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TOPOGRAFIA Claudio Prigioni
La carta topografica è una rappresentazione dall'alto della superficie terrestre. Essendo una riduzione ogni carta è caratterizzata da una scala, 1:10000 significa che 1 centimetro sulla carta equivale a centimetri nella realtà (100 metri). Essendo una rappresentazione bidimensionale di una realtà tridimensionale, per mettere in evidenza i rilievi e la pendenza del terreno si utilizzano le curve di livello: sono linee che collegano punti della superficie alla medesima altezza. Dove le curve di livello sono più fitte indicano una forte pendenza del terreno, dove sono più rade indicano una zona pianeggiante o leggermente inclinata. Ogni carta adotta una rappresentazione internazionale dei simboli che identificano i vari elementi del territorio, naturali o artificiali.
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Vegetazione Acque
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Come orientarsi nei rilievi topografici
La bussola (Fig. 1) da utilizzare in topografia è piatta, generalmente in plexiglas trasparente, che si differenzia da quella metallica con puntatore usata soprattutto per tracciare percorsi azimut o rettificati. L'ago magnetico può essere rosso e nero oppure rosso e bianco, in ogni caso il rosso indica sempre il nord magnetico. Il nord magnetico differisce dal nord geografico di 2000 Km a causa del fenomeno della declinazione magnetica. L'importante è tenere la bussola in posizione orizzontale. Se vogliamo andare in direzione nord-ovest (NW) dobbiamo ruotare il quadrante fino a far coincidere il nord-ovest con la freccia di direzione (Fig. 2). A questo punto dobbiamo girarci fino a quando l'ago (la parte rossa) non è allineato con la freccia di orientamento (Fig. 3). A questo punto possiamo muoverci nella direzione voluta facendo attenzione a procedere in linea retta. A tal proposito può essere utile fissare un oggetto lontano come riferimento, oppure utilizzare una bussola con puntatore. Per impostare una direzione precisa da seguire possiamo utilizzare il quadrante rotante con le gradazioni da 0° a 360°, il numero che si trova in corrispondenza della freccia di direzione è l'angolo tra il nord e la nostra direzione, si chiama azimut. Ricordiamoci che seguire un azimut a 180° N equivale a camminare in direzione sud e cosi via. Fondamentale non dimenticarsi di allineare l'ago (la parte rossa) con la freccia di orientamento, cioè con la lettera N del quadrante.
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Come trovare il Nord Orientarsi con il Sole
Se sai dov'è il Nord puoi sapere dove sono gli altri punti cardinali. Se non hai una bussola, puoi orientarti con altri mezzi: di giorno puoi trovare il nord per mezzo del sole, di notte ti aiuteranno la luna e le stelle. Orientarsi con il Sole Il sole sorge a EST, passa a mezzogiorno il Sud e tramonta a Ovest (naturalmente ci riferiamo all'ora solare e non all'ora legale). Quindi alle 6 di mattina il sole è a Est, alle 9 è a Sud-Est, alle 12 è a Sud, alle 15 è a Sud-Ovest, alle 18 è a Ovest e così via, fino alle 24 a Nord (dove naturalmente non possiamo vederlo). In autunno-inverno il sole non è visibile alle 6 o alle 18, perchè non è ancora sorto oppure è già tramontato.
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ll Percorso Rettificato e la sua Trasformazione Topografica
l percorso rettificato ti serve per effettuare in maniera rapida un rilievo topografico di una certa zona, basandoti su un disegno schematico che tracci poco a poco, mentre sei in cammino. Questo disegno schematico si chiama percorso rettificato e consiste, come dice il nome, nel raddrizzare il percorso, cioè nel disegnare tutta la strada che percorri lungo una linea retta. Al termine, poi, disegnerai le varie parti del percorso una dietro l'altra, così come sono nella realtà, in modo da costruire una cartina topografica della zona. 1ª fase: il percorso rettificato Dividi il foglio in 3 parti. Nella parte centrale del foglio disegna in scala la strada percorsa e i suoi immediati dintorni. Inizia dal basso del foglio e procedi verso l'alto. Utilizza i comuni simboli topografici convenzionali, oppure altri simboli di tua invenzione. Ogni volta che la strada cambia direzione dovrai tracciare una linea orizzontale di separazione e disegnare il nuovo tratto di strada fino alla curva successiva. Otterrai, così, i vari "pezzi" di strada, uno dopo l'altro. Nella fascia centrale del foglio indica, per mezzo di frecce, le varie posizioni che il Nord assumerà via via rispetto alla strada percorsa. Nel percorso rettificato oltre alla freccia indicante il Nord, sono stati segnati anche i gradi dell'angolo che la strada forma con il Nord (cioè l'azimut di ogni "pezzo" di strada). Nelle due fasce laterali dovrai scrivere tutto quello che vedi, sia a destra che a sinistra della strada percorsa, tenendo sempre presenti distanze e direzioni. Sul margine sinistro del foglio segna la lunghezza di ogni tratto. 2ª fase: la trasformazione topografica Finito lo schizzo, potrai costruire una carta topografica schematica delle zone dove sei passato. Basterà prendere un altro foglio di carta, segnare su di esso la direzione del Nord e disegnare le strade percorse, tenendo presenti l'orientamento dei vari "pezzi", cioè le varie direzioni del Nord, e le distanze. In altre parole, disegna in scala il primo "pezzo" del percorso, mettendo il nord parallelo a quello che hai segnato sul tuo foglio di carta. Poi disegna il secondo "pezzo", mettendo sempre il nord parallelo a quello segnato, poi il "terzo" pezzo e così via. Ricostruirai, in questo modo, il tracciato effettivo della strada percorsa. Successivamente disegnerai anche quello che precedentemente avevi annotato sulle due fasce laterali del percorso, tenendo sempre presenti le direzioni e le distanze. Otterrai, così, una cartina topografica delle zone che hai percorso.
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Flora e Vegetazione Il termine flora indica una elencazione di taxa (specie, sottospecie e varietà vegetali). Riferendoci ad una certa regione (il territorio nazionale, un parco naturale, una data zona geografica), diremo che la sua flora è costituita da un certo numero di taxa, più o meno alto; la flora, ovvero l’elenco dei taxa, non fornisce alcun dato su quali siano le piante più frequenti o diffuse sul territorio. Il termine vegetazione indica un insieme di individui vegetali coerenti con il posto nel quale essi crescono e nella disposizione che essi stessi hanno assunto, in equilibrio con le condizioni climatiche ed edafiche che caratterizzano il posto. Le piante quindi non vivono in natura assolutamente isolate, ma normalmente si aggruppano a costituire compagini più o meno dense, più o meno ricche di specie; tali aggruppamenti prendono il nome di fitocenosi o associazioni vegetali. Lo studio della vegetazione consiste nello studio dei diversi aggruppamenti vegetali che si riscontrano sul territorio. Da quanto detto emerge piuttosto chiaramente che lo studio della vegetazione non può prescindere dalla conoscenza della flora. Per lo studio della flora si prende in esame singolarmente ogni specie o taxon vegetale, per lo studio della vegetazione vengono adottati diversi metodi in base al tipo di informazione che si desidera ricavare riguardo alla copertura vegetale. Se ciò che cerchiamo è una semplice ed efficace descrizione della vegetazione, e non sono necessarie valutazioni quantitative, eseguiremo un transetto. Se cerchiamo dati riguardanti la quantità di materia organica che costituisce una determinata vegetazione, rapportata all’unità di superficie, potremo effettuare delle stime per pesata. Se abbiamo bisogno di valutare la densità di un bosco o di un altro tipo di copertura vegetale, useremo il metodo del conteggio degli individui. Se della vegetazione ci interessano composizione e struttura, e desideriamo sapere in quale percentuale ogni singola specie contribuisca alla formazione del manto vegetale nei suoi diversi strati, adotteremo senz’altro il metodo di Braun-Blanquet.
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Esempio di rilevamenti vegetazionali
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Rilevamenti floro-vegetazionali dell’area della scuola
Scala 1:2000 Magnolia Filare di frassini Scuola Siepe di sanguinella Siepe di rose Filare di pioppo italico Macchia di sambuco
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