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PubblicatoVelia Lai Modificato 11 anni fa
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Rilevazione delle opere sanitarie e sociali ecclesiali in Italia
Consulta ecclesiale nazionale degli organismi socio-assistenziali Caritas Italiana Ufficio nazionale pastorale sanità - CEI Rilevazione delle opere sanitarie e sociali ecclesiali in Italia
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Obiettivi elaborare una fotografia il più possibile fedele dei servizi sul territorio e di ciò che essi rappresentano per le comunità di riferimento; cogliere il processo di evoluzione dei servizi ecclesiali; rilevare la presenza di risposte particolarmente significative e innovative; verificare eventuali carenze dei servizi in rapporto ai nuovi bisogni/esigenze della società;
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Obiettivi: promuovere e favorire all’interno di ogni diocesi un efficace lavoro di rete, in modo da concretizzare una risposta sinergica e integrale, coerente con la visione antropologica cristiana; porre le basi per un dialogo nei diversi livelli, con la dimensione pubblica, nell’ottica della solidarietà e della sussidiarietà; avviare il processo di regionalizzazione della Consulta ecclesiale degli organismi socio-assistenziali.
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In sintesi, 3 parole chiave:
Conoscere Tessere in rete Aver cura
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Tempi, oggetti e unità di rilevazione
La rilevazione ha avuto come oggetto tutte le strutture o servizi attivi al 1 gennaio 2010 operanti in ambito ecclesiale (nell’accezione più ampia e inclusiva del termine), indipendentemente dalla natura giuridica secondo il diritto civile o canonico, che offrono assistenza alla persona, di tipo sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale.
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Requisiti delle unità di rilevazione
Appartenenza ecclesiale Dipendenza oppure Collegamento Stabilità strutturale Stabilità temporale Effettiva operatività in ambito sanitario, sociosanitario o socio-assistenziale
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Principali Risultati servizi
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Chi ha promosso i servizi?
Spunti di riflessione Chi ha promosso i servizi? nel 27,5% le parrocchie nel 18,1% le associazioni di fedeli nel 16,9% una realtà civile nel 13,1% gli istituti di vita consacrata o società di vita apostolica nell’11,5% la Caritas diocesana nel 7,5% la Diocesi
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Spunti di riflessione 2. Chi gestisce i servizi?
nel 25,9% le parrocchie nel 21,1% le associazioni di volontariato nell’11,1% le istituti di vita consacrata o società di vita apostolica nel 9,3% una cooperativa/coop. sociale nell’8,4% una associazione di fedeli nel 5,4% una associazione nel 5% la Caritas diocesana
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Spunti di riflessione 420.283 operatori
3. Chi opera nei servizi? operatori di cui: volontari (66,5%) retribuiti (33,5%) laici (96,1%) religiosi (3,9%)
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Spunti di riflessione 4. Chi finanzia i servizi?
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Spunti di riflessione 4. Chi finanzia i servizi?
Il 43,7% dei servizi non è accreditato/convenzionato/autorizzato Il 57,4% delle strutture socio-sanitarie e sociali non residenziali non è accreditato/convenzionato/autorizzato Il 16,3% delle strutture socio-sanitarie e sociali residenziali non è accreditato/convenzionato/autorizzato
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5. Dal residenziale al domiciliare
Spunti di riflessione 5. Dal residenziale al domiciliare un terzo dei servizi socio-sanitari e sociali (33,4%) è costituito da servizi residenziali (4.440 presenze) nel 1999, in occasione del precedente censimento, i servizi residenziali erano pari al 42,3% del totale (4.622 presenze)
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6. I servizi per le famiglie
Spunti di riflessione 6. I servizi per le famiglie I servizi rivolti alle famiglie riguardano una quota consistente dell’universo censito: servizi, pari al 10,2% del totale i consultori familiari/centri aiuto per la vita sono passati dai 168 censiti nel ai 371 del 2009 (+121%).
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7. I servizi per gli immigrati
Spunti di riflessione 7. I servizi per gli immigrati Nel complesso, i servizi rivolti a favore di immigrati sono 352, pari al 2,5% del totale Nel 1999 i servizi destinati agli immigrati erano risultati 925, pari all’8,9% del totale; Dal 1999 al 2009: -61,9%
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