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BREVE VIAGGIO NELLA STORIA DELL’ASTRONOMIA
Alessandro Bona 5°A
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INDICE Introduzione Il mondo Greco
Il mondo latino ed il “Somnium Scipionis” Dante e il primo canto del Paradiso Cenni di astronomia moderna: Edwin Hubble
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Astronomia Motivazioni di tipo pratico: Alternarsi delle stagioni
Lavoro agricolo Viaggi per mare Stupore per il meraviglioso Tre periodi Alba Età di mezzo Età dell’oro
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IL MONDO GRECO I filosofi della scuola ionica (V secolo a.C.)
Platone (IV secolo a.C.) Aristotele (IV secolo a.C.) Tolomeo (II secolo d.C.)
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IL MONDO LATINO Caratteri pragmatici della scienza romana (Plinio il Vecchio) Cicerone e il “Somnium Scipionis” Paragrafi: 16 / 17 / 18
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PARAGRAFO 16 “... erant autem eae stellae quas numquam ex hoc loco vidimus, et eae magnitudines omnium quas esse numquam suspicati sumus, ex quibus erat minima quae ultima a caelo, citima terris, luce lucebat aliena...” “… c’erano inoltre quelle stelle che noi non vediamo mai, e di tali dimensioni che noi non avremmo mai sospettato che ci fossero, tra le quali c’era la più piccola che più lontana dall’ultimo cielo, più vicina alla Terra, risplendeva di luce non sua …”
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PARAGRAFO 17 Esposizione sintetica della Teoria Aristotelica
“… novem tibi orbibus vel potius globis conexa sunt omnia, quorum unus est caelestis, extumus, qui reliquos omnes complectitur, summus ipse deus arcens et contines ceteros; in quo sunt infixi illi, qui volvuntur, stellarum cursus sempiterni; cui subiecti sunt septem, qui versantur retro contrario motu atque caelum …” “… tutto il mondo è costituito da nove orbite, o piuttosto sfere, delle quali una sola di esse è celeste, la più esterna, che comprende tutte le altre; il dio sommo che racchiude e contiene in sé le restanti; in essa sono fissate le eterne orbite circolari delle stelle, cui sottostanno sette sfere che ruotano con moto contrario rispetto al cielo …”
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PARAGRAFO 18 Esposizione sintetica della Teoria dell’armonia celeste (origine Pitagorica) …”Quid? Hic quis est, qui complet aures meas tantus et tam dulcis sonus?” “Hic est ille, qui intervallis disiunctus imparibus, sed tamen pro rata parte ratione distinctis impulsu et motu ipsorum orbium efficitur et acuta cum gravibus temperans varios aequabiliter concentus efficit; nec enim silentio tanti motus incitari possunt …” …”Ma che suono è questo, così intenso ed armonioso, che riempie le mie orecchie?” “E’ il suono che sull’accordo di intervalli regolari, eppure distinti da una radiale proporzione, risulta dalla spinta e dal movimento delle orbite stesse e, equilibrando i toni acuti con i gravi, crea accordi uniformemente variati; del resto movimenti così grandiosi non potrebbero svolgersi in silenzio …”
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DANTE ALIGHIERI Canto Primo
Il “trasumanar” di Dante “La novità del suono e ‘l grande lume Di lor cagion m’accesero un disio Mai non sentito di cotanto acume” (vv ) “O voi ch’avete li ‘ntelletti sani, Mirate la dottrina che s’asconde Sotto ‘l velame de li versi strani” (“Inferno” IX, vv ) Riferimento nascosto
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ASTRONOMIA MODERNA Edwin Powell Hubble
Repulsione cosmologica Albert Einstein L’universo è statico (1917) Metodo delle Cefeidi (Henrietta Leavitt, 1908) Metodo del redshift Legge di Hubble: v = H d H la “costante incostante” La questione della materia oscura L’universo è in espansione (1929) 1/H : l’età attuale dell’universo
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BIBLIOGRAFIA “L’Astronomia prima del telescopio”, Christopher Walker, edizioni Dedalo “Astronomia”, Mario Cavedon, Guide pratiche Mondatori “I nove numeri del cosmo”, Michael Rowan-Robinson, Editori Riuniti “Circulata melodia”, saggio a cura di Chiara Richelmi “Memoria maiorum vol. 1”, Diotti-Dossi-Signoracci, edizioni Sei “La Divina Commedia”, Dante Alighieri “Geografia Generale”, Neviani-Pignocchino, edizioni Sei
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