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PubblicatoGiorgina Carlucci Modificato 11 anni fa
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L'Arena di Verona Fatto da.... Ingraldo Alfredo e Basciano Salvatore
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Percorso che si seguirà durante la presentazione
Mappa generale Percorso che si seguirà durante la presentazione
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Cenni generali sull'arena di Verona
L’arena di verona è un anfiteatro Romano costruito nel I sec. d.C. e situato nel centro storico di Verona, icona della città veneta assieme alle figure di Romeo e Giulietta. È il terzo anfiteatro romano per dimensioni in Italia,dopo quello di Roma-il colosseo- e l’anfiteatro capuano. Veduta dell’arena di Verona
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Architettura principale
L’arena di Verona è stata costruita seguendo le regole dell’architettura romana del tempo, infatti l’elemento base della pianta dell’anfiteatro è costituita dalla elisse dell’arena (lo spazio centrale in cui si svolgevano gli spettacoli), che fu quasi sicuramente tracciato sul terreno all’inizio dei lavori: il perimetro esterno dell’anfiteatro poi tracciando una linea concentrica a quella dell’arena. Questa elisse base venne ottenuto con quattro cerchi, di cui due minori (posti lungo l’asse maggiore) ottenuti suddividendo il semiasse maggiore in cinque parti di venticinque piedi l’una, due delle quali altro non sono che il raggio preso all’estremità dello stesso asse maggiore. La curva maggiore invece ha un raggio di sette parti da venticinque piedi, con il centro all’estremità del prolungamento esterno. Misure dell’Arena di Verona L’arena misura 75,68 m x 44,43 m, quindi 250 x 150 piedi romani, con un rapporto di asse maggiore e asse minore di 5 a 3. La cavea è invece larga 39,40 m, ovvero 125 piedi, mentre il diametro totale è di 152,43m x 123,23 m, ovvero 520 x 420 piedi romani. Con queste dimensioni, l’Arena di Verona si aggiudica il terzo posto tra gli anfiteatri d’Italia dopo quelli di Roma e Capua antica.
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Il sistema fognario Quando fu costruito, l’anfiteatro si trovava su una lieve preminenza artificiale (oggi invece si trova sotto il normale livello stradale), e le sue fondamenta erano costituite da una platea in cemento. Il drenaggio delle acque, molto importante per un’opera di tali dimensioni ( solo tra l’anello più esterno e la base del podio vi è un dislivello di 1,60 m), si attuava grazie a tre cloache (grandi fogne con l’utilità di scaricare lontano le acque impure di una città) anulari poste sotto il pavimento di altrettante gallerie concentriche, che non erano altro che la struttura portante del primo piano. Altre due cloache erano poste tra l’asse maggiore e l’asse minore della struttura, e portavano le acque di scarico fino all’Adige (una delle due è stata esplorata addirittura per cento metri); esse furono costruite con tratti di muratura a ciottoli legati con malta, e alternate a file orizzontali di tre mattoni, mentre grandi lastre di pietra fungevano da copertura. Spaccato della parte con l’ala che mostra le scale ed i passaggi, e mappa dell’anfiteatro, con segnalate le cloache
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La struttura esterna L’aspetto dell’Arena di Verona oggi è piuttosto diversa rispetto a quella originale, in particolare per via dell’anello esterno, che sarebbe stata la vera facciata monumentale, compito che oggi viene invece svolto dalla fronte interna, lasciata scoperta dalla terza galleria, presente solo nella cosiddetta “ala”, composta da quattro archi, l’unico tratto rimasto ormai in piedi della cinta esterna. I collegamenti tra facciata e la costruzione retrostante sono dati solo dalle fondamenta comuni e dalle volte a botte e di quella soprastante, le facciate sono realizzate interamente con blocchi di calcare Rosso Ammonitico, minerale molto comune di Verona. L’ala dell’arena: tutta la facciata monumentale originaria si presentava in questo modo
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La struttura interna Come detto prima, sotto l’Arena di Verona, si estendevano tre gallerie concentriche (aventi lo stesso centro) che la suddividevano in quattro settori ; partendo dall’interno dell’anfiteatro, tra l’arena e la prima galleria è presente il primo ordine di gradinate chiamato maeniaum. Il primo corridoio anulare, detto praecintio, poggiava sulla volta della prima galleria, e separava il secondo ordine di gradinate, tra prima e seconda galleria. Sopra la volta della seconda galleria vi era quindi il secondo corridoio anulare, che separava il secondo dal terzo ordine di gradinate. L’ingresso più monumentale dell’anfiteatro è posto ad ovest dell’edificio, che era anche il più importante perché tutti gli ambienti di questo erano realizzati simmetricamente. Misure delle gallerie Prima galleria…. 3 m larga e 9,19 m alta Seconda galleria… 3,30 m larga e 9,10 m alta Terza galleria… 4,30 m larga e 8,15 m alta
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Le origini dell’Arena di Verona : tra storia e leggenda
Nel corso del tempo ci sono state varie leggende dell’arena: per esempio, nel medioevo si pensava che un veronese fosse stato accusato di un crimine cruento, per il quale venne condannato a morte, e pur di avere salva la vita disse che avrebbe costruito in una sola notte un edificio in cui si potessero svolgere spettacoli: per adempiere al patto promise l’anima al demoni, che però non finì il lavoro (da qui sarebbe nata l’Ala) per il sopraggiungere delle preghiere mattutine, che lo scacciarono; ma al di là di esse, la vera data di costruzione è difficile da precisare per via della mancanza di fonti scritte, ma si suppone essere tra il 10 ed il 20 d.C. per via delle dello stile architettonico. L’assedio di Verona, le mura più a destra erano quelle che inglobavano l’anfiteatro.
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La funzione e la storia dell’Arena nella Verona romana
La storia dell'anfiteatro nell'antichità è per lo più sconosciuta, anche sa la si può in parte trarre da alcuni fatti che coinvolsero Verona. Ad esempio, con l'inizio della dinastia Flavia, iniziò una guerra tra Vitellio e Vespasiano che coinvolse la città: quest'ultimo infatti la città come fortezza, perché attorniata da campi aperti in cui poteva utilizzare la cavalleria. La cinta muraria cittadina era però ormai inservibile, proprio per la presenza dell'anfiteatro poco fuori dalle mura, costruito in epoca di pace, per cui decise di costruire un vallo ed di far scavare l'Adigetto (un lungo fossato, utilizzato anche nel medioevo) a sud della città. Questo fatto è dunque una conferma del fatto che nel 69 d.C. l'anfiteatro era già stato costruito. L’Arena di Verona fu dunque utilizzata nella storia romana come fortezza durante guerre, come nella guerra tra Costantino e Messenzio. Davanti all'anfiteatro si tennero due dei più importanti scontri di quella campagna: la sortita degli assedianti, che permise a Pompeo di andare a cercare rinforzi, e la battaglia notturna, in cui Costantino fu preso su due fronti, da quello degli assediati e da quello dei soccorsi, anche se riuscì comunque a vincere.
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