefissati, in termini: di soddisfazione dei particolare bisogni prefissati (es. soddisfazione del bisogno del consumatore cliente) di adeguatezza degli output rispetto agli obiettivi prefissati e alle risorse utilizzate

30 Misure di efficacia Efficacia interna o gestionale (output/obiettivi)
- capacità di raggiungere determinati obiettivi prefissati Es.: quantità di servizi erogati rispetto a quelli previsti Efficacia esterna o sociale (obiettivi/risultati) capacità del servizio offerto di soddisfare i bisogni della domanda Es.: grado di soddisfazione del bisogno dei clienti

31 LE FORME DIVISIONALI RETICOLARI

32 Forma divisionale reticolare
Si caratterizza per: lo sviluppo internazionale la diversificazione dei prodotti

33 “Il modello di Stopford e Wells”

34 Tipi di divisionale reticolare
Matrice divisionale Rete interna

35 Matrice divisionale logica organizzativa doppia
SPECIALIZZAZIONE PER AREA GEOGRAFICA SPECIALIZZAZIONE PER PRODOTTO

36 DI TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI
Matrice divisionale azienda multinazionale che realizza numerosi prodotti e li distribuisce in numerosi paesi del mondo; duplicazione della linea di potere formale; limitato ricorso alla gerarchia; forma organizzativa molto costosa in termini di processi di decisione e di negoziazione. ELEVATA CAPACITA' DI TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI

37 Rete interna Forme multipolari o transnazionali o eterarchie
Adhocrazie

38 Forme multipolari o transnazionali
aziende multinazionali che competono su scala mondiale e sono presenti con più prodotti su più mercati; le risorse locali, altamente specializzate, sono controllate in modo diffuso e diversamente combinate in relazione alle esigenze; decentramento di tipo eterarchico (nonostante la centralizzazione dei diritti di proprietà su un vasto gruppo di imprese, le possibilità d’uso della gerarchia come meccanismo di decisione e controllo sono molto ridotte).

39 Adhocrazie L’aggregazione delle diverse unità individuali, in unità funzionali e unità divisionali è definita di volta in volta in relazione alle diverse esigenze dei clienti; forma organica, finalizzata all’innovazione; elevata flessibilità organizzativa ottenuta mediante la continua aggregazione e scomposizione delle attività; elevata differenziazione orizzontale e verticale.

40 Multidivisionali e holding
Multidivisionali o M-Form Criterio di specializzazione orizzontale per combinazioni produttive particolari identificate da un insieme di prodotti e di mercati; Decentramento e separazione massima dei diritti di decisione e ricompensa residuale alle divisioni; Presenza di interdipendenze poco complesse tra i diversi settori di attività (conglomerate); Uso esteso di meccanismi di coordinamento e controllo simili a quelli di mercato: quasi-prezzi interni, investimenti e finanziamenti in funzione della redditività delle divisioni, controllo su parametri economico-finanziari.

41 Tipo di interdipendenze e di sinergie da gestire nella forma M
Le scelte di diversificazione influenzano Tipo di interdipendenze e di sinergie da gestire nella forma M diversificazione correlata diversificazione eterogenea Forma M spuria (cooperazione e collaborazione tra le divisioni) Forma M conglomerata (meccanismi di competizione tra le divisioni)

42 Riconoscimento della personalità giuridica alle divisioni
H-Form Aggregazione di più aziende separate dal punto di vista giuridico e collegate le une alle altre da relazioni di controllo proprietario; Un’impresa centrale, definita anche holding, controlla il capitale azionario delle altre aziende condizionandone le scelte finanziarie ma non anche quelle di tipo industriale.

43 c. NETWORK COME “FORMA” ORGANIZZATIVA
Il Network è concepito come una forma di organizzazione in grado di governare le interdipendenze che connettono individui, organizzazioni, popolazioni di organizzazioni o comunità. Il network rappresenta una modalità organizzativa, diversa dal mercato o dalla internalizzazione, fondata sulla cooperazione che governa la vasta ragnatela di interdipendenze che nascono fra gli attori organizzativi. Il network si riconosce, quindi, come modalità di governo delle interdipendenze.

44 La rete tra aziende è una forma organizzativa basata su due principi :
Un principio di differenziazione in funzione delle specificità locali e delle esigenze di specializzazione; Un principio di integrazione tramite l’impiego di un mix di meccanismi del coordinamento.

45 In relazione ai meccanismi del coordinamento che prevalgono, le reti tra imprese possono distinguersi in: Reti sociali Reti burocratiche Reti proprietarie


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