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1929: è passato un anno e continua la battaglia

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Presentazione sul tema: "1929: è passato un anno e continua la battaglia"— Transcript della presentazione:

1 1929: è passato un anno e continua la battaglia
Aggredire gli ebrei è un dovere Der Sturmer

2 L’inizio della fine 1930 “gli ebrei hanno un piano per sedurre tutte le donne tedesche”

3 L’insidioso serpente ebraico aggredisce le donne tedesche

4 Gli ebrei ammazzano i bimbi

5 Il fungo velenoso Così come spesso è faticoso distinguere un fungo buono da uno velenoso è altrettanto difficile vedere quanto siano criminali gli ebrei

6 Gli ebrei ‘velenosi’

7 A scuola per riconoscere gli ebrei
Il naso degli ebrei è piegato assomiglia a un 6… labbra grosse, gambe corte, orecchie grandi, occhi criminali

8 1925: a scuola non sono più tutti eguali
Nel febbraio del 1925 l’ebreo Vittorio Polacco interveniva - tra gli applausi - al Senato del Regno d’Italia affinché "per non essere meno liberali dell’Austria" le minoranze religiose fossero tutelate sia in quanto ebrei e valdesi hanno dimostrato attaccamento alla Patria sia perché proprio nelle pubbliche scuole dovrebbe rinsaldarsi il vincolo tra i fratelli di qualsiasi fede e di qualsiasi classe sociale

9 Cronologia 1933 nelle trasmissioni radifoniche EIAR: gli ebrei saranno nemici dell’Italia 3 aprile 1934ITALIA: Mussolini, ministro dell’Interno, ordina la censura per i libri scritti da ebrei e di punire tipografi ed editori che ne diffondono le opere 15 settembre 1935 Leggi di Norimberga: gli ebrei tedeschi cittadini di seconda 1936 Ministro degli esteri Ciano ordina il controllo dei funzionari ebrei 2 luglio 1936ITALIA: le scuole elementari ebraiche NON possono più avere testi propri 19 aprile 1937Rapporti d’ indole coniugale tra cittadini e sudditi: è vietata la convivenza e il matrimonio con ‘africani’ 29 maggio 1937La Stampa: non permettiamo agli ebrei di inquinare la cultura italiana

10 Il decalogo 1 - Obbedire al DUCE
2 - Odiare sino all’ultimo respiro i nemici del DUCE, cioè della patria 3 - Smascherare i traditori della Rivoluzione senza sbigottire per la loro eventuale potenza 4 - Non avere paura di avere coraggio 5 - Non venire mai a compromessi col proprio dovere di fascista, dovessero andare perduti il grado, lo stipendio, la vita 6 - Meglio morire orgogliosamente amato che vivere pinguemente avvilito 7 - Spregiare il cadreghino 8 - Odiare il vile denaro 9 - Preferire la guerra alla pace, la morte alla resa 10- Non mollare mai

11 Mussolini ha sempre ragione

12 Il cinema è l’arma più forte
L’Unione Cinematografica Educativa divenne il fulcro del cinema e venne posto alle dirette dipendenze del Capo del governo con l’obbligo della supervisione diretta di Mussolini sui materiali realizzati. In quel periodo nacque anche la produzione del cinegiornale, un giornale fatto di immagini tipo rotocalco: apertura e chiusura erano dedicate a notizie che riguardavano Mussolini


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