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Le immobilizzazioni non monetarie e l’ammortamento
Bilancio capitolo 7 Le immobilizzazioni non monetarie e l’ammortamento Le attività non monetarie di lungo termine Come si contabilizza nel tempo la trasformazione del costo d’acquisto delle immobilizzazioni non monetarie di lungo termine in costo di competenza L’ammortamento Come si contabilizza la dismissione delle immobilizzazioni non monetarie di lungo termine Come si ammortizzano le attività immobilizzate intangibili di lungo termine Interpretazioni sbagliate del concetto di ammortamento
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La natura delle immobilizzazioni
I benefici di una spesa si possono manifestare per intero nel periodo corrente i costi dei beni e dei servizi correlati alla spesa sono in tal caso un costo di competenza I benefici di una spesa si possono manifestare anche in periodi futuri In questo caso i costi dei beni e dei servizi correlati alla spesa sono un’attività alla fine del periodo e allora la spesa è stata capitalizzata se i periodi futuri nei quali si manifestano i benefici sono molteplici, allora l’attività è immobilizzata
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La natura delle immobilizzazioni
I benefici di una spesa si possono manifestare per intero nel periodo corrente i costi dei beni e dei servizi correlati alla spesa sono in tal caso un costo di competenza I benefici di una spesa si possono manifestare anche in periodi futuri In questo caso i costi dei beni e dei servizi correlati alla spesa sono un’attività alla fine del periodo e allora la spesa è stata capitalizzata se i periodi futuri nei quali si manifestano i benefici sono molteplici, allora l’attività è immobilizzata Non così dunque, in generale, per le rimanenze e i costi anticipati
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La natura delle immobilizzazioni
Un’attività immobilizzata può essere pensata come una certa “quantità di servizi” disponibili Esempio: l’acquisto di un automezzo Il costo del servizio di un certo periodo deve essere correlato ai ricavi alla cui realizzazione l’automezzo ha contribuito Il nome generale di questo processo di correlazione fra costi e ricavi è ammortamento La quota parte di costo d’acquisto attribuita a un periodo è il costo di competenza (quota di ammortamento)
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La natura delle immobilizzazioni
Ipotesi: Ammortamento in 5 anni Attività 100 Si Capitalizzazione 20 Spesa (costo sostenuto) Benefici attesi nei periodi successivi? Cassa 100 No Costo di competenza Riserve di utili 100 Registrazioni di ammortamento (da fare in periodi futuri in funzione dei benefici ricevuti)
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I diversi tipi di immobilizzazioni
TIPI DI ATTIVITA’ METODO DI CONVERSIONE IN COSTO DI COMPETENZA Immobilizzazioni tangibili o materiali Terreni Non ammortizzati Fabbricati Ammortamento Impianti e macchinari Risorse naturali Esaurimento Immobilizzazioni intangibili o immateriali Avviamento Non ammortizzato Diverse dall’avviamento con vita utile finita ammortamento Diverse dall’avviamento con vita utile infinita Non ammortizzate Costi di ricerca e sviluppo
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L’acquisizione delle immobilizzazioni tecniche
Items Included in Cost L’acquisizione delle immobilizzazioni tecniche Slide 7-2 Beni di utilità pluriennale a basso costo (principio di rilevanza e normativa fiscale) Costi per manutenzione ordinaria (non sono capitalizzati perché non migliorano le caratteristiche del bene) Costi per manutenzione straordinaria (sono capitalizzati perché migliorano le funzionalità oppure allungano la vita utile del bene) La distinzione è difficile nella prassi: per il principio di prudenza interventi che potrebbero essere classificati come MS sono spesso rilevati come costi di periodo La sostituzione di un’attività composta di più parti?
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L’ammortamento delle immobilizzazioni tecniche
Items Included in Cost L’ammortamento delle immobilizzazioni tecniche Slide 7-2 Una quota parte del costo d’acquisto di un’immobilizzazione tecnica (valore presente fra le attività) viene “cancellata” nel periodo al seguito del suo utilizzo: della sua perdita di utilità Il processo contabile che governa la conversione dei costi capitalizzati in costi di competenza è detto ammortamento La differenza fra il costo di competenza annuale di una polizza pluriennale e l’ammortamento: le difficoltà di calcolo La vita utile di un’immobilizzazione tecnica è determinata dal deterioramento (vita fisica) o, se più breve, dall’obsolescenza (vita economica)
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Gli elementi per il calcolo dell’ammortamento
Costo storico - valore residuo vita utile Costo di ammortamento = Elementi per il calcolo: Vita utile (stima difficile) e coefficiente di ammortamento (il reciproco della vita utile) Valore residuo (stima difficile) Metodo di determinazione delle quote di ammortamento La differenza fra costo storico e valore residuo è il Valore netto da ammortizzare o Valore contabile netto L’ammortamento è in realtà una congettura, non una stima
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Gli elementi per il calcolo dell’ammortamento
Costo storico - valore residuo vita utile Costo di ammortamento = Valore contabile indica che non si tratta di un valore di mercato Elementi per il calcolo: Vita utile (stima difficile) e coefficiente di ammortamento (il reciproco della vita utile) Valore residuo (stima difficile) Metodo di determinazione delle quote di ammortamento La differenza fra costo storico e valore residuo è il Valore netto da ammortizzare o Valore contabile netto L’ammortamento è in realtà una congettura, non una stima
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L’ammortamento lineare o a quote costanti
Costo storico = €20.000 Vita utile = 5 anni Ammortamento lineare (4.000 €/anno) 4.000 8.000 12.000 € fine anno 1 2 3 4 5 Valore non ammortizzato 1 2 3 4 5 4.000 € € di competenza dell’anno Ammortamento Si ipotizza che il bene ceda la propria funzionalità nel tempo in modo regolare e continuo
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L’ammortamento accelerato
Costo ammortizzabile = € Vita utile = 5 anni Si ipotizza i benefici non siano erogati in modo regolare, ma siano più alti i primi anni
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L’ammortamento in base alle unità prodotte
€ € Prezzo d’acquisto = € Vita utile = Km Valore di recupero = € Costo da ammortizzare = € Costo ammortamento (€/km) = 0,5 € € km km x 0,5 €/km Km percorsi il primo anno = Ammortamento 1° anno = €
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La scelta del metodo di ammortamento
Ai fini fiscali si sceglie il metodo che garantisce il maggiore sgravio nei primi anni, ma ai fini civilistici bisognerebbe scegliere quello che meglio degli altri rappresenta come le immobilizzazioni tecniche hanno ceduto nel tempo i loro servizi (la loro utilità) Immobilizzazioni diverse dovrebbero dunque essere ammortizzate con metodi diversi Nella prassi poche imprese fanno riferimento ai presunti andamenti di perdita di funzionalità delle immobilizzazioni: utilizzano spesso un solo metodo per tutte (quello lineare) ricorrendo ai coefficienti fiscali ed evitando così il doppio calcolo
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La contabilizzazione dell’ammortamento
Attività = Passività Capitale netto 1° anno Immobilizzazioni tecniche 5.000 Banche 5.000 Fondo ammortamento 500 Quota ammortamento 500 fine esercizio 2° anno Fondo ammortamento 500 Quota ammortamento 500 500 Valore contabile netto 1° anno = = € 4.500 Valore contabile netto 2° anno = = € 4.000
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La contabilizzazione dell’ammortamento
costo storico € ammortamento 5 anni valore residuo = 0 Costo da ammortizzare € 4.000 Costo da ammortizzare € 3.000 Costo da ammortizzare € 2.000 Fondo ammortamento (costo ammortizzato) € 3.000 … Fondo ammortamento (costo ammortizzato) € 2.000 Fondo ammortamento (costo ammortizzato) € 1.000 ammortamento € 1.000 € 1.000 € 1.000 31 dicembre 2010 31 dicembre 2011 31 dicembre 2012 31 dicembre 2013 Acquisto
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La dismissione delle immobilizzazioni tecniche
Dismissione di un’immobilizzazione tecnica Valore di recupero o ricavo da cessione Plusvalenza da alienazione di immobilizzazioni Attività = Passività Capitale netto immobilizzazioni Incasso da alienazione = 5.000 Valore contabile netto (-) = 3.000 Plusvalenza = 2.000 10.000 10.000 F.do ammortamento 7.000 7.000 Incasso da alienazione Cassa Plusvalenza 5.000 2.000 Valore non ammortizzato € Componente positiva di reddito € D attività = –3.000 = €
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La dismissione delle immobilizzazioni tecniche
Dismissione di un’immobilizzazione tecnica Valore di recupero o ricavo da cessione Plusvalenza da alienazione di immobilizzazioni Attività = Passività Capitale netto immobilizzazioni Incasso da alienazione = 2.000 Valore contabile netto (-) = 3.000 Minusvalenza = 1.000 10.000 10.000 F.do ammortamento 7.000 7.000 Componente negativa di reddito € Incasso da alienazione Cassa Minusvalenza 2.000 Valore non ammortizzato € 1.000 D attività = –3.000 = €
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La dismissione delle immobilizzazioni tecniche
Alienazione di un’immobilizzazione tecnica Valore di recupero o ricavo da cessione Minusvalenza da alienazione di immobilizzazioni Attività = Passività Capitale netto Immobilizzazione tecnica 10.000 Incasso da alienazione = 2.000 Valore contabile netto (-) = 3.000 Minusvalenza = 1.000 10.000 F.do ammortamento 7.000 7.000 Incasso da alienazione Cassa Minusvalenza Il valore contabile netto dipende sia della vita utile del bene, sia dal valore di recupero ed entrambi questi valori rappresentano stime. Poiché dunque il valore di recupero effettivo sarà probabilmente diverso da quello previsto, è probabile che la somma realizzata dalla vendita di un’immobilizzazione tecnica non coincida con il suo valore contabile netto (è questa un’ulteriore conferma che i valori contabili non indicano i valori di mercato). La differenza tra il valore contabile netto e il ricavo ottenuto dalla vendita di un’immobilizzazione tecnica (ricavo da cessione) è detta plus o minusvalenza da alienazione di immobilizzazioni (gain or loss on disposal of assets). Se, ad esempio, un’attività avente un valore contabile netto di € venisse ceduta a €12.000, la plusvalenza da alienazione da iscrivere in conto economico sarebbe di € Al momento dell’alienazione di un’attività, il suo costo d’acquisto e il corrispondente fondo di ammortamento vengono eliminati dal bilancio. In sintesi, il valore contabile netto di un’immobilizzazione tecnica rappresenta la porzione del costo originario non ancora contabilizzata come costo di competenza. Non è pertanto corretto affermare che il valore contabile netto di un’immobilizzazione ne rappresenta il valore”. 2.000 Valore non ammortizzato € 1.000 Componente negativa di reddito € D attività = –3.000 = €
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La dismissione delle immobilizzazioni tecniche
Come classificare nel conto economico a CdV le plus-minus valenze da cessione? Elementi della gestione caratteristica? Elementi della gestione accessoria Elementi della gestione straordinaria? Un elemento della gestione straordinaria deve essere: inusuale, cioè non correlato alla gestione corrente infrequente Solo in casi particolari le plus-minus valenze sono dunque classificate nella gestione straordinaria (fatti accidentali, operazioni che modificano la natura della tecnologia, alienazione di beni non strumentali alla gestione accessoria)
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Significati non corretti di ammortamento
L’ammortamento non è denaro messo da parte L’ammortamento non è la perdita di valore di mercato che il bene subisce nel periodo L’ammortamento non dovrebbe essere strumentale alle politiche di bilancio L’ammortamento è un processo sistematico attraverso il quale il costo d’acquisto è trasformato nel tempo in costo di competenza E’ un processo di allocazione, non di valutazione
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L’ammortamento ai fini fiscali per la determinazione del reddito d’esercizio
Reddito civilistico e reddito imponibile Le norme fiscali spiegano come calcolare il reddito imponibile e perseguono sovente un fine diverso da quello del principi contabili Per esempio: principio di prudenza versus obiettivo dell’Erario di accrescere il reddito imponibile Quando possibile le imprese applicano quelle norme fiscali che consentono loro il maggiore risparmio fiscale: ammortamento ordinario, ridotto e integrale .
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L’ammortamento delle immobilizzazioni intangibili
Immobilizzazioni intangibili con vita utile finita Immobilizzazioni intangibili con vita utile indeterminata Avviamento: differenza fra il prezzo d’acquisto di un’impresa e il fair value dell’attivo netto fair value dell’attivo netto: fair value delle attività meno i valori di presunta estinzione degli obblighi verso terzi Brevetti e copyright Migliorie ai beni in affitto Costi di ricerca e sviluppo Sviluppo del software
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Punti chiave da ricordare
All’atto dell’acquisto un’immobilizzazione tecnica viene registrata al suo costo, comprensivo dei costi di trasporto, di installazione e di tutto quanto necessario a rendere funzionante il bene. I terreni hanno una vita utile illimitata e non devono dunque essere ammortizzati perché la loro utilità nel tempo non si riduce. Il costo storico delle immobilizzazioni tecniche viene ripartito sui singoli anni della loro vita utile. Ogni anno una porzione del costo storico viene addebitata al costo “ammortamento” e accreditata al “fondo ammortamento”. L’ammortamento è una congettura. Non è infatti possibile conoscere in anticipo quale sarà l’effettiva vita utile di un bene a utilizzo pluriennale, né il suo valore di recupero. Il valore contabile netto di un’immobilizzazione tecnica è dato dalla differenza tra il suo costo storico (originario) e il fondo d’ammortamento. Quando il valore contabile netto è pari a zero, non si contabilizza più alcun ammortamento. Tutto il costo d’acquisto è stato, infatti, già ammortizzato.
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Punti chiave da ricordare
Il valore contabile netto di un’immobilizzazione tecnica non è il suo valore di mercato, ma il costo che deve ancora essere ammortizzato. Al momento della vendita di un’immobilizzazione, la differenza tra il prezzo di vendita e il valore contabile netto è denominata plusvalenza (minusvalenza in caso contrario) e viene rilevata in conto economico. Nel redigere il bilancio si adotta sovente il metodo dell’ammortamento in base alle unità prodotte o lineare (a quote costanti). Con il metodo dell’ammortamento in base alle unità prodotte, la quota annua di ammortamento si calcola moltiplicando il numero di unità prodotte nell’anno per un costo unitario di ammortamento. Questo costo è ottenuto dividendo il costo complessivo da ammortizzare per il numero di unità che si prevede il bene produca nel corso della sua vita utile. Con il metodo dell’ammortamento a quote costanti, utilizzato dalla maggior parte delle aziende, la quota annua di ammortamento si calcola moltiplicando il costo storico per un coefficiente di ammortamento. Questo coefficiente si calcola dividendo “1” per il numero stimato di anni di vita utile del bene.
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Punti chiave da ricordare
Il reddito imponibile (fiscale) differisce normalmente dal reddito civilistico. La differenza tra il costo delle imposte di competenza e l’importo fiscalmente dovuto viene contabilizzato sullo stato patrimoniale come una passività denominata “imposte differite sul reddito”. Lo “sfruttamento” è il processo di riduzione del valore di una risorsa esauribile (ad esempio un giacimento), mentre il termine “svalutazione” si riferisce alle attività intangibili. Per entrambi questi processi le registrazioni contabili sono simili a quelle dell’ammortamento, con la differenza che in questi casi la riduzione viene effettuata direttamente, cioè in avere del conto dell’attività.
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