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VITTORIO ALFIERI (Asti 1749- Firenze 1803)
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AUTORITRATTO DEL POETA
UOM, DI SENSI, E DI COR, LIBERO NATO, FA DI SE' TOSTO INDUBITABIL MOSTRA. OR CO' VIZI E I TIRANNI ARDITO EI GIOSTRA, IGNUDO IL VOLTO, E TUTTO IL RESTO ARMATO: OR, PREGNO IN SUO TACER D'ALTO DETTATO, SDEGNOSAMENTE IMPAVIDO S'INCHIOSTRA; L'ALTRUI VILTA' LA DI LUI GUANCIA INNOSTRA; NE' VISTO E' MAI DEI DOMINANTI A LATO. CEDE EI TALOR, MA AI TEMPI REI NON SERVE; ABBORRITO E TEMUTO DA CHI REGNA, NON MEN CHE DALLE SCHIAVE ALME PROTERVE. CONSCIO A SE' DI SE STESSO, UOM TAL NON DEGNA L'IRA ESALAR CHE PURA IN COR GLI FERVE; MA IL SOL SUO ASPETTO A NON SERVIRE INSEGNA.
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Epoca prima- Puerizia Nove anni di vegetazione (1749- 1757)
1749: nasce ad Asti 1750: morte padre In casa del patrigno Primi sintomi di un carattere appassionato
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Epoca seconda – Adolescenza Otto anni di ineducazione (1758-1765)
1758: Reale Accademia militare di Torino Primi studi, pedanteschi, mal fatti Un asino fra asini sotto un asino
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Epoca terza – Giovinezza Dieci anni di viaggi e di dissolutezze (1766-1776)
Si arruola nella truppa Milano,Firenze,Roma Napoli, Bologna, Venezia Padova, Genova Marsiglia, Parigi, Versailles Londra (Penelope Pitt) Olanda Vienna (Maria Teresa) Praga e Berlino Copenaghen e Stoccolma
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Finlandia e Russia Spagna e Portogallo Avvicinamento alla letteratura come segno di insofferenza e di ribellione Letture degli illuministi francesi Vite parallele di Plutarco La prima tragedia: Cleopatra (1775)
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Conversione letteraria In sette anni (1775-82) 14 tragedie
Epoca quarta – Virilità Trenta e più anni di composizioni, traduzioni e studi diversi ( ) Conversione letteraria In sette anni ( ) 14 tragedie Viaggi letterari in Toscana 1777: Della tirannide
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La contessa Luisa Stolberg d’Albany
1778: spiemontizzazione Io prescelsi di essere autore Scandalo amoroso
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La pubblicazione delle 19 tragedie 1783-87
Filippo Polinice Antigone Agamennone Oreste Virginia La congiura de’ Pazzi Don Garzia Maria Stuarda Rosmunda Ottavia Timoleone Merope Saul Mirra Bruto primo Bruto secondo
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Roma, Alsazia, Parigi Rivoluzione francese 1785: Del principe e delle lettere Firenze Morte
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La tomba in Santa Croce
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Amar chi t'odia, ell'è impossibil cosa.
Tutti gli amori dell'uomo, ancorché diversi, hanno lo stesso motore.
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impedire ti venga tolto.
Bisogna sempre dare spontaneamente quello che non si può impedire ti venga tolto. La forza governa il mondo (pur troppo!) e il non sapere: perciò chi lo regge, può e suole essere ignorante. Ove son leggi / tremar non dee chi leggi non infranse.
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Bieca, o Morte, minacci? e in atto orrenda, /
Uom, se' tu grande, o vil? Muori, e il saprai. Non perdo mai occasione d'imparare a morire. Bieca, o Morte, minacci? e in atto orrenda, / l'adunca falce a me brandisci innante? / Vibrala, su: me non vedrai tremante / pregarti mai, che il gran colpo sospenda.
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Volli, e sempre volli, e fortissimamente volli. Leggere, come io
l'intendo, vuol dire profondamente pensare Il vivere senz'anima è il più breve e il più sicuro compenso per lungamente vivere in sicurezza nella tirannide; ma di questa obbrobriosa morte continua non posso né voglio insegnare i precetti.
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