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Prospettive e esperienze ALI-CLIL Gianfranco Porcelli Caltanissetta settembre 2008.

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Presentazione sul tema: "Prospettive e esperienze ALI-CLIL Gianfranco Porcelli Caltanissetta settembre 2008."— Transcript della presentazione:

1 Prospettive e esperienze ALI-CLIL Gianfranco Porcelli Caltanissetta settembre 2008

2 ALI-CLIL u ALI Apprendimento Limguistico Integrato [nei Contenuti] u CLIL Content and Language Integrated Learning u EMILE: Enseignement dune Matière par lIntegration dune Langue Etrangère –Learning/Apprendimento vs. Enseignement/Insegnamento

3 Potremmo disquisire su... u contenuti integrati nella lingua straniera vs. u lingua straniera integrata nei contenuti u... ma lasciamo perdere! –basta sottolineare lintima saldatura tra le due componenti

4 Il principio fondamentale Una lingua straniera si comincia a impararla davvero quando si smette di studiarla (o di studiarla soltanto) e la si usa per altri scopi, concreti e reali: u - turismo u - corrispondenza u - lettura di materiali professionali u - ascolto di canzoni u - uso di (video)giochi non tradotti, ecc.

5 E nella scuola... u Obiettivo generale: –promuovere esperienze valide di uso della LS »valide, cioè a) motivanti » b) gratificanti u Obiettivi specifici: da terminare di volta in volta per ciascun caso

6 Un caso particolare Secondo una testimonianza interessante, esperienze di scuola bilingue con classi CLIL stanno modificando sostanzialmente il conservatorismo tradizionale delle scuole superiori ungheresi –E. Perego Alcune osservazioni sul ruolo dellApprendimento Linguistico Integrato in Ungheria: lotta al conservatorismo? in RILA, a. 2004 nn. 2-3

7 I prerequisiti generali u Convinzione e concordia di intenti tra: –colleghe/i –dirigenti –genitori –alunne/i u Presenza di buone competenze linguistiche in docenti di altre materie –preferibilmente docenti di ruolo

8 Lorganizzazione dellesperienza u Fase della programmazione –reperimento dei materiali adeguati »il ruolo delliconicità (immagini, grafi...) u largomento verrà ripreso –analisi dei generi testuali –analisi della terminologia specialistica u Fase del controllo, possibilmenrte mediamte confronto con classi non-CLIL

9 In prospettiva educativa Aspetti da tenere sotto controllo: u terminologia e cultura u rapporti tra pensiero e linguaggio u lavorare per obiettivi u quali temi

10 Terminologia e cultura u Lingue diverse non sono etichette diverse poste sugli stessi oggetti, ma modi alternativi di categorizzare il reale u Esempi italiano / inglese e vv. –chiave, tasto key –home, house casa –say, tell dire Il problema si acuisce nel caso dei linguaggi specialistici

11 Pensiero e linguaggio u Scuola elementare –I have no money / Ich habe kein Geld vs. –Non ho soldi u aritmetica –three from eight is five (3 da 8 è 5) –otto meno tre fa cinque

12 Pensiero e linguaggio (2) u Superiori u It doesnt work vs. Cest pas logique –spersonalizzazione –quantificatori –litote –connettivi e transfrastica –paratassi e ipotassi –ecc.

13 Lavorare per obiettivi u Solo obiettivi motivanti e non gratuiti (le motivazioni estrinseche hanno vita breve) u Obiettivi ben definiti u Previsione sin dallinizio degli esiti desiderati e predisposizione degli strumenti di valutazione –esiti disciplinari –ricadute linguistiche

14 Quali temi u Esperienze CLIL in Lombardia: –chimica –storia dellArte –informatica, ecc. u Esempio di area problematica: il Diritto –linguaggio giuridico –società vs. company / partnership

15 Quali prospettive u Educative a medio-lungo termine, non iniziative col fiato corto u anche interventi di durata non particolarmente lunga, ma in tal caso inquadrati in un progetto di più ampio respiro

16 Le RNV

17 Il ricorso a schemi, grafi e figure u Consente di attivare meccanismi di relais che facilitano la comprensione u Richiede di verificare la comprensione dei tratti simboloidi in entrambe le lingue

18 Simboloidi 1

19 Simboloidi 2

20 Simboloidi 3

21 Simboloidi 4

22 Simboloidi 5

23 Simboloidi 6

24 Simboloidi 7

25 Generi testuali u Linglese della Chimica Industriale u a) Cataloghi dei prodotti: novità, vantaggi, caratteristiche u b) Istruzioni per luso, il trasporto, la conservazione; interventi in caso di contatti accidentali o dispersione nellambiente –ottima occasione per approfondire la modalità deontica ossia le espressioni per formulare obblighi, permessi e divieti

26 Didassi collaborativa u Linsegnante di lingua straniera come ESPERTA DI TESTUALITÀ Linsegnante disciplinare e gli allievi come ESPERTI DEI CONTENUTI


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