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Quarta lezione. La tecnica della remata La remata con inserimento di metà carrello.

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Presentazione sul tema: "Quarta lezione. La tecnica della remata La remata con inserimento di metà carrello."— Transcript della presentazione:

1 Quarta lezione

2 La tecnica della remata La remata con inserimento di metà carrello

3 LALLENATORE E lallenatore che determina lo sviluppo della qualità dellallenamento. Il comportamento consono alla figura dellallenatore e listruzione specialistica sono tra loro indissolubilmente collegati. Leducazione e la formazione sono un processo continuo che non deve esaurirsi in isolate azioni singole.

4 Lallenatore determina lo stato di forma Attraverso la programmazione e la distribuzione dei vari esercizi gli allenatori sono in grado di stabilire il momento della massima forma. Sono anche in grado, nel caso in cui si accorgessero di aver sbagliato, di intervenire e correggere leventuale errore. Sono loro che sbagliano…per ignoranza, per presunzione, per incoscienza. Quello che distingue un buon da un cattivo allenatore è la capacità di capire se sta sbagliando e la capacità di apportare le dovute correzioni.

5 Lallenatore deve: Saper rilevare i possibili momenti di pericolo: attraversamento dei ponti o di acque mosse, secche o scogli a fior dacqua, ecc. Rimuovere, se possibile gli ostacoli: rami, altre imbarcazioni, bagnanti ecc. Disporre i gruppi di allenamento ponendo sempre atleti esperti con i giovani al doppio scopo di accelerare lapprendimento e di dare i necessari consigli in caso di pericolo.

6 A T T E N Z I O N E Il canottaggio non è uno sport privo di rischi. Scontri tra imbarcazioni, soprattutto quelle senza timoniere, sono allordine del giorno e quindi non sono da escludere affondamenti e traumi, malori per colpi di calore nei giorni caldi e disidratazione, quando si lavora in barca; traumi da cattiva esecuzione degli esercizi con pesi e bilancieri, quando si lavora in palestra. Distorsioni o indurimenti muscolari durante la corsa. Oltre a programmare e a costruire il processo di allenamento, lallenatore è tenuto a forme di controllo in modo che gli atleti siano preservati da incidenti ed infortuni evitabili.

7 Seguire le imbarcazioni, specialmente i singoli, con il battello. Accertarsi anche della correttezza di pratiche burocratiche come visite mediche, tesseramenti, iscrizioni a gare etc… Ricordarsi sempre che si è responsabili, in prima persona, delle persone e delle cose che ci vengono affidate.

8 Durante il ciclo di voga la barca possiede una velocità, unaccelerazione e un beccheggio che variano per effetto dellazione propulsiva del vogatore e dello spostamento del suo baricentro lungo lasse longitudinale della barca. Relazioni tra gesto tecnico e velocità della barca

9 Criteri fondamentali di una tecnica funzionale Sfruttamento completo delle forze impiegate per la propulsione. Evitare traiettorie di tiro non orizzontali. Debolezza in un qualsiasi settore. Far scorrere indisturbata limbarcazione senza variazioni di velocità. Eliminare il beccheggio. Stabilità trasversale (non toccare lacqua con le pale). Mantenimento della velocità media fino al serrate. Simmetria dei movimenti nelle imbarcazioni plurime Corretto mantenimento della rotta.

10 RITMO Il ritmo è la continua successione di tensione e rilassamento. Il ritmo descrive la successione temporale della fase di corsa libera e della fase di spinta di ogni singolo colpo. In genere avanza più velocemente la barca che a parità di colpi ha una durata maggiore della ripresa. Il ritmo può anche essere espresso dal rapporto di tempo tra la ripresa e la spinta. Un buon ritmo ha sempre un rapporto superiore ad 1, ad esclusione forse delle prime palate di partenza. Un rapporto 2:1 vorrebbe dire che la fase di ripresa è doppia della passata.

11 Attacco efficace Mentre il carrello rallenta, la pala entra in acqua. Il carrello si ferma ed inverte il verso di scorrimento mentre la pala comprime lacqua

12 ATTACCO INEFFICACE Una ripresa accelerata termina con un contraccolpo: il peso del corpo sbilanciato in avanti agisce in maniera negativa, la pala allentrata in acqua frena. La ripresa accelerata termina con un contraccolpo: corpo e pugni si abbassano, le pale vanno in aria, il peso del corpo viene attivato alzando la schiena, la pala schiaffeggia lacqua in entrata. Si perde settore.

13 Influenza dellaltezza della pedaliera La pedaliera situata troppo in basso favorisce lalzata delle spalle

14 Posizioni delle mani Le mani non devono avvolgere e strizzare il remo con il palmo. La distanza fra le mani è di circa due pugni.

15 La tartaruga La spalla alzata mette fuori gioco il gran dorsale cha ha la funzione di abbassare e retroporre la spalla. Non alzare e non abbassare la spalla ma farla avanzare.

16 Tecnica e respirazione La espirazione deve avvenire durante il sollevamento delle pale (uscita del remo) ed una naturale raccolta del tronco. Di regola questo primo scarico daria non è sufficiente e allora durante lultimo terzo della ripresa viene effettuata una seconda e più profonda espirazione e contemporaneamente inizia la inspirazione.

17 Remoergometro


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