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Linee Guida sul PESCA-TURISMO

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Presentazione sul tema: "Linee Guida sul PESCA-TURISMO"— Transcript della presentazione:

1 Linee Guida sul PESCA-TURISMO
Massimo Ruggieri e Lea Cifarelli

2 Pesca-turismo “Uscire in barca con i pescatori, ascoltarli mentre raccontano il loro mestiere e mentre ci parlano di Taranto e delle sue storie viste dal mare, pescare insieme a loro, osservarli mentre sistemano le reti e dividono il pesce appena preso. Il piacere di un’escursione fra i sapori della nostra tradizione… più che una moda, un’esperienza irrinunciabile”. Per scoprire dal vivo il fascino di una figura che ha saputo nel tempo rinnovarsi; per passare una giornata diversa, a contatto con la natura, tra sorprese e divertimento; per effettuare escursioni lungo la costa e mangiare pesce freschissimo, cucinato secondo le ricette della migliore tradizione tarantina. Tutto questo e molto altro ancora è il pesca-turismo, che permette ai turisti di salire a bordo di pescherecci opportunamente attrezzati e trasformarsi per un giorno in pescatori provetti. Mare, vacanza e gastronomia, dunque. Una nuova forma di svago che, a giudicare dai dati di quest'anno (più 20% rispetto all'anno scorso), sta prendendo il largo tra gli appassionati del mare, in vacanza nel nostro paese.

3 Cos’è il Pesca-Turismo?
E’ un’attività intrapresa dall’armatore (impresa singola o cooperativa) di nave da pesca costiera locale o ravvicinata, che imbarca sulla propria unità persone diverse da quelle che costituiscono l’equipaggio, per lo svolgimento di attività turistico-ricreative.

4 Pesca-turismo Si tratta di una nuova forma di turismo creata per le vacanze di mare. Consiste nell’uscire in battute di pesca su pescherecci, nel pescare assieme ai pescatori professionisti e nel cucinare e consumare a bordo il frutto di quanto pescato. Il pescatore diventa per il fruitore anche una guida turistica della città durante il tempo della battuta di pesca. A ciò si abbina la possibilità di effettuare bagni ed escursioni. Il Pesca-turismo nasce con l’intento di creare un’integrazione al reddito dei pescatori, è un’attività complementare alla pesca, essendo di per sé anche maggiormente redditizia rispetto alla pesca professionale in sé. E’ un’attività turistico-ricreativa utile a far conoscere la cultura del mare e della pesca, valorizzando le risorse del territorio e promuovendo un turismo responsabile. In questi ultimi anni si è avuto un cambiamento sostanziale nelle abitudini e negli stili di vacanza: accanto alle vacanze lunghe (più di 7 giorni), sono notevolmente cresciuti i volumi delle vacanze della durata di 3-4 giorni, con predilezione per le località di mare. Si evidenzia una sempre maggiore propensione a preferire vacanze legate direttamente alla natura ed all’avventura ed a preferire alloggi privati a strutture collettive (itti-turismo). A Taranto ci sono cooperative che da qualche anno si sono dotate di licenza per l’esercizio del pesca-turismo e le adesioni sono in costante crescita, tanto che alcune imbarcazioni sono già completamente dedicate a questa attività.

5 Opportunità per Taranto
Promozione di un’attività che tiene conto del contesto locale, valorizzando le sue risorse peculiari e le sue tradizioni. Creazione di un’alternativa di reddito per la categoria dei pescatori attraverso un’attività che non contrasta (ed anzi valorizza) le loro competenze. Possibile creazione di nuovi posti di lavoro nel settore del mare e del turismo. Graduale diversificazione delle attività produttive e razionalizzazione dello sforzo di pesca (utile al ripopolamento del nostro mare). Promozione e diffusione della cultura marinara e delle tradizioni legate alla pesca artigianale. Integrazione socio-culturale tra fruitori del servizio (tarantini e turisti) ed operatori del mare. Incentivazione dello sviluppo turistico ed economico della città a partire da una fascia sociale debole come quella dei pescatori. Favorisce la tutela dell’ambiente e del mare grazie alla riduzione di consumi energetici ed emissioni rispetto alle battute di pesca tradizionale. Disincentivazione delle tecniche di pesca non consentite. 5

6 Le norme che regolano il Pescaturismo
Legge 17 febbraio 1982n.41 Piano per la realizzazione e lo sviluppo della pesca marittima, successivamente modificata dalla Legge 165/92. Decreto Ministeriale 19 giugno 1992, contiene le Norme di attuazione dell’articolo 27-bis della Legge 17 febbraio 1982 n.41, in materia di esercizio dell’attività di pescaturismo. Decreto 445 del 19 novembre 1998, Regolamento recante le norme per la semplificazione amministrativa del settore pesca. Decreto Ministeriale n. 293 del 13 aprile 1999, attualmente in vigore, che semplifica la normativa e trasmette un sostanziale impulso all’attività. Si tratta del Regolamento recante norme in materia di disciplina dell’attività di pesca-turismo, in attuazione dell’art. 27-bis della Legge 17 febbraio 1982 n. 41 e successive modificazioni.

7 Principali prescrizioni
Le battute di pesca possono essere svolte di giorno e di notte, nei giorni festivi e per tutto l’arco dell’anno, ad eccezione dei periodi previsti di fermo pesca. Vigono le seguenti limitazioni: Le escursioni possono avvenire entro un raggio di 6 miglia dalla costa per le imbarcazioni autorizzate alla pesca costiera locale e 20 miglia per quelle autorizzate alla pesca costiera ravvicinata, nell’ambito del compartimento di iscrizione ed in quelle confinanti. Le condizioni meteo-marine devono essere favorevoli ed il mare non deve superare Forza 2

8 Pesca-turismo Le imbarcazioni sono obbligate a ricondurre nel porto di partenza le persone imbarcate o, in caso di necessità, in altro porto del compartimento. E’ autorizzato l’imbarco di minori di anni 14 se accompagnati da persona maggiorenne. Nel periodo 1 novembre-30 aprile, le imbarcazioni devono essere dotate di sistemazioni, anche amovibili, per il ricovero al coperto delle persone imbarcate.

9 Chi rilascia la licenza?
Il Capo del compartimento marittimo del luogo di iscrizione dell’imbarcazione. Le domande devono essere corredate della seguente documentazione: Copia delle annotazioni di sicurezza sull’unità; Copia della prova di stabilità e/o copia della prova occasionale di stabilità; Copia delle annotazioni di sicurezza finalizzate esclusivamente all’esercizio del pesca-turismo. Il Capo del compartimento, accertate le condizioni di cui sopra, decide il numero massimo di persone imbarcabili (nel numero massimo di 12) e rilascia l’autorizzazione entro 60 giorni dalla presentazione della domanda.

10 Sicurezza a bordo Le imbarcazioni devono essere provviste del materiale sanitario. I mezzi di salvataggio richiesti sono sia di natura collettiva (apparecchi galleggianti per le unità che esercitano la pesca locale e zattere di salvataggio per le unità abilitate alla pesca ravvicinata) che di natura individuale (cintura di salvataggio per ogni persona a bordo e salvagente anulare). Le unità devono possedere un valido certificato di annotazioni di sicurezza. Per le esigenze delle persone imbarcate, se non previsto dalle disposizioni del regolamento di sicurezza per la pesca, le unità autorizzate alla pesca-turismo devono avere un apparato radiotelefonico VHF, anche di tipo portatile.

11 Assicurazione e norme igienico-sanitarie
Per l’esercizio del pescaturismo la polizza assicurativa è obbligatoria, anche se non tutte le agenzie assicurative hanno predisposto una polizza ad hoc. La normativa per la ristorazione a bordo e/o a terra necessita di specifiche.

12 Gli attrezzi da pesca L’attività di pescaturismo può essere svolta con i sistemi di pesca previsti dalla licenza di pesca. Gli armatori in possesso di licenza di pesca a strascico, rinunciando agli attrezzi, possono esercitare l’attività di pescaturismo con tutti i sistemi consentiti nella piccola pesca. Gli attrezzi da pesca a strascico sono sbarcati e sigillati prima dell’inizio dell’attività dalla locale autorità marittima. Quando l’attività di pescaturismo è effettuata utilizzando gli attrezzi da pesca sportiva, l’armatore deve sistemarli in modo che non siano di intralcio allo svolgimento dell’attività di bordo e durante la navigazione.

13 IMPATTO SOCIO-ECONOMICO
Una giornata di pesca PROFESSIONALE Una giornata di PESCA-TURISMO Metri di reti utilizzate (tramaglio) 5.000 Pesce pregiato pescato (in Kg) 15 Pesce non pregiato pescato (in Kg) 10 Profitto netto € 150,00 Ore di lavoro (16,00-21,00 e 04,00-12,00) 13 Metri di reti utilizzate (tramaglio) 800 Pesce pregiato pescato (in Kg) 1 Pesce non pregiato pescato (in Kg) 2 Profitto netto € 200,00 Ore di lavoro (19,00-21,00 e 08,00-17,00) 11

14 IMPATTO SOCIO-ECONOMICO
Differenze tra i parametri tecnico-economici (in termini percentuali), tra attività di prelievo e quella di pescaturismo DURANTE UNA GIORNATA di PESCATURISMO % Diminuzione dell’utilizzo di reti 84 Diminuzione del pesce pregiato pescato 93,33 Diminuzione del pesce non pregiato pescato 80 Aumento profitto netto 25 Diminuzione delle ore di lavoro 15,38

15 PUNTI DI FORZA: per la categoria
Si tratta di una validissima alternativa ai redditi derivanti dalla pesca tradizionale. Trattandosi di un’attività basata su piccole battute di pesca, si riduce lo sforzo di pesca e le ore di lavoro complessive. Si mantiene economia ed occupazione per la barca e per l’intero equipaggio, conseguendo anche un notevole risparmio energetico. Per avviare l’attività di Pesca-turismo non è necessario sostenere ingenti investimenti ulteriori a quelli che si sono già sostenuti per l’avvio dell’attività di pesca tradizionale. Il Italia esiste il Documento Unico di Programmazione che offre alle Regioni l’opportunità di incentivare, diversificare e riconvertire i pescatori alla pesca-turismo mediante corsi di formazione per i pescatori e finanziamenti per l’ammodernamento e l’adeguamento delle imbarcazioni

16 per le risorse e l’ambiente
PUNTI DI FORZA: per le risorse e l’ambiente Il pescaturismo consente una diminuzione dello sforzo di pesca e dei consumi di energia, limitando la cattura a quanto necessario a preparare un pasto da consumare generalmente a bordo. Questo rende l’attività particolarmente adatta ad essere svolta nelle aree marine di particolare pregio ambientale 16

17 per le categorie svantaggiate
PUNTI DI FORZA: per il pubblico Offre la possibilità di entrare in contatto con il mondo della pesca e con il mare in modo diretto, attraverso il dialogo con i pescatori. Sono inoltre recuperati e valorizzati gli antichi mestieri legati al mare già abbondantemente in declino. per le categorie svantaggiate Offre una possibilità di impiego a quelle categorie per le quali, in genere, non c’è sbocco nel settore della pesca professionale (giovani e donne). Ciò attraverso l’offerta di servizi collegati all’attività o facendo emergere quel lavoro considerato “informale” prestato spesso dalle donne all’interno delle imprese di pesca. 17

18 PUNTI DEBOLI: La mancanza di un coordinamento che guidi gli operatori del mare sia nel percorso burocratico di dell’attività, sia nell’articolazione dell’offerta. L’iter burocratico per ottenere le autorizzazioni talvolta è ancora lungo e complesso, anche a causa della sovrapposizione di competenze tra Registro Navale e Capitaneria di Porto per il rilascio dell’autorizzazione (40-60 giorni). Pur non esistendo particolari obblighi fiscali per il pesca-turismo, quest’attività non prevede un inquadramento fiscale ad hoc. Sarebbe opportuno fosse stabilita un’aliquota speciale, alla stregua di quanto avviene per le attività di pesca e agricoltura. Gli elevati costi del carburante.

19 Esempi per un’efficace promozione possono essere:
Pesca-turismo Una buona promozione è alla base della riuscita del progetto (un piano di comunicazione e marketing che lancino l’attività e l’immagine del territorio). Esempi per un’efficace promozione possono essere: Commercializzazione attraverso agenzie turistiche e tramite internet (come avviene per le escursioni in battello). Distribuzione di depliant informativi e illustrativi. Creazione di un portale web con le attrattive del territorio. Escursioni gratuite per promuovere l’attività. Sinergie fra attività turistico-culturali della città (ad esempio creazione pacchetti promozionali,e offerta di sconti). Accordi di promozione con altre attività del territorio (palestre, scuole, esercizi commerciali, ristoranti) e con le amministrazioni locali. Accordi permanenti con tour operator e agenzie turistiche che fanno incoming.

20 Pesca-turismo Un buon coordinamento tra le aziende del settore può rappresentare un ulteriore motivo di successo per l’iniziativa e per il rilancio dell’intera categoria. L’unione di pescatori offre notevoli vantaggi sia sul piano della competitività dei servizi da offrire al turista, sia su quello dei costi e dell’efficienza degli stessi, grazie alla realizzazione di efficienti economie di scala e di scopo. L’iscrizione degli operatori alle associazioni di settore può costituire una buona sintesi per il raggiungimento degli obiettivi comuni. Iniziative di promozione da parte degli operatori del settore potrebbero essere: Organizzazione di seminari. Organizzazione e partecipazione a mostre e fiere. Pubblicazione di riviste di promozione turistica mensili in concerto con le amministrazioni locali (distribuite gratuitamente e finanziate attraverso sponsorizzazioni private). Pubblicazione di opuscoli informativi e di promozione. Organizzazione e partecipazione a corsi di formazione ed aggiornamento del personale imbarcato.

21 L’importanza della formazione degli operatori
Attenzione alle esigenze del turista; Cura degli ospiti, giusto confort degli spazi e dell’organizzazione di bordo per quanto attiene al fruitore del servizio; Preparazione sui temi oggetto dell’escursione (informazioni sulla storia della città, sulla costa, sull’attività professionale della pesca, sulla geografia e biologia del territorio, sui luoghi, le tradizioni ed i costumi locali); Qualità dei servizi e del cibo offerto a bordo (rispetto delle regole igieniche in primis). E’ bene far presente che l’attività di ristorazione legata al pescato (ma anche ad altri prodotti della tradizione locale) può proseguire anche a terra, nelle case dei pescatori (itti-turismo), in masserie o trattorie convenzionate. Tutto per esaltare i sapori ed i luoghi del nostro territorio. 21

22 Possibili attori del progetto:
Pesca-turismo Il Comune potrebbe farsi promotore e coordinatore del progetto coinvolgendo gli attori interessati e agevolando interventi, organizzazione e finanziamenti per l’avvio dell’attività di pesca-turismo. Possibili attori del progetto: Regione Puglia (per finanziamenti). Assessorati regionali al Turismo e alle Risorse Agroalimentari. Agenzia PugliaTurismo. Operatori e cooperative del settore della pesca, dell’ittica e della mitilicoltura. Agenzie viaggio del territorio. Biologi marini per le attività di guida di bordo.

23 Pesca-turismo La localizzazione di quest’attività a Taranto su Via Garibaldi potrebbe favorire l’insediamento di attività di artigianato e prodotti tipici locali, agevolando occupazione e incentivando il turismo nella nostra città. 23

24 Località italiane in cui è praticata quest’attività al momento:
Pesca-turismo Località italiane in cui è praticata quest’attività al momento: Liguria (Alassio, Genova, Loano, Sestri Levante, Vernazza) Emilia Romagna (Goro) Toscana ( Livorno, Viareggio) Lazio (Terracina) Marche (Fano) Abruzzo (Ortona) Campania (Bacoli, Castelvolturno, Napoli, Pozzuoli, Procida, Salerno) Puglia (Gallipoli, Trani) Sicilia (Cefalù) Sardegna (Cagliari, Calasetta, Stintino) 24


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