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Metamorphoseon libri XI Asinus Aureus

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Presentazione sul tema: "Metamorphoseon libri XI Asinus Aureus"— Transcript della presentazione:

1 Metamorphoseon libri XI Asinus Aureus
Le Metamorfosi Metamorphoseon libri XI Asinus Aureus elenarovelli

2 "Asino d'oro" è il titolo con cui la prima volta lo indicò Sant'Agostino nel De civitate Dei: non si sa se l'aggettivo "aureus" sia riferito alle doti eccezionali dell'asino (auris = orecchia: l’asino sa ascoltare e comprendere con sensibilità umana), oppure alla qualità artistica del romanzo, oppure ancora al valore di edificazione morale insito nella storia del protagonista. elenarovelli

3 Il romanzo, in 11 libri, è forse l'adattamento (almeno nei primi 10) di uno scritto di Luciano di Samosata (II sec.d.C.) di cui non siamo in possesso, ma del quale ci è pervenuto un plagio intitolato Lucius o L'asino: si discute se A. abbia seguito il modello solo nella trama principale, o ne abbia ricavato anche le molte digressioni novellistiche tragiche ed erotiche. Forse Apuleio e Luciano hanno rielaborato un'ulteriore fonte, ovvero le Metamorfosi di Lucio di Patre, il cui canovaccio esteriore è lo stesso. elenarovelli

4 Le Metamorfosi gravitano nella tradizione della "milesia", ma anche in quella del romanzo greco contemporaneo, arricchito dall’ elemento magico e misterico. elenarovelli

5 La "fabula Milesia" La fabula Milesia, racconto di trama erotica con sviluppi complessi e avventurosi, conclusi da un lieto fine, deriva il nome da Mileto, il centro principale di quella cultura ionica all'interno della quale si produsse la novella milesia. "Storie milesie" era il titolo di una raccolta messa in opera da Aristide di Mileto intorno al a.C. Lucio Cornelio Sisenna la tradusse in latino e secondo Plutarco (Crasso, 32) gli ufficiali romani la portavano nel loro bagaglio; questo ci dice della diffusione del genere. elenarovelli

6 La fabula milesia. Citazioni dalle Metamorfosi
Met.I,1 "..Sermone isto milesio varias fabulas conseram" (Nei modi del parlar milesio intreccerò le più varie favole..) Met.IV,32 "Sed Apollo ... propter milesiae conditorem, sic respondit" (Ma Apollo, per riguardo all'autore di questa milesia, così... diede il responso). elenarovelli

7 Struttura a incastro E’ un RACCONTO - CORNICE che abbraccia altri racconti, alcuni dei quali fungono da cornice a ulteriori novelle “In stile milesio voglio per te, lettore, INTRECCIARE varie favole (…) Anche la varietà del mio linguaggio corrisponde all’abilità del passare da una storia all’altra.” (Metam., I,1) elenarovelli

8 Tipologia dei racconti:
magia (storia di Socrate, I,5-19; storia di Telifrone, II,21-30) avventure di banditi (libro VI) amore tragico (storia di Carite, VIII, 1-14) avventure comico-realistiche (IX, 5-7; 17-21; 22-28) adulterii e donne infami (X, 2-12; 23-28= la donna “diabolica” condannata “ad bestias”) La sperimentazione di generi diversi (ordinati in un unico disegno) trova corrispondenza nello sperimentalismo linguistico, nella piena padronanza di diversi registri, variamente combinati nel tessuto verbale. elenarovelli

9 Trama La storia narra di un giovane chiamato Lucio (identificato da A. con lo stesso narratore), appassionato di magia. Originario di Patrasso, in Grecia, egli si reca per affari in Tessaglia, paese delle streghe. Là alloggia in casa del ricco Milone, la cui moglie Panfila, una maga, ha la facoltà di trasformarsi in uccello. elenarovelli

10 Lucio - avvinto dalla sua insaziabile "curiositas" - vuole imitarla
e, con l'aiuto di una servetta, Fotis, accede alla stanza degli unguenti magici della donna. elenarovelli

11 Ma sbaglia unguento, e viene trasformato in asino, pur conservando coscienza ed intelligenza umana.
Il rimedio sarebbe mangiare alcune rose, ma un concatenarsi straordinario di circostanze gli impedisce di scoprire l'antidoto. elenarovelli

12 Rapito dai ladri, egli rimane bestia per lunghi mesi, si trova coinvolto in mille avventure, sottoposto ad infinite angherie e muto testimone dei più abietti vizi umani. elenarovelli

13 Nella caverna dei briganti, Lucio ascolta la bellissima favola di "Amore e Psiche",
narrata da una vecchia ad una fanciulla, Carite, rapita dai malviventi alla vigilia delle nozze elenarovelli

14 Psiche, l'Anima, è innamorata di Eros (dio del desiderio, uno dei dèmoni dell'universo platonico). Ella possiede senza saperlo, nella notte della propria coscienza, il dio che lei ama; lo smarrisce per curiosità, per ritrovarlo poi nel dolore di un'espiazione che le fa attraversare tutti gli "elementi" del mondo. elenarovelli

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16 Sconfitti i briganti dal fidanzato della fanciulla, Lucio viene liberato e affronta altre peripezie elenarovelli

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20 Infine si trova nella regione di Corinto, dove, durante una notte di plenilunio, vede apparire in sogno la dea Iside che lo conforta, gli annuncia la fine del supplizio e gli indica dove potrà trovare le benefiche rose. elenarovelli

21 Il giorno dopo il miracolo si compie nel corso di una processione di fedeli della dea e Lucio, per riconoscenza, si fa iniziare ai misteri di Iside e Osiride. elenarovelli

22 La chiave "mistagogica”
L'ultima parte del romanzo (libro XI), che si svolge in un clima di forte suggestione mistica ed iniziatica, non ha equivalente nel modello greco. E’ un'aggiunta di A., al pari della celebre "favola" di Amore e Psiche, inserita a metà dell'opera: centralità "programmatica", che fa della stessa quasi un modello in scala ridotta dell’intero percorso narrativo del romanzo, offrendone la corretta decodificazione. elenarovelli

23 L’episodio di Iside, come quello di Amore e Psiche, ha un evidente significato religioso: indubbio nel primo; fortemente probabile nel secondo, interpretato come mito filosofico di matrice platonica, come un racconto di iniziazione al culto isiaco, meno efficacemente come un mito cristiano. elenarovelli

24 Tutto il romanzo è carico di rimandi simbolici all’itinerario spirituale del protagonista-autore. La vicenda di Lucio ha valore allegorico: rappresenta la caduta e la redenzione dell’uomo, di cui l’XI libro è la conclusione religiosa ( il numero 11 sembra alludere ai giorni richiesti per l'iniziazione misterica, 10 di purificazione e 1 dedicato al rito religioso). elenarovelli

25 Le Metamorfosi in qualità di romanzo "mistagogico" registrerebbero l'esperienza stessa dello scrittore. Qualunque sia la sua intenzione, l’opera ci offre una straordinaria descrizione delle province dell'impero al tempo degli Antonini e, in modo particolare, della vita del popolo minuto. Confrontato con quello di Petronio, dà però la curiosa impressione che i personaggi vi siano osservati a maggiore distanza, come in un immenso affresco dove si muovono, agitandosi, innumerevoli comparse. elenarovelli

26 La favola di Dalla fine del IV libro (paragrafo XXVIII) a buona parte del VI (prg. XXIV incl.) ha importanza esemplare nell'economia del romanzo, svolgendo una funzione non solo esornativa, ma fornendocene la corretta chiave di lettura e di decodificazione elenarovelli

27 C'erano una volta un re e una regina che avevano tre figlie
C'erano una volta un re e una regina che avevano tre figlie. L'ultima, Psiche, è bellissima, tanto da suscitare la gelosia di Venere, la quale prega il dio Amore di ispirare alla fanciulla una passione disonorevole per l'uomo più vile della terra. Trama elenarovelli

28 Tuttavia Amore si invaghisce della ragazza, e la trasporta nel suo palazzo,
dov'ella è servita ed onorata come una regina da ancelle invisibili elenarovelli

29 e dove, ogni notte, il dio le procura indimenticabili visite.
Ma Psiche deve stare attenta a non vedere il viso del misterioso amante, a rischio di rompere l'incantesimo. elenarovelli

30 Per consolare la sua solitudine,
la fanciulla ottiene di far venire nel castello le sue due sorelle; ma queste, invidiose, le suggeriscono che il suo amante è in realtà un serpente mostruoso. elenarovelli

31 Psiche, come Lucio, non resiste alla "curiositas", e, armata di pugnale, si avvicina al suo amante per ucciderlo. Ma a lei il dio Amore, che dorme, si rivela nel suo fulgore, coi capelli profumati di ambrosia e le ali rugiadose di luce e il candido collo e le guance di porpora. Dalla faretra del dio, Psiche trae una saetta, dalla quale resta punta, innamorandosi perdutamente dell'Amore stesso. Dalla lucerna di Psiche una stilla d'olio cade sul corpo di Amore, e lo sveglia. elenarovelli

32 L'amante, allora, fugge da Psiche, che ha violato il patto.
Psiche, disperata, si mette alla ricerca dell'amato. elenarovelli

33 Deve affrontare l'ira di Venere,
che sfoga la sua gelosia imponendole di superare quattro difficilissime prove elenarovelli

34 Le 4 prove i semi e le formiche le pecore e la canna
la fonte sacra e l’aquila la catabasi e lo scrigno elenarovelli

35 L'ultima prova comporta la discesa nel regno dei morti e il farsi dare da Persefone un vasetto.
Psiche avrebbe dovuto consegnarlo a Venere senza aprirlo, ma la curiosità la perde ancora una volta. elenarovelli

36 La fanciulla viene allora avvolta in un sonno mortale, ma interviene Amore a salvarla:
il dio otterrà per lei da Giove l'immortalità e la farà sua sposa. elenarovelli

37 Dalla loro unione nascerà una figlia, chiamata "Voluttà".
elenarovelli

38 La chiave di lettura della favola
La successione degli avvenimenti della novella riprende quella delle vicende del romanzo: prima un'avventura erotica, poi la "curiositas" punita con la perdita della condizione beata, quindi le peripezie e le sofferenze, concluse dall'azione salvifica della divinità. elenarovelli

39 La favola rappresenterebbe il destino dell'anima
che, per aver commesso il peccato di "hybris" (tracotanza) tentando di penetrare un mistero, deve scontare la sua colpa con umiliazioni ed affanni prima di rendersi degna di ricongiungersi al dio. L'allegoria filosofica è appena accennata (nel nome di Psiche, simbolo dell'anima umana), ma il significato religioso è evidente soprattutto nell'intervento finale del dio Amore, che, come Iside, salva chi è caduto (di sua spontanea volontà, non per i meriti della creatura umana). elenarovelli

40 La favola di Amore e Psiche
Rimandi puntuali ai riti isiaci elenarovelli

41 Teologia dei misteri isiaci in parte mutuata da Platone: l’anima “cade” nel corpo (di cui si innamora per la sua bellezza) e tenta di tornare al creatore (mediante PROVE con l’aiuto della divinità) Psiche, bellissima e onorata come una dea, suscita lo sdegno di Venere, che giura vendetta elenarovelli

42 Apollo prevede per Psiche le nozze con un mostro
ORACOLO: l’appello all’iniziazione è sempre emanato da un oracolo o attraverso un sogno elenarovelli

43 Psiche viene portata su una rupe e lasciata sola
Psiche viene portata su una rupe e lasciata sola. Si addormenta e al risveglio nota un bellissimo palazzo in cui entra. Di notte giunge il marito sconosciuto (=Cupido), che lei non può scorgere. Lui le chiede DISCREZIONE NOZZE SANTE iniziatiche Il divino nella materia Sorelle = profani, che devono restare all’oscuro elenarovelli

44 Psiche commette un peccato di CURIOSITA’
Psiche rivede le sorelle e rivela loro la sua felice condizione, suscitando la loro invidia. Sospettano che abbia sposato un dio, ma la convincono che si tratti di un serpente velenoso che la ingoierà al termine della gravidanza. La spingono a spiare il marito addormentato, nonostante il suo divieto, e a ucciderlo nel sonno Psiche commette un peccato di CURIOSITA’ elenarovelli

45 Psiche, disperata, si getta in un FIUME, che però la deposita a riva.
Psiche accende una lampada e vede la bellezza di Cupido, che però si sveglia e, per punirla, l’abbandona. Psiche, disperata, si getta in un FIUME, che però la deposita a riva. RITO della LAMPADA è misterico: dopo di esso il mistero torna nel mondo, pur continuando a cercare il dio. BAGNO INIZIATICO purificatore dei peccati elenarovelli

46 Nessuna dea interpellata aiuta Psiche per paura dell’ira di Venere.
Venere, informata dell’accaduto da un gabbiano pettegolo, si infuria con Cupido e prepara una vendetta contro la nuora. Nessuna dea interpellata aiuta Psiche per paura dell’ira di Venere. Psiche allora si arrende a Venere, la quale la fa PERCUOTERE e TORMENTARE dalle sue ancelle PUNIZIONI CORPOREE in espiazione dei peccati > volontà di seguire Iside a costo di SACRIFICI elenarovelli

47 Venere sottopone Psiche a varie PROVE
1) RACCOLTA SEMI (aiuto delle formiche) 2) RACCOLTA della LANA D’ORO delle pecore carnivore (aiuto della canna) = TAPPE del ritorno al divino sempre più impegnative elenarovelli

48 3) RACCOLTA dell’ACQUA alle SORGENTI dello STIGE (aiuto dell’aquila di GIOVE)
I seguaci di Iside andavano in pellegrinaggio alle “fonti dello Stige” (prima cateratta del Nilo sopra Assuan) elenarovelli

49 4) DISCESA AGLI INFERI: RECUPERO DEL COFANETTO contenente la BELLEZZA di Proserpina (aiuto della TORRE) CYSTA MYSTICA che nel rito conteneva gli olii eterei (temporanea incoscienza) > la visione dell’oggetto sacro uccide l’uomo vecchio, ma rende immortali (UOMO NUOVO che ascende agli dei) elenarovelli

50 2° peccato di CURIOSITA’
Psiche apre la scatola e cade in un sonno infernale Ma Cupido ripone il sonno nella scatola e ottiene da Giove il permesso di sposare Psiche al cospetto degli dei, in cielo. 2° peccato di CURIOSITA’ elenarovelli

51 Al pranzo di nozze anche Venere è riappacificata.
Superati i riti, il MISTA era accolto dai confratelli mediante un BANCHETTO con DANZE. Al pranzo di nozze anche Venere è riappacificata. elenarovelli

52 Influsso tipologia UOMO-ASINO
N.Machiavelli L’asino C.Collodi, Pinocchio (cfr. il personaggio di Lucignolo…) elenarovelli


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